RELAZIONE FINANZIARIA
2021
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PRIMA INDUSTRIE S.p.A.
Sede Legale: via Torino-Pianezza 36 Collegno (TO)
Capitale sociale Euro 26.208.185 i.v.
Registro Imprese di Torino e P.IVA 03736080015
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MESSAGGIO AGLI AZIONISTI E AGLI ALTRI STAKEHOLDER
Signore e Signori,
dopo un 2020 molto complicato a seguito della pandemia di COVID-19, l’anno 2021 ha registrato forti
segnali di ripresa dell’economia.
Nonostante non ancora completamente normalizzata, la situazione sanitaria nella maggior parte dei
Paesi è nettamente migliorata grazie soprattutto all’impatto dei vaccini che hanno limitato il livello
di gravità del contagio.
In conseguenza di quanto sopra gli indicatori di fiducia delle imprese sono risaliti in tutto il mondo a
livelli record, generando un recupero significativo della Produzione Industriale e del PIL. In Italia
l’incremento è stato rispettivamente dell’11,8% e del 6,5%.
Le imprese hanno accelerato i loro programmi di investimento e il settore in cui il Gruppo opera ne
ha fortemente beneficiato.
Particolarmente rilevante è risultata l’acquisizione di nuovi ordini, che ha raggiunto il valore record
di 503,3 milioni di euro con un incremento del 56,0% rispetto al 2020 e del 23,0% rispetto al 2019.
L’incremento ha riguardato sia gli ordini di nuove macchine (+76,0%, in linea con il 70,0% indicato da
UCIMU) sia le attività di after-sale, cresciute del 14,0%.
In particolare, dalla ripartizione geografica della raccolta ordini di nuove macchine, emerge una
forte crescita del mercato italiano (+150,0%) ove la domanda è stata anche sostenuta dagli incentivi
fiscali volti a incentivare gli investimenti tecnologici e i processi di digitalizzazione degli impianti
produttivi.
Nel resto d’Europa l’incremento di ordini per nuove macchine è stato del 100,0% circa, mentre nelle
aree AMERICA E APAC (meno impattate dalla pandemia nel 2020) è stato pari al 50,0% circa.
Quanto ai settori di destinazione, l’incremento ha riguardato sia lo Sheet Metal Fabrication (drivers:
urbanizzazione e global warming) sia l’Automotive (drivers: riduzione pesi per electric vehicles e
aumento della sicurezza).
Il settore Aerospace ha invece ancora registrato, nonostante la crescita promettente della Space
Economy, difficoltà derivanti dalla Civil Aviation che solo nell’ultima parte dell’anno ha mostrato i
primi segnali di recupero.
Il fatturato dell’esercizio 2021 è risultato pari a 407,6 milioni di euro, in crescita del 22,4% rispetto
all’anno 2020, che aveva sofferto di un calo del 22,0% sul 2019. L’EBITDA è risultato pari a 33,4
milioni di euro in crescita del 23,0% mentre l’EBIT ammonta a 14,1 milioni di euro e il risultato netto
è pari a 8,0 milioni di euro. Entrambi gli indicatori erano negativi nel 2020 in conseguenza
dell’impairment di 8,5 milioni di euro effettuato su costi di sviluppo capitalizzati in esercizi
precedenti.
Hanno contribuito alla crescita due nuovi prodotti, la nuova famiglia di macchine laser 2D (Laser
Genius+) e la nuova macchina laser 3D (Rapido+) per i mercati cinese e asiatico. L’investimento in
R&S è stato pari a 4,9% del fatturato ed ha riguardato soprattutto la digitalizzazione dei prodotti e
processi di tutto il Gruppo.
Particolarmente importante è stato il risultato della gestione finanziaria dove la PFN di Gruppo
(inclusiva degli effetti dell’IFRS 16) è risultata in netto miglioramento di circa 28,0 milioni di euro ed
è pari a -68,4 milioni di euro. Escludendo la componente leasing, il miglioramento risulta ancora più
significativo ed è pari a circa 35 milioni di euro con un valore al 31/12/2021 di -25,6 milioni di euro.
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Nel corso del 2021 il Gruppo, anche a seguito delle difficoltà logistiche che in parte permangono alla
data odierna, si è dotato di una nuova organizzazione per Business Units: Prima Electro (Elettronica
Industriale), Prima Additive (Additive Manufacturing), Convergent (Fotonica e Laser) e Prima Power
(Macchine e sistemi laser e di lavorazione della lamiera).
La Prima Power (la più grande delle BU) si è a sua volta strutturata in 4 Regions: SEMEA (South EU,
Middle East, Africa), NEU (North Europe), AMERICAS e APAC (Asia Pacific inclusa Cina).
Questa organizzazione complessiva ha consentito di attribuire responsabilità puntuali ai managing
directors della BU e ai chief operating officers delle Regions. Il risultato è una struttura più snella,
con un management più giovane e una migliore “accountability”, più “Glocal” per servire un
mercato globale dove le catene di fornitura si stanno accorciando. A fronte di una maggiore delega
alle unità operative, si è rafforzata la struttura di Coordinamento e Controllo centrale, come ad
esempio il Global Service e il Global Procurement.
Altro evento di rilievo dell’anno è stato il completamento del nuovo insediamento di Collegno. Da
anni auspicato, il nuovo insediamento riunisce in un’unica sede il personale Prima Power di Torino
(circa 450 unità) con evidente efficientamento rispetto alle tre sedi precedenti.
Il Gruppo dispone ora di stabilimenti moderni ed energeticamente sostenibili nei principali Paesi in
cui produce (Italia, Finlandia, Stati Uniti e Cina).
L’anno in corso inizia con una prospettiva di crescita significativa, supportata dal portafoglio ordini
di macchine pari a 215,0 milioni di euro, dai ricavi di after-sale derivanti dall’importante parco
macchine installato (oltre 14.000 unità) e dal positivo andamento ordini dei primi mesi dell’anno.
Ad un miglioramento della top line contiamo di affiancare quello della redditività in linea con gli
obbiettivi del nostro piano triennale 2021-2023, anche accelerando il turnaround di alcune società
del Gruppo.
Permangono naturalmente fattori di instabilità e di incertezza, quali le tensioni geopolitiche
internazionali, l’inflazione crescente, le difficoltà di approvvigionamento di alcuni componenti, il
costo dell’energia, la situazione pandemica non ancora totalmente risolta.
Per quanto di nostra competenza assicuriamo il massimo impegno a minimizzare gli effetti di tali
turbolenze facendo leva sulle capacità di resilienza delle nostre persone e dei nostri partners, che
vogliamo qui ancora una volta ringraziare.
Gianfranco Carbonato
Presidente Esecutivo
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CAPITOLO 1. ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO ___________________________________________________ 9
CAPITOLO 2. STRUTTURA DEL GRUPPO PRIMA INDUSTRIE _____________________________________________ 11
CAPITOLO 3. PROFILO DEL GRUPPO PRIMA INDUSTRIE ________________________________________________ 13
CAPITOLO 4. INTRODUZIONE _____________________________________________________________________ 15
CAPITOLO 5. RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO ______________________________________________ 16
SINTESI RISULTATI DEL GRUPPO ____________________________________________________________________________ 17
FATTI SALIENTI DEL 2021 _________________________________________________________________________________ 17
CONTESTO MACROECONOMICO_____________________________________________________________________________ 18
ANDAMENTO ECONOMICO _________________________________________________________________________________ 18
ANDAMENTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA __________________________________________________ 24
IMPAIRMENT TEST _______________________________________________________________________________________ 26
ANDAMENTO COMMERCIALE _______________________________________________________________________________ 26
PERSONALE _____________________________________________________________________________________________ 26
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ________________________________________________________________________ 27
GESTIONE DEI RISCHI DEL GRUPPO PRIMA INDUSTRIE __________________________________________________________ 27
ANDAMENTO DEL TITOLO E AZIONI PROPRIE __________________________________________________________________ 34
AZIONARIATO ___________________________________________________________________________________________ 34
CORPORATE GOVERNANCE ________________________________________________________________________________ 35
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO _________________________________________________ 36
APPLICAZIONE DEL D.LGS. 231/2001 ________________________________________________________________________ 36
INVESTIMENTI E SPESE PER LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO _______________________________________________ 37
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE __________________________________________________________________ 37
FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO _____________________________________________ 37
OPERAZIONI ATIPICHE ED INUSUALI _________________________________________________________________________ 37
ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO __________________________________________________________________ 38
REGIME DI OPT-OUT _____________________________________________________________________________________ 38
CAPITOLO 6. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO PRIMA INDUSTRIE AL 31/12/2021 _____________________ 40
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA _______________________________________________________ 41
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO _________________________________________________________________________ 42
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO _____________________________________________________________ 43
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO ___________________________________________ 44
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO ___________________________________________________________________ 45
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N.15519 DEL 27/07/2006____ 46
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N.15519 DEL 27/07/2006 ______________________ 47
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N.15519 DEL 27/07/2006 ________________ 48
CAPITOLO 7. DESCRIZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI __________________________________________________ 50
PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO _____________________________________________________________________________ 50
PRINCIPI CONTABILI UTILIZZATI ____________________________________________________________________________ 51
VALUTAZIONI DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE _________________________________________________ 64
VARIAZIONI DEI PRINCIPI CONTABILI ________________________________________________________________________ 65
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CAPITOLO 8. NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31/12/2021 ____________________________ 69
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO AL 31/12/2021 ________________________________________________________________ 99
CAPITOLO 9. BILANCIO D’ESERCIZIO DI PRIMA INDUSTRIE S.P.A. AL 31/12/2021 _________________________ 100
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA __________________________________________________________________ 101
CONTO ECONOMICO _____________________________________________________________________________________ 102
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO ________________________________________________________________________ 103
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO ______________________________________________________ 104
RENDICONTO FINANZIARIO _______________________________________________________________________________ 105
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27/07/2006 ______________ 106
CONTO ECONOMICO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27/07/2006 _________________________________ 107
RENDICONTO FINANZIARIO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27/07/2006 ___________________________ 108
CAPITOLO 10. DESCRIZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI ________________________________________________ 110
VARIAZIONI DEI PRINCIPI CONTABILI _______________________________________________________________________ 123
CAPITOLO 11. NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2021 ___________________________ 127
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL’ULTIMO BILANCIO DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE ______________ 150
INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB GRUPPO PRIMA INDUSTRIE 152
PROSPETTO EX ART. 2427, N. 7-BIS ________________________________________________________________________ 153
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2021 ____________________________________________________ 154
ALLEGATI ____________________________________________________________________________________ 156
ALLEGATO 1 AREA DI CONSOLIDAMENTO __________________________________________________________________ 156
ALLEGATO 2 INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE “NON-GAAP” _________________________________________ 157
ALLEGATO 3 TASSI DI CAMBIO ___________________________________________________________________________ 158
Relazione della Società di Revisone sul Bilancio d’Esercizio al 31/12/2021
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato al 31/12/2021
Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio d’Esercizio al 31/12/2021
Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio Consolidato al 31/12/2021
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CAPITOLO 1. ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO
Consiglio di Amministrazione
Comitato Strategico
PRESIDENTE ESECUTIVO
VICE-PRESIDENTE ESECUTIVO
AMMINISTRATORE DELEGATO
AMMINISTRATORI INDEPENDENTI
ALTRI AMMINISTRATORI
Gianfranco Carbonato
(*)
Domenico Peiretti
(*)
Ezio Giovanni Basso
Donatella Busso
Francesca de Fraja Frangipane
Paola Gatto
Carlalberto Guglielminotti
Giuliana Mattiazzo
Mario Mauri
Michael R. Mansour
Lisa Tan
PRESIDENTE ESECUTIVO
COMPONENTI
Comitato Controllo e Rischi e
Comitato per le Parti Correlate
Collegio Sindacale
PRESIDENTE
COMPONENTI
Donatella Busso
Francesca de Fraja Frangipane
Paola Gatto
PRESIDENTE
SINDACI EFFETIVI
SINDACI SUPPLENTI
Franco Nada
Maura Campra
Roberto Petrignani
Roberto Coda
Gaetana Laselva
Comitato Remunerazione
Società di Revisione
PRESIDENTE
COMPONENTI
Francesca de Fraja Frangipane
Mario Mauri
Paola Gatto
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Scadenza Mandati e Nomine
Il Consiglio di Amministrazione rimarrà in carica fino allapprovazione del Bilancio dEsercizio 2022.
Il Collegio Sindacale rimarrà in carica fino allapprovazione del Bilancio dEsercizio 2021.
La Società di Revisione è stata nominata dallAssemblea degli Azionisti dell11 Aprile 2017 per il periodo 2017-2025.
(*) Al Presidente Esecutivo e al Vice-Presidente Esecutivo è stata attribuita anche la carica di Amministratore Delegato
Structure of the Prima Industrie Group
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CAPITOLO 2. STRUTTURA DEL GRUPPO PRIMA INDUSTRIE
Il prospetto riportato in questa pagina, rappresenta la situazione societaria del Gruppo PRIMA INDUSTRIE alla data del 31/12/2021.
Le unità operative del Gruppo sono identificate con le linee tratteggiate.
(1)
- FINN-POWER OY detiene il 78% di PRIMA POWER IBERICA SL (il restante 22% è detenuto da PRIMA INDUSTRIE SpA).
(2)
- PRIMA INDUSTRIE SpA detiene il 70% della PRIMA POWER SUZHOU Co. Ltd. (il restante 30% è detenuto da terzi).
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CAPITOLO 3. PROFILO DEL GRUPPO PRIMA INDUSTRIE
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE è leader nello sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi
laser per applicazioni industriali e macchine per la lavorazione della lamiera, oltre che nei
settori dell’elettronica industriale e delle sorgenti laser.
La capogruppo PRIMA INDUSTRIE SpA, fondata nel 1977 e quotata presso la Borsa Italiana dall’ottobre
1999 (attualmente Euronext Star Milan), progetta, produce e commercializza sistemi laser ad alta
potenza per il taglio, la saldatura ed il trattamento superficiale di componenti tridimensionali (3D) e
piani (2D), pannellatrici e piegatrici nonché soluzioni chiavi in mano per le principali tecnologie nel
campo dell’Additive Manufacturing: Powder Bed Fusion (PBF) e Direct Metal Deposition (DMD).
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE è presente sul mercato da oltre 40 anni, vanta oltre 14.000 sistemi
installati in più di 80 Paesi, ed il business è strutturato in tre divisioni:
PRIMA POWER per le macchine laser e per la lavorazione della lamiera;
PRIMA ELECTRO per l’elettronica industriale e le tecnologie laser;
PRIMA ADDITIVE per i sistemi di additive manufacturing per applicazioni metalliche.
La divisione PRIMA POWER svolge attività di progettazione, produzione e commercializzazione di:
macchine per taglio, saldatura e foratura di componenti metallici tridimensionali (3D) e
bidimensionali (2D);
macchine per la lavorazione della lamiera mediante l’utilizzo di utensili meccanici
(punzonatrici, sistemi integrati di punzonatura e cesoiatura, sistemi integrati di punzonatura
e taglio laser, pannellatrici, piegatrici e sistemi di automazione).
Tale divisione possiede stabilimenti produttivi in Italia (PRIMA INDUSTRIE SpA), in Finlandia
(FINN-POWER OY), negli USA (PRIMA POWER LASERDYNE Llc), in Cina (PRIMA POWER Suzhou Co.
Ltd.) ed una presenza diretta commerciale e di assistenza tecnica in Francia, Svizzera, Spagna,
Germania, Regno Unito, Belgio, Polonia, Repubblica Ceca, Lituania, Ungheria, Russia, Turchia,
USA, Canada, Messico, Brasile, Cina, India, Corea del Sud, Australia ed Emirati Arabi.
La divisione PRIMA ELECTRO svolge attività di sviluppo, realizzazione e commercializzazione di
componenti elettronici di potenza, di controllo e di sorgenti laser di alta potenza per applicazioni
industriali, destinati alle macchine del Gruppo ed a clienti terzi. La divisione ha sedi produttive in
Italia (PRIMA ELECTRO SpA) e negli USA (PRIMA INDUSTRIE NORTH AMERICA Inc. - CONVERGENT-
PHOTONICS) ed una sede commerciale in Cina.
La divisione PRIMA ADDITIVE dedicata alla progettazione, produzione e commercializzazione di
soluzioni chiavi in mano per le principali tecnologie nel campo dell’Additive Manufacturing: Powder
Bed Fusion PBF e Direct Metal Deposition DMD. I dati economici e patrimoniali della PRIMA
ADDITIVE ai fini dell’Informativa di Settore non soddisfano le soglie quantitative previste dall’IFRS 8,
e pertanto tali informazioni sono, per il momento, aggregate a quelle della Divisione PRIMA POWER.
A oltre 40 anni dalla fondazione, la missione del Gruppo PRIMA INDUSTRIE continua ad essere quella
di espandere sistematicamente la gamma dei propri prodotti e servizi e di continuare a crescere
come fornitore mondiale di sistemi laser e sistemi per il trattamento lamiera per applicazioni
industriali, nonché di elettronica industriale, mercati caratterizzati da alta tecnologia e in cui si
riscontrano buoni tassi di crescita pur in presenza di un contesto ciclico.
Il Consiglio di Amministrazione del 14/03/2022 ha approvato il presente progetto di Bilancio
d’esercizio per l’anno 2021, il Bilancio Consolidato nonché la Relazione sulla Gestione.
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CAPITOLO 4. INTRODUZIONE
La presente Relazione Finanziaria Annuale al 31/12/2021 del Gruppo PRIMA INDUSTRIE è stata
redatta secondo quanto indicato dall’art.154 ter, commi 2,3 e 4 del TUF e successive modifiche,
nonché del regolamento emittenti emanato da CONSOB; è stata predisposta nel rispetto dei principi
contabili internazionali IFRS emessi dall’International Accounting Standards Board omologati
dall’Unione Europea, nonché dalle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia.
La presente Relazione Finanziaria Annuale è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del
14/03/2022 ed è stata resa disponibile al pubblico in conformità a quanto previsto dall’art.2.2.3 del
Regolamento di Borsa Italiana SpA applicabile agli emittenti quotati nel segmento Euronext Star
Milan.
La presente Relazione Finanziaria Annuale è stata assoggettata a revisione contabile.
È opportuno evidenziare che, al fine di consentire una migliore rappresentazione dei risultati
economici, il Gruppo presenta il conto economico con una vista per funzione, anziché per natura di
spesa. L’analisi dei costi effettuata in base alla destinazione degli stessi è ritenuta più
rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per natura di spesa. La forma scelta è, infatti,
conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi
internazionale del settore in cui opera il Gruppo.
Il “costo del venduto” comprende i costi delle funzioni che hanno partecipato in maniera diretta o
ausiliaria alla generazione dei ricavi per la vendita di prodotti e servizi. Include tutti i costi dei
materiali, di lavorazione e le spese generali direttamente associati alla produzione.
16
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CAPITOLO 5. RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO
SINTESI RISULTATI DEL GRUPPO
FATTI SALIENTI DEL 2021
APPROVAZIONE PIANO INDUSTRIALE 2021-2023
In data 02/03/2021 il Consiglio di Amministrazione di PRIMA INDUSTRIE SpA ha approvato il Piano
Industriale del Gruppo per il triennio 2021-2023. Il piano ipotizza un significativo recupero dei
mercati di riferimento e l’inizio di un nuovo ciclo positivo pluriennale. In particolare, si prevede una
crescita forte del mercato cinese e dell’area APAC in generale, con AMERICAS ed SEMEA in
miglioramento a ritmi più contenuti. Per raggiungere gli sfidanti obiettivi previsti dal piano, PRIMA
INDUSTRIE ha adottato un nuovo modello organizzativo che prevede oltre a delle funzioni di staff
centrali, quattro Business Unit con una forte connotazione tecnologica e regionale, che permette di
meglio focalizzare le attività verso le rispettive aree di business. Ciò ha implicato una
semplificazione della struttura e una maggiore decentralizzazione delle attività raggiunta grazie allo
sviluppo delle competenze tecniche locali e all’introduzione di strumenti di digitalizzazione. Il piano
prevede altresì un rafforzamento della struttura patrimoniale del Gruppo, anche grazie alla prevista
generazione di cassa, che contribuirà a finanziare il piano di investimenti e permetterà di pianificare
una adeguata remunerazione per gli azionisti.
PIANO DI INCENTIVAZIONE AZIONARIA
In data 20/04/2021 il Consiglio di Amministrazione di PRIMA INDUSTRIE ha approvato il Piano di
Incentivazione Azionaria 2021-2023 basato sull’assegnazione gratuita, ai sensi degli articoli 114-bis
del TUF e 2349 c.c, di azioni della Società. Il Piano prevede il diritto dei beneficiari, individuati fra
Valori espressi in migliaia di euro 31/12/21 31/12/20 Variazioni Variazioni %
ORDINI 503.349 323.093 180.256 55,8%
PORTAFOGLIO ORDINI 215.175 124.722 90.453 72,5%
RICAVI 407.572 332.963 74.609 22,4%
EBITDA 33.444 27.185 6.259 23,0%
EBITDA % 8,2% 8,2% 0,0% -
EBIT 14.159 (5.258) 19.417 369,3%
EBIT % 3,5% -1,6% 5,1% -
RISULTATO NETTO 8.025 (7.414) 15.439 208,2%
FCF 23.878 15.600 8.278 53,1%
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (68.421) (96.274) 27.853 28,9%
ORGANICO 1.754 1.735 19 1,1%
(Le % sono sempre considerate come rapporto sui ricavi)
(Organico espresso in unità)
Valori espressi in migliaia di euro 31/12/21 31/12/20 Variazioni Variazioni %
RICAVI A CAMBI COSTANTI 412.366 332.963 79.403 23,8%
EBITDA Adj 35.683 28.438 7.245 25,5%
EBITDA Adj % 8,8% 8,5% 0,3% -
EBIT Adj 16.725 6.481 10.244 158,1%
EBIT Adj % 4,1% 1,9% 2,2% -
(Le % sono sempre considerate come rapporto sui ricavi)
(Si ricorda che gli indicatori di performance adjusted così come illustrato nell'A llegato 2 del presente documento, corrispondono ai medesimi
indicatori al netto delle sole partite di natura non ricorrente)
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amministratori e primi livelli di manager del Gruppo, di ricevere gratuitamente un numero massimo
di azioni PRIMA INDUSTRIE che potranno essere effettivamente assegnate negli anni 2024 e 2025, in
misura connessa alle condizioni di performance conseguite secondo i criteri e i parametri prestabiliti
e le altre condizioni previste dal Piano. Fra tali obiettivi sono stati inclusi obiettivi che possano
contribuire alla strategia aziendale, al perseguimento degli interessi a lungo termine ed al loro
allineamento con quelli degli azionisti; sono inoltre previsti obiettivi ESG, ovvero legati alla crescita
sostenibile della società con particolare riferimento alla diversità ed alla customer satisfaction,
nonché alla retention dei soggetti beneficiari.
ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE
In data 20/04/2021 il Consiglio di Amministrazione di PRIMA INDUSTRIE ha autorizzato, previa
revoca della deliberazione assunta in data 12/05/2020, l’acquisto e l’alienazione, in una o più
volte, per un periodo di diciotto mesi, di azioni ordinarie di PRIMA INDUSTRIE SpA per un numero
massimo di azioni pari a 150.000, ovvero per un controvalore massimo di acquisto pari a 5 milioni
di euro, autorizzando la disposizione delle azioni proprie, in una o più volte, senza limiti
temporali, nei modi ritenuti più opportuni nell’interesse della Società e nel rispetto della
normativa applicabile.
Gli acquisti saranno effettuati con le modalità di cui all’art. 144-bis, comma 1, lett. b) e comma
1-bis, del Regolamento Emittenti o con altre modalità in conformità alle disposizioni di volta in
volta applicabili al momento dell’operazione.
Fra le finalità dell’autorizzazione rientra la possibilità di assegnare le azioni a servizio dei piani di
incentivazione azionaria a favore di amministratori, dipendenti e collaboratori della società o di
società del Gruppo, oppure l’utilizzo a servizio di eventuali assegnazioni gratuite ai soci, ovvero a
servizio di operazioni straordinarie o quale strumento di sostegno della liquidità del mercato.
CONTESTO MACROECONOMICO
Mentre il mondo entra nel terzo anno della crisi del COVID-19, gli sviluppi economici sono stati
incoraggianti e preoccupanti, offuscati da molti rischi e da una notevole incertezza e l’economia
mondiale prosegue nella ripresa ma è chiamata ad affrontare numerose sfide importanti.
La buona notizia è che la produzione in molti Paesi è rimbalzata nel 2021 dopo un forte calo nel
2020.
Le economie avanzate e molti Paesi a reddito medio hanno raggiunto tassi di vaccinazione notevoli.
Il commercio internazionale è aumentato e gli alti prezzi delle materie prime stanno avvantaggiando
molti Paesi in via di sviluppo. Le crisi finanziarie interne e le ristrutturazioni del debito estero sono
state meno frequenti di quanto ci si sarebbe potuto aspettare in un periodo di gravi shock globali.
Eppure i progressi verso la ripresa sono stati ostacolati da numerose sfide.
L’andamento imprevedibile della pandemia ha inasprito le interruzioni delle catene di
approvvigionamento, mentre un altro grande rischio è rappresentato dal potenziale slittamento
duraturo dell’inflazione. A ciò si è di recente aggiunto il conflitto tra Russia e Ucraina che potrebbe
adesso, a sorpresa, sconvolgere un quadro già segnato da incertezze.
Per quanto concerne la pandemia da Coronavirus, si sottolinea come l’economia mondiale risulti
ancora rallentata tuttavia gli effetti delle restrizioni sono meno significativi rispetto al passato
malgrado le ripercussioni negative per alcuni settori, tra cui il trasporto aereo, il turismo, l’ospitalità
e la ristorazione.
A protrarsi sono le interruzioni delle catene di approvvigionamento che si sono estese alla maggior
parte dei settori, dall’industria manifatturiera alle costruzioni riducendo le prospettive di crescita
del PIL nel 2022 per numerosi Paesi europei, oltre che per gli Stati Uniti e la Cina.
Un rischio notevole è costituito dall’inflazione, soprattutto con il protrarsi dell’aumento dei prezzi
delle materie prime. In Europa, nello specifico, le interruzioni delle catene di approvvigionamento e
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la forte domanda hanno portato a un incremento dei prezzi alla produzione e dell’energia. Il forte
incremento, inoltre, rischia di aumentare le pressioni sociali nei Paesi emergenti e in via di sviluppo,
già inasprite a causa dell’aumento delle disuguaglianze legate alla pandemia.
Lo scenario inflattivo è previsto attenuarsi nella seconda metà dell’anno.
Interruzioni delle catene di approvvigionamento e inflazione sono tra i rischi che più stanno
incidendo sulla ripresa economica globale. Emerge quindi uno scenario tutt’ora incerto.
Sullo sfondo, la crisi Ucraina potrebbe far precipitare alcuni indicatori e impattare con forza sulle
catene di approvvigionamento e sul costo delle materie prime.
In Italia il PIL è cresciuto nel 2021 del 6,5%. Nel 2021 l’economia italiana ha registrato una crescita
di intensità eccezionale per il forte recupero dell’attività produttiva, dopo un 2020 caratterizzato
dagli effetti dell’emergenza sanitaria. A trascinare la crescita del PIL è stata soprattutto la domanda
interna, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito contributi molto
limitati.
Per quanto concerne l’Unione Europea, secondo le previsioni economiche 2022, dopo una notevole
espansione pari al 5,3% nel 2021, l’economia crescerà del 4,0% nel 2022 e del 2,8% nel 2023. La
crescita nella zona EURO si attesterà sul 4,0% nel 2022 per poi scendere al 2,7% nel 2023.
Negli Stati Uniti è ancora in atto il processo di riallocazione di attività e occupazione determinato
dalla pandemia sia a livello domestico e sia a livello globale, con eccessi di domanda e rialzi dei
prezzi diffusi. La previsione per il 2022 è di crescita del 3,5% e del 2,1% nel 2023, con un graduale
rientro degli eccessi di domanda e delle corrispondenti spinte verso l’alto sull’inflazione causate
dalle tensioni nel comparto dei trasporti marittimi e delle catene globali del valore. In merito invece
all’inflazione, questa è prevista in diminuzione al 2,6% nel 2022 e verso il 2% nel 2023.
Il 2021 è stato un anno positivo per la Cina, la cui crescita economica è stata superiore alle
aspettative. Nel corso del 2021, infatti, il PIL cinese è aumentato dell’8,1% rispetto al 2020 che,
diversamente dai dati negativi di molti Paesi europei, era a sua volta migliore di quello del 2019
nonostante il propagarsi della pandemia. Tuttavia, negli ultimi mesi del 2021 l’economia cinese ha
segnato un rallentamento: la crescita del PIL nel quarto trimestre dello scorso anno si è arrestata al
4%. Le previsioni della crescita economica della Cina per l’anno 2022 si attestano sul 5-5,5%.
Con riferimento al settore dei beni di investimento, in Italia UCIMU rileva che il trend positivo
registrato nel 2021 proseguirà anche nel 2022, anno che coinciderà con il pieno recupero del crollo
dovuto alla pandemia. In particolare, secondo le previsioni elaborate dal Centro Studi UCIMU, nel
2022 la produzione crescerà a 7.015 milioni di Euro (+10,9% rispetto al 2021), trainata dal recupero
delle esportazioni che si attesteranno a 3.620 milioni di Euro (+7,7%) e dall’incremento delle
consegne dei costruttori sul mercato interno che saliranno a 3.395 milioni di Euro (+14,5%). Anche il
consumo continuerà a crescere nel 2022 attestandosi a 5.205 milioni di Euro, pari al 12,1% in p
rispetto al 2021.
Le previsioni potrebbero assumere la loro completa attuazione con i programmi di investimento del
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, concordati in sede comunitaria, oltre che con la piena
efficacia delle misure di politica monetaria della BCE. Il complesso delle misure di stimolo finanziate
con i fondi europei (uno tra tutti, il programma NextGenerationEU) e con gli interventi programmati
con la manovra di bilancio per il 2022 sosterrebbe il PIL per circa tre punti percentuali nel triennio
2021-23.
In conclusione, in un’ottica di medio periodo il contesto dell’economia internazionale appare
relativamente favorevole, ma se le frizioni nella logistica, il balzo dei costi energetici, nonché le
tensioni geo politiche dovessero riassorbirsi più lentamente di quanto previsto vi sarebbero seri rischi
per la tanto attesa crescita economica.
20
ANDAMENTO ECONOMICO
Il fatturato del Gruppo al 31/12/2021 è pari a 407.572 migliaia di euro, in aumento del 22,4%
rispetto al 2020. A cambi costanti il fatturato consolidato al 31/12/2021 sarebbe stato in crescita del
23,8% rispetto al 31/12/2020.
Qui di seguito si espongono i principali indicatori economici del Gruppo, confrontati con il
corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
Si riportano qui di seguito i ricavi consolidati, ripartiti su base geografica, al 31/12/2021 confrontati
con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente:
La tabella sopra esposta evidenzia che il fatturato del Gruppo al 31/12/2021 (confrontato con il
corrispondente periodo dell’esercizio precedente) ha avuto un recupero importante nell’area SEMEA
(+39,3%) e APAC (+49,2%). L’andamento risulta stabile nelle AMERICAS (+5,2%), ovvero l’area che
aveva risentito meno della crisi legata al COVID-19 nel 2020 e nell’area NORTH EUROPE (+7,0%).
31/12/21 RICAVI
MARGINE
LORDO
MARGINE
LORDO %
EBITDA EBITDA % EBIT EBIT %
RISULTATO
NETTO
PRIMA POWER 381.273 82.559 21,7% 31.102 8,2% 15.390 4,0% 8.966
PRIMA ELECTRO 48.615 6.203 12,8% 2.452 5,0% (1.120) -2,3% (866)
ELISIONI (22.316) (236) -1,1% (110) -0,5% (111) -0,5% (75)
GRUPPO 407.572 88.526 21,7% 33.444 8,2% 14.159 3,5% 8.025
(Le % sono sempre considerate come rapporto sui ricavi)
Valori in migliaia di euro
31/12/20 RICAVI
MARGINE
LORDO
MARGINE
LORDO %
EBITDA EBITDA % EBIT EBIT %
RISULTATO
NETTO
PRIMA POWER 310.799 65.342 21,0% 25.443 8,2% 8.851 2,8% 4.592
PRIMA ELECTRO 41.060 3.485 8,5% 1.802 4,4% (14.048) -34,2% (9.861)
ELISIONI (18.896) (138) -0,7% (60) -0,3% (61) -0,3% (2.145)
GRUPPO 332.963 68.689 20,6% 27.185 8,2% (5.258) -1,6% (7.414)
(Le % sono sempre considerate come rapporto sui ricavi)
Valori in migliaia di euro
VARIAZIONI RICAVI
MARGINE
LORDO
MARGINE
LORDO %
EBITDA EBITDA % EBIT EBIT %
RISULTATO
NETTO
PRIMA POWER 70.474 17.217 24,4% 5.659 8,0% 6.539 9,3% 4.374
PRIMA ELECTRO 7.555 2.718 36,0% 650 8,6% 12.928 171,1% 8.995
ELISIONI (3.420) (98) -2,9% (50) -1,5% (50) -1,5% 2.070
GRUPPO 74.609 19.837 26,6% 6.259 8,4% 19.417 26,0% 15.439
(Le % sono sempre considerate come rapporto sui ricavi)
Valori in migliaia di euro
RICAVI
migliaia di euro % migliaia di euro %
SEMEA (*) 148.676 36,5 106.700 32,0
NORTH EUROPE 89.030 21,8 83.217 25,0
AMERICAS 104.239 25,6 99.061 29,8
APAC 65.627 16,1 43.985 13,2
TOTALE 407.572 100,0 332.963 100,0
(*) South Europe, Middle East & Africa
31/12/21
31/12/20
21
I principali Paesi di destinazione in area SEMEA sono stati l’Italia (20,9% dei ricavi consolidati), la
Polonia e l’Est Europa (5,3% dei ricavi consolidati) e la Spagna ed il Portogallo (4,1% dei ricavi
consolidati).
I principali Paesi di destinazione in area NORTH EUROPE sono stati la Finlandia e i Paesi Baltici (9,0%
dei ricavi consolidati), i Paesi DACH (5,7% dei ricavi consolidati), la Russia (3,8% dei ricavi
consolidati) ed il Benelux (3,3% dei ricavi consolidati).
La quota di ricavi realizzata nelle AMERICAS è passata da 99.061 migliaia di euro a 104.239 migliaia
di euro, di cui 82.169 migliaia di euro negli Stati Uniti. A cambi costanti il fatturato dell’area
sarebbe stato in crescita dell’8,5%.
In area APAC i ricavi sono cresciuti del 49,2% rispetto al 2020, passando da 43.985 migliaia di euro a
65.627 migliaia di euro. L’aumento è da attribuire ai ricavi in Cina che passano da 26.617 migliaia di
euro (al 31/12/2020) a 44.069 migliaia di euro (al 31/12/2021).
Qui di seguito si espone la suddivisione dei ricavi per segmento al lordo delle partite intersettoriali:
Il costo del venduto al 31/12/2021 è pari a 319.046 migliaia di euro in aumento di 54.772 migliaia di
euro rispetto al 31/12/2020 (pari a 264.274 migliaia di euro).
Il Margine Lordo del Gruppo al 31/12/2021 è pari a 88.526 migliaia di euro, in aumento di 19.837
migliaia di euro rispetto ai 68.689 migliaia di euro dell’esercizio 2020; l’incidenza del margine sul
fatturato è pari a 21,7% ed è in aumento rispetto al 31/12/2020 dove era pari a 20,6%.
L’attività di ricerca e sviluppo svolta dal Gruppo nel corso del 2021 è stata complessivamente pari a
19.973 migliaia di euro pari a circa il 4,9% dei ricavi consolidati (di cui 15.945 migliaia di euro nel
segmento PRIMA POWER e 4.028 migliaia di euro nel segmento PRIMA ELECTRO).
La quota capitalizzata è stata pari a 2.390 migliaia di euro (di cui 934 migliaia di euro nel segmento
PRIMA POWER e 1.456 migliaia di euro nel segmento PRIMA ELECTRO), in riduzione rispetto ai 5.479
migliaia di euro al 31/12/2020.
Il livello di costi sostenuti in attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, testimonia il costante
impegno del Gruppo per l’investimento sul futuro ed il miglioramento, tramite la presenza di
prodotti sempre tecnologicamente all’avanguardia, della propria competitività sui mercati
internazionali. Per tutte le attività di sviluppo capitalizzate è stata verificata la fattibilità tecnica e
la generazione di probabili benefici economici futuri.
I costi netti di ricerca e sviluppo sono pari a 22.603 migliaia di euro contro i 28.351 migliaia di euro
al 31/12/2020. Si evidenzia che al 31/12/2020 tale voce includeva un impairment di 10.486 migliaia
di euro relativo alla Divisione PRIMA ELECTRO. In questa voce sono altresì inclusi i costi relativi ai
progetti di ricerca e di sviluppo non capitalizzabili, i costi dei Tech Centers e gli overhead ad essi
RICAVI
migliaia di euro % migliaia di euro %
PRIMA POWER 381.273 93,5 310.799 93,3
PRIMA ELECTRO 48.615 11,9 41.060 12,3
Ricavi intersettoriali (22.316) (5,4) (18.896) (5,6)
TOTALE 407.572 100,0 332.963 100,0
31/12/21
31/12/20
22
collegati e viene esposta al netto dei proventi per contributi (sia nazionali, che europei)
contabilizzati secondo il principio di competenza.
Le spese di vendita e marketing che includono i costi della struttura commerciale quali il personale,
le fiere e gli eventi commerciali, il demo center, le attività promo-pubblicitarie e gli overhead ad
essi collegati sono pari a 26.732 migliaia di euro e sono in aumento di 3.444 migliaia di euro rispetto
ai 23.288 migliaia di euro al 31/12/2020.
Le spese generali e amministrative che includono i costi collegabili alle strutture direzionali siano
esse di Gruppo o Divisionali, i costi del Finance, dell’HR, dell’IT ed i servizi generali sono pari a
25.032 migliaia di euro e sono in aumento rispetto ai 22.308 migliaia di euro al 31/12/2020.
L’EBITDA del Gruppo al 31/12/2021 è pari a 33.444 migliaia di euro, pari al 8,2% dei ricavi contro i
27.185 migliaia di euro, pari al 8,2% dei ricavi del 31/12/2020.
L’EBITDA è stato negativamente influenzato da costi non ricorrenti pari a 2.239 migliaia di euro (al
31/12/2020 erano pari a 1.253 migliaia di euro); pertanto l’EBITDA adjusted
(1)
risulta pari a 35.683
migliaia di euro (pari al 8,8% dei ricavi). In particolare nell’ultimo trimestre dell’esercizio l’EBITDA
adjusted
(1)
è stato pari a 11.642 migliaia di euro (pari a circa il 9,2% sul fatturato del trimestre).
L’EBIT del Gruppo al 31/12/2021 è positivo per 14.159 migliaia di euro, pari al 3,5% dei ricavi contro
i negativi 5.258 migliaia di euro pari al -1,6% dei ricavi dell’esercizio precedente.
Inoltre su questo risultato incidono:
gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali per 7.897 migliaia di euro (relativi a
costi di sviluppo per 5.301 migliaia di euro e al marchio iscritto nell’ambito dell’aggregazione
aziendale del Gruppo FINN-POWER per 1.908 migliaia di euro) e svalutazioni per 61 migliaia di
euro.
gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali per 11.061 migliaia di euro ed una
svalutazione per 266 migliaia di euro di alcune Attività non correnti destinate alla
dismissione.
L’EBIT al 31/12/2021 è penalizzato da costi di natura non ricorrente pari a 2.566 migliaia di euro; di
conseguenza l’EBIT adjusted
(1)
risulta pari a 16.725 migliaia di euro (4,1% dei ricavi). In particolare,
nell’ultimo trimestre dell’esercizio l’EBIT adjusted
(1)
è stato pari a 7.043 migliaia di euro (pari a
circa il 5,6% sul fatturato del trimestre).
L’EBT del Gruppo al 31/12/2021 è positivo per 10.224 migliaia di euro contro i negativi 10.560
migliaia di euro del 31/12/2020.
L’EBT del Gruppo sconta oneri netti derivanti dalla gestione finanziaria (compresi utili e perdite su
cambi) per 3.935 migliaia di euro (al 31/12/2020 erano pari a 5.307 migliaia di euro).
(1) Si ricorda che gli indicatori di performance adjusted così come illustrato nell'Allegato 2 del presente documento,
corrispondono ai medesimi indicatori al netto delle sole partite di natura non ricorrente. Per un dettaglio in merito alle
partite di natura non ricorrente si veda il paragrafo dedicato nelle Note Illustrative.
23
Il RISULTATO NETTO del Gruppo al 31/12/2021 è positivo per 8.025 migliaia di euro contro i negativi
7.414 migliaia di euro al 31/12/2020; mentre il Risultato Netto di pertinenza della capogruppo è
positivo per 7.798 migliaia di euro. In particolare, nell’ultimo trimestre il risultato netto è positivo
per 6.403 migliaia di euro.
Le imposte sul reddito dell’esercizio 2021 evidenziano un saldo netto negativo per 2.199 migliaia di
euro. Il saldo della fiscalità corrente e differita è negativo per 2.347 migliaia di euro e le altre
imposte incluse quelle relative ad esercizi precedenti sono pari a +148 migliaia di euro.
GESTIONE FINANZIARIA (€/000) 31/12/21 31/12/20
Oneri Bond (919) (917)
Oneri Principali Finanziamenti Bancari (923) (1.282)
Proventi/Oneri netti strumenti finanziari derivati (CRS) (699) 749
Proventi/Oneri netti strumenti finanziari derivati (IRS) (292) (315)
Oneri su leasing (1.186) (1.292)
Altri proventi/oneri finanziari (1.193) (1.065)
Oneri finanziari netti (5.212) (4.122)
Risultato netto transazioni valuta estera 1.277 (1.185)
Totale gestione finanziaria (3.935) (5.307)
24
ANDAMENTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
Si espone qui di seguito una situazione patrimoniale riclassificata del Gruppo PRIMA INDUSTRIE.
Le Immobilizzazioni materiali ed immateriali (diverse dall’Avviamento) sono aumentate rispetto allo
scorso esercizio di 3.231 migliaia di euro. I movimenti del 2021 sono relativi a:
incrementi netti del periodo pari a 22.388 migliaia di euro (di cui 2.390 migliaia di euro
relativi a costi di sviluppo);
chiusura anticipata dei contratti di locazione immobiliare per 1.401 migliaia di euro;
ammortamenti per 18.958 migliaia di euro;
svalutazione di un’immobilizzazione immateriale della società PRIMA POWER FRANCE per 61
migliaia di euro;
riclassifiche da altre voci dello stato patrimoniale positive per 27 migliaia di euro;
effetto cambi positivi per 1.236 migliaia di euro.
La variazione dell’esercizio relativa all’Avviamento è imputabile al solo adeguamento valutario.
Il Capitale Circolante Operativo è diminuito rispetto allo scorso esercizio di 11.570 migliaia di euro.
Al 31/12/2021 l’Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo
(2)
è pari a 68.421 migliaia di euro in
miglioramento di 27.853 migliaia di euro rispetto al 31/12/2020.
Valori in migliaia di euro 31/12/21 31/12/20 Variazioni
Immobilizzazioni materiali e immateriali 90.598 87.367 3.231
Avviamento 97.880 97.751 129
Partecipazioni e altre attività non correnti 7.321 6.620 701
Attività fiscali per imposte anticipate 18.823 17.656 1.167
ATTIVITA' NON CORRENTI 214.622 209.394 5.228
Rimanenze 134.859 118.689 16.170
Crediti commerciali 91.164 77.624 13.540
Debiti commerciali (98.239) (69.390) (28.849)
Acconti (52.450) (40.019) (12.431)
CAPITALE CIRCOLANTE OPERATIVO 75.334 86.904 (11.570)
Altre attività e passività correnti (17.254) (10.512) (6.742)
Attività e passività fiscali correnti 574 (691) 1.265
Fondi per rischi e benefici ai dipendenti (29.234) (26.853) (2.381)
Passività fiscali per imposte differite (4.678) (4.759) 81
Attività non correnti destinate alla dismissione 4.775 5.255 (480)
CAPITALE INVESTITO NETTO 244.139 258.738 (14.599)
-
INDEBITAMENTO NETTO 68.421 96.274 (27.853)
0
PATRIMONIO NETTO 175.718 162.464 13.254
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo 172.306 159.620 12.686
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti di minoranza 3.412 2.844 568
FONTI DI FINANZIAMENTO 244.139 258.738 (14.599)
25
Qui di seguito si espone il dettaglio dell’indebitamento netto del Gruppo.
Al fine di fornire una migliore informativa relativamente all’indebitamento finanziario netto
consolidato al 31/12/2021, occorre ricordare che (inclusi oneri accessori ed interessi maturati):
il Bond ammonta complessivamente a 25.584 migliaia di euro;
i principali finanziamenti bancari ammontano a 36.181 migliaia di euro; va evidenziato che a
dicembre 2021 il finanziamento bancario BNL sottoscritto dalla Prima Industrie SpA nel 2018 è
stato rinegoziato; le nuove condizioni prevedono una nuova scadenza finale al 19/12/2025
anziché al 19/06/2023 ed un margine di 160 punti percentuali anziché 155;
i debiti verso società di leasing ammontano a 42.832 migliaia di euro.
Per maggiori dettagli in merito all’indebitamento finanziario netto si veda la Nota 11
Indebitamento finanziario netto.
Il Patrimonio Netto attribuibile agli azionisti della capogruppo è aumentato rispetto allo scorso
esercizio di 12.686 migliaia di euro. Tale aumento è frutto dagli effetti positivi derivanti dalla riserva
di conversione (5.499 migliaia di euro), dal risultato del periodo (7.798 migliaia di euro), dal piano di
stock grant (223 migliaia di euro), dalla riserva per adeguamento al fair value dei derivati (207
migliaia di euro) e da altre riserve (35 migliaia di euro) ai quali si sono contrapposti gli effetti
negativi derivanti dall’acquisto azioni proprie (1.076 migliaia di euro). Il patrimonio netto degli
azionisti di minoranza è aumentato di 568 migliaia di euro per effetto del risultato complessivo del
periodo attribuibile ai terzi.
(2)
La riconciliazione fra l’Indebitamento Finanziario Netto di Gruppo (utilizzato come indicatore di performance) e
l’Indebitamento finanziario richiesto dal Documento ESMA 32-382-1138 del 04/03/2021 è fornita nelle Note Illustrative
Valori espressi in migliaia di euro 31/12/21 31/12/20
CREDITI FINANZIARI NON CORRENTI (4.233) (4.233)
CASSA E MEZZI EQUIVALENTI (67.267) (62.999)
CREDITI FINANZIARI CORRENTI (372) (423)
DEBITI CORRENTI 39.886 52.861
DEBITI NON CORRENTI 57.575 75.336
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (prima dei leasing) 25.589 60.542
DEBITI PER LEASING 42.832 35.732
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 68.421 96.274
26
Si riporta di seguito la variazione dell’indebitamento netto in termini di flussi del Gruppo PRIMA
INDUSTRIE al 31/12/2021 confrontato con l’esercizio precedente.
IMPAIRMENT TEST
Un processo indispensabile nella redazione del bilancio del Gruppo PRIMA INDUSTRIE risulta essere
l’impairment test sulle attività rientranti nel campo applicativo dello IAS 36 tra cui l’avviamento.
Al fine di permettere agli utilizzatori del bilancio di cogliere in modo appropriato l’intero processo di
valutazione delle attività (le assunzioni alla base, la metodologia di stima, i parametri utilizzati,
ecc.), nelle successive note al bilancio consolidato (si veda Nota 2 Immobilizzazioni immateriali) si
darà ampia spiegazione delle valutazioni e delle assunzioni degli amministratori in merito a tale
argomento. L’approvazione dell’approccio metodologico e delle assunzioni sottostanti l’impairment
test dell’avviamento da parte degli amministratori di PRIMA INDUSTRIE è avvenuta in via autonoma e
anticipata rispetto al momento dell’approvazione del presente bilancio.
Si evidenzia che dagli esercizi di impairment effettuati non è emersa alcuna perdita di valore.
ANDAMENTO COMMERCIALE
Nel corso dell’esercizio 2021 l’acquisizione ordini del Gruppo (inclusiva dell’after-sale service) è
stata pari a 503,3 milioni di euro in aumento del 55,8% rispetto ai 323,1 milioni di euro al
31/12/2020 e del 22,6% rispetto al 31/12/2019. L’acquisizione ordini del segmento PRIMA POWER è
stata pari a 469,2 milioni di euro, quella relativa al segmento PRIMA ELECTRO, da soli clienti esterni
al Gruppo, è stata pari a 34,1 milioni di euro.
Il portafoglio ordini consolidato (non inclusivo dell’after-sale service) al 31/12/2021 ammonta a
215,2 milioni di euro in aumento rispetto ai 124,7 milioni di euro al 31/12/2020. Il portafoglio
comprende 198,6 milioni di euro relativi al segmento PRIMA POWER e 16,6 milioni di euro relativi al
segmento PRIMA ELECTRO.
PERSONALE
Al 31/12/2021 i dipendenti del Gruppo sono pari a 1.754 di cui 1.531 nella Divisione PRIMA POWER e
223 nella divisione PRIMA ELECTRO. Rispetto al 31/12/2020 essi risultano complessivamente in
aumento di 19 unità.
Valori in migliaia di euro 31/12/21 31/12/20 Variazioni
Indebitamento Finanziario Netto Apertura (96.274) (107.343) 11.069
Flusso di cassa da attività operative - prima del CCN 33.081 19.946 13.135
Variazioni del capitale circolante netto 11.570 10.315 1.255
Flusso di cassa da attività di operative 44.651 30.261 14.390
Capitalizzazioni nette costi di sviluppo (2.390) (5.729) 3.339
Altri investimenti netti (18.383) (8.932) (9.451)
Flusso di cassa da attività di investimento (20.773) (14.661) (6.112)
FREE CASH FLOW (FCF) 23.878 15.600 8.278
Azioni Proprie (1.076) - (1.076)
Risultato netto di partecipazioni - 5 (5)
Flusso di cassa da attività finanziarie (1.076) 5 (1.081)
Differenze cambio 5.051 (4.536) 9.587
CASH FLOW TOTALE 27.853 11.069 16.784
Indebitamento Finanziario Netto Chiusura (68.421) (96.274) 27.853
27
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Nel periodo di riferimento non sono state concluse operazioni con parti correlate di maggiore
rilevanza ai sensi dell’articolo 5, comma 8 del Regolamento recante disposizioni in materia di parti
correlate n°17221, emanato da Consob in data 12/03/2010. Per ulteriori dettagli in merito alle altre
operazioni intrattenute dal Gruppo con parti correlate, si veda la sezione dedicata Informativa su
parti correlate delle Note Illustrative.
Si riporta qui di seguito un prospetto riepilogativo delle operazioni (erogazioni e rimborsi) relative ai
finanziamenti intercompany che, ai sensi dell’art. 14, comma 2 del citato Regolamento e dell’art. 32
della procedura adottata dalla società in materia di parti correlate, sono esenti dall’applicazione
della procedura stessa.
GESTIONE DEI RISCHI DEL GRUPPO PRIMA INDUSTRIE
Il Risk Model del Gruppo PRIMA INDUSTRIE, basato sugli standard di riferimento adattati alle
categorie di rischio specifiche del Gruppo, prevede la mappatura dei rischi per categorie identificate
in base alla natura dei rischi stessi. Tale modello viene rivisitato di pari passo con le modifiche
organizzative necessarie. Tali aggiornamenti mirano alla riallocazione della mappatura dei rischi
secondo uno schema per categoria degli stessi: rischi di contesto e rischi di processo (a loro volta
suddivisi in strategici, operativi e finanziari).
In generale, il Gruppo PRIMA INDUSTRIE opera in un contesto di mercato molto dinamico e pertanto
affronta molteplici rischi nella conduzione del proprio business. Di conseguenza, oltre ai rischi
descritti qui di seguito si potrebbero configurare ulteriori rischi ed incertezze di cui il Gruppo al
momento non è a conoscenza o che nel contesto attuale non sono considerati rilevanti.
Di seguito si riporta una sintetica descrizione dei principali rischi cui il Gruppo è esposto.
Valori espressi in unità
31/12/21 31/12/20 31/12/21 31/12/20 31/12/21 31/12/20
Production & Installation 521 504 108 117 629 621
Service & Spare Parts 510 502 11 14 521 516
R&D 200 202 70 72 270 274
Sales & Marketing 172 171 10 9 182 180
General & Administrative 128 123 24 21 152 144
Totale 1.531 1.502 223 233 1.754 1.735
PRIMA POWER
PRIMA ELECTRO
PRIMA GROUP
Valori espressi in migliaia di euro 31/12/20 EROGAZIONI RIMBORSI
ADEGUAMENTO
CAMBI
INTERESSI 31/12/21
Finanziamenti erogati da Prima Industrie SpA
Prima Power South America Ltda 519 - - - 7 526
Prima Electro SpA - 1.713 - 53 8 1.774
Prima Power Suzhou CO. LTD. 2.240 - (2.256) - 16 -
Finanziamenti erogati da Prima Power Iberica S.L.
Prima Industrie SpA 2.000 1.000 (40) - 40 3.000
Finanziamenti erogati da Finn-Power OY
Prima Industrie SpA 5 1.648 (10) 117 15 1.775
Finanziamenti erogati da Prima Electro SpA
Prima Industrie SpA 9.228 - (4.857) - 114 4.485
Finanziamenti erogati da Prima Power Central Europe Sp.z.o.o.
Prima Industrie SpA 2.045 1.000 (57) - 43 3.031
Finanziamenti erogati da Prima Industrie North America - Prima Power NA
Prima Power Laserdyne LLC 186 - (186) - - -
Prima Industrie SpA 4.137 15.447 (73) 862 103 20.476
Prima Industrie North America - Convergent-Photonics 8.369 2.207 (140) 698 - 11.134
TOTALE 28.729 23.015 (7.619) 1.730 346 46.201
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RISCHI DI CONTESTO
Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia ed alla natura ciclica dei mercati merceologici
di riferimento
La situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo PRIMA INDUSTRIE, operando in un
contesto competitivo globale, è influenzata dalle condizioni generali del mercato e dall’andamento
dell'economia mondiale. Di conseguenza, l’eventuale situazione economica avversa o l’instabilità
politica di uno o più mercati in cui il Gruppo opera, comprese le ridotte opportunidi accesso al
credito, possono avere un rilevante impatto negativo sull’andamento economico e condizionarne le
prospettive future sia nel breve che nel medio lungo termine.
L'attività del Gruppo dipende anche dalle prestazioni di alcuni mercati merceologici di riferimento
(automotive, aerospace, home appliances, etc) che sono storicamente soggetti a variazioni cicliche
ed a prospettive economiche future incerte. Ogni performance economica negativa di uno o più di
questi mercati, a prescindere dall’eventuale andamento generale positivo dell'economia mondiale,
può influire in modo significativo sulle performance economiche e finanziarie e sulle prospettive
strategiche del Gruppo, nel breve, medio e lungo termine e può avere un effetto negativo
sull’attività svolta dal Gruppo e sulla propria situazione patrimoniale, economica e finanziaria.
Rischi connessi a catastrofi, eventi bellici, eventi climatici e pandemie
PRIMA INDUSTRIE in qualità di Gruppo industriale che opera a livello internazionale è anche esposto
ai rischi connessi a possibili epidemie e pandemie. La recente emergenza sanitaria da COVID-19 ha
rappresentato una forte discontinuità con impatti non solo sulla salute delle persone ma anche
sull’andamento economico nel mercato mondiale. Gli aspetti relativi al COVID-19 sono stati inclusi
nell’analisi dei rischi ERM (Enterprise Risk Management) al fine di identificare ed implementare
misure per minimizzare il rischio della diffusione della pandemia e reindirizzare la strategia
aziendale. Eventi bellici quali, ad esempio, l’attuale conflitto in essere tra Russia e Ucraina, possono
avere conseguenze anche significative, sull’andamento delle attività operative del Gruppo e sulle
performance di alcuni mercati di sbocco.
Rischi connessi all’ingresso sul mercato di nuovi concorrenti
Il settore in cui opera il Gruppo è caratterizzato da un’elevata barriera tecnologica di ingresso e
risulta, pertanto, difficile che nel settore possa entrare un gran numero di nuovi concorrenti, anche
se la diffusione della tecnologia fibra ha ridotto le barriere all’ingresso per le macchine laser.
Tuttavia è possibile che investitori con ingenti risorse finanziarie ed in grado di attrarre adeguate
risorse umane e di sostenere economicamente i notevoli investimenti di start-up necessari per essere
competitivi sul mercato possano entrare nel mercato e modificarne il quadro competitivo e la
redditività dei prodotti del Gruppo. Allo stesso modo, i concorrenti già esistenti del Gruppo possono
consolidare le loro posizioni attraverso fusioni, joint venture o altre forme di accordi commerciali. Di
conseguenza, il Gruppo PRIMA INDUSTRIE può competere con gruppi che dispongono di maggiori
risorse finanziarie, dimensioni maggiori e capacità di produzione migliori, così come una presenza in
tutto il mondo più diversificata in grado di sviluppare maggiori economie di scala e politiche di
prezzo aggressive.
Inoltre, se il Gruppo non fosse in grado di continuare a fornire i propri servizi ai clienti esistenti,
garantendo un elevato livello di soddisfazione, o di sviluppare nuovi prodotti e servizi per attirare
nuovi clienti, per rispondere alle loro esigenze, per aumentare la propria efficienza operativa e per
ridurre le spese generali, potrebbe non essere in grado di competere con successo nei mercati più
importanti. Qualora il Gruppo non riuscisse a mantenere la propria posizione nei mercati rilevanti,
questo potrebbe avere un impatto negativo sull’attività, sui risultati, sulle condizioni finanziarie o
sulle prospettive future.
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RISCHI DI PROCESSO STRATEGICI
Rischi connessi alla concorrenza
Il mercato in cui opera il Gruppo PRIMA INDUSTRIE è caratterizzato da una forte competitività e da
un elevato tasso di innovazione tecnologica. Alla luce di ciò, l’attività del Gruppo è particolarmente
orientata alla ricerca e sviluppo e all’introduzione di nuovi prodotti tecnologicamente avanzati al
fine di rispondere alla domanda di mercato. Tuttavia, non vi è certezza che dette attività
consentiranno al Gruppo di mantenere e/o migliorare la propria posizione competitiva, anche in
relazione alla possibile introduzione di prodotti concorrenti maggiormente innovativi. In tal caso,
l’attività, la redditività operativa e la condizione finanziaria del Gruppo possono subire effetti
negativi. Nonostante l’esistenza di brevetti e di altre forme di protezione della proprietà
intellettuale a cui il Gruppo fa affidamento, vi è il rischio che i concorrenti possano sviluppare
(senza violare i diritti di proprietà intellettuale del Gruppo) prodotti e tecnologie similari o crearne
di alternativi, con prezzi più bassi, con una maggiore qualità o con un livello di funzionalità più
elevato. Ciò può avere impatti negativi sulla competitività del Gruppo, con conseguente effetto sulla
situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi all’innovazione tecnologica e all’introduzione di nuovi prodotti
L’attività del Gruppo PRIMA INDUSTRIE è particolarmente orientata alla ricerca e sviluppo e
all’introduzione di nuovi prodotti tecnologicamente avanzati. Un eventuale ritardo nell’introduzione
di nuovi prodotti nel mercato, in un contesto molto dinamico e concorrenziale, potrebbe
danneggiare la strategia del Gruppo con effetti negativi sulla sua redditività operativa e condizione
finanziaria.
Rischi connessi alla proprietà intellettuale ed al know-how
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE possiede un certo numero di brevetti e altre proprietà intellettuali.
Inoltre, il Gruppo non può garantire che ogni brevetto che ha richiesto o previsto, nei nuovi piani di
sviluppo tecnologico, sia concesso in ciascun Paese in cui si ritenga necessaria o auspicabile la
concessione. Soggetti esterni possono violare i brevetti e/o i diritti di proprietà intellettuale del
Gruppo senza che lo stesso possa essere in grado di contrastare tali violazioni per motivi legali o di
fatto. Conseguentemente, se il Gruppo non fosse in grado di proteggere la proprietà intellettuale,
potrebbe non essere in grado di trarre profitto dai progressi nella tecnologia conseguiti, portando
una riduzione dei risultati futuri e un peggioramento della posizione competitiva del Gruppo.
Parallelamente, il Gruppo non può escludere la possibilità di violare i brevetti o altri diritti di
proprietà intellettuale di terzi e ciò può comportare il divieto di utilizzo delle tecnologie interessate
o l’alterazione dei processi di produzione o il pagamento di un risarcimento.
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE non può garantire il grado di protezione dei propri segreti industriali, o
che terzi non svilupperanno lo stesso o simile know-how in modo indipendente. Eventuali restrizioni
alla consegna e alla produzione o interruzioni di produzione a causa di violazione di brevetto, o alla
successiva acquisizione di licenze corrispondenti, possono avere un effetto negativo rilevante
sull’attività e sui risultati del Gruppo.
Rischi connessi a potenziali acquisizioni future
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE valuta l'opportunità di migliorare il proprio business realizzando
operazioni di efficienza o espandendo l’offerta dei propri prodotti. Di conseguenza, il Gruppo ha
realizzato, e potrà in futuro effettuare, acquisizioni o partnership strategiche o altre operazioni
rilevanti. Tali operazioni potrebbero comportare il sorgere di un ulteriore debito e/o altre passività
che potrebbero avere un effetto negativo sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del
Gruppo.
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Rischi connessi alla presenza sui mercati internazionali e su nuovi mercati emergenti
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE negli ultimi anni si è sviluppato con una capillare organizzazione
geografica ed ha oggi una sufficiente copertura commerciale dei mercati emergenti. La gestione di
un’organizzazione internazionale richiede un forte management ed ingenti risorse finanziarie. La
presenza su mercati internazionali comporta rischi aggiuntivi quali, per esempio, mutevoli condizioni
del mercato, barriere commerciali, diversità nei regimi fiscali e limitazioni agli investimenti esteri.
In aggiunta a quanto sopra, è importante evidenziare che l’attuale contesto internazionale presenta
dei fattori di rischio socio-politico rilevanti che potrebbero sfociare in conflitti militari estesi su
regioni piuttosto ampie. Tali conflitti potrebbero originare un contesto caratterizzato da sanzioni
economiche atte a limitare o impedire al Gruppo PRIMA INDUSTRIE il normale svolgimento delle
attività di business. In tal senso si cita l’attuale sistema di sanzioni deciso, a livello internazionale,
nei confronti della Russia.
Sanzioni che hanno determinato, per il Gruppo PRIMA INDUSTRIE, forti limitazioni ad operare con
clienti dell’area russa ed esposizione significativa alle oscillazioni di cambio della valuta locale.
Negli ultimi anni il Gruppo ha esteso la sua presenza geograficamente anche in mercati emergenti. Il
mantenimento della quota di mercato può comportare il sostenimento di investimenti finanziari,
commerciali e tecnici; in mancanza dei quali la percentuale detenuta dall’azienda può contrarsi, con
impatti negativi sull’andamento economico complessivo.
Rischi connessi alla dipendenza dal personale chiave del Gruppo
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE annovera alcune figure chiave che, grazie all’esperienza maturata nel
settore ed alla profonda conoscenza dell’attività del Gruppo, conseguita in vir del rapporto
pluriennale con il Gruppo, hanno contribuito in maniera determinante al successo dello stesso. Dalla
abilità e dal coinvolgimento delle figure chiave dipendono, in parte, i risultati futuri del Gruppo.
La capacità di attrarre e trattenere personale qualificato da parte del Gruppo costituisce uno degli
elementi che contribuisce al raggiungimento di determinati risultati. Qualora una o più figure chiave
dovessero interrompere la propria collaborazione con il Gruppo e quest’ultimo non fosse in grado di
attrarre ulteriore personale qualificato, si potrebbe verificare il rischio che lo stesso non riesca a
sostituirle tempestivamente con figure egualmente qualificate ed idonee ad assicurare, anche nel
breve periodo, il medesimo apporto, con conseguenti effetti negativi sull’attività e sulla situazione
economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
RISCHI DI PROCESSO - OPERATIVI
Rischi connessi all’eventuale difettosità dei prodotti venduti dal Gruppo ed alla tempistica di
consegna ai clienti
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE produce e commercializza prodotti ad elevato contenuto tecnologico.
Una parte significativa dei prodotti venduti è rappresentata da prodotti nuovi o di recente
progettazione, i quali per la loro complessità possono presentare problemi di qualità e richiedere
tempi lunghi di installazione. Eventuali difettosità dei prodotti possono richiedere interventi di
manutenzione straordinaria e comportare responsabilicontrattuali oltre che avere impatti negativi
sull’immagine del Gruppo.
In proposito, si sottolinea che le divisioni del Gruppo PRIMA INDUSTRIE considerano il miglioramento
continuo della qualità un obiettivo primario. A tale riguardo, le divisioni hanno costituito autonome
organizzazioni finalizzate al controllo continuo della qualità, mentre in ogni stabilimento produttivo
sono presenti le uni locali che operano secondo i principi di qualità definiti dalla rispettiva
divisione. Inoltre, eventuali situazioni di concentrazione della produzione in particolari periodi
dell’anno possono generare difficoltà nel rispetto delle tempistiche di consegna concordate con il
cliente con conseguenti potenziali richieste di risarcimento del danno subito.
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In aggiunta, come conseguenza del periodo pandemico e della forte ripresa economica a livello
mondiale, il Gruppo PRIMA INDUSTRIE è esposto al rischio di carenza di materie prime e componenti
che potrebbero incidere sui tempi di produzione e quindi sulle modali di consegna dei prodotti
venduti. A tal proposito si rimanda alla sezione successiva.
Rischi connessi alla dipendenza da fornitori e alla potenziale interruzione nella fornitura
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE acquista materie prime, componenti e servizi per la produzione ed
assemblaggio dei propri prodotti da un ampio numero di fornitori. Eventuali ritardi nella consegna di
materie prime e semilavorati da parte dei fornitori possono comportare a loro volta ritardi nella
consegna dei prodotti al cliente; questo non garantisce la certezza di recuperare dal fornitore
l’eventuale richiesta dei danni da parte del cliente, con conseguente impatto negativo sul risultato
economico della società. Inoltre, una stretta collaborazione tra i produttori ed i fornitori è usuale
nei settori in cui il Gruppo opera e, anche se può portare benefici economici in termini di riduzione
dei costi, può anche significare che il Gruppo sia esposto alla possibilità che le difficoltà, comprese
quelle di natura finanziaria, vissute da questi fornitori (siano esse originate da fattori interni o
esterni) possano avere un impatto negativo sull’attività del Gruppo.
L’attuale contesto internazionale sta presentando delle forti tensioni sulla catena di
approvvigionamento di materie prime e componenti elettrici ed elettronici.
Le ragioni di tali tensioni, valide per tutti gli operatori di mercato, sono da ricercare nelle difficoltà
generate dal lungo periodo pandemico e dalla successiva forte ripresa economica che ha generato
una domanda di materie prime e componenti superiore alla capacità produttiva.
Inoltre, come noto, tale situazione è stata ulteriormente appesantita dalle difficoltà logistiche che si
sono manifestate negli ultimi mesi.
Il tutto ha quindi determinato dei potenziali rischi di ritardi di produzione e consegna ed una spinta
inflattiva particolarmente significativa che ha riguardato in modo generalizzato tutte le materie
prime nonché gran parte dei servizi ed utilities.
Come conseguenza di quanto sopra, il Gruppo PRIMA INDUSTRIE è pertanto esposto a potenziali rischi
di ritardo di produzione e consegna dei beni e di perdita di profittabilità con conseguenti
implicazioni sugli equilibri economici e patrimoniali.
Rischi connessi all’eventuale danno causato dai prodotti del Gruppo
I prodotti del Gruppo PRIMA INDUSTRIE sono utilizzati dai clienti per il taglio, la saldatura e la
piegatura di componenti metallici e, anche se altamente automatizzati, è necessario l'intervento di
personale dei clienti, i quali sono esposti ad alcuni rischi insiti nei processi di produzione. Di
conseguenza, eventuali danni al personale dei clienti, non del tutto coperto da assicurazione,
possono avere un effetto negativo sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi agli impianti produttivi del Gruppo
Gli impianti produttivi del Gruppo sono attualmente situati in quattro Paesi e sono soggetti a rischi
operativi, inclusi i rischi di produzione come i guasti di apparecchiature, il mancato rispetto della
normativa vigente, la revoca dei permessi e delle licenze, la mancanza di manodopera o interruzioni
di lavoro, i disastri naturali, i sabotaggi, gli attacchi o le interruzioni dei rifornimenti di materie
prime. Qualsiasi interruzione dell'attività negli stabilimenti produttivi, a causa di questi o altri
eventi, può avere un impatto negativo sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del
Gruppo.
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Rischi connessi ai guasti informatici del sistema, alle interruzioni di rete e alle violazioni in materia
di sicurezza dati
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE è soggetto a guasti informatici del sistema, interruzioni di rete e
violazioni in materia di sicurezza dei dati, che possono influenzare negativamente l'attività del
Gruppo. Il Gruppo dipende dalla tecnologia per mantenere e migliorare l'efficienza e l'efficacia delle
proprie operazioni e per interfacciarsi con i propri clienti, nonché per mantenere la precisione e
l'efficienza del reporting e dei controlli interni. Inefficienze nel sistema informativo possono
provocare difficoltà di processo, impedimenti nella produzione o spedizione dei prodotti e la perdita
o il danneggiamento di proprietà intellettuale attraverso violazioni della sicurezza. I sistemi
informativi del Gruppo possono anche essere penetrati da soggetti esterni intenti a estrarre
informazioni. Il Gruppo ha intrapreso tutte le misure necessarie per contenere tali rischi
monitorando di continuo la gestione dell’infrastruttura e degli applicativi.
Risulta, tuttavia, evidente come in alcuni contesti, tali misure possano essere non del tutto efficaci
nonostante l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili sul mercato in tema di sicurezza
informatica.
Rischi relativi alla salute, alla sicurezza e all’ambiente
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE è soggetto a normative in materia di salute, sicurezza ed ambiente nei
vari Paesi nei quali opera. L’inosservanza di tali normative a seguito di processi operativi non
adeguatamente presidiati o, in particolare nei nuovi mercati, per una non adeguata valutazione di
tali adempimenti può esporre il Gruppo a rischi con impatti significativi sull’attività, sulla situazione
economica, patrimoniale e finanziaria e sulla propria reputazione. A riduzione di tale rischio, si
evidenzia che il Gruppo adotta procedure di gestione della salute, sicurezza ed ambiente mirati a
garantire il rispetto delle rispettive normative locali.
Rischi connessi a contenziosi di natura legale, fiscale o giuslavoristica
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE nell’esercizio della propria attività imprenditoriale, può incorrere in
contenziosi di natura legale, fiscale o giuslavoristica. Il Gruppo adotta le misure necessarie atte a
prevenire ed attenuare eventuali sanzioni che possono derivare da tali procedimenti.
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE è soggetto a cambiamenti nella normativa fiscale nei Paesi in cui opera.
Nonostante il Gruppo predisponga, laddove necessario, un fondo per le dispute fiscali, per i debiti
fiscali imprevisti si può verificare un effetto negativo sulle condizioni finanziarie e sui risultati del
Gruppo dovuto ad accantonamenti di fondi non capienti o per via di situazioni non prevedibili.
RISCHI DI PROCESSO - FINANZIARI
Rischio di liquidità e gestione del capitale circolante
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti per far
fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. Il rischio di
liquidità cui è soggetto il Gruppo può sorgere dai ritardi di incasso delle proprie vendite e più in
generale dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nei tempi
necessari. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono
monitorati o gestiti centralmente sotto il controllo della tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di
garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie.
I prodotti finiti del Gruppo sono tipicamente un investimento per le aziende clienti, per cui il loro
incasso può avvenire anche per tranche, la cui ultima avviene dopo la messa in funzione del
macchinario o sistema presso il suo stabilimento. Il lasso temporale necessario per il ciclo produttivo
e la messa in funzione è pertanto normalmente molto più lungo di quello relativo al pagamento dei
fornitori. Inoltre, i clienti spesso realizzano l’investimento con un supporto finanziario a medio lungo
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termine, supporto che a volte richiede tempi lunghi per l’ottenimento. E’ usuale che il Gruppo si
trovi a dover far fronte a queste esigenze e pertanto che il suo ciclo di capitale circolante possa
allungarsi temporalmente e influire negativamente sulla liquidità del Gruppo. Queste situazioni
generano in capo al Gruppo la necessità di disporre di adeguate linee di credito e di sopportare il
costo per l’utilizzo delle stesse. Un andamento del mercato finanziario difficoltoso o difficoltà
intrinseche da parte dei clienti nel reperire risorse finanziarie in tempi brevi possono impattare
negativamente sull’andamento economico e finanziario del Gruppo.
Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di interesse e dei tassi di cambio
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE utilizza varie forme di finanziamento finalizzate alla copertura dei
fabbisogni finanziari della propria attività. Variazioni nei livelli dei tassi di interesse possono
pertanto comportare incrementi o riduzioni nel costo dei finanziamenti. Per fare fronte ai rischi
relativi all'oscillazione dei tassi di interesse su operazioni di finanziamento, il Gruppo può ricorrere,
se necessario, a strumenti finanziari di copertura. Nonostante ciò, repentine fluttuazioni nei tassi di
interesse possono avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari a causa dei maggiori
oneri finanziari sulla parte di indebitamento non coperta tempestivamente da strumenti derivati.
Occorre precisare che l’attuale indebitamento del Gruppo include un’obbligazione non convertibile
di durata settennale il cui tasso di interesse è fisso, pertanto non è soggetto alla fluttuazione dei
tassi di interesse. Inoltre, operando il Gruppo PRIMA INDUSTRIE su scala mondiale e con società
controllate in numerosi Paesi del mondo, l’impatto della fluttuazione delle diverse monete in cui
sono denominati i bilanci delle società del Gruppo può determinare rilevanti conseguenze a livello
economico e patrimoniale; per far fronte a questo rischio finanziario, il Gruppo adotta una politica
di copertura tramite l’utilizzo di strumenti finanziari derivati.
Rischio di credito
Il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili, inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel
corso dell’esercizio in modo che l’esposizione verso eventuali perdite non sia significativo.
Si segnala che non vi sono concentrazioni significative del rischio di credito nel Gruppo. Le attività
finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di
inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla
solvibilità del cliente ed eventualmente considerando i dati storici.
Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari
La gestione ordinaria del business aziendale comporta la disponibilità di cospicue risorse finanziarie
da dedicare al finanziamento del capitale circolante. La dinamica competitiva comporta altresì la
necessità di disporre di consistenti disponibili finanziarie atte a supportare gli investimenti in
ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, nonché investimenti di carattere commerciale e produttivo per
l’insediamento diretto in nuovi mercati geografici di interesse.
Inoltre, come più volte accaduto, il Gruppo può avere la necessità di ricevere un finanziamento per
valutare opportunità di crescita tramite acquisizioni. Il Gruppo, coerentemente alla propria politica
di sviluppo mantiene il livello degli affidamenti e dei prestiti bancari, concessi da primari istituti di
credito, ad un livello ritenuto idoneo per evitare situazioni di tensione finanziaria. Tuttavia, non si
può escludere che una situazione di incertezza dei mercati possa comportare una tensione
finanziaria e/o l’impossibilità di disporre di adeguate risorse per finanziare la crescita ed i piani di
investimento.
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ANDAMENTO DEL TITOLO E AZIONI PROPRIE
Nel corso dell’anno 2021 il valore del titolo PRIMA INDUSTRIE è passato da un valore unitario di 13,80
euro al 04/01/2021 ad un valore di 18,42 euro per azione al 30/12/2021.
L’andamento del titolo nel corso del 2021 è stato segnato da un forte apprezzamento a partire dal
mese di febbraio in concomitanza con il miglioramento dello scenario internazionale relativo
all’andamento della pandemia di COVID-19 nei principali Paesi.
In data 25/01/2021 il titolo ha toccato il valore minimo dell’anno, pari a 13,72 euro per azione, a
fronte di un valore massimo di euro 24,25 raggiunto il 02/06/2021.
AZIONARIATO
Al 31/12/2021 il capitale sociale di PRIMA INDUSTRIE SpA ammonta ad 26.208.185 euro, ripartito in
n°10.483.274 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 2,50 ciascuna. Non sono state emesse
categorie di azioni diverse dalle azioni ordinarie.
Alla data del 31/12/2021 la Società deteneva n°150.000 azioni proprie (pari all’1,43% del capitale
sociale). Alla data della presente Relazione la Società detiene 150.000 azioni proprie (pari
all’1,43% del capitale sociale).
La struttura azionaria più aggiornata si presenta come segue:
Ai sensi del combinato disposto dell’articolo 1, comma 1, lett. w-quater 1) del D. Lgs. 58/1998 e dell’articolo 117,
comma 1 del Regolamento Emittenti Consob 11971/1999, sono classificate come partecipazioni rilevanti le
partecipazioni di coloro che partecipano al capitale sociale dell’Emittente con una quota superiore al 5%, essendo
l’Emittente definito come PMI.
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CORPORATE GOVERNANCE
Il quadro complessivo della corporate governance di PRIMA INDUSTRIE, inteso come il sistema delle
regole e delle procedure cui gli organi sociali fanno riferimento per ispirare la propria linea di
condotta ed adempiere alle diverse responsabilità nei confronti dei propri stakeholder, è stato
definito tenendo presenti le norme vigenti e le raccomandazioni contenute nel Codice di
Autodisciplina nella versione approvata nel 2015 dal Comitato per la Corporate Governance e
promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria.
Ai sensi dell’articolo 123-bis del D.Lgs. n. 58/1998, (il “TUF”) e degli articoli 89-bis e 144-decies del
Regolamento Emittenti Consob, la Società redige annualmente la “Relazione sul governo societario e
gli assetti proprietari” (basata sul principio del comply or explain”) con la quale fornisce idonea
informativa sul proprio sistema di Corporate Governance. In particolare, la Relazione contiene una
descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni
sugli assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di
Governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
anche in relazione al processo di informativa finanziaria.
La Relazione fornisce, anzitutto, numerose informazioni circa gli organi sociali della Società, la loro
composizione, la durata in carica, il funzionamento, le loro attribuzioni e altre informazioni circa gli
ulteriori elementi che connotano l'assetto di governo societario. Inoltre, contiene diverse
informazioni, anche anagrafiche, sugli esponenti aziendali, unitamente al loro profilo personale e
professionale.
Nella stessa relazione, vengono poi fornite notizie sul sistema di remunerazione degli Amministratori
e dei Dirigenti con responsabilità strategiche (anche attraverso il richiamo alla Relazione sulla
Remunerazione, rinominata Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi
corrisposti ai sensi del novellato art. 123-ter del TUF), sulle regole da applicarsi in tema di
trattamento delle informazioni riservate e di operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e
patrimoniale, con parti correlate, atipiche o inusuali.
In particolare, in ossequio al Decreto Legislativo n. 173/2008, che ha recepito nel nostro
ordinamento la Direttiva 2006/46, la Relazione contiene informazioni riguardanti:
a) le pratiche di governo societario effettivamente applicate dalla società al di degli obblighi
previsti dalle norme legislative o regolamentari;
b) le principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in
relazione al processo di informativa finanziaria, anche consolidata;
c) i meccanismi di funzionamento dell’assemblea degli azionisti, i suoi principali poteri, i diritti
degli azionisti e le modalità del loro esercizio;
d) la composizione e il funzionamento degli organi di amministrazione e controllo e dei loro
comitati.
Inoltre la Relazione recepisce le modifiche che il decreto legislativo n. 254 del 30 dicembre 2016 ha
apportato all’articolo 123-bis del TUF, prevedendo l’obbligo per gli emittenti di inserire nella
relazione sul governo societario “una descrizione delle politiche in materia di diversità applicate in
relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo relativamente ad
aspetti quali l’età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale, nonché una
descrizione degli obiettivi, delle modalità di attuazione e dei risultati di tali politiche”.
La Relazione costituisce un documento separato dal Bilancio d’esercizio ed è messa annualmente a
disposizione degli Azionisti insieme alla documentazione prevista per l’assemblea di bilancio e viene
altresì pubblicata sul sito Internet della Società (www.primaindustrie.com).
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PRIMA INDUSTRIE SpA controlla alcune società aventi sede in Stati non appartenenti all’Unione
Europea che rivestono significativa rilevanza ai sensi dell’art. 36 del Regolamento Consob
16191/2007 come modificato con delibera Consob 18214/2012 concernente la disciplina dei mercati
(“Regolamento Mercati”). Con riferimento ai dati al 31/12/2021, si segnala che sono state adottate
procedure adeguate ad assicurare l’ottemperanza alla predetta normativa e che sussistono le
condizioni di cui al citato art. 36.
DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO
PRIMA INDUSTRIE SpA in quanto Ente di Interesse Pubblico redige e presenta, a partire dall’esercizio
2017, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, sotto forma di relazione distinta, così
come previsto dall’art.5 Collocazione della dichiarazione e regime di pubblicità del D. Lgs.
254/2016 riguardante la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni
sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni. Inoltre, in allegato
alla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario viene presentata la relazione
(attestazione) emessa dal revisore designato ai sensi dell’art. 3, comma 10, del D. Lgs. n.
254/2016.
La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario è disponibile nella sezione Investors del
sito www.primaindustrie.com.
APPLICAZIONE DEL D.LGS. 231/2001
L’Emittente ha adottato un Modello di organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del Decreto
Legislativo n. 231/2001.
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo risponde alle seguenti esigenze:
descrivere il contenuto e le finalità del Decreto 231/01;
elencare e descrivere i Reati Presupposto, individuare le “Aree Sensibili” in cui i Reati stessi
possono essere commessi e i “Protocolli” di comportamento e controllo per prevenire i rischi di
commissione dei Reati Presupposto;
adottare il Codice Etico aziendale, sensibilizzando tutti i destinatari al suo scrupoloso rispetto;
definire i criteri di nomina, i compiti e le responsabilità dell’Organismo di Vigilanza (“OdV”) e
le modalità di segnalazione delle presunte violazioni del Modello;
sottolineare la necessità delle attivi di formazione e comunicazione finalizzate alla
conoscenza del Modello e dei documenti ad esso collegati da parte di tutti i destinatari dello
stesso;
adottare un Sistema Sanzionatorio per i comportamenti non conformi al Modello.
Il Modello viene rivisto periodicamente per tenere conto del mutato contesto normativo, delle
intervenute modifiche nell’assetto organizzativo dell’Emittente e/o di quanto emerso nel corso delle
verifiche sulla sua applicazione.
Il compito di vigilare sull’adeguatezza, sulla corretta attuazione e sull’osservanza del Modello di
Organizzazione è affidato all’Organismo di Vigilanza, che riporta al Consiglio di Amministrazione.
In data 18/05/2020 il Consiglio di Amministrazione della società ha nominato il nuovo Organismo di
Vigilanza, che risulta composto da tre membri esterni. Esso resterà in carica fino all’approvazione
del Bilancio d’Esercizio 2022.
37
INVESTIMENTI E SPESE PER LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Le spese complessive per la sicurezza sostenute da PRIMA INDUSTRIE SpA nel 2021 sono state pari a
102 migliaia di euro. Le voci di spesa riguardano documentazione, consulenza e formazione per la
sicurezza, dispositivi di protezione visiva da raggi laser, attrezzatura individuale antinfortunistica,
cartellonistica, messa in sicurezza aree di lavoro ed interventi ergonomici sulle postazioni di lavoro.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’anno 2021 ha registrato forti segnali di ripresa dell’economia, le imprese hanno accelerato i loro
programmi di investimento ed il settore in cui il Gruppo PRIMA INDUSTRIE opera ne ha fortemente
beneficiato. In particolare, il Gruppo ha chiuso l’esercizio registrando una raccolta ordini record
nell’anno (pari a 503,3 milioni di euro), un significativo recupero dei ricavi (+22,4%) ed un deciso
miglioramento dell’indebitamento netto (in riduzione di circa 35,0 milioni di euro, senza considerare
l’impatto dei leasing). L’anno 2022 è iniziato con una prospettiva di crescita significativa, supportata
dal portafoglio ordini di macchine a fine febbraio pari a 249,2 milioni di euro e dai ricavi di after-
sale derivanti dall’importante parco macchine installato. Il contesto è tuttavia al momento segnato
dall’incertezza legata a fattori esterni, quali le tensioni geopolitiche internazionali, e in particolare
la crisi Russia-Ucraina, lo shortage ed il costo crescente di energia e componenti, dalla cui
evoluzione dipendel’impatto sullo scenario economico internazionale e sui mercati di riferimento
del Gruppo.
FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
ATTACCO HACKER
Nel mese di febbraio 2022 il Gruppo PRIMA INDUSTRIE è stato oggetto di un attacco hacker che ha
interessato prevalentemente la sede finlandese. A valle delle necessarie verifiche effettuate, i dati
sottratti non sono stati di particolare rilevanza per la normale operatività del Gruppo.
SPIN-OFF DELLA BUSINESS UNIT PRIMA ADDITIVE
In data 14/03/2022 il Consiglio di Amministrazione di PRIMA INDUSTRIE ha deliberato di
sottoscrivere, mediante conferimento della Business Unit PRIMA ADDITIVE, l’aumento di capitale da
deliberarsi da parte della società collegata 3D-NT SRL. Alla luce di ciò la PRIMA INDUSTRIE SpA
assumerà il controllo di tale società ed i relativi effetti contabili non saranno significativi per il
Gruppo. L’obiettivo di tale progetto è di concentrare tutte le risorse dedicate alla tecnologia di
Additive Manufacturing in un’unica società e di gestirla in maniera più efficiente creando maggiore
valore.
CRISI RUSSIA-UCRAINA
Come noto nel mese di febbraio 2022 le tensioni tra Russia e Ucraina sono sfociate in un conflitto
bellico determinando una situazione che ha di fatto interrotto il normale svolgimento delle attività
di business. Il Gruppo Prima Industrie è presente in Russia con una filiale di vendita macchine e after
sales sita a Mosca, il cui fatturato incide marginalmente sul fatturato consolidato (3,8% dei ricavi
consolidati è realizzato in tale area). Considerando il cambiamento continuo della situazione tra i
due Paesi, il Gruppo monitora attentamente gli sviluppi della situazione e delle relative implicazioni
sul business. Al momento non ci sono indicazioni di conseguenze economiche finanziarie significative
per il Gruppo.
OPERAZIONI ATIPICHE ED INUSUALI
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28/07/2006 n. DEM/6064296, si precisa che, nel periodo di
riferimento, il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite
dalla Comunicazione stessa.
38
ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO
PRIMA INDUSTRIE SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di società o
enti e definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici generali ed operativi.
REGIME DI OPT-OUT
Il Consiglio di Amministrazione di PRIMA INDUSTRIE SpA ha deliberato in data 12/11/2012, ai sensi
della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di opt-out di cui agli
articoli 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti, avvalendosi pertanto della
facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di
operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in
natura, acquisizioni e cessioni.
39
PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
Signori Azionisti,
Il Consiglio di Amministrazione Vi propone di:
approvare il progetto di bilancio di esercizio al 31/12/2021 che chiude con una perdita
dell’esercizio pari ad euro 3.622.760;
coprire integralmente la perdita di euro 3.622.760 attraverso l’utilizzo della riserva
straordinaria;
distribuire utili pregressi non distribuiti e precedentemente accantonati a Riserva Straordinaria
corrispondente ad un dividendo complessivo unitario pari a 0,40 per ciascuna delle azioni che
risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni in portafoglio a tale
data. Il pagamento del dividendo sarà effettuato il 25/05/2022, con data stacco il 23/05/2022
e record date il 24/05/2022.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Gianfranco Carbonato
40
41
CAPITOLO 6. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO PRIMA INDUSTRIE AL
31/12/2021
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA
Valori in migliaia di euro Note 31/12/2021 31/12/2020
Immobilizzazioni materiali 1 71.854 64.281
Immobilizzazioni immateriali 2 116.624 120.837
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 3 394 394
Altre partecipazioni 4 6.927 6.226
Attività finanziarie non correnti 5 4.233 4.233
Attività fiscali per imposte anticipate 6 18.823 17.656
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 218.855 213.627
Rimanenze 7 134.859 118.689
Crediti commerciali 8 91.164 77.624
Altri crediti 9 6.972 8.732
Altre attività fiscali 10 9.286 5.013
Strumenti finanziari derivati 11 - 365
Attività finanziarie correnti 11 372 58
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 67.267 62.999
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 309.920 273.480
Attività non correnti destinate alla dismissione 12 4.775 5.255
TOTALE ATTIVITA' 533.550 492.362
Capitale sociale 13 26.208 26.208
Riserva legale 13 5.242 5.213
Altre riserve 13 68.161 66.461
Riserva da differenza di conversione 13 4.274 (1.225)
Utili (perdite) a nuovo 13 60.623 70.164
Utile (perdita) dell'esercizio 13 7.798 (7.201)
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo 172.306 159.620
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti di minoranza 3.412 2.844
TOTALE PATRIMONIO NETTO 175.718 162.464
Finanziamenti 11 94.259 105.318
Benefici ai dipendenti 14 6.728 7.104
Passività fiscali per imposte differite 15 4.678 4.759
Fondi per rischi ed oneri 16 244 238
Strumenti finanziari derivati 11 140 419
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 106.049 117.838
Debiti commerciali 17 98.239 69.390
Acconti 17 52.450 40.019
Altri debiti 17 24.226 19.244
Debiti verso banche e finanziamenti 11 45.849 58.192
Passività fiscali per imposte correnti 18 8.712 5.704
Fondi per rischi ed oneri 16 22.262 19.511
Strumenti finanziari derivati 11 45 -
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 251.783 212.060
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 533.550 492.362
42
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Valori in migliaia di euro Note 31/12/2021 31/12/2020 (*)
Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni 19 407.572 332.963
Costo del Venduto 20 (319.046) (264.274)
MARGINE LORDO 88.526 68.689
Costi di ricerca e sviluppo 21 (22.603) (28.351)
Spese di vendita e marketing 22 (26.732) (23.288)
Spese generali e amministrative 23 (25.032) (22.308)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 14.159 (5.258)
Proventi finanziari 24 8.752 4.601
Oneri finanziari 24 (13.964) (8.723)
Risultato netto derivante da transazioni in valuta estera 24 1.277 (1.185)
Risultato netto di altre partecipazioni - - 5
RISULTATO ANTE IMPOSTE (EBT) 10.224 (10.560)
Imposte correnti e differite 25 (2.199) 3.146
RISULTATO NETTO 8.025 (7.414)
- di cui attribuibile agli azionisti della Capogruppo 7.798 (7.201)
- di cui attribuibile agli azionisti di minoranza 227 (213)
RISULTATO BASE PER AZIONE (in euro) 26 0,75 (0,69)
RISULTATO DILUITO PER AZIONE (in euro) 26 0,74 (0,69)
(*) Al fine di fornire una migliore comparabilità, alcuni dati del 2020 sono stati oggetto di riclassifica
43
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
Valori in migliaia di euro Note 31/12/2021 31/12/2020
RISULTATO NETTO DEL PERIODO (A)
8.025 (7.414)
Utili/(perdite) attuariali su piani a benefici definiti
13 54 (99)
Effetto fiscale
13 (19) 24
Totale altri Utili/(Perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati a conto economico al netto dell'effetto fiscale (B)
35
(75)
Parte efficace degli utili/(perdite)sugli strumenti di copertura di flussi finanziari
13 256 177
Effetto fiscale
13 (49) (43)
Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere
13 5.840 (5.281)
Totale altri Utili/(Perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
a conto economico al netto dell'effetto fiscale (C)
6.047 (5.147)
RISULTATO NETTO DEL PERIODO COMPLESSIVO (A) + (B) +(C)
14.107 (12.636)
- di cui attribuibile agli azionisti della Capogruppo 13.539 (12.348)
- di cui attribuibile agli azionisti di minoranza 568 (288)
44
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2020
Valori in migliaia di euro
Capitale sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Azioni Proprie Riserva legale
Spese aumento
capitale sociale
Riserva stock
grant
Riserva per
adeguamento
fair value
derivati
Altre riserve
Riserva di
conversione
Utili/ (perdite) a
nuovo
Risultato di
periodo
Patrimonio
netto azionisti
capogruppo
Patrimonio
netto azionisti di
minoranza
PATRIMONIO
NETTO
Saldo al 01/01/2020 26.208 57.507 (1.966) 5.213 (1.286) 13 (439) 14.728 4.003 58.954 9.046 171.981 3.132 175.113
Destinazione utile esercizio precedente - - - - - - - (2.164) - 11.210 (9.046) - - -
Piano Stock Grant - - - - - (13) - - - - - (13) - (13)
Risultato di periodo complessivo - - - - - - 134 (53) (5.228) - (7.201) (12.348) (288) (12.636)
Saldo al 31/12/2020 26.208 57.507 (1.966) 5.213 (1.286) - (305) 12.511 (1.225) 70.164 (7.201) 159.620 2.844 162.464
dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021
Valori in migliaia di euro
Capitale sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Azioni Proprie Riserva legale
Spese aumento
capitale sociale
Riserva stock
grant
Riserva per
adeguamento
fair value
derivati
Altre riserve
Riserva di
conversione
Utili/ (perdite) a
nuovo
Risultato di
periodo
Patrimonio
netto azionisti
capogruppo
Patrimonio
netto azionisti di
minoranza
PATRIMONIO
NETTO
Saldo al 01/01/2021 26.208 57.507 (1.966) 5.213 (1.286) - (305) 12.511 (1.225) 70.164 (7.201) 159.620 2.844 162.464
Destinazione utile esercizio precedente - - - 29 - - - 2.311 - (9.541) 7.201 - - -
Acquisto Azioni Proprie - - (1.076) - - - - - - - - (1.076) - (1.076)
Piano Stock Grant - - - - - 223 - - - - - 223 223
Risultato di periodo complessivo - - - - - - 207 35 5.499 - 7.798 13.539 568 14.107
Saldo al 31/12/2021 26.208 57.507 (3.042) 5.242 (1.286) 223 (98) 14.857 4.274 60.623 7.798 172.306 3.412 175.718
45
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
Valori in migliaia di euro 31/12/2021 31/12/2020 (*)
Risultato netto 8.025 (7.414)
Rettifiche (sub-totale) 37.696 36.435
Ammortamenti, Impairment e Svalutazioni 19.285 32.442
Riserva per Stock Grants 223 (13)
Variazione delle attività/passività fiscali per imposte anticipate/differite (1.248) (3.592)
Variazione dei fondi relativi al personale (341) 12
Variazione delle rimanenze (16.170) 9.129
Variazione dei crediti commerciali (13.540) 7.782
Variazione dei debiti commerciali e acconti 41.280 (6.596)
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività 8.207 (2.803)
Plusvalenza da cessione azioni in altre partecipazioni - (54)
Svalutazione/Ripristino di valore altre partecipazioni - 49
Variazione di altre partecipazioni - 79
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività operative 45.721 29.021
Cash flow derivante dall'attività di investimento
Acquisto di immobilizzazioni materiali (**) (4.586) (4.329)
Acquisto di immobilizzazioni immateriali (964) (278)
Capitalizzazione nette costi di sviluppo (2.390) (5.729)
Incassi da vendita di immobilizzazioni (***) 289 149
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività di investimento (7.651) (10.187)
Cash flow derivante dall'attività di finanziamento
Variazione altre attività/passività finanziarie e altre voci minori 24 74
Stipulazione di prestiti e finanziamenti (inclusi bank overdrafts e linee di credito) 2.958 20.729
Rimborsi di prestiti e finanziamenti (inclusi bank overdrafts e linee di credito) (33.461) (20.581)
Rimborsi di leasing (6.604) (6.687)
Acquisto Azioni proprie (1.076) -
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento (38.159) (6.465)
Flusso monetario generato/(assorbito) da variaz.azionisti di minoranza - -
Effetto delle variazioni dei cambi 4.357 (4.506)
Flusso monetario complessivo 4.268 7.863
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 62.999 55.136
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 67.267 62.999
Informazioni aggiuntive al Rendiconto finanziario consolidato
31/12/2021 31/12/2020 (*)
Valori in migliaia di euro
Imposte sul reddito corrisposte 2.348 849
Interessi corrisposti 2.512 2.919
(**) Non include i leasing
(***) Include attività destinate alla dismissione
(*) Al fine di fornire una migliore comparabilità, alcuni dati del 2020 sono stati oggetto di riclassifica
46
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB
N.15519 DEL 27/07/2006
Valori in migliaia di euro Note 31/12/2021
di cui parti
correlate
31/12/2020
di cui parti
correlate
Immobilizzazioni materiali 1 71.854 - 64.281 -
Immobilizzazioni immateriali 2 116.624 - 120.837 -
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 3 394 394 394 394
Altre partecipazioni 4 6.927 - 6.226 -
Attività finanziarie non correnti 5 4.233 - 4.233 -
Attività fiscali per imposte anticipate 6 18.823 - 17.656 -
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 218.855 213.627
Rimanenze 7 134.859 - 118.689 -
Crediti commerciali 8 91.164 3.821 77.624 2.129
Altri crediti 9 6.972 44 8.732 -
Altre attività fiscali 10 9.286 - 5.013 -
Strumenti finanziari derivati 11 - - 365 -
Attività finanziarie correnti 11 372 - 58 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 67.267 - 62.999 -
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 309.920 273.480
Attività non correnti destinate alla dismissione 12 4.775 - 5.255 -
TOTALE ATTIVITA' 533.550 492.362
Capitale sociale 13 26.208 - 26.208 -
Riserva legale 13 5.242 - 5.213 -
Altre riserve 13 68.161 - 66.461 -
Riserva da differenza di conversione 13 4.274 - (1.225) -
Utili (perdite) a nuovo 13 60.623 - 70.164 -
Utile (perdita) dell'esercizio 13 7.798 - (7.201) -
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo 172.306 - 159.620 -
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti di minoranza 3.412 - 2.844 -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 175.718 162.464
Finanziamenti 11 94.259 - 105.318 -
Benefici ai dipendenti 14 6.728 - 7.104 -
Passività fiscali per imposte differite 15 4.678 - 4.759 -
Fondi per rischi ed oneri 16 244 - 238 -
Strumenti finanziari derivati 11 140 - 419 -
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 106.049 117.838
Debiti commerciali 17 98.239 401 69.390 1.914
Acconti 17 52.450 61 40.019 -
Altri debiti 17 24.226 785 19.244 486
Debiti verso banche e finanziamenti 11 45.849 - 58.192 -
Passività fiscali per imposte correnti 18 8.712 - 5.704 -
Fondi per rischi ed oneri 16 22.262 - 19.511 -
Strumenti finanziari derivati 11 45 - - -
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 251.783 212.060
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 533.550 492.362
47
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N.15519 DEL
27/07/2006
Valori in migliaia di euro Note 31/12/2021
di cui parti
correlate
31/12/2020 (*)
di cui parti
correlate
Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni 19 407.572 7.716 332.963 4.124
Costo del Venduto 20 (319.046) (987) (264.274) (1.793)
MARGINE LORDO 88.526 68.689
Costi di ricerca e sviluppo 21 (22.603) 21 (28.351) (359)
Spese di vendita e marketing 22 (26.732) - (23.288) (16)
Spese generali e amministrative 23 (25.032) (1.725) (22.308) (1.294)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 14.159 (5.258)
di cui: impatto delle partite di natura non ricorrente (2.566) (11.739)
Proventi finanziari 24 8.752 - 4.601 -
Oneri finanziari 24 (13.964) - (8.723) -
Risultato netto derivante da transazioni in valuta estera 24 1.277 - (1.185) -
Risultato netto di altre partecipazioni - - - 5 -
RISULTATO ANTE IMPOSTE (EBT) 10.224 (10.560)
di cui: impatto delle partite di natura non ricorrente (2.566) (11.734)
Imposte correnti e differite 25 (2.199) - 3.146 -
RISULTATO NETTO 8.025 (7.414)
- di cui attribuibile agli azionisti della Capogruppo 7.798 (7.201)
- di cui attribuibile agli azionisti di minoranza 227 (213)
RISULTATO BASE PER AZIONE (in euro) 26 0,75 (0,69)
RISULTATO DILUITO PER AZIONE (in euro) 26 0,74 (0,69)
(*) Al fine di fornire una migliore comparabilità, alcuni dati del 2020 sono stati oggetto di riclassifica
48
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N.15519 DEL
27/07/2006
Valori in migliaia di euro 31/12/2021
di cui parti
correlate
31/12/2020 (*)
di cui parti
correlate
Risultato netto 8.025 (7.414)
Rettifiche (sub-totale) 37.696 - 36.435 -
Ammortamenti, Impairment e Svalutazioni 19.285 - 32.442 -
Riserva per Stock Grants 223 - (13) -
Variazione delle attività/passività fiscali per imposte anticipate/differite (1.248) - (3.592) -
Variazione dei fondi relativi al personale (341) - 12 -
Variazione delle rimanenze (16.170) - 9.129 -
Variazione dei crediti commerciali (13.540) (1.692) 7.782 (89)
Variazione dei debiti commerciali e acconti 41.280 (1.452) (6.596) 1.820
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passivi 8.207 255 (2.803) 26
Plusvalenza da cessione azioni in altre partecipazioni - - (54) -
Svalutazione/Ripristino di valore altre partecipazioni - - 49 -
Variazione di altre partecipazioni - - 79 -
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività operative 45.721 29.021
Cash flow derivante dall'attività di investimento
Acquisto di immobilizzazioni materiali (**) (4.586) - (4.329) -
Acquisto di immobilizzazioni immateriali (964) - (278) -
Capitalizzazione nette costi di sviluppo (2.390) - (5.729) -
Incassi da vendita di immobilizzazioni (***) 289 - 149 -
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività di investimento (7.651) (10.187)
Cash flow derivante dall'attività di finanziamento
Variazione altre attività/passività finanziarie e altre voci minori 24 - 74 -
Stipulazione di prestiti e finanziamenti (inclusi bank overdrafts e linee di credito) 2.958 - 20.729 -
Rimborsi di prestiti e finanziamenti (inclusi bank overdrafts e linee di credito) (33.461) - (20.581) -
Rimborsi di leasing (6.604) - (6.687) -
Acquisto Azioni proprie (1.076) - - -
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento (38.159) (6.465)
Flusso monetario generato/(assorbito) da variaz.azionisti di minoranza - -
Effetto delle variazioni dei cambi 4.357 - (4.506) -
Flusso monetario complessivo 4.268 7.863
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 62.999 55.136
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 67.267 62.999
Informazioni aggiuntive al Rendiconto finanziario consolidato
31/12/2021 31/12/2020 (*)
Valori in migliaia di euro
Imposte sul reddito corrisposte 2.348 849
Interessi corrisposti 2.512 2.919
(**) Non include i leasing
(***) Include attività destinate alla dismissione
(*) Al fine di fornire una migliore comparabilità, alcuni dati del 2020 sono stati oggetto di riclassifica
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50
CAPITOLO 7. DESCRIZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI
PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO
Il bilancio consolidato comprende i bilanci di PRIMA INDUSTRIE SpA (capogruppo) e delle sue
controllate redatti alla data di chiusura dell’esercizio coincidente con quello della capogruppo. I
bilanci delle controllate sono redatti adottando i medesimi principi contabili della capogruppo;
eventuali rettifiche di consolidamento sono apportate per rendere omogenee le voci che sono
influenzate dall’applicazione di principi contabili differenti. Tutti i saldi e le transazioni
infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti tra società del
Gruppo, sono completamente eliminati. Gli utili e le perdite non realizzate con società collegate
sono eliminati per la parte di pertinenza del Gruppo.
Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero dalla
data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è
trasferito al di fuori del Gruppo. Gli interessi di minoranza rappresentano la parte di profitti o perdite e
delle attività nette non detenute dal Gruppo e sono esposti in una voce separata del conto economico,
e nello stato patrimoniale tra le componenti del patrimonio netto, separatamente dal patrimonio netto
del Gruppo.
(a) Società controllate
Il controllo sussiste quando la capogruppo ha il potere di dirigere le attività rilevanti della società ed è
esposta alla variabilità dei risultati. Generalmente il controllo si presume se il Gruppo detiene più della
metà dei diritti di voto, anche mediante patti parasociali o diritti di voto potenziali. Le società
controllate sono consolidate dal momento in cui il Gruppo è in grado d’esercitare il controllo, sono de-
consolidate nel momento in cui il controllo cessa.
Il Gruppo contabilizza le acquisizioni delle quote di partecipazioni di controllo mediante il “metodo
dell’acquisto” (“acquisition method”), secondo il quale le attività e le passività identificabili acquisite
sono iscritte nel bilancio consolidato inizialmente al fair value, determinato alla data d’acquisizione.
L’eccedenza del costo rispetto alla quota di partecipazione del fair value delle attività nette acquisite,
è capitalizzata come avviamento tra le immobilizzazioni immateriali se positiva, se negativa è iscritta
immediatamente a conto economico.
I costi, i ricavi, i crediti, i debiti e gli utili/perdite realizzati tra società appartenenti al Gruppo sono
eliminati. Ove necessario, i principi contabili delle società controllate sono modificati per renderli
omogenei a quelli della società capogruppo.
(b) Società collegate e joint venture
Le società collegate sono quelle nelle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ma non il
controllo. L’influenza notevole si presume in caso di possesso di una percentuale dei diritti di voto
superiore al 20%. Le società collegate sono, inizialmente iscritte al costo e poi contabilizzate attraverso
il metodo del patrimonio netto. Le joint venture sono società assoggettate al controllo comune. Esse
sono contabilizzate in accordo con quanto previsto dall’IFRS 11.
La partecipazione del Gruppo nelle società collegate e nelle joint venture include l’avviamento
conteggiato all’atto dell’acquisizione, al netto delle perdite di valore eventualmente cumulate.
Il conto economico del Gruppo riflette la quota di pertinenza del risultato della società collegata e
della joint venture. Se la collegata o la joint venture iscrive una rettifica con diretta imputazione a
patrimonio netto, il Gruppo rileva la propria quota di pertinenza dandone rappresentazione, nel
prospetto di movimentazione del patrimonio netto.
Il riconoscimento di una quota di perdita della collegata o della joint venture nei conti del Gruppo ha
come limite l’azzeramento del valore dell’investimento; le ulteriori quote di perdita sono iscritte tra le
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passività, solamente se il Gruppo ha delle obbligazioni o ha effettuato dei pagamenti per conto della
collegata o della joint venture.
(c) Altre imprese
Le partecipazioni nelle quali il Gruppo non esercita il controllo, l’influenza notevole o il controllo
congiunto, sono inizialmente iscritte al fair value.
Ai sensi dell’IFRS 9, tali partecipazioni sono successivamente valutate al fair value con effetti a conto
economico, a meno che non siano irrevocabilmente elette come investimenti partecipativi valutati al
fair value con effetti iscritti nel conto economico complessivo ai sensi dell’opzione facoltativa prevista
dal medesimo principio.
La scelta della modalità di valutazione delle partecipazioni è operata in maniera selettiva per ciascuna
partecipazione.
La valutazione al costo di una partecipazione di minoranza è consentita nei casi limitati in cui il costo
rappresenti un’adeguata stima del fair value.
PRINCIPI CONTABILI UTILIZZATI
PRINCIPI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO
Il bilancio consolidato 2021 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”)
emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea,
nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”) e tutte le
interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”),
precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”).
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, ad eccezione degli strumenti finanziari
che sono stati valutati al fair value. Il Gruppo ha applicato principi contabili coerenti con quelli
dell’esercizio precedente; l’applicazione di nuovi principi contabili in vigore dall’01/01/2021 non ha
determinato impatti significativi.
Continuità aziendale
Il bilancio consolidato è stato redatto nel presupposto della continuazione dell’attività aziendale in
quanto vi è la ragionevole aspettativa che PRIMA INDUSTRIE continuerà la sua attività operativa in un
futuro prevedibile. In particolare, la consistenza del portafoglio ordini, il rapporto equilibrato fra il
capitale di rischio e capitale di debito, lo scadenziamento dei debiti bancari a medio-lungo termine, la
disponibilità di sufficienti linee di credito, sono i principali fattori presi in considerazione per ritenere,
allo stato attuale, che non vi siano dubbi sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo.
Schemi di Bilancio
Il Gruppo presenta il conto economico per funzione altrimenti detto “a costo del venduto”; questa
analisi dei costi effettuata in base alla destinazione degli stessi è ritenuta più rappresentativa rispetto
alla cosiddetta presentazione per natura di spesa. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di
reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi internazionale del settore in cui
opera il Gruppo.
Il “costo del venduto” comprende i costi delle funzioni che hanno partecipato in maniera diretta o
ausiliaria alla generazione dei ricavi per la vendita di prodotti e servizi. Include tutti i costi di
materiali, di lavorazione e le spese generali direttamente associati alla produzione.
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Per quanto riguarda gli schemi di Bilancio, il Gruppo ha effettuato la scelta di utilizzare gli schemi
descritti qui di seguito:
a) per quanto riguarda la Situazione patrimoniale finanziaria consolidata è stato adottato lo
schema che presenta le attività e passività distinguendo tra “correnti” (ovvero liquidabili /
esigibili entro 12 mesi) e “non correnti” (ovvero liquidabili / esigibili oltre i 12 mesi);
b) per quanto riguarda il Conto Economico consolidato, si è adottato lo schema che prevede la
ripartizione dei costi per funzione; il Conto economico complessivo consolidato include, oltre
all’utile del periodo, come da Conto economico consolidato, le altre variazioni dei movimenti
di Patrimonio Netto diverse da quelle con gli Azionisti;
c) per quanto riguarda il Prospetto delle variazioni di patrimonio netto, si è adottato lo schema
che riconcilia l’apertura e la chiusura di ogni voce del patrimonio sia per il periodo in corso
che per quello precedente;
d) per quanto riguarda il Rendiconto finanziario si è scelto il metodo c.d. “indiretto”, nel quale
si determina il flusso finanziario netto dell’attività operativa rettificando l’utile e la perdita
per gli effetti:
degli elementi non monetari quali ammortamenti e svalutazioni;
delle variazioni delle rimanenze, dei crediti e dei debiti generati dall’attività operativa;
degli altri elementi i cui flussi finanziari sono generati dall’attività di investimento e di
finanziamento.
Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 in merito agli
schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di conto economico e di situazione
patrimoniale - finanziaria e rendiconto finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti
correlate e delle operazioni non ricorrenti, al fine di garantire una migliore leggibilità complessiva degli
schemi di bilancio.
AGGREGAZIONI AZIENDALI E AVVIAMENTO
Aggregazioni aziendali
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione (come previsto
dell’IFRS3). Il corrispettivo di un’acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito
misurato al fair value alla data di acquisizione e dell’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza
nell’acquisita già detenuta. Per ogni aggregazione aziendale, l’acquirente deve valutare qualsiasi
partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della
partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi di acquisizione sono
spesati e classificati tra le spese amministrative.
Ogni corrispettivo potenziale deve essere rilevato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione.
Nel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite ed
identificabili sono rilevate al loro valore contabile (fair value) alla data di acquisizione. La differenza
positiva tra il costo d’acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel valore corrente di tali attività
e passività è classificata come avviamento ed è iscritta in bilancio come attività immateriale.
L’eventuale differenza negativa (“avviamento negativo”) è invece rilevata a conto economico al
momento dell’acquisizione.
Dopo l’iniziale iscrizione, l’avviamento non è soggetto ad ammortamento e viene decrementato delle
eventuali perdite di valore accumulate, determinate con le modalità descritte nel seguito.
L’avviamento relativo a partecipazioni in imprese collegate e joint venture è incluso nel valore
contabile della partecipazione.
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L’avviamento viene sottoposto ad un’analisi di recuperabilità con cadenza annuale o anche più breve
nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali
perdite di valore. Al fine di verificare la presenza di riduzioni di valore, l’avviamento acquisito in
un’aggregazione aziendale è allocato, alla data di acquisizione, alle singole unità generatrici di flussi
finanziari del Gruppo, o ai gruppi di unità generatrici di flussi che dovrebbero beneficiare delle sinergie
dell’aggregazione, indipendentemente dal fatto che altre attività o passività dell’acquisita siano
assegnate a tali unità o raggruppamenti di unità.
Ogni unità o gruppo di unità a cui l’avviamento è allocato:
rappresenta il livello più basso, nell’ambito del Gruppo, a cui l’avviamento è monitorato ai fini di
gestione interna; e
non è più ampio di un settore oggetto di informativa ai sensi dell’IFRS8.
L’eventuale perdita di valore è identificata attraverso il confronto fra il valore contabile dell’unità
generatrice di cassa ed il suo valore recuperabile, determinato con le modalità indicate nel paragrafo
“Perdite di valore delle attività”. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte dell’unità generatrice
di flussi sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore. La perdita di
valore riferita all’avviamento non è mai ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che la hanno
generata.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte
delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attividismessa deve essere incluso nel valore
contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita derivante dalla dismissione.
L’avviamento associato con l’attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi
dell’attività dismessa e della parte mantenuta dall’unità generatrice di flussi finanziari.
Se i valori iniziali di un’aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui
l’aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori
provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono
rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e
circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle
attività e passività riconosciute a tale data.
Le transazioni in cui la controllante acquisisce o cede ulteriori quote di minoranza senza modificare il
controllo esercitato sulla controllata sono transazioni con i soci e pertanto i relativi effetti devono
essere riconosciuti a patrimonio netto: non vi saranno rettifiche al valore dell’avviamento ed utili o
perdite rilevati nel conto economico.
PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ (“IMPAIRMENT”)
Le attività a vita utile indefinita, non soggette ad ammortamento, sono sottoposte annualmente alla
verifica del loro valore di recupero (“impairment”) ed ogni volta che esiste un’indicazione che il loro
valore contabile abbia subito una perdita di valore.
Le attività soggette ad ammortamento sono sottoposte a impairment test solo se esiste un’indicazione
che il loro valore contabile abbia subito una perdita di valore.
L’avviamento acquisito ed allocato nel corso dell’esercizio è sottoposto a verifica della recuperabilità
del valore alla fine dell’esercizio in cui l’acquisizione e l’allocazione sono avvenute.
Al fine della verifica della sua recuperabilità, l’avviamento è allocato, alla data di acquisizione, ad ogni
unità o gruppo di unità generatrici di flussi di cassa che beneficiano dell’acquisizione.
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L’ammontare della svalutazione per impairment è determinato come differenza tra il valore
contabile dell’attività ed il suo valore recuperabile, determinato come il maggiore tra il prezzo di
vendita al netto dei costi di transazione ed il suo valore d’uso, ovvero il valore attuale dei flussi
finanziari stimati, al netto delle imposte, ottenuto applicando un tasso di sconto che riflette le
valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. La
perdita per riduzione di valore è imputata dapprima a riduzione del valore contabile dell’avviamento
allocato all’unità (o al gruppo di unità) e solo successivamente alle altre attività dell’unità in
proporzione al loro valore contabile fino all’ammontare del valore recuperabile delle attività a vita
utile definita. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.
Quando, successivamente, una perdita su attività diversa dall’avviamento viene meno o si riduce, il
valore contabile dell’attività o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato fino alla nuova
stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse
stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto
immediatamente nel conto economico.
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Tutte le categorie d’immobilizzazioni materiali, compresi gli investimenti immobiliari, sono iscritte in
bilancio al costo storico ridotto per l’ammortamento e impairment”, ad eccezione dei terreni, iscritti
al costo storico ridotto, eventualmente, per impairment”. Il costo include tutte le spese direttamente
attribuibili all’acquisto.
I costi sostenuti dopo l’acquisto dell’attività sono contabilizzati ad incremento del loro valore storico o
iscritti separatamente, solo se è probabile che generino dei benefici economici futuri ed il loro costo sia
misurabile in modo attendibile.
L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è calcolato attraverso il metodo lineare, in modo da
distribuire il valore contabile residuo sulla vita economico-tecnica stimata.
Gli interventi di manutenzione straordinaria capitalizzati ad incremento di un’attività già esistente sono
ammortizzati sulla base della vita utile residua di tale attività, o se minore, nel periodo che intercorre
fino al successivo intervento di manutenzione.
Il valore residuo e la vita utile delle immobilizzazioni materiali sono rivisti, e modificati se necessario,
alla data di chiusura del bilancio.
Le plusvalenze e le minusvalenze da cessione delle immobilizzazioni materiali sono iscritte a conto
economico e sono determinate confrontando il loro valore contabile con il prezzo di vendita.
I contratti di locazione attribuiscono un diritto all’uso esclusivo di un bene, identificato o identificabile,
conferendo il diritto sostanziale ad ottenere tutti i benefici economici derivanti dal suo utilizzo per un
determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo, rientrano nel campo applicativo dell’IFRS
16.
Tali contratti sono rilevati attraverso l’iscrizione nella situazione patrimoniale-finanziaria di un “diritto
d’uso” tra le attività e di una passività rappresentata dal valore attuale dei pagamenti dovuti per il
leasing. Il “diritto d’uso” è ammortizzato a quote costanti lungo la durata del contratto di locazione, o
la relativa vita utile economico-tecnica, se inferiore.
55
Alla data di decorrenza della locazione, definita come la data alla quale il locatore mette l’attivi
sottostante a disposizione del locatario, il valore d’iscrizione del “diritto d’uso” comprende:
l’importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza;
eventuali costi iniziali diretti;
eventuali costi stimati e attualizzati da sostenere al momento dell’abbandono delle strutture,
rilevati in contropartita ad uno specifico fondo del passivo in presenza di obbligazioni di
smantellamento, rimozione delle attività e ripristino dei siti.
L’importo della valutazione iniziale della passività del leasing include le seguenti componenti:
i canoni fissi;
i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso;
il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se vi è la ragionevole certezza di esercitarla;
eventuali pagamenti a fronte di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene
conto dell'esercizio dell'opzione di risoluzione del leasing.
Rientrano in questa modalità di rilevazione contabile, le seguenti categorie di beni oggetto di contratto
di locazione:
immobili;
auto;
macchine per ufficio.
Il Gruppo si avvale dell’opzione concessa dall’IFRS 16 Leasing di rilevare come costo, per competenza,
i canoni relativi a contratti di leasing i) di breve durata (i.e. inferiore ai 12 mesi), ii) aventi ad oggetto
beni di modesto valore (i.e. inferiore a 5.000 euro, quando nuovi).
La passività per leasing è rilevata alla data di decorrenza del contratto ed è pari al valore attuale dei
canoni di leasing.
Il valore attuale dei canoni è conteggiato utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing oppure il
tasso di finanziamento marginale del locatario nel caso in cui il primo non sia prontamente disponibile.
Il tasso di finanziamento marginale equivale al tasso d’interesse che il locatario dovrebbe pagare per un
prestito con durata e garanzie simili, necessario per ottenere un’attivi di valore simile all’attività
oggetto del “diritto d’uso” in un contesto economico simile.
Dopo la data di decorrenza, la passività per leasing è misurata applicando il criterio del costo
ammortizzato; successivamente questa può essere rideterminata (i.e. i flussi finanziari del leasing si
modifichino per effetto delle clausole contrattuali originarie) o modificata (i.e. cambiamenti
nell’oggetto o nel corrispettivo non previsti nelle condizioni contrattuali originarie) con rettifiche al
“diritto d’uso”.
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
A vita utile indefinita
(a) Avviamento
L’avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di
acquisizione, così come definito precedentemente.
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L’avviamento generatosi per l’acquisizione della quota di partecipazione in società controllate è incluso
tra le attività immateriali. L’avviamento generatosi dall’acquisizione di una quota di partecipazione in
società collegate e joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione.
L’avviamento non è ammortizzato, ma è sottoposto a verifiche per identificare eventuali riduzioni di
valore, annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la
possibilità che abbia subito una perdita di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato
al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. Al momento della cessione del controllo
dell’impresa precedentemente acquisita, la plusvalenza o minusvalenza da cessione tiene conto del
corrispondente valore residuo dell’avviamento precedentemente iscritto.
Le attività immateriali a vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sottoposte annualmente, o più
frequentemente ogni qualvolta vi sia un’indicazione di perdita di valore, a verifica di impairment.
A vita utile definita
(b) Software
Le licenze software sono capitalizzate al costo sostenuto per il loro ottenimento e la messa in uso ed
ammortizzate in base alla vita utile stimata.
I costi associati allo sviluppo ed al mantenimento dei programmi software sono considerati costi
dell’esercizio e quindi imputati a conto economico per competenza.
(c) Costi di ricerca e sviluppo
I costi di ricerca sono iscritti a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.
I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono capitalizzati se le seguenti
condizioni sono rispettate:
i costi possono essere determinati in modo attendibile;
la fattibilità tecnica dei progetti, i volumi ed i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella
fase di sviluppo genereranno benefici economici futuri.
I costi di ricerca imputati a conto economico nel corso degli esercizi precedenti non sono capitalizzati a
posteriori, se in un secondo tempo si manifestano i requisiti richiesti.
I costi di sviluppo aventi vita utile definita sono ammortizzati dalla data di commercializzazione del
prodotto, sulla base del periodo in cui si stima produrranno dei benefici economici; in ogni caso non
superiore ad 8 anni. I costi di sviluppo non aventi queste caratteristiche sono addebitati al conto
economico dell’esercizio in cui sono sostenuti.
(d) Marchio
I marchi sono considerati attività a vita utile definita. Tali attività, in accordo con lo IAS 38, sono
ammortizzate utilizzando un metodo che riflette l’andamento in base al quale i benefici economici
futuri del bene si suppone siano consumati dall’entità.
(e) Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali acquistate separatamente sono capitalizzate al costo, mentre quelle
acquisite attraverso operazioni di aggregazioni d’imprese sono capitalizzate al fair value identificato
alla data d’acquisizione.
Dopo la prima rilevazione, le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo,
ridotto per ammortamento ed impairment”; le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita, al
costo ridotto per il solo “impairment”.
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Le attività immateriali sono sottoposte annualmente alla verifica di impairmente ogni qualvolta vi
siano ragioni che lo rendano opportuno; tale analisi può essere condotta a livello di singolo bene
immateriale o d’unità generatrice di flussi finanziari. La vita utile delle altre immobilizzazioni
immateriali è riesaminata con cadenza annuale: eventuali cambiamenti, laddove possibili, sono
apportati con applicazioni prospettiche.
STRUMENTI FINANZIARI
Presentazione
Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo sono inclusi nelle voci di bilancio di seguito descritte.
Le Attività finanziarie correnti includono i crediti commerciali e le disponibilità e mezzi equivalenti. In
particolare, la voce Disponibilità e mezzi equivalenti include i depositi bancari.
Le passività finanziarie si riferiscono ai debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su
ordini o su cessione di crediti, nonché alle altre passività finanziarie (che includono il fair value
negativo degli strumenti finanziari derivati), ai debiti commerciali e agli altri debiti.
Valutazione
L’IFRS 9 identifica le seguenti categorie di attività finanziarie, la cui classificazione è frutto di una
valutazione che dipende da entrambi i seguenti aspetti: a) dal business model adottato nella gestione
delle attività finanziarie, e b) dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali da queste generati:
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (AC): tali attività rientrano in un business
model del tipo hold to collect e generano flussi di cassa contrattuali che hanno natura di capitale
ed interessi.
Attività finanziarie valutate al fair value con variazioni di fair value contabilizzate nel conto
economico complessivo (FVOCI): tali attività rientrano in un business model del tipo hold to
collect and sell e generano flussi di cassa contrattuali che hanno natura di capitale e interessi.
Attività finanziarie valutate al fair value con variazioni di fair value contabilizzate nel conto
economico (FVPL): tale categoria ha natura residuale ed accoglie tutte le attività finanziarie
diverse da quelle valutate al costo ammortizzato ed al fair value con variazioni di fair value
contabilizzate nel conto economico complessivo, tra cui le partecipazioni di minoranza, oltre alle
attività finanziarie che non superano l’SPPI test, compresi i derivati non di copertura e le
partecipazioni diverse da quelle valutate con il metodo del patrimonio netto.
Eventuali partecipazioni di minoranza, irrevocabilmente elette al momento della rilevazione
iniziale come strumenti finanziari del tipo FVOCI senza recycling”. Nel contesto di tale opzione,
contrariamente a quanto accade generalmente nella categoria FVOCI: 1) gli utili e le perdite
rilevati in OCI non sono successivamente trasferiti a conto economico, sebbene l’utile o la perdita
cumulati siano trasferiti all’interno del patrimonio netto; 2) gli strumenti di equity categorizzati
al FVOCI in forza di tale opzione non sono soggetti ad impairment accounting; 3) i dividendi sono
ancora rilevati a conto economico, a meno che non rappresentino chiaramente un recupero di
parte del costo dell’investimento.
Strumenti finanziari derivati
Coerentemente con quanto stabilito dall’IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere
contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando:
all’inizio della copertura, esistono la designazione formale e la documentazione della relazione
di copertura stessa;
si presume che la copertura sia altamente efficace;
l’efficacia può essere attendibilmente misurata e
58
la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è
designata.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dall’IFRS 9.
Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si
applicano i seguenti trattamenti contabili:
Cash flow hedge. Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta
in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul
conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario
derivato è rilevata negli Altri utili/(perdite) complessivi. L’utile o la perdita cumulati sono
stornati dagli Altri utili/(perdite) complessivi e contabilizzati a conto economico nello stesso
periodo in cui è rilevato il correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura.
L’utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono
iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di
copertura sono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e
le perdite cumulati, fino quel momento iscritti negli Altri utili/(perdite) complessivi, sono
rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici
dell’operazione coperta. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli
utili o le perdite non ancora realizzati sospesi negli Altri utili/(perdite) complessivi sono rilevati
immediatamente a conto economico.
Fair value hedge. Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio
attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la
perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono
rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto,
modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.
Hedge of a net Investment. Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura di
un investimento netto in una gestione estera, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo
strumento finanziario derivato è rilevata negli Altri utili/(perdite) complessivi. L’utile o la perdita
cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico alla data di
dismissione dell’attività estera.
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Le passività finanziarie includono i debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su ordini o
su cessione di crediti, nonché altre passività finanziarie, ivi inclusi gli strumenti finanziari derivati e le
passività a fronte delle attività iscritte nell’ambito dei contratti di locazione finanziaria.
Le passività finanziarie sono classificate nelle seguenti due categorie ai sensi dell’IFRS 9: 1) passività
finanziarie valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo (AC); 2)
passività finanziarie valutate al fair value con variazioni di fair value contabilizzate nel conto
economico (FVPL), a loro volta classificate nelle due sottocategorie Held for Trading e FVPL at
inception. La maggior parte delle passività finanziarie del gruppo rientrano nella prima categoria.
FINANZIAMENTI
I finanziamenti sono inizialmente iscritti in bilancio al fair value, al netto d’eventuali oneri accessori.
Dopo la prima rilevazione essi sono contabilizzati in base al criterio del costo ammortizzato. Ogni
differenza tra l’incasso al netto d’eventuali oneri accessori ed il valore di rimborso è iscritto a conto
economico per competenza in base al metodo del tasso d’interesse effettivo. I finanziamenti sono
59
iscritti tra le passività a breve termine, a meno che il Gruppo non abbia un diritto incondizionato al loro
differimento oltre i 12 mesi dopo la data di chiusura del bilancio.
RIMANENZE DI MAGAZZINO
Le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo,
quest’ultimo rappresentato dal normale valore di vendita in attività ordinaria, al netto delle spese
variabili di vendita. Il costo è determinato usando il metodo del costo medio ponderato. Il costo dei
prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di progettazione, le materie prime, il costo del
lavoro diretto, altri costi diretti ed altri costi indiretti allocabili all’attività produttiva in base ad una
normale capacità produttiva e allo stato d’avanzamento. Tale configurazione di costo non include gli
oneri finanziari.
Sono calcolati fondi svalutazione per materiali, prodotti finiti, pezzi di ricambio e altre forniture
considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di
realizzo.
CREDITI COMMERCIALI ED ALTRI CREDITI
I crediti commerciali sono inizialmente iscritti al fair value e misurati successivamente al costo
ammortizzato mediante il metodo del tasso d’interesse effettivo, al netto della svalutazione per tener
conto della loro inesigibilità.
La svalutazione del credito è basata sul modello delle perdite attese previsto dall’IFRS 9, in particolare
la svalutazione dei crediti commerciali viene effettuato adottando un approccio semplificato, che
prevede la stima della perdita attesa lungo tutta la vita del credito. La stima è effettuata
principalmente attraverso la determinazione dell’inesigibilità media attesa, basata su indicatori storico-
statistici, eventualmente adeguata utilizzando elementi prospettici. Per alcune categorie di crediti
caratterizzate da elementi di rischio peculiari vengono invece effettuate valutazioni specifiche sulle
singole posizioni creditorie.
CESSIONE DEI CREDITI
I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall’attivo dello stato patrimoniale se
e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al
cessionario. I crediti pro-solvendo ed i crediti pro-soluto che non soddisfano il suddetto requisito
rimangono iscritti nel bilancio della società, sebbene siano stati legalmente ceduti; in tal caso una
passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio consolidato come debiti per
anticipazioni su cessione di crediti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati
solo quando le attività stesse sono rimosse dallo stato patrimoniale di Gruppo.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
Le disponibililiquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari immediatamente
disponibili e gli scoperti di conto corrente ed altri investimenti liquidi esigibili entro tre mesi. Gli
scoperti di conto corrente sono iscritti in bilancio tra i finanziamenti a breve termine.
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA
La voce Attività destinate alla vendita include le attività non correnti (o gruppi di attività in
dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che
attraverso l’utilizzo continuativo. Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro
valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita e non sono soggette ad
ammortamento.
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CAPITALE SOCIALE
Le azioni ordinarie sono classificate nel patrimonio netto.
Gli oneri accessori legati direttamente alle emissioni azionarie o alle opzioni sono iscritti nel patrimonio
in deduzione della cassa ricevuta. Quando il Gruppo acquista azioni della capogruppo (azioni proprie), il
prezzo pagato al netto di ogni onere accessorio di diretta imputazione, è dedotto dal patrimonio netto
del Gruppo finché le azioni proprie non sono cancellate o vendute.
IMPOSTE CORRENTI E DIFFERITE
L’onere per imposte sul reddito, di competenza dell’esercizio, è determinato in base alla normativa
vigente ed alle aliquote applicabili alla data di chiusura del bilancio. Le imposte sul reddito sono
rilevate nel conto economico. Per quanto riguarda in particolare le due società italiane PRIMA
INDUSTRIE SpA e PRIMA ELECTRO SpA, si evidenzia che è in vigore il regime di tassazione del consolidato
nazionale ai sensi dell’art. 117/129 del testo unico delle imposte sul reddito (TUIR).
Le imposte differite sono calcolate su tutte le differenze temporanee tra il valore fiscale ed il valore
contabile delle attività e passività del bilancio consolidato.
Le imposte differite non sono conteggiate:
sull’avviamento derivante da un’aggregazione d’impresa;
sull’iscrizione iniziale di attività e passività, derivanti da una transazione che non sia
un’aggregazione d’impresa e che non comporti effetti sul risultato dell’esercizio calcolato ai
fini del bilancio né sull’imponibile fiscale.
Le imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali e le leggi che sono state emanate alla
data di chiusura del bilancio, o sostanzialmente emanate, e che ci si attende che saranno applicate al
momento del rigiro delle differenze temporanee che hanno generato l’iscrizione delle imposte differite.
Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio solo se è probabile la manifestazione, al
momento del rigiro delle differenze temporanee, di un reddito imponibile sufficiente alla loro
compensazione. I crediti per imposte anticipate sono riesaminati ad ogni chiusura d’esercizio, ed
eventualmente ridotti nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti redditi imponibili
possano rendersi disponibili nel futuro in modo da permettere in tutto o in parte a tale credito di essere
utilizzato.
Le imposte differite sono calcolate anche sulle differenze temporanee che si originano sulle
partecipazioni in società controllate, collegate, joint venture, ad eccezione del caso in cui il rigiro delle
differenze temporanee può essere controllato dal Gruppo e sia probabile che esso non si verifichi
nell’immediato futuro. Le imposte differite relative a componenti rilevati direttamente a patrimonio
netto sono anch’esse imputate direttamente a patrimonio netto.
BENEFICI A DIPENDENTI
In data 16/06/2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo “IAS 19 Benefici ai dipendenti”, che
modifica le regole di riconoscimento dei piani a benefici definiti e dei terminations benefits. Le
principali variazioni riguardano il riconoscimento nella situazione patrimoniale - finanziaria del deficit o
surplus del piano, l’introduzione dell’onere finanziario netto e la classificazione degli oneri finanziari
netti. In particolare:
Riconoscimento del deficit o surplus del piano: l’emendamento elimina l’opzione di differire gli
utili e le perdite attuariali con il “metodo del corridoio” e ne richiede il riconoscimento
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direttamente tra gli Altri Utili (perdite) complessivi e il riconoscimento a conto economico dei
costi relativi alle prestazioni di lavoro passate;
Onere finanziario netto: l’onere finanziario netto è composto da oneri finanziari calcolati sul
valore attuale delle passività per piani a benefici definiti, i proventi finanziari derivanti dalla
valutazione delle attività a servizio del piano e gli oneri o proventi finanziari derivanti da
eventuali limiti al riconoscimento del surplus del piano. L’onere finanziario netto viene
determinato utilizzando per tutte queste componenti il tasso di attualizzazione utilizzato per la
valutazione dell’obbligazione per piani a benefici definiti all’inizio del periodo;
Classificazione degli oneri finanziari netti: gli oneri finanziari netti dovranno essere riconosciuti
tra i Proventi (oneri) finanziari del Conto Economico.
(a) Piani pensionistici
Sino al 31/12/2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un
piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla legge 27/12/2006, n. 296
(“Legge Finanziaria 2007) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce
di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è
ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al
gennaio 2007 (e non ancora liquidate a bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a
tale data esso é assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
I piani a benefici definiti sono piani pensionistici che definiscono l’ammontare del beneficio
pensionistico spettante al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, ammontare
che dipende da diversi fattori quali l’età, gli anni di servizio ed il salario.
I piani a contribuzione definita sono piani pensionistici per i quali il Gruppo versa un ammontare fisso
ad un’entità separata. Il Gruppo non ha alcuna obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori somme
qualora le attività a servizio del piano dovessero rivelarsi insufficienti a pagare ai dipendenti i benefici
spettanti per il servizio corrente e per quello prestato.
I piani qui descritti sono stati contabilizzati seguendo quanto stabilito dallo IAS 19.
(b) Benefici concessi al raggiungimento di una certa anzianità aziendale
Alcune società del Gruppo riconoscono ai propri dipendenti dei benefici al raggiungimento di una certa
anzianità aziendale.
I benefici qui descritti sono stati contabilizzati seguendo quanto stabilito dallo IAS 19.
(c) Incentivi, bonus e schemi per la condivisione dei profitti
Il Gruppo iscrive un costo ed un debito a fronte delle passività che si originano per bonus, incentivi ai
dipendenti e schemi per la condivisione dei profitti, determinati mediante una formula che tiene conto
dei profitti attribuibili agli azionisti fatti certi aggiustamenti. Il Gruppo iscrive una passività ad un fondo
solo se è probabile che si verifichi l’evento, se contrattualmente obbligato o se esiste una consuetudine
tale da definire un’obbligazione implicita.
Inoltre il Gruppo si è dotato di un piano di incentivazione azionaria, tale piano è valutato secondo
quanto previsto dell’IFRS 2 che prevede la contabilizzazione di un costo, determinato con rifermento al
fair value della azione alla grant date lungo il periodo di maturazione dei diritti con contropartita una
specifica riserva del patrimonio netto.
FONDI PER RISCHI ED ONERI
Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri sono effettuati quando:
per il Gruppo sorge un’obbligazione legale o implicita come risultato di eventi passati;
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è probabile un impiego di risorse per soddisfare l’obbligazione;
l’ammontare dell’obbligazione è stimabile in modo attendibile.
I fondi di ristrutturazione comprendono la stima della passività eventualmente derivante dall’incentivo
all’esodo. Non sono accantonati fondi per rischi ed oneri a fronte di future perdite operative.
Gli accantonamenti sono iscritti attualizzando le migliori stime effettuate dagli amministratori per
identificare l’ammontare dei costi che il Gruppo deve sostenere, alla data di chiusura del bilancio, per
estinguere l’obbligazione.
RICONOSCIMENTO DEI RICAVI
I ricavi sono esposti al netto dell’IVA, dei resi, degli sconti e delle transazioni tra società del Gruppo.
Il Gruppo contabilizza i ricavi ai sensi dell’IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti, il quale
ha introdotto un quadro complessivo di riferimento per la rilevazione e la misurazione dei ricavi
finalizzato a rappresentare fedelmente il processo di trasferimento dei beni e servizi ai clienti per un
ammontare che riflette il corrispettivo che ci si attende di ottenere in cambio dei beni e dei servizi
forniti. Questo principio è applicato utilizzando un modello costituito dalle seguenti cinque fasi
fondamentali:
Identificazione del contratto con il cliente: avviene quando le parti approvano il contratto, dotato
di sostanza commerciale, e individuano i rispettivi diritti ed obblighi. Il contratto deve essere
legalmente vincolante, deve identificare il diritto a ricevere beni e/o servizi, il corrispettivo ed i
termini di pagamento;
Identificazione delle obbligazioni contrattuali (i.e. performance obligation) in esso contenute,
ossia le promesse di trasferimento di beni e servizi distinti.
Determinazione del corrispettivo della transazione (i.e. transaction price): si tratta dell’importo
contrattualizzato complessivamente con la controparte lungo la durata contrattuale.
Allocazione del prezzo alle diverse obbligazioni contrattuali: in proporzione ai rispettivi stand
alone selling price determinati in base ai prezzi di listino.
Rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle obbligazioni contrattuali.
(a)Vendita di beni
Con riferimento alla vendita dei sistemi laser, delle macchine per la lavorazione della lamiera e dei
componenti, il Gruppo rileva il ricavo nel momento in cui trasferisce il controllo del bene al proprio
cliente; tale momento coincide generalmente con l’ottenimento del diritto al pagamento da parte del
Gruppo e con il trasferimento del possesso materiale del bene, che incorpora il passaggio dei rischi e
dei benefici significativi della proprietà. Il Gruppo identifica nell’estensione di garanzia rispetto alle
normali condizioni di mercato una performance obligation da contabilizzare separatamente.
(b) Prestazioni di servizi
I ricavi per prestazioni di servizi sono contabilizzati in base allo stato d’avanzamento nell’esercizio in
cui essi sono resi.
(c) Royalties
I ricavi derivanti da royalties sono contabilizzati per competenza in base alle condizioni pattuite nei
contratti sottostanti.
DISTRIBUZIONE DEI DIVIDENDI
La distribuzione dei dividendi agli azionisti genera la nascita di un debito al momento dell’approvazione
dell’Assemblea degli azionisti.
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UTILE PER AZIONE
L’utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata
delle azioni in circolazione durante l’esercizio. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media
ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le azioni aventi
potenziale effetto diluitivo. Anche il risultato netto del Gruppo è rettificato per tener conto degli
effetti, al netto delle imposte, della conversione delle azioni aventi potenziale effetto diluitivo emesse
dalle società controllate.
CONTRIBUTI PUBBLICI
I contributi pubblici sono iscritti in bilancio al loro fair value, solamente se esiste la ragionevole
certezza della loro concessione ed il Gruppo abbia soddisfatto tutti i requisiti dettati dalle condizioni
per ottenerli. I ricavi per contributi pubblici sono iscritti a conto economico in base al sostenimento dei
costi per i quali sono stati concessi.
CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA
Tutti i valori sono arrotondati all’unità di Euro.
(a) Valuta funzionale e valuta di presentazione
I bilanci delle società controllate, collegate e joint venture sono predisposti nella loro valuta
funzionale, ossia quella utilizzata nel loro ambiente economico primario. La valuta di presentazione
adottata dal Gruppo PRIMA INDUSTRIE è l’euro.
(b) Attività, passività e transazioni in valuta diversa dall’euro
Le transazioni in valuta diversa dall’euro sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla
data dell’operazione.
Le attività e le passività in valuta diversa dall’euro sono convertite in euro usando il tasso di cambio in
vigore alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze cambio sono rilevate nel conto economico.
(c) Società del Gruppo
Alla data di chiusura di bilancio le attività e le passività delle società del Gruppo in valuta diversa
dall’euro sono convertite in euro al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio. Il loro
conto economico è convertito utilizzando il cambio medio dell’esercizio. Le differenze di cambio sono
rilevate direttamente a patrimonio netto e sono esposte separatamente nella “Riserva di conversione”,
fino alla dismissione della società partecipata.
LA STIMA DEL FAIR VALUE (VALORE EQUO)
Il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo è determinato in base ai prezzi di
mercato alla data di chiusura del bilancio. Il prezzo di mercato di riferimento per le attività finanziarie
detenute dal Gruppo è il prezzo corrente di vendita (prezzo d’acquisto per le passività finanziarie).
Il fair value degli strumenti finanziari che non sono trattati in un mercato attivo è determinato
attraverso varie tecniche valutative e delle ipotesi in base alle condizioni di mercato esistenti alla data
di chiusura del bilancio. Per le passività a medio e lungo termine si confrontano i prezzi di strumenti
finanziari similari quotati, per le altre categorie di strumenti finanziari si attualizzano i flussi finanziari.
Il fair value degli IRS è determinato attualizzando i flussi finanziari stimati da esso derivanti alla data di
bilancio. Per i crediti s’ipotizza che il valore nominale al netto delle eventuali rettifiche apportate per
tenere conto della loro esigibilità, approssimi il fair value. Il fair value delle passività finanziarie ai fini
dell’informativa è determinato attualizzando i flussi finanziari da contratto ad un tasso d’interesse che
approssima il tasso di mercato al quale il Gruppo si finanzia.
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VALUTAZIONI DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE
La predisposizione del bilancio richiede al management l’effettuazione di una serie di assunzioni
soggettive e di stime fondate sull’esperienza passata.
L’applicazione di tali stime e assunzioni influenza l’ammontare degli importi delle attività e passività
iscritte nello stato patrimoniale, nonché dei costi e proventi rilevati nel conto economico. I risultati
effettivi possono differire in misura anche significativa dalle stime effettuate, considerata la naturale
incertezza che circonda le assunzioni e le condizioni su cui si fondano le stime.
In particolare, tenuto conto dell’incertezza che permane su alcuni mercati e nel contesto economico-
finanziario nel quale il Gruppo opera non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di
risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente
stimabili prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio
principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e
svalutazione magazzino, le attività non correnti (attività immateriali e materiali), i fondi pensione e
altri benefici successivi al rapporto di lavoro, le imposte differite attive.
Di seguito è riepilogato il principale processo di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate nel
processo che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali
esiste il rischio che possano emergere rettifiche al valore contabile delle attivi e passività
nell’esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.
Valore recuperabile dell’avviamento
L’impairment test dell’avviamento è avvenuto nella configurazione di valore d’uso, determinato con
riferimento al valore dei flussi reddituali, attualizzati al WACC, per il periodo esplicito, maggiorati del
terminal value. Tale esercizio non ha messo in luce la necessità di apportare svalutazioni al valore
contabile dell’avviamento.
Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello dei flussi di cassa
attualizzati così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato ai fini
dell’estrapolazione. Le ipotesi chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le diverse
unità generatrici di flussi di cassa, inclusa una analisi di sensitività, sono dettagliatamente esposte nella
Nota 2 Immobilizzazioni immateriali.
Costi di sviluppo
I costi di sviluppo che soddisfano i requisiti per la loro capitalizzazione sono iscritti tra le
Immobilizzazioni Immateriali. La vita media dei progetti di ricerca e sviluppo è stimata in un arco
temporale massimo di 8 anni che rappresenta il periodo medio in cui si stima i prodotti genereranno
flussi finanziari per il Gruppo.
Imposte anticipate e differite
Le imposte differite attive e passive iscritte in bilancio sono determinate applicando alle differenze tra
il valore contabile e quello fiscalmente riconosciuto delle diverse attività e passività le aliquote fiscali
che si presume siano in vigore nei diversi Paesi nell’anno in cui si prevede che le differenze temporanee
vengano meno. Le imposte anticipate relative alle perdite fiscali riportabili agli esercizi successivi sono
iscritte in bilancio, solo se e nella misura in cui il management ritenga probabile che negli esercizi
successivi la società interessata consegua un risultato fiscale positivo tale da consentirne
l’assorbimento.
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Nel caso in cui successivamente al momento di effettuazione delle stime sopravvengano circostanze che
inducono a modificare tali valutazioni, ovvero sia variata l’aliquota utilizzata per il calcolo delle
imposte differite, le poste iscritte a bilancio subiranno degli aggiustamenti.
Fondo svalutazione magazzino
Nella determinazione del fondo svalutazione magazzino, le società del Gruppo effettuano una serie di
stime relativamente ai futuri fabbisogni delle varie tipologie di prodotti e materiali presenti in
inventario, sulla base dei propri piani di produzione e dell’esperienza passata delle richieste della
clientela. Nel caso in cui tali stime non si rivelino appropriate, ciò si tradurrà in un aggiustamento delle
riserve di obsolescenza, con il relativo impatto a conto economico.
Fondo svalutazione crediti
Gli accantonamenti per svalutazione crediti sono determinati sulla base di un’analisi delle singole
posizioni creditorie e alla luce dell’esperienza passata in termini di recupero crediti e delle relazioni
con i singoli clienti. Nel caso in cui si verifichi un improvviso deterioramento delle condizioni
economico-finanziarie di un importante cliente, ciò potrebbe tradursi nella necessità di provvedere
all’adeguamento del fondo svalutazione crediti, con i conseguenti riflessi negativi in termini di risultato
economico.
Benefici a dipendenti
In numerose società del Gruppo (in particolare in Italia, in Germania e in Francia) sono presenti
programmi, previsti dalla legge o da contratto, di benefici a dipendenti da percepirsi successivamente
alla conclusione del rapporto di lavoro. La determinazione dell’importo da iscrivere a bilancio richiede
l’effettuazione di stime attuariali che prendono in considerazione una serie di assunzioni relativamente
a parametri quali i tassi annui d’inflazione, di crescita dei salari, l’aliquota annuale di turn-over del
personale e ulteriori altre variabili. Un’eventuale variazione di tali parametri richiede un
riadeguamento delle stime attuariali e, conseguentemente, degli importi rilevati a bilancio.
VARIAZIONI DEI PRINCIPI CONTABILI
Principi contabili ed interpretazioni recepiti dall’Unione Europea in vigore dall’01/01/2021
Coerentemente con quanto richiesto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili
ed errori) vengono qui di seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal
01/01/2021.
In data 13/01/2021 la Commissione Europea ha emesso il Regolamento n. 2021/25 che ha omologato il
documento “Interest rate Benchmark Reform Phase 2”, applicabile dal 01/01/2021, contenente
emendamenti, tra gli altri, ai seguenti standards: “IFRS 9 - Financial Instruments”, “IFRS 7 - Financial
Instruments: Disclosures”, “IFRS 16 - Leases”. Le modifiche apportate prevedono un trattamento
contabile specifico che ripartisca nel tempo le variazioni di valore degli strumenti finanziari o dei
contratti di leasing dovute alla sostituzione dell’indice di riferimento per la determinazione dei tassi di
interesse, evitando così ripercussioni immediate sul risultato d’esercizio e interruzioni delle relazioni di
copertura a seguito della sostituzione dell’indice di riferimento utilizzato per la determinazione dei
tassi di interesse.
In data 31/03/2021 lo IASB ha emesso il documento “Amendments to IFRS 16 Leases: Covid-19-Related
Rent Concessions beyond 30 June 2021”; tale documento è stato pubblicato il 30 agosto 2021 sulla
Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea. L'emendamento aumenta di dodici mesi, dal 30/06/2021 al
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30/06/2022, il periodo di applicazione dell’espediente pratico, introdotto il 28/05/2020, per la
contabilizzazione delle concessioni di affitto relative al COVID-19. L’emendamento è efficace dal
01/04/2021.
L’adozione di tali modifiche/interpretazioni non ha comportato effetti sul bilancio consolidato al
31/12/2021.
Principi contabili omologati dall’Unione Europea ma non ancora obbligatoriamente applicabili
Alla data di riferimento della presente Relazione Finanziaria Annuale sono stati omologati dall’Unione
Europea ma non ancora obbligatoriamente applicabili i seguenti principi.
In data 14/05/2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti, efficaci a partire dagli esercizi che
hanno inizio il, o dopo il 01/01/2022:
Modifiche allo IAS 37 Onerous Contracts - Cost of Fulfilling a Contract”, finalizzate a fornire
chiarimenti in merito alle modalità di determinazione dell’onerosità di un contratto.
L’emendamento chiarisce che nella stima dell’eventuale onerosità di un contratto è necessario
considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto, tra cui i costi incrementali e tutti
gli altri costi che l’impresa non può evitare in conseguenza della sottoscrizione del contratto.
Modifiche allo IAS 16 Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use”, volte a
definire che i ricavi derivanti dalla vendita di beni prodotti da un’attività, prima che lo stessa sia
pronta per l’uso previsto, siano imputati a conto economico unitamente ai relativi costi di
produzione.
Modifiche all’IFRS 3 Reference to the Conceptual Framework”. Le modifiche hanno lo scopo di
aggiornare il riferimento presente nell’IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista,
senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni dello standard.
Emissione del documento Annual Improvements to IFRS Standards 2018-2020 Cycle”,
contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, ai seguenti principi
contabili internazionali: IFRS 1 - First-time Adoption of International Financial Reporting
Standards”, IFRS 9 - Financial Instruments, IAS 41 Agriculture ed esempi illustrativi
dell’“IFRS 16 Leases”.
Tali emendamenti risultano ad oggi omologati in seguito alla pubblicazione del 02/07/2021 sulla
Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di
applicazione prevista.
Gli eventuali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo derivanti dai nuovi principi/interpretazioni sono
tutt’ora in corso di valutazione.
Principi contabili ed interpretazioni emessi dallo IASB e non ancora omologati dall’Unione
Europea
Alla data di riferimento della presente Relazione Finanziaria Annuale sono stati emessi dallo IASB e non
ancora omologati dall’Unione Europea i seguenti principi.
In data 23/01/2020 lo IASB ha emesso il documento “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial
Statements: classification of liabilities as current or non-current” per chiarire i requisiti per la
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classificazione delle passività come “correnti” o “non correnti”. Più precisamente, le modifiche i)
specificano che le condizioni esistenti alla fine del periodo di riferimento sono quelle che devono essere
utilizzate per determinare se esiste un diritto a differire il regolamento di una passività; ii) specificano
che le aspettative della direzione in merito agli eventi successivi alla data di bilancio non sono
rilevanti; iii) chiariscono le situazioni da considerare come liquidazione di una passività. Le modifiche
entrano in vigore dal 01/01/2023.
In data 18/05/2017 lo IASB ha emesso lo standard “IFRS 17 Insurance Contractsdestinato a sostituire
l’attuale “IFRS 4 Insurance Contracts”. Il nuovo principio, applicabile dagli esercizi che hanno inizio il,
o successivamente al 01/01/2023, disciplina il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e
dei contratti di riassicurazione posseduti.
In data 12/02/2021 lo IASB ha emesso il documento Amendments to IAS 1 Presentation of Financial
Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting policies”. L'obiettivo degli
emendamenti è lo sviluppo di linee guida ed esempi per aiutare le società ad applicare un giudizio di
materialità nell’informativa sui principi contabili. Le modifiche all'IFRS Practice Statement 2 forniscono
invece delle indicazioni sulla modalità con la quale applicare il concetto di materialità all' informativa
sui principi contabili. Gli emendamenti sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio il, o dopo il
01/01/2023.
In data 12/02/2021 lo IASB ha emesso il documento “Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes
in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates”. Le modifiche forniscono
alcuni chiarimenti in merito alla distinzione tra i cambiamenti nelle stime contabili ed i cambiamenti
nei principi contabili: i primi sono applicati in modo prospettico a transazioni future e altri eventi
futuri, i secondi sono generalmente applicati anche in modo retrospettivo a transazioni passate e altri
eventi passati. Gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il
01/01/2023.
In data 07/05/2021 lo IASB ha emesso il documento “Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax
related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento affronta da un punto
di vista pratico in merito all’applicazione dell'esenzione prevista dai paragrafi n. 15 e 24 dello IAS 12
alle operazioni che danno origine sia a un'attività che a una passività, al momento della rilevazione
iniziale e possono comportare differenze temporanee fiscali dello stesso importo. In base alle modifiche
proposte, l'esenzione dalla rilevazione iniziale prevista dallo IAS 12 non si applicherebbe alle operazioni
che, al momento dell'esecuzione, diano luogo a importi uguali e compensabili in termini di differenze
temporanee tassabili e deducibili. Gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno
inizio il, o dopo il 01/01/2023.
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di
applicazione prevista.
Gli eventuali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo derivanti dai nuovi principi/interpretazioni sono
tutt’ora in corso di valutazione.
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CAPITOLO 8. NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31/12/2021
I dati esposti nelle note illustrative sono espressi in migliaia di euro.
INFORMATIVA DI SETTORE
In applicazione dell’IFRS 8 il management del Gruppo, coerentemente con il suo modello di controllo e
gestione, ha identificato nelle sue due Divisioni PRIMA POWER e PRIMA ELECTRO i settori operativi
oggetto di informativa.
La divisione PRIMA POWER effettua la progettazione, la produzione e la commercializzazione di:
macchine laser per il taglio, la saldatura e la foratura di componenti metallici sia tridimensionali
(3D) che bidimensionali (2D) e
macchine per la lavorazione della lamiera mediante l’utilizzo di utensili meccanici (punzonatrici,
sistemi integrati di punzonatura e cesoiatura, sistemi integrati di punzonatura e taglio laser,
pannellatrici, piegatrici e sistemi di automazione).
La divisione PRIMA ELECTRO svolge attività di sviluppo, realizzazione e commercializzazione di
componenti elettronici di potenza, di controllo e di sorgenti laser di alta potenza per applicazioni
industriali, destinati alle macchine del Gruppo ed a clienti terzi.
La divisione PRIMA ADDITIVE dedicata alla progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni
chiavi in mano per le principali tecnologie nel campo dell’Additive Manufacturing: Powder Bed Fusion e
Direct Metal Deposition, nonché il relativo supporto applicativo ed i servizi.
I dati economici e patrimoniali della PRIMA ADDITIVE ai fini dell’Informativa di Settore non soddisfano le
soglie quantitative previste dall’IFRS 8, e pertanto tali informazioni sono, per il momento, aggregate a
quelle della Divisione PRIMA POWER.
I prospetti seguenti riportano l’informativa economica-finanziaria direttamente attribuibile alle
Divisioni PRIMA POWER e PRIMA ELECTRO, così come sopra descritto.
Valori in euro migliaia 31/12/2021 31/12/2020 31/12/2021 31/12/2020 31/12/2021 31/12/2020 31/12/2021 31/12/2020
Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni 381.273 310.799 48.615 41.060 (22.316) (18.896) 407.572 332.963
Costo del Venduto (298.714) (245.457) (42.412) (37.575) 22.080 18.758 (319.046) (264.274)
MARGINE LORDO 82.559 65.342 6.203 3.485 (236) (138) 88.526 68.689
Costi di ricerca e sviluppo (18.898) (14.941) (3.705) (13.484) - 74 (22.603) (28.351)
Spese di vendita e marketing (25.482) (21.745) (1.273) (1.551) 23 8 (26.732) (23.288)
Spese generali e amministrative (22.789) (19.805) (2.345) (2.498) 102 (5) (25.032) (22.308)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 15.390 8.851 (1.120) (14.048) (111) (61) 14.159 (5.258)
Oneri finanziari (netti) (4.867) (3.905) (345) (217) - - (5.212) (4.122)
Risultato netto derivante da transazioni in valuta estera 1.339 (1.095) (62) (90) - - 1.277 (1.185)
Risultato netto di altre partecipazioni - 2.154 - (49) - (2.100) - 5
RISULTATO ANTE IMPOSTE (EBT) 11.862 6.005 (1.527) (14.404) (111) (2.161) 10.224 (10.560)
Imposte correnti e differite (2.896) (1.413) 661 4.543 36 16 (2.199) 3.146
RISULTATO NETTO 8.966 4.592 (866) (9.861) (75) (2.145) 8.025 (7.414)
- di cui attribuibile agli azionisti della Capogruppo 8.739 4.805 (866) (9.861) (75) (2.145) 7.798 (7.201)
- di cui attribuibile agli azionisti di minoranza 227 (213) - - - - 227 (213)
PRIMA POWER
PRIMA ELECTRO
ELISIONI
GRUPPO PRIMA INDUSTRIE
70
PRIMA POWER
I ricavi della divisione PRIMA POWER sono in aumento del 22,7% rispetto all’esercizio precedente. La
divisione ha realizzato buoni risultati in termini di ricavi in Italia (19,2% dei ricavi di divisione), nei
Paesi del Nord Europa (9,6%), in Germania, Austria e Svizzera (6,0%), in Spagna e Portogallo (4,4%). I
Paesi dell’area AMERICAS pesano per il 27,4% dei ricavi della divisione e la Cina incide per il 10,9%.
L’EBIT al 31/12/2021 è pari a 15.390 migliaia di euro ed è in aumento di 6.539 migliaia di euro; su tale
risultato incidono ammortamenti e svalutazioni per 15.713 migliaia di euro di cui 4.452 migliaia di euro
relativi ad ammortamenti dei costi di sviluppo ed all’ammortamento relativo al marchio iscritto
nell’ambito dell’aggregazione aziendale del Gruppo FINN-POWER pari a 1.908 migliaia di euro.
Occorre precisare che sull’EBIT al 31/12/2021 incidono costi netti di natura non ricorrente per 2.566
migliaia di euro e si riferiscono principalmente per 1.768 migliaia di euro a costi di
ristrutturazione/riorganizzazione, per 823 migliaia di euro a contenziosi legali/fiscali e penalità da
clienti e per 526 migliaia di euro a costi legati al COVID-19; sono altresì incluse sovvenzioni governative
erogate per fronteggiare la pandemia da COVID-19 per 878 migliaia di euro, svalutazioni su
immobilizzazioni immateriali per 61 migliaia di euro e svalutazioni su immobilizzazioni materiali per 266
migliaia di euro. Al 31/12/2020 gli eventi di natura non ricorrente erano negativi per 2.816 migliaia di
euro.
Valori in euro migliaia 31/12/2021 31/12/2020 31/12/2021 31/12/2020 31/12/2021 31/12/2020 31/12/2021 31/12/2020
Immobilizzazioni materiali 60.295 52.075 11.559 12.206 - - 71.854 64.281
Immobilizzazioni immateriali 110.538 115.453 6.298 5.596 (212) (212) 116.624 120.837
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 394 394 - - - - 394 394
Partecipazioni 17.872 17.171 - - (10.945) (10.945) 6.927 6.226
Attività finanziarie non correnti 2.728 2.728 1.505 1.505 - - 4.233 4.233
Attività fiscali per imposte anticipate 15.184 12.256 3.284 5.083 355 317 18.823 17.656
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 207.011 200.077 22.646 24.390 (10.802) (10.840) 218.855 213.627
Rimanenze 109.525 97.557 26.567 22.247 (1.233) (1.115) 134.859 118.689
Crediti commerciali 86.190 72.565 13.238 11.493 (8.264) (6.434) 91.164 77.624
Altri crediti 6.274 7.145 700 1.584 (2) 3 6.972 8.732
Altre attività fiscali 4.013 2.484 7.078 3.545 (1.805) (1.016) 9.286 5.013
Strumenti finanziari derivati - 365 - - - - - 365
Attività finanziarie correnti 13.280 8.427 24 43 (12.932) (8.412) 372 58
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 65.290 61.894 1.965 1.105 12 - 67.267 62.999
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 284.572 250.437 49.572 40.017 (24.224) (16.974) 309.920 273.480
Attività non correnti destinate alla dismissione 775 1.255 4.000 4.000 - - 4.775 5.255
TOTALE ATTIVITA' 492.358 451.769 76.218 68.407 (35.026) (27.814) 533.550 492.362
PATRIMONIO NETTO 162.647 148.996 25.162 27.579 (12.091) (14.111) 175.718 162.464
Finanziamenti 80.774 95.133 18.919 15.454 (5.434) (5.269) 94.259 105.318
Benefici ai dipendenti 5.149 5.420 1.580 1.684 (1) - 6.728 7.104
Passività fiscali per imposte differite 3.867 3.865 812 894 (1) - 4.678 4.759
Fondi per rischi ed oneri 244 238 - - - - 244 238
Strumenti finanziari derivati 140 419 - - - - 140 419
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 90.174 105.075 21.311 18.032 (5.436) (5.269) 106.049 117.838
Debiti commerciali 91.386 63.889 15.127 11.925 (8.274) (6.424) 98.239 69.390
Acconti 52.103 39.557 35 150 312 312 52.450 40.019
Altri debiti 21.622 16.668 2.607 2.576 (3) - 24.226 19.244
Debiti verso banche e finanziamenti 42.581 52.152 10.734 7.083 (7.466) (1.043) 45.849 58.192
Passività fiscali per imposte correnti 10.269 6.517 256 211 (1.813) (1.024) 8.712 5.704
Fondi per rischi ed oneri 21.531 18.915 986 851 (255) (255) 22.262 19.511
Strumenti finanziari derivati 45 - - - - - 45 -
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 239.537 197.698 29.745 22.796 (17.499) (8.434) 251.783 212.060
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 492.358 451.769 76.218 68.407 (35.026) (27.814) 533.550 492.362
PRIMA POWER
PRIMA ELECTRO
ELISIONI
GRUPPO PRIMA INDUSTRIE
71
PRIMA ELECTRO
I ricavi della divisione PRIMA ELECTRO sono in aumento rispetto al 31/12/2020 di 7.555 migliaia di euro.
L’EBIT è negativo per 1.120 migliaia di euro ed è in aumento di 12.928 migliaia di euro rispetto
all’esercizio precedente, si ricorda che il risultato dell’anno scorso includeva un impairment di 10.486
migliaia di euro. Sull’EBIT al 31/12/2021 incidono ammortamenti di immobilizzazioni materiali per
2.662 migliaia di euro ed ammortamenti di immobilizzazioni immateriali per 910 migliaia di euro.
72
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA
1.Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali alla data del 31/12/2021 sono pari a 71.854 migliaia di euro in aumento di
7.573 migliaia di euro rispetto al 31/12/2020 principalmente per effetto del completamento della sede
produttiva di Prima Industrie SpA a Collegno (TO).
Per un maggior dettaglio si veda la tabella qui di seguito esposta.
Gli incrementi pari a 19.109 migliaia di euro si riferiscono principalmente a Terreni e Fabbricati ed alla
categoria Altri beni (in cui sono classificate principalmente le macchine d’ufficio elettroniche, gli arredi
e le autovetture).
Gli ammortamenti dell’esercizio sono stati complessivamente pari a 11.061 migliaia di euro, mentre le
differenze cambio hanno inciso positivamente per 1.001 migliaia di euro.
2.Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali alla data del 31/12/2021 sono pari a 116.624 migliaia di euro in
diminuzione rispetto al 31/12/2020 di 4.213 migliaia di euro.
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Altri beni
Immobilizz.
in corso
TOTALE
Valore netto al 31 Dicembre 2019 48.199 6.693 4.204 9.283 801 69.180
Esercizio 2020
Incrementi 4.962 720 842 3.215 1.162 10.901
Dismissioni (219) (30) (60) (541) - (850)
Utilizzo fondo ammortamento 196 36 66 505 - 803
Chiusura anticipata contratti locazione immobiliare (2.106) - - - - (2.106)
Ammortamento (4.341) (1.365) (1.647) (3.915) - (11.268)
Riclassifiche fra Immobilizzazioni materiali 3 - 147 - (150) -
Riclassifiche fra Immobilizzazioni immateriali - - - 9 - 9
Riclassifiche ad Attività non correnti destinate alla dismissione (1.041) - - - - (1.041)
Differenze di cambio (964) (38) (155) (156) (34) (1.347)
Valore netto al 31 Dicembre 2020 44.689 6.016 3.397 8.400 1.779 64.281
Esercizio 2021
Incrementi 12.250 929 1.238 4.162 530 19.109
Dismissioni (67) (580) (70) (668) - (1.385)
Utilizzo fondo ammortamento 37 580 72 621 - 1.310
Chiusura anticipata contratti locazione immobiliare (1.401) - - - - (1.401)
Ammortamento (4.270) (1.454) (1.526) (3.811) - (11.061)
Riclassifiche fra Immobilizzazioni materiali 388 823 245 - (1.456) -
Differenze di cambio 792 59 104 4 42 1.001
Valore netto al 31 Dicembre 2021 52.418 6.373 3.460 8.708 895 71.854
Di cui diritti d'uso
Valore netto al 31 Dicembre 2020 31.982 584 63 4.596 - 37.225
Incrementi 11.618 91 - 3.361 - 15.070
Decrementi (475) - - (55) - (530)
Chiusura anticipata contratti locazione immobiliare (1.401) - - - - (1.401)
Ammortamento (3.547) (254) (46) (2.851) - (6.698)
Differenze di cambio 528 - - (30) - 498
Totale diritti d'uso 38.705 421 17 5.021 - 44.164
73
Per un maggior dettaglio si veda la tabella qui di seguito esposta.
La voce più significativa è rappresentata dall’Avviamento, che alla data del 31/12/2021 è pari a 97.880
migliaia di euro.
Tutti gli avviamenti iscritti in bilancio si riferiscono al maggiore valore pagato rispetto al valore equo
delle attività nette acquisite, alla data di acquisizione.
Qui di seguito si espone una tabella con il valore di carico dell’avviamento allocato ad ognuna delle
unità generatrici di flussi finanziari.
PRIMA POWER
Al 31/12/2021 il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi di cassa è stato sottoposto a test di
impairment al fine di verificare l’esistenza di eventuali perdite di valore, attraverso il confronto fra il
valore contabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (inclusivo dell’avviamento) e il suo valore
d’uso, ovvero il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi che si suppone deriveranno dall’uso
continuativo e dalla eventuale dismissione della medesima alla fine della sua vita utile.
Il valore d’uso è stato determinato attualizzando i flussi di cassa contenuti nel piano finanziario
(formato da Budget per il primo anno e ri-previsioni per gli anni successivi) della divisione PRIMA POWER
approvato dal Consiglio di Amministrazione di PRIMA INDUSTRIE SpA in data 28/02/2022 avente ad
oggetto l’arco temporale 01/01/2022 31/12/2024. Le assunzioni operate nella previsione dei flussi di
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Avviamento Costi di sviluppo
Altre immob.
immat.
TOTALE
Valore netto al 31 Dicembre 2019 97.894 28.512 8.299 134.705
Esercizio 2020
Incrementi/(decrementi) - 5.729 278 6.007
Ammortamento - (7.951) (2.737) (10.688)
Impairment e Svalutazioni - (10.486) - (10.486)
Riclassifiche da altre voci - 1.738 - 1.738
Riclassifiche a Immobilizzazioni materiali - - (9) (9)
Differenze di cambio (143) (257) (30) (430)
Valore netto al 31 Dicembre 2020 97.751 17.285 5.801 120.837
Esercizio 2021
Incrementi/(decrementi) - 2.390 964 3.354
Ammortamento - (5.301) (2.596) (7.897)
Impairment e Svalutazioni - - (61) (61)
Riclassifiche da altre voci - 27 - 27
Differenze di cambio 129 181 54 364
Valore netto al 31 Dicembre 2021 97.880 14.582 4.162 116.624
UNITA' GENERATRICE DI FLUSSI DI CASSA
Valore contabile
avviamento 31/12/2021
Valore contabile
avviamento 31/12/2020
PRIMA POWER 97.727 97.598
PRIMA ELECTRO - BU Electro 153 153
TOTALE 97.880 97.751
74
cassa nel periodo di proiezione esplicita sono state effettuate su presupposti prudenziali ed utilizzando
aspettative future realistiche e realizzabili. Al fine di determinare il valore d’uso della CGU sono
considerati i flussi finanziari attualizzati dei 3 anni di proiezione esplicita sommati ad un valore
terminale, per determinare il quale è stato utilizzato il criterio dell’attualizzazione della rendita
perpetua. Il tasso di attualizzazione applicato ai flussi di cassa prospettici è pari al 6,39% post-tax (al
31/12/2020 il tasso post-tax era 6,47%), calcolato tenendo in considerazione il settore in cui opera la
CGU, i Paesi in cui la CGU si aspetta di realizzare i risultati pianificati, la struttura di indebitamento a
regime e l’attuale situazione congiunturale. Per i flussi di cassa relativi agli esercizi successivi al
periodo di proiezione esplicita, è stato ipotizzato un tasso di crescita dello 0,5% (identico a quello
utilizzato negli anni precedenti), coerente con le aspettative di crescita.
La determinazione del valore d’uso secondo il processo illustrato ha condotto ad un valore recuperabile
sensibilmente superiore al valore contabile dell’unità generatrice di cassa, consentendo di non
apportare alcuna riduzione al valore dell’avviamento allocato sulla CGU PRIMA POWER.
Rispetto agli assunti di base appena descritti, è stata effettuata anche un’analisi di sensitività dei
risultati rispetto al WACC, al tasso di crescita (g) ed ai risultati previsionali. In particolare, anche con
aumenti significativi del costo del capitale e azzerando il tasso di crescita (g) in perpetuità, i valori
d'uso non fanno emergere perdite da impairment. Infatti, ipotizzando un tasso di crescita (g) pari a
zero, il WACC (post-tax) che renderebbe il valore recuperabile della CGU pari al suo valore contabile
sarebbe il 16,25%.
Si è provveduto inoltre a svolgere un’analisi di sensitività con risultati previsionali inferiori alle
aspettative riflesse nel piano 2022 - 2024; se si riducessero i ricavi previsti per il 2022 del 5% (e
conseguentemente l’EBITDA) e si mantenessero inalterati i tassi di crescita percentuali degli esercizi
successivi, anche in questo caso (con un WACC post-tax del 6,39% ed un tasso di crescita allo 0,5%) i
valori d’uso non farebbero emergere perdite da impairment. Ipotizzando un tasso di crescita (g) pari
allo 0,5% ed un WACC post-tax 6,39%, una riduzione dei ricavi futuri di circa il 20% (mantenendo sempre
inalterati i tassi di crescita percentuali degli esercizi successivi e considerando una struttura dei costi
coerente con il livello di fatturato), renderebbe il valore recuperabile della CGU pari al suo valore
contabile.
Nel riportare i dati di tale ultima sensitività, occorre tenere presente che si tratta di un esercizio
teorico che presenta delle limitazioni. Infatti, nell’ambito dell’industry di riferimento, quanto maggiori
sono le contrazioni di ricavi, tanto superiori sono i tassi di crescita durante la fase positiva del ciclo.
Pertanto, una riduzione dei ricavi di circa il 20%, mantenendo inalterati i tassi di crescita degli anni
successivi (per cui senza un recupero della percentuale di ricavi perduta nel corso del quinquennio),
vorrebbe significare o una contrazione del mercato delle macchine utensili nel prossimo ciclo oppure
una perdita di quote di mercato del segmento PRIMA POWER. Entrambi questi eventi non appaiono al
momento probabili.
Alla conclusione del test al 31/12/2021, il valore d’uso della CGU PRIMA-POWER risulta superiore al
valore contabile di circa 295 milioni di euro.
PRIMA ELECTRO
All’interno della Divisione PRIMA ELECTRO il Gruppo indentifica due CGU: 1) la PRIMA ELECTRO BU
LASER, che progetta, sviluppa e produce sorgenti laser custom ad alto contenuto tecnologico, sia di alta
potenza per il mercato industriale che di bassa-media potenza per quello medicale/estetico, destinate
al Gruppo ed a clienti terzi; 2) la PRIMA ELECTRO BU ELECTRO, che attraverso il modello di business
DOTS (Dedicated-Off-The-Shelf) progetta, produce e industrializza elettronica dedicata di potenza e
controllo, per diversi mercati applicativi.
75
Al 31/12/2021 il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi di cassa è stato sottoposto a test di
impairment al fine di verificare l’esistenza di eventuali perdite di valore, attraverso il confronto fra il
valore contabile dell’uni e il valore d’uso, ovvero il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi che
si suppone deriveranno dall’uso continuativo e dalla eventuale dismissione della medesima alla fine
della sua vita utile.
Il valore d’uso è stato determinato attualizzando i flussi di cassa contenuti nel piano finanziario
(formato da Budget per il primo anno e ri-previsioni per gli anni successivi) della divisione PRIMA
ELECTRO BU LASER approvato dal Consiglio di Amministrazione di PRIMA ELECTRO SpA avente ad
oggetto l’arco temporale 01/01/2022 31/12/2025. Le assunzioni operate nella previsione dei flussi di
cassa nel periodo di proiezione esplicita sono state effettuate su presupposti prudenziali ed utilizzando
aspettative future realistiche e realizzabili. Al fine di determinare il valore d’uso della CGU sono
considerati i flussi finanziari attualizzati dei 4 anni di proiezione esplicita sommati ad un valore
terminale, per determinare il quale è stato utilizzato il criterio dell’attualizzazione della rendita
perpetua. Il tasso di attualizzazione applicato ai flussi di cassa prospettici è pari al 6,39% (post-tax),
calcolato tenendo in considerazione il settore in cui opera la CGU, i Paesi in cui la CGU si aspetta di
realizzare i risultati pianificati, la struttura di indebitamento a regime e l’attuale situazione
congiunturale. Per i flussi di cassa relativi agli esercizi successivi al periodo di proiezione esplicita, è
stato ipotizzato un tasso di crescita dello 0,5% (identico a quello utilizzato negli anni precedenti),
coerente con le recenti valutazioni del mercato.
La determinazione del valore d’uso secondo il processo illustrato ha condotto ad un valore recuperabile
superiore al valore contabile dell’unità generatrice di cassa, consentendo di non apportare alcuna
riduzione al valore contabile delle attività non correnti allocate alla CGU PRIMA ELECTRO BU LASER.
Rispetto agli assunti di base appena descritti, è stata effettuata anche un’analisi di sensitività dei
risultati rispetto al WACC, al tasso di crescita (g) ed ai risultati previsionali. In particolare, anche con
aumenti significativi del costo del capitale e azzerando il tasso di crescita (g) in perpetuità, i valori
d'uso non fanno emergere perdite da impairment. Infatti, ipotizzando un tasso di crescita (g) pari a zero
e con un risk premium aggiuntivo del 2,00% il WACC (post-tax) che renderebbe il valore recuperabile
della CGU pari al suo valore contabile sarebbe di circa il 20,0%.
Si è provveduto inoltre a svolgere un’analisi di sensitività con risultati previsionali inferiori alle
aspettative riflesse nel piano 2022-2025; se si riducessero i ricavi previsti per il 2022 del 5% (e
conseguentemente l’EBITDA) e si mantenessero inalterati i tassi di crescita percentuali degli esercizi
successivi, anche in questo caso (con un WACC post-tax del 6,39% ed un tasso di crescita allo 0,5%) i
valori d’uso non farebbero emergere perdite da impairment. Ipotizzando un tasso di crescita (g) pari
allo 0,5% ed un WACC post-tax 6,39%, una riduzione dei ricavi futuri di circa il 20,0% (mantenendo
sempre inalterati i tassi di crescita percentuali degli esercizi successivi e considerando una struttura dei
costi coerente con il livello di fatturato), renderebbe il valore recuperabile della CGU pari al suo valore
contabile.
Alla conclusione del test al 31/12/2021, il valore d’uso della CGU risulta superiore al suo valore
contabile.
ALTRE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Come si evince dalla movimentazione dell’esercizio la maggior parte degli incrementi del 2021 sono
relativi alla capitalizzazione dei costi di sviluppo.
In considerazione del business condotto da PRIMA INDUSTRIE SpA (e da tutte le altre società del Gruppo)
avente un alto contenuto tecnologico, risulta assolutamente indispensabile un costante investimento in
attività sia di ricerca sia di sviluppo. La capitalizzazione dei costi di sviluppo è stata effettuata dal
76
Gruppo PRIMA INDUSTRIE ove sussistano le condizioni previste dallo IAS 38. Per tutte le attività di
sviluppo di nuovi progetti capitalizzate è stata verificata la fattibilità tecnica e la generazione di
probabili benefici economici futuri. I costi capitalizzati sui progetti di sviluppo sono monitorati
singolarmente e sono misurati attraverso i benefici economici attesi dall’entrata in funzione degli
stessi. I costi capitalizzati su progetti per i quali la fattibilità tecnica risulta incerta o non più strategica
sono imputati al conto economico. La tariffa utilizzata nella valorizzazione delle ore di sviluppo interne
riflette il costo orario industriale del personale dedicato.
Si ricorda che nella categoria “Altre immobilizzazioni immateriali” è classificato il marchio derivante
dalla Purchase Price Allocation di FINN-POWER OY avvenuta nel 2008. Il valore netto del marchio FINN-
POWER al 31/12/2021 è pari a 1.939 migliaia di euro.
Il marchio “FINN-POWER” è stato definito un’attività a vita definita, in quanto si ritiene che il suo
utilizzo per fini commerciali e produttivi abbia limiti temporali identificati in 15 anni, e
conseguentemente è assoggettato al processo di ammortamento.
3. Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
Il valore delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alla partecipazione
nella società 3D NT detenuta dalla PRIMA INDUSTRIE SpA (19,9%) ed è pari a 394 migliaia di euro
invariato rispetto al 2020.
4. Altre Partecipazioni
Il valore delle Altre Partecipazioni al 31/12/2021 ammonta a 6.927 migliaia di euro ed è in aumento di
701 migliaia di euro rispetto al 31/12/2020; tale incremento si riferisce alle differenze cambi positive
della partecipazione in Lead Laser (detenuta da PRIMA POWER SUZHOU).
Tale voce al 31/12/2021 risulta essere così composta:
Lead Laser: 6.787 migliaia di euro (partecipazione pari al 19% detenuta da PRIMA POWER
SUZHOU);
Fimecc OY: 50 migliaia di euro (partecipazione pari al 2,4% detenuta da FINN POWER OY);
Prima Power Sheet Metal Solution: 41 migliaia di euro (partecipazione pari al 19% detenuta da
PRIMA INDUSTRIE SpA);
Lamiera Servizi Srl: 11 migliaia di euro (partecipazione pari al 19% detenuta da PRIMA INDUSTRIE
SpA);
Altre partecipazioni minori: 38 migliaia di euro.
5. Attività Finanziarie non correnti
Le attività finanziarie non correnti al 31/12/2021 sono pari a 4.233 migliaia di euro e si riferiscono a un
deposito vincolato a garanzia di un finanziamento erogato da Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito
Italiano (cosiddetto “Finanziamento Smilla”).
6. Attività fiscali per imposte anticipate
Le Attività fiscali per imposte anticipate sono pari a 18.823 migliaia di euro, in aumento rispetto
all’esercizio precedente di 1.167 migliaia di euro.
77
Si espone qui di seguito la composizione delle attività fiscali per imposte anticipate al 31/12/2021.
La contabilizzazione in bilancio delle imposte anticipate è stata effettuata, solo laddove ne esistano i
presupposti di recuperabilità. La valutazione sulla recuperabilità delle imposte anticipate tiene conto
della redditività attesa negli esercizi futuri. Le imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili a
nuovo sono state riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile
futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Alla luce di quanto illustrato, non sono intervenuti
elementi tali da modificare le valutazioni precedenti circa la recuperabilità delle imposte anticipate.
7. Rimanenze
La tabella che segue, mostra la composizione delle rimanenze al 31/12/2021 e al 31/12/2020.
Il valore netto delle rimanenze di magazzino al 31/12/2021 mostra un incremento pari a 16.170 migliaia
di euro rispetto al 31/12/2020 dovuto agli alti volumi previsti all’inizio dell’anno 2022.
ATTIVITÀ FISCALI PER IMPOSTE ANTICIPATE 31/12/21 31/12/20
Saldo di apertura 17.656 14.671
Incrementi 4.759 6.162
Decrementi (3.942) (2.620)
Differenze di cambio 350 (557)
Saldo di chiusura 18.823 17.656
ATTIVITÀ FISCALI PER IMPOSTE ANTICIPATE 31/12/21 31/12/20
Fondi rischi ed oneri e altre passività 4.997 3.440
Rimanenze 3.104 3.518
Perdite fiscali riportabili a nuovo 5.967 5.446
Benenfici a dipendenti 647 754
Attività materiali/immateriali non correnti/leasing 1.910 2.661
Crediti commerciali 255 108
Altre 1.943 1.729
TOTALE 18.823 17.656
RIMANENZE 31/12/21 31/12/20
Materie prime 55.964 41.056
Semilavorati 29.966 19.545
Prodotti finiti 60.063 69.231
(Fondo svalutazione rimanenze) (11.134) (11.143)
TOTALE 134.859 118.689
78
Il fondo svalutazione rimanenze nel corso del 2021 ha subito la seguente movimentazione.
Gli utilizzi del periodo si sono principalmente avuti in seguito alla vendita di beni sui quali si era
precedentemente accantonato un fondo, oppure per l’aggiornamento della stima delle perdite attese.
8. Crediti commerciali
I crediti commerciali netti al 31/12/2021 ammontano a 91.164 migliaia di euro e sono in aumento di
13.540 migliaia di euro rispetto al 31/12/2020.
Il fondo svalutazione crediti nel 2021 ha subito la seguente movimentazione.
In applicazione al principio IFRS 9 il Gruppo valuta i crediti commerciali adottando una logica di perdita
attesa (expected credit loss); il Gruppo ha adottato l’approccio semplificato pertanto il fondo
svalutazione crediti riflette le perdite attese in base alla vita del credito; nel determinare il fondo il
Gruppo si è basato sulla esperienza storica, su indicatori esterni e su informazioni prospettiche.
Per alcune categorie di crediti caratterizzate da elementi di rischio peculiari sono state effettuate
valutazioni specifiche sulle singole posizioni creditorie.
31/12/21
(11.143)
(2.203)
2.501
(289)
(11.134)
Valore al 31 Dicembre 2021
Valore al 31 Dicembre 2020
FONDO SVALUTAZIONE RIMANENZE
Accantonamenti
Utilizzi
Effetto Cambi
CREDITI COMMERCIALI 31/12/21 31/12/20
Crediti verso clienti 94.695 82.389
Fondo svalutazione crediti (3.531) (4.765)
TOTALE 91.164 77.624
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
Valore netto al 31 Dicembre 2020 (4.765)
Accantonamenti (638)
Utilizzi 1.674
Riclassifica 246
Effetto cambi (48)
Valore netto al 31 Dicembre 2021 (3.531)
79
Si espone qui di seguito la composizione dei crediti commerciali (al lordo del fondo svalutazione crediti)
suddivisi per scadenza.
L’elevato credit standing medio della clientela, l’assenza di una significativa concentrazione del
credito, riducono il rischio di credito e rendono adeguato il fondo svalutazione crediti. In particolare, la
recuperabilità dei crediti e l’eventuale necessità di una svalutazione degli stessi sono frutto di un
processo che comporta giudizi soggettivi da parte del Gruppo. I fattori considerati riguardano
principalmente il merito creditizio della controparte, componenti tecniche (quali eventuali modifiche di
progettazione e/o ritardi nell’esecuzione), l’ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi ed
eventuali azioni poste o da porre in essere per il recupero dei crediti.
9. Altri crediti
Gli altri crediti correnti alla data del 31/12/2021 sono pari a 6.972 migliaia di euro e sono diminuiti
rispetto al 31/12/2020 di 1.760 migliaia di euro.
Di seguito si espone la composizione degli Altri Crediti confrontati con l’esercizio precedente.
I contributi di ricerca e sviluppo da ricevere sono in aumento di 56 migliaia di euro rispetto all’esercizio
precedente, si riferiscono a contributi su progetti finanziati dalla Comunità Europea, dal Ministero dello
Sviluppo Economico e dalla Regione Piemonte che verranno erogati alle società PRIMA INDUSTRIE SpA e
PRIMA ELECTRO SpA.
I ratei e risconti attivi accolgono prevalentemente quote di costi (quali ad esempio assicurazioni, canoni
leasing, canoni per licenze dei sistemi informativi e/o software) di competenza degli esercizi successivi
il cui esborso finanziario è già avvenuto al 31/12/2021.
10. Altre attività fiscali
Le altre attività fiscali ammontano a 9.286 migliaia di euro e sono in aumento di 4.273 migliaia di euro
rispetto al 31/12/2020.
Crediti per Scadenza 31/12/21
A scadere 63.047
Scaduto 0 - 180 giorni 24.203
Scaduto 180 - 365 giorni 2.427
Scaduto oltre 1 anno 5.018
TOTALE 94.695
ALTRI CREDITI 31/12/21 31/12/20
Anticipi pagati a fornitori 2.755 4.283
Ratei e risconti attivi 2.249 2.406
Contributi di ricerca e sviluppo da ricevere 1.280 1.224
Crediti vari 552 671
Anticipi a dipendenti 136 148
TOTALE 6.972 8.732
80
11. Indebitamento finanziario
Al 31/12/2021 l’indebitamento finanziario del Gruppo risulta negativo per 72.654 migliaia di euro, in
diminuzione di 27.853 migliaia di euro rispetto al 31/12/2020 (negativa per 100.507 migliaia di euro).
Per una migliore comprensione della variazione dell’indebitamento finanziario avvenuto nel corso del
2021, si veda il rendiconto finanziario consolidato del periodo.
Come richiesto dal Documento ESMA 32-382-1138 del 04/03/2021 e nel richiamo di attenzione CONSOB
5/21 del 29/04/2021, nella tabella di seguito riportata è presentato lindebitamento finanziario al
31/12/2021 e al 31/12/2020.
La riconciliazione con l’Indebitamento netto del Gruppo riportato nella Relazione sulla Gestione è la
seguente:
ALTRE ATTIVITA' FISCALI 31/12/21 31/12/20
Anticipi di imposte dirette 4.183 2.178
Crediti IVA 2.826 2.003
Altri crediti per attivi fiscali minori 1.463 98
Credito d'imposta R&D 753 683
Crediti per ritenute fiscali 61 51
TOTALE 9.286 5.013
INDEBITAMENTO FINANZIARIO 31/12/21 31/12/20 Variazioni
A DISPONIBILITA' LIQUIDE 67.267 62.999 4.268
B MEZZI EQUIVALENTI A DISPONIBILITA' LIQUIDE - - -
C ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI 372 423 (51)
D LIQUIDITA' (A+B+C) 67.639 63.422 4.217
E DEBITO FINANZIARIO CORRENTE 11.481 11.951 (470)
F PARTE CORRENTE DELL'INDEBITAMENTO NON CORRENTE 34.412 46.241 (11.829)
G INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (E+F) 45.893 58.192 (12.299)
H INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (G-D) (21.746) (5.230) (16.516)
I DEBITO FINANZIARIO NON CORRENTE 69.504 80.887 (11.383)
J STRUMENTI DI DEBITO 24.896 24.850 46
K DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI NON CORRENTI - - -
L INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (I+J+K) 94.400 105.737 (11.337)
M TOTALE INDEBITAMENTO FINANZIARIO (H+L) 72.654 100.507 (27.853)
31/12/21 31/12/20
Indebitamento finanziario documento ESMA 32-382-1138 72.654 100.507
Deposito vincolato Smilla (4.233) (4.233)
Indebitamento finanziario netto 68.421 96.274
81
Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide ammontano a 67.267 migliaia di euro e sono composte da:
depositi bancari per 67.234 migliaia di euro e
cassa per 33 migliaia di euro.
Per maggiori dettagli relativi alle disponibilità liquide si veda il Rendiconto Finanziario consolidato.
Altre attività finanziarie correnti
Le altre attività finanziarie correnti ammontano a 372 migliaia di euro ed includono:
un deposito per 366 migliaia di euro posseduto da PRIMA POWER SUZHOU;
un credito verso la società Lamiera Servizi pari a 6 migliaia di euro, società partecipata di PRIMA
INDUSTRIE SpA al 19%;
Strumenti di debito
Il debito verso gli obbligazionisti ammonta complessivamente a 25.734 migliaia di euro, inclusivo di
interessi maturati, ma non ancora liquidati per un importo pari a 734 migliaia di euro. Il debito netto
esposto in bilancio ammonta a 25.584 migliaia di euro, poiché a parziale riduzione del debito sono stati
portati gli oneri accessori sostenuti al momento dell’emissione delle obbligazioni.
La quota a scadenza oltre i 12 mesi è pari 24.896 migliaia di euro.
Debito finanziario
Qui di seguito i principali finanziamenti bancari inclusi nell’indebitamento finanziario erogati a PRIMA
INDUSTRIE SpA.
Il finanziamento MPS al 31/12/2021 ammonta complessivamente a 5.100 migliaia di euro, il debito
netto esposto in bilancio è pari a 5.093 migliaia di euro ed include gli oneri accessori sostenuti al
momento della sottoscrizione del finanziamento.
Il finanziamento MPS è per 3.698 migliaia di euro scadente oltre i 12 mesi.
Il finanziamento BPM al 31/12/2021 ammonta complessivamente a 9.167 migliaia di euro, il debito
netto esposto in bilancio è pari a 9.146 migliaia di euro ed include gli oneri accessori sostenuti al
momento della sottoscrizione del finanziamento.
Il finanziamento BPM è per 3.496 migliaia di euro scadente oltre i 12 mesi.
Il finanziamento UNICREDIT al 31/12/2021 ammonta complessivamente a 5.555 migliaia di euro, il
debito netto esposto in bilancio è pari a 5.547 migliaia di euro ed include gli oneri accessori sostenuti al
momento della sottoscrizione del finanziamento.
Il finanziamento INTESA al 31/12/2021 ammonta complessivamente a 6.679 migliaia di euro, inclusivo di
interessi maturati, ma non ancora liquidati per un importo pari a 12 migliaia di euro. Il debito netto
esposto in bilancio è pari a 6.670 migliaia di euro ed include gli oneri accessori sostenuti al momento
della sottoscrizione del finanziamento.
Il finanziamento INTESA è per 3.331 migliaia di euro scadente oltre i 12 mesi.
Il finanziamento BNL al 31/12/2021 ammonta complessivamente a 9.781 migliaia di euro, inclusivo di
interessi maturati, ma non ancora liquidati per un importo pari a 3 migliaia di euro. Il debito netto
esposto in bilancio è pari a 9.724 migliaia di euro ed include gli oneri accessori sostenuti al momento
della sottoscrizione del finanziamento.
Il finanziamento BNL è per 7.300 migliaia di euro scadente oltre i 12 mesi.
82
Si precisa che a dicembre 2021 il finanziamento BNL sottoscritto nel 2018 dalla capogruppo PRIMA
INDUSTRIE SpA è stato oggetto di una rinegoziazione. La scadenza originaria prevista al 19/06/2023 è
stata prorogata al 19/12/2025 ed il margine applicato è stato modificato da 155 a 160 punti percentuali
annui.
Da un punto di vista contabile, ai sensi dell’IFRS 9, tale rinegoziazione ha comportato lo svolgimento di
un’analisi qualitativa e quantitativa della nuova passività finanziaria rispetto a quella antecedente alla
rinegoziazione, per valutare se la modifica intercorsa abbia natura sostanziale oppure non sostanziale.
Ad esito delle verifiche svolte si è concluso che la modifica nei termini della passività finanziaria non ha
avuto natura sostanziale. La rinegoziazione ha determinato un impatto positivo di modestissima entità
imputabile alla prevalenza dell’estensione temporale della passività rispetto al lieve incremento dello
spread applicato al finanziamento.
Sia sui finanziamenti Intesa, Unicredit, BPM, MPS e BNL che sul Bond insistono dei covenants con
misurazione semestrale ed annuale; i covenants misurati sul bilancio consolidato al 31/12/2021
risultano rispettati.
Tra i debiti finanziari non correnti sono inclusi anche altri finanziamenti bancari per 2.259 migliaia di
euro sottoscritti da PRIMA ELECTRO SpA ed uno strumento finanziario derivato (IRS Interest Rate Swap)
il cui fair value è pari a 140 migliaia di euro.
Nell’indebitamento finanziario corrente sono ricompresi la quota a breve dei finanziamenti BNL per
2.424 migliaia di euro, MPS per 1.395 migliaia di euro, BPM per 5.650 migliaia di euro, UNICREDIT per
5.547 migliaia di euro, INTESA per 3.339 migliaia di euro, linee di credito e bank overdrafts per 14.078
migliaia di euro, altri finanziamenti bancari per 2.082 migliaia di euro oltre che a strumenti finanziari di
copertura sul rischio cambio (Currency Rate Swap) pari a 45 migliaia di euro e la quota corrente del
debito verso gli obbligazionisti pari a 688 migliaia di euro.
Nell’indebitamento finanziario sono altresì inclusi altri debiti finanziari complessivamente pari a 59.926
migliaia di euro (di cui 10.645 migliaia di euro correnti) che si riferiscono a:
debiti per leasing finanziari per un importo pari a 42.832 migliaia di euro (di cui 6.006 migliaia di
euro correnti);
finanziamento CDP per 10.938 migliaia di euro (di cui 3.125 migliaia di euro corrente);
altri debiti finanziari per 5.886 migliaia di euro (di cui 1.343 migliaia di euro correnti); tali debiti
si riferiscono principalmente a finanziamenti agevolati ministeriali;
incentivi governativi erogati per fronteggiare l’emergenza da COVID-19 alla società PRIMA
POWER CENTRAL EUROPE per 270 migliaia di euro (di cui 171 migliaia di euro correnti).
Indicatori finanziari (“covenants”)
I contratti di finanziamento BNL, Intesa, Unicredit, BPM, MPS, CDP ed il Bond prevedono il rispetto di
una serie di parametri economici-finanziari (covenants) per tutto il periodo di durata degli stessi e con
valori variabili nei diversi periodi di misurazione.
Si espongono qui di seguito le tabelle con l’indicazione dei covenants attualmente in vigore per il
31/12/2021 ed i periodi di misurazione seguenti.
83
I covenants misurati sul bilancio consolidato al 31/12/2021 risultano rispettati.
Strumenti di copertura dei flussi finanziari e contabilizzazione delle relative operazioni
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE utilizza strumenti finanziari di copertura delle fluttuazioni sia dei tassi di
interesse, che dei tassi di cambio con riferimento a transazioni commerciali in dollari, renminbi ed in
sterline.
I derivati, utilizzati dal Gruppo esclusivamente come strumenti di copertura e non come investimenti
speculativi, si qualificano ai sensi dell’IFRS 9 come attività/passività finanziarie da valutare al fair
value.
Nel contesto della definizione della strategia e degli obiettivi per la gestione del rischio, la
qualificazione delle operazioni come di copertura richiede:
l’esistenza di una relazione economica tra l’elemento coperto e lo strumento di copertura tale
da operare la compensazione delle relative variazioni di valore, senza che questa sia inficiata
dal livello del rischio di credito della controparte;
la definizione di un rapporto di copertura coerente con gli obiettivi aziendali di gestione del
rischio, opportunamente ribilanciati, ove necessario. Eventuali modifiche agli obiettivi aziendali
di gestione del rischio, il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la
qualificazione delle operazioni come di copertura, l’attivazione di operazioni di ribilanciamento,
determinano l’interruzione prospettica, totale o parziale, della copertura.
(*) per il finanziamento MPS il paramentro è < 3,5
Rapporto Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA su base consolidata
non superiore a :
4,0 per tutta la durata del prestito, da calcolarsi il
30/06 e il 31/12 di ogni anno
Rapporto Indebitamento Finanziario Netto/Patrimonio netto su base
consolidata non superiore a :
1,5 per tutta la durata del prestito, da calcolarsi il
30/06 e il 31/12 di ogni anno
(**) covenant applicabile solo ai finanziamenti BPM e MPS (per MPS questo parametro è <2,0)
CDP
Rapporto EBITDA/Oneri Finanziari Netti su base consolidata non
inferiore a :
3,5 per tutta la durata del prestito, da calcolarsi il
31/12 di ogni anno
Rapporto Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA su base consolidata
non superiore a :
3,0 per tutta la durata del prestito, da il 31/12 di ogni
anno
Rapporto Indebitamento Finanziario Netto/Patrimonio netto su base
consolidata non superiore a :
1,5 per tutta la durata del prestito, da calcolarsi il
31/12 di ogni anno
Rapporto EBITDA/Oneri Finanziari Netti su base consolidata non
inferiore a :
3,5 per tutta la durata del prestito, da calcolarsi il
30/06 e il 31/12 di ogni anno
BOND
BNL, INTESA, UNICREDIT, BPM, MPS
Rapporto EBITDA/Oneri Finanziari Netti su base consolidata non
inferiore a :
4,25 per tutta la durata del prestito, da calcolarsi il
30/06 e il 31/12 di ogni anno
Rapporto Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA su base consolidata
non superiore (*) a :
3,00 per tutta la durata del prestito, da calcolarsi il
30/06 e il 31/12 di ogni anno
Rapporto Indebitamento Finanziario Netto/Patrimonio netto su base
consolidata non superiore a (**):
1,5 per tutta la durata del prestito, da calcolarsi il
30/06 e il 31/12 di ogni anno
84
Il Gruppo alla data del 31/12/2021 possiede alcuni strumenti derivati per un importo netto negativo
complessivo pari a 185 migliaia di euro, di cui passività non correnti per 140 migliaia di euro e passività
correnti per 45 migliaia di euro.
L’IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base
alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del medesimo.
La classificazione IFRS 7 comporta la seguente gerarchia:
livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati (“unadjusted”) in mercati attivi
per identici assets o liabilities;
livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel
“livello 1”, ma che sono osservabili direttamente o indirettamente. Rientrano in questa
categoria gli strumenti con cui il Gruppo mitiga i rischi derivanti dalla fluttuazione dei tassi di
interesse e di cambio;
livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono
basati su dati di mercato osservabili (“unobservable inputs”). Non sono presenti strumenti
finanziari così valutati.
Come previsto dall’amendment allo IAS 7, di seguito si espone un prospetto delle variazioni delle
passività derivanti da attività di finanziamento, siano esse variazioni derivanti da flussi finanziari o
variazioni non in disponibilità liquide.
Strumenti finanziari derivati passivi non correnti
TIPOLOGIA SOCIETÀ CONTROPARTE
DATA
SCADENZA
NOZIONALE
RIFERIMENTO
MTM 31/12/21
IRS - Hedge accounting Prima Industrie SpA BPM 31/12/22 7.000 47
IRS - Hedge accounting Prima Industrie SpA Unicredit 19/12/22 5.555 € 31 €
IRS - Hedge accounting Prima Industrie SpA Intesa Sanpaolo 31/03/23 5.000 39
IRS - Hedge accounting Prima Industrie SpA BNL 19/12/25 9.778 23
TOTALE 140 €
Strumenti finanziari derivati passivi correnti
TIPOLOGIA SOCIETÀ CONTROPARTE
DATA
SCADENZA
NOZIONALE
RIFERIMENTO
MTM 31/12/21
CRS - Non hedge accounting Prima Industrie SpA MPS 21/03/22 $3.000 45 €
TOTALE 45
Variazioni da flussi
finanziari
Accensioni Effetto Cambi Fair value 31/12/21
Debiti finanziari 102.238 (30.548) - 2 - 71.692
Obbligazioni emesse 25.540 44 - - - 25.584
Leasing 35.732 (6.604) 13.122 582 - 42.832
Derivati 419 - - - (234) 185
TOTALE 163.929 (37.108) 13.122 584 (234) 140.293
Variazioni non in disponibilità liquide
31/12/20
Valori in migliaia di euro
85
Ripartizione debiti finanziari per scadenza e tasso di interesse
Si espone qui di seguito la suddivisione dei debiti finanziari verso banche ed altri finanziatori (inclusi i
debiti per leasing e debiti bancari per derivati al solo fine di fornire una situazione in quadratura con i
dati esposti in bilancio) per scadenza e tasso di interesse.
Debiti finanziari correnti
DEBITI BANCARI CORRENTI
TASSO DI INTERESSE
EFFETTIVO
SCADENZA 31/12/21
Bond 3,5% 28/02/25 688
Finanziamento CDP Euribor 6m + spread 1,2% 30/06/25 3.125
Smilla 0,50% 31/12/25 1.027
Smilla Euribor 6m + 3,5% 31/12/25 33
MISE 0,448% 26/11/23 176
UBI 0,50% 03/06/26 107
Incentivi governativi N/A N/A 171
Leasing N/A N/A 6.006
Bank overdrafts N/A A vista 54
Interessi bancari da liquidare N/A N/A 49
Derivato - CRS N/A N/A 45
TOTALE 11.481
PARTE CORRENTE DELL'INDEBITAMENTO NON CORRENTE
TASSO DI INTERESSE
EFFETTIVO
SCADENZA 31/12/21
Intesa revolving
Euribor 6m + 1,45% 31/03/23 5.991
BPM Euribor 6m + 1,80% 30/06/23 5.650
Unicredit Euribor 6m + 1,85% 31/12/22 5.547
BNL revolving Euribor 3m + 1,45% 20/01/22 2.000
BNL revolving Euribor 3m + 1,45% 17/01/22 3.000
Intesa Euribor 6m + 1,25% 30/09/23 3.339
Unicredit revolving Euribor 6m + 1,85% 31/12/22 2.988
BNL Euribor 6m + 1,60% 19/12/25 2.424
MPS Euribor 6m + 1,45% 30/06/23 1.404
Banco BPM Euribor 3m + 1,55% 29/09/23 1.327
BCC-CCB Euribor 3m + 1,35% 24/11/23 742
TOTALE 34.412
86
Debiti finanziari non correnti
Si riporta qui di seguito la distribuzione temporale dei pagamenti dei debiti finanziari.
12. Attività non correnti destinate alla dismissione
Al 31/12/2021 il valore delle attività non correnti destinate alla dismissione è pari a 4.775 migliaia di
euro e si riferisce:
ad una partecipazione detenuta dalla PRIMA ELECTRO SpA nella società OSAIcnc Srl per 4.000
migliaia di euro;
ad una porzione dello stabilimento industriale sito a Collegno in provincia di Torino della
capogruppo PRIMA INDUSTRIE SpA per 775 migliaia di euro, svalutato di 266 migliaia di euro nel
corso dell’esercizio per allineare il valore al prezzo di realizzo. Tale immobile è stato venduto a
febbraio 2022.
La restante variazione di 214 migliaia di euro si riferisce alla vendita dell’ultima unità immobiliare
situata nel mantovano.
DEBITO FINANZIARIO NON CORRENTE
TASSO DI INTERESSE
EFFETTIVO
SCADENZA 31/12/21
Finanziamento CDP Euribor 6m + spread 1,2% 30/06/25 7.813
BNL Euribor 6m + 1,60% 19/12/25 7.300
MPS Euribor 6m + 1,45% 30/06/23 3.698
BPM Euribor 6m + 1,80% 30/06/23 3.496
Intesa Euribor 6m + 1,25% 30/09/23 3.329
BCC-CCB Euribor 3m + 1,35% 24/11/23 1.252
Banco BPM Euribor 3m + 1,55% 29/09/23 1.007
Smilla 0,5% 31/12/25 3.117
Smilla Euribor 6m + 3,5% 31/12/25 814
UBI 0,50% 03/06/26 435
MISE 0,448% 26/11/23 178
Incentivi governativi N/A N/A 99
Leasing N/A N/A 36.826
Derivato - IRS N/A N/A 140
TOTALE 69.504
STRUMENTI DI DEBITO
TASSO DI INTERESSE EFFETTIVO
SCADENZA 31/12/21
Bond 3,5% 28/02/25 24.896
TOTALE 24.896
Valori espressi in euro migliaia 2022 2023 2024 2025 e oltre TOTALE
DEBITI BANCARI CORRENTI (*) 11.436 - - - 11.436
PARTE CORRENTE DELL'INDEBITAMENTO NON CORRENTE 34.412 - - - 34.412
DEBITO FINANZIARIO NON CORRENTE (*) - 25.634 12.405 31.325 69.364
STRUMENTI DI DEBITO - (47) (49) 24.992 24.896
TOTALE 45.848 25.587 12.356 56.317 140.108
(*) escluso il fair value dei derivati
87
13. Patrimonio netto
CAPITALE SOCIALE
Il Capitale Sociale ammonta a 26.208 migliaia di euro (suddiviso in 10.483.274 azioni ordinarie del
valore nominale di euro 2,50 cadauna).
RISERVA LEGALE
La voce ammonta a 5.242 migliaia di euro ed è aumentata rispetto all’esercizio 2020 per effetto della
destinazione dell’utile dell’esercizio precedente.
ALTRE RISERVE
La voce Altre riserve ha un valore di 68.161 migliaia di euro ed è composta da:
Riserva sovrapprezzo azioni: pari a 57.507 migliaia di euro.
Riserva acquisto azioni proprie: negativa per 3.042 migliaia di euro.
Riserva stock grant: pari a 223 migliaia di euro.
Spese aumento capitale sociale: è negativa per 1.286 migliaia di euro e rappresenta i costi
sostenuti per gli aumenti di capitale sociale.
Riserva per adeguamento fair value derivati: è negativa per 98 migliaia di euro ed è relativa alla
parte iscritta direttamente a patrimonio netto, al netto dell’effetto fiscale, del valore di
mercato dei contratti derivati di copertura dei rischi sulla variabilità dei tassi di interesse.
Altre riserve: pari a 14.857 migliaia di euro.
RISERVA DI CONVERSIONE
La Riserva di conversione è positiva per 4.274 migliaia di euro, ed è aumentata rispetto allo scorso
esercizio di 5.499 migliaia di euro.
UTILI A NUOVO
Tale voce risulta positiva per 60.623 migliaia di euro e recepisce i risultati degli anni precedenti delle
società consolidate, la variazione per area di consolidamento e le minusvalenze/plusvalenze generatesi
per effetto dell’acquisto o della cessione delle azioni proprie e l’effetto degli utili/perdite attuariali al
netto dell’effetto fiscale sulle indennità di fine rapporto dei dipendenti. Include altresì gli importi
relativi alle differenze di trattamento contabile emerse alla data di transizione agli IAS/IFRS,
riconducibili alle rettifiche operate sui saldi relativi ai bilanci redatti in conformità ai principi contabili
nazionali.
RISULTATO DI PERIODO
Tale voce accoglie l’utile dell’esercizio attribuibile agli azionisti di maggioranza della capogruppo pari a
7.798 migliaia di euro (perdita di 7.201 migliaia di euro al 31/12/2020).
PATRIMONIO NETTO AZIONISTI DI MINORANZA
Tale voce è positiva per 3.412 migliaia di euro (al 31/12/2020 ammontava a 2.844 migliaia di euro) ed è
aumentata di 568 migliaia di euro rispetto allo scorso esercizio. I movimenti del patrimonio netto
attribuibile agli azionisti di minoranza si riferiscono al risultato del periodo ed alla riserva di
conversione.
RISULTATO DI PERIODO COMPLESSIVO
Il risultato di periodo complessivo risulta positivo per 14.107 migliaia di euro ed è così composto:
Utile del periodo pari a 8.025 migliaia di euro;
88
Riserva di conversione: positiva per 5.840 migliaia di euro (di cui 5.499 migliaia di euro si
riferiscono agli azionisti di maggioranza e 341 migliaia di euro agli azionisti di minoranza);
Riserva per adeguamento fair value derivati: positiva per 207 migliaia di euro (al netto di un
effetto fiscale pari a -49 migliaia di euro);
Effetto degli utili/perdite attuariali sulle indennità di fine rapporto dei dipendenti in accordo
all’applicazione dello IAS 19 revised: positivo per 35 migliaia di euro (al netto di un effetto
fiscale pari a -19 migliaia di euro).
RACCORDO TRA RISULTATO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E GLI ANALOGHI VALORI DEL
GRUPPO
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato
dell’esercizio 2021 ed il patrimonio netto al 31/12/2021 di Gruppo con gli analoghi valori della
capogruppo PRIMA INDUSTRIE SpA.
14. Benefici ai dipendenti
La voce Benefici ai dipendenti al 31/12/2021 è pari a 6.728 migliaia di euro ed è diminuita rispetto al
31/12/2020 di 376 migliaia di euro.
Si riporta qui di seguito un raffronto delle voci in oggetto.
Si riporta di seguito una movimentazione del Trattamento di Fine Rapporto.
RACCORDO TRA RISULTATO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E GLI ANALOGHI VALORI DEL
GRUPPO
PATRIMONIO
NETTO AL
31/12/21
RISULTATO AL
31/12/21
PATRIMONIO
NETTO AL
31/12/20
RISULTATO AL
31/12/20
Bilancio Separato di PRIMA INDUSTRIE S.p.A. 94.258 (3.623) 98.558 2.340
Contabilizzazione del patrimonio netto e dei risultati conseguiti dalle imprese consolidate 252.152 12.780 234.793 1.639
Contabilizzazione Avviamenti inclusa porzione allocata sul Marchio 10.267 (1.908) 12.207 (1.878)
Eliminazione dei valori delle partecipazioni valutate con il metodo integrale (183.843) - (184.082) -
Eliminazione degli utili e delle perdite infragruppo inclusi nel magazzino e nelle immobilizzazioni (7.499) 1.865 (9.076) (883)
Eliminazione delle svalutazioni/rivalutazioni delle partecipazioni consolidate 8.660 2.451 8.544 1.836
Eliminazione dei dividendi distribuiti tra le società controllate - (3.662) - (11.126)
Valutazione metodo del patrimonio netto (24) - (24) -
Effetto fiscale su rettifiche di consolidamento 1.526 117 1.328 695
Altre scritture di consolidamento 221 5 216 (37)
Bilancio Consolidato del Gruppo PRIMA INDUSTRIE 175.718 8.025 162.464 (7.414)
BENEFICI AI DIPENDENTI 31/12/21 31/12/20
TFR 3.950 4.283
Premio di anzianità e altri fondi pensione 2.778 2.821
TOTALE 6.728 7.104
TFR (valori espressi in migliaia di euro) 2021 2020
Saldo di apertura 4.283 4.282
TFR pagato nel periodo (397) (153)
Utili/perdite attuariali 55 128
Oneri finanziari 9 26
Saldo di chiusura 3.950 4.283
89
Le principali ipotesi attuariali utilizzate per la stima della passività finale relativa ai benefici ai
dipendenti sono le seguenti.
Per il Trattamento di Fine Rapporto ed il Premio di anzianità sono state assunte le seguenti ipotesi
demografiche:
le probabilità di morte determinate dalla Regione Generale dello Stato denominate RG48;
per le probabilidi inabilità quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS per tutte le
proiezioni al 2010;
l’epoca di pensionamento pari al primo dei requisiti pensionabili per l’Assicurazione Generale
Obbligatoria;
le probabilità di uscita per cause diverse dalla morte per una frequenza diversa a seconda delle
società;
le probabilità di anticipazione si è supposto un valore annuo pari al 3,0%.
Inoltre per il solo TFR è stata svolta un’analisi di sensitività che ha mostrato un impatto non rilevante
con la variazione delle seguenti variabili:
Tasso di attualizzazione +0,50%/-0,50%
Tasso di inflazione +0,25%/-0,25%
Tasso di Turnover +2,00%/-2,00%.
15. Passività fiscali per imposte differite
Le passività fiscali per imposte differite sono pari a 4.678 migliaia di euro, in diminuzione di 81 migliaia
di euro rispetto al 31/12/2020.
Si espone qui di seguito la composizione delle passività fiscali per imposte differite al 31/12/2021 e al
31/12/2020.
Si segnala che le passività fiscali per imposte differite sul marchio derivanti dalla aggregazione
aziendale del Gruppo FINN-POWER sono pari a 553 migliaia di euro.
Ipotesi Attuariali 31/12/21 31/12/20
Tasso annuo tecnico di attualizzazione 0,44% -0,02% - 0,34%
Tasso annuo di inflazione 1,20% 1,00%
Tasso annuo di incremento TFR e altri fondi pensione 2,25% - 2,70% 2,25% - 2,5%
PASSIVITÀ FISCALI PER IMPOSTE DIFFERITE 31/12/21 31/12/20
Saldo di apertura 4.759 5.366
Incrementi 1.746 1.777
Decrementi (2.030) (2.108)
Differenze di cambio 203 (276)
Saldo di chiusura 4.678 4.759
PASSIVITÀ FISCALI PER IMPOSTE DIFFERITE 31/12/21 31/12/20
Attivi materiali/immateriali non correnti/leasing 4.098 3.643
Crediti/Debiti commerciali e altre voci 580 1.116
TOTALE 4.678 4.759
90
Non sono state iscritte imposte differite sulle riserve di utili non distribuiti delle controllate.
16. Fondi per rischi ed oneri
I fondi per rischi ed oneri sono pari a 22.506 migliaia di euro e sono aumentati rispetto al 31/12/2020 di
2.757 migliaia di euro; la quota non corrente si riferisce esclusivamente al fondo indennità clientela
agenti ed ammonta complessivamente a 244 migliaia di euro.
Si riporta qui di seguito un prospetto riepilogativo della quota a breve.
I fondi rischi correnti si riferiscono principalmente alla garanzia di prodotti (pari a 13.686 migliaia di
euro) ed alla miglior stima dei costi ancora da sostenere per il completamento di alcune attività
ancillari alla vendita di macchinari già riconosciuti a ricavo (pari a 8.172 migliaia di euro). Il Fondo
garanzia è relativo agli accantonamenti per interventi in garanzia tecnica sui prodotti del Gruppo ed è
ritenuto congruo in rapporto ai costi di garanzia che dovranno essere sostenuti.
Gli altri fondi pari a 404 migliaia di euro si riferiscono a procedimenti legali, fiscali ed altre vertenze;
tali fondi rappresentano la miglior stima da parte del management delle passività che devono essere
contabilizzate con riferimento a procedimenti legali, fiscali sorti nel corso dell’ordinaria attività
operativa nei confronti di rivenditori, clienti, fornitori o autorità pubbliche ed amministrazioni
finanziarie.
17. Debiti commerciali, acconti ed altri debiti
Il valore dei debiti commerciali è aumentato rispetto al 31/12/2020 di 28.849 migliaia di euro.
La voce Acconti da clienti è aumentata rispetto al 31/12/2020 ed è pari a 52.450 migliaia di euro; si
ricorda che tale voce contiene, sia gli acconti su ordini relativi a macchine non ancora consegnate, sia
quelli generati dall’applicazione del principio contabile IFRS 15 relativi a macchine già consegnate, ma
non ancora accettate dal cliente finale e pertanto non iscrivibili tra i ricavi.
La voce Altri debiti è aumentata di 4.982 migliaia di euro rispetto al 31/12/2020 ed accoglie debiti
previdenziali e assistenziali, debiti verso dipendenti, ratei e risconti passivi ed altri debiti minori.
Per maggiori dettagli si veda la tabella qui di seguito esposta.
FONDI RISCHI A BREVE
FONDO GARANZIA E
FONDO DI COMPLET.
ALTRI FONDI TOTALE
Valore al 31 Dicembre 2019 20.056 588 20.644
Accantonamenti 20.134 178 20.312
Utilizzi del periodo (20.549) (205) (20.754)
Differenze di cambio (657) (34) (691)
Valore al 31 Dicembre 2020 18.984 527 19.511
Accantonamenti 15.584 243 15.827
Utilizzi del periodo (13.273) (355) (13.628)
Differenze di cambio 563 (11) 552
Valore al 31 Dicembre 2021 21.858 404 22.262
DEBITI COMMERCIALI, ACCONTI ED ALTRI DEBITI 31/12/21 31/12/20
Debiti commerciali 98.239 69.390
Acconti 52.450 40.019
Altri debiti 24.226 19.244
TOTALE 174.915 128.653
91
18. Passività fiscali per imposte correnti
Le passività fiscali per imposte correnti al 31/12/2021 risultano essere pari a 8.712 migliaia di euro, in
aumento di 3.008 migliaia di euro rispetto al 31/12/2020.
La ripartizione delle passività fiscali è esposta di seguito.
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Come già evidenziato in precedenza, il Gruppo presenta il conto economico per “funzione”. Ai sensi del
paragrafo n.104 dello “IAS 1 Presentazione del bilancio”, si segnala che il costo del personale
al
31/12/2021 è stato pari a 112.535 migliaia di euro in aumento rispetto all’esercizio precedente di
16.037 migliaia di euro (96.498 migliaia di euro al 31/12/2020); a tal proposito si ricorda che il costo
dell’esercizio precedente era influenzato dal ricorso agli ammortizzatori sociali utilizzati per
fronteggiare la pandemia da COVID-19.
Gli ammortamenti e svalutazioni al 31/12/2021 sono pari a 19.285 migliaia di euro (al 31/12/2020 erano
pari a 32.442 migliaia di euro); si ricorda che l’esercizio 2020 includeva un impairment per 10.486
miglia di euro.
19. Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono stati ampiamente commentati nel capitolo 5 del presente
documento “Relazione sulla Gestione del Gruppo” al paragrafo “Andamento economico”.
20. Costo del venduto
Il costo del venduto comprende i costi delle funzioni che hanno partecipato in maniera diretta o
ausiliaria alla generazione dei ricavi per la vendita di prodotti o servizi. Pertanto, in tale voce si
comprendono il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute;
include anche tutti i costi dei materiali, di lavorazione e le spese generali direttamente associati alla
produzione. Si segnala che sono comprese anche le svalutazioni delle rimanenze di magazzino, gli
accantonamenti rilevati a copertura dei costi di garanzia dei prodotti venduti, i costi di trasporto e di
assicurazione sostenuti per le consegne ai clienti, nonché le commissioni di vendita riconosciute ad
agenti o distributori terzi. Il costo del venduto al 31/12/2021 è pari a 319.046 migliaia di euro ed è
aumentato di 54.772 rispetto al 31/12/2020; fra le principali componenti vi sono i materiali (244.688
migliaia di euro), le lavorazioni ed i servizi esterni (18.573 migliaia di euro).
21. Costi di ricerca e sviluppo
Questa voce include i costi relativi ai progetti di ricerca e di sviluppo non capitalizzabili, i costi dei
Tech Centers e gli overhead ad essi collegati e viene esposta al netto dei proventi per contributi (sia
nazionali, che europei) contabilizzati secondo il principio di competenza. I costi netti di ricerca e
sviluppo al 31/12/2021 ammontano a 22.603 migliaia di euro e sono diminuiti di 5.748 migliaia di euro
rispetto all’esercizio precedente; l’incidenza dei contributi pubblici è di 2.787 migliaia di euro.
PASSIVITÀ FISCALI PER IMPOSTE CORRENTI 31/12/21 31/12/20
Debiti per imposte sul reddito 4.557 1.723
Debiti per IVA 2.357 2.695
Debiti per ritenute IRPEF 1.371 1.183
Altri debiti minori 427 103
TOTALE 8.712 5.704
92
22. Spese di vendita e marketing
Questa voce include, per destinazione i costi della struttura commerciale quali il personale, le fiere e
gli eventi commerciali, il demo center, le attività promo-pubblicitarie e gli overhead ad essi collegati.
Le spese di vendita e marketing al 31/12/2021 sono pari a 26.732 migliaia di euro, contro 23.288
migliaia di euro al 31/12/2020.
23. Spese generali e amministrative
Questa voce include tutti i costi collegabili alle strutture direzionali siano esse di Gruppo o Divisionali, i
costi del Finance, dell’HR, dell’IT ed i servizi generali. Le spese generali e amministrative ammontano a
25.032 migliaia di euro al 31/12/2021, in aumento rispetto al 31/12/2020 (pari a 22.308 migliaia di
euro).
24. Proventi ed oneri finanziari
La gestione finanziaria del 2021 risulta negativa per 3.935 migliaia di euro.
Si evidenzia che i proventi finanziari al 31/12/2021 accolgono proventi per la gestione dei derivati pari
a 8.562 migliaia di euro e gli oneri finanziari includono oneri per la gestione dei derivati per 9.553
migliaia di euro.
Gli oneri finanziari includono oneri pari a 919 migliaia di euro legati al Bond e 923 migliaia di euro
relativi ai principali finanziamenti bancari.
Si segnala inoltre, che nel corso dell’esercizio 2021 sono stati pagati interessi netti per un importo pari
a 2.512 migliaia di euro.
25. Imposte correnti e differite
Le imposte sul reddito del 2021 evidenziano un saldo netto negativo di 2.199 migliaia di euro
principalmente riferibile al saldo della fiscalità corrente e differita.
Si segnala inoltre, che nel corso dell’esercizio 2021 sono state pagate imposte correnti (inclusa IRAP)
per un importo pari a 2.348 migliaia di euro.
GESTIONE FINANZIARIA 31/12/21 31/12/20
Proventi finanziari 8.752 4.601
Oneri finanziari (13.964) (8.723)
Oneri finanziari netti (5.212) (4.122)
Risultato netto derivante da transazioni in valuta estera 1.277 (1.185)
Totale gestione finanziaria (3.935) (5.307)
IMPOSTE SUL REDDITO 2021 2020
Imposte correnti sul reddito (incluso effetto derivante da Consolidato Fiscale) (3.345) (884)
Fiscalità differita 998 4.061
Imposte esercizi precedenti 220 (23)
Altre imposte (72) (8)
TOTALE (2.199) 3.146
93
La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in Bilancio Consolidato e l’onere fiscale teorico,
determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti nei Paesi di residenza delle società del
Gruppo è la seguente:
26. Risultato base per azione
Il calcolo del risultato base per azione al 31/12/2021, positivo per 0,75 euro (negativo per 0,69 euro al
31/12/2020), è dato dal risultato attribuibile agli azionisti della capogruppo, diviso la media ponderata
delle azioni ordinarie in circolazione.
L’utile diluito per azione è positivo per 0,74.
INFORMATIVA SULLA TRASPARENZA DELLE EROGAZIONI PUBBLICHE
Ai sensi dell’articolo 1 commi 125-129 della legge n.124/2017 successivamente integrata dal decreto
legge “Sicurezza” (n.113/2018) e dal decreto legge “Semplificazione” (n.135/2018) si espone qui di
seguito l’Informativa relativa a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque ai vantaggi
economici di qualunque genere erogati alle società italiane del Gruppo PRIMA INDUSTRIE nell’esercizio
2021 dalle pubbliche amministrazioni e da una serie di soggetti a queste assimilati con cui intrattengono
rapporti economici.
I soggetti individuati come fonte delle erogazioni di cui dare informativa sono:
Le pubbliche amministrazioni e i soggetti di cui all’articolo 2-bis del decreto legislativo 14 marzo
2013 n.33;
Le socie controllate, di diritto o di fatto, direttamente o indirettamente, da pubbliche
amministrazioni, comprese le società con azioni quotate in mercati regolamentati e le loro
partecipate;
IMPOSTE SUL REDDITO EFFETTIVE 2021 2020
Imposte correnti sul Reddito Teoriche (esclusa IRAP) (2.463) (92)
Effetto fiscale variazioni permanenti 790 (953)
Effetto fiscale variazioni temporanee (405) (1.251)
Effetto fiscale accantonamento/(eccedenza) perdite (1.497) 1.872
Altre differenze 230 (460)
IMPOSTE SUL REDDITO EFFETTIVE (3.345) (884)
RISULTATO BASE PER AZIONE 31/12/21 31/12/20
Risultato netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo (Euro/000) 7.798 (7.201)
Media ponderata numero azioni ordinarie 10.355.177 10.383.274
Risultato base per azione (Euro) 0,75 (0,69)
RISULTATO DILUITO PER AZIONE 31/12/21 31/12/20
Risultato netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo (Euro/000) 7.798 (7.201)
Media ponderata numero azioni ordinarie 10.355.177 10.383.274
Numero medio di azioni ordinarie rettificato 10.514.611 -
Risultato base per azione (Euro) 0,74 (0,69)
94
Le società a partecipazione pubblica, comprese quelle che emettono azioni quotate in mercati
regolamentati e le loro partecipate.
Si espone qui di seguito l’Informativa relativa a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque
ai vantaggi economici di qualunque genere di competenza 2021 delle società italiane del Gruppo PRIMA
INDUSTRIE.
GARANZIE PRESTATE, IMPEGNI ED ALTRE PASSIVITA’ POTENZIALI
Si espone qui di seguito la situazione al 31/12/2021 delle garanzie prestate e degli impegni assunti dal
Gruppo.
Al 31/12/2021 le garanzie prestate dal Gruppo PRIMA INDUSTRIE ammontano a 22.231 migliaia di euro e
si riferiscono a garanzie in favore di controparti commerciali e di fidejussioni verso istituti di credito.
Gli “Impegni verso società di leasing” si riferiscono a patti di riacquisto per vendite effettuate tramite
intermediari finanziari.
Valori espressi in migliaia di euro
SOGGETTO
BENEFICIARIO
ENTE EROGATORE DESCRIZIONE IMPORTO RICEVUTO
Prima Industrie SpA Unione Europea Contributi R&D 621
Prima Industrie SpA Regione Piemonte Contributi R&D 374
Prima Industrie SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta R&D 143
Prima Industrie SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta Sanificazione 3
Prima Electro SpA Regione Piemonte Contributi R&D 320
Prima Electro SpA Unione Europea Contributi R&D 206
Prima Electro SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta R&D 87
Totale 1.754
Valori espressi in migliaia di euro
SOGGETTO
BENEFICIARIO
ENTE EROGATORE DESCRIZIONE
IMPORTO DI
COMPETENZA
Prima Industrie SpA Ministero dello Sviluppo Economico Contributi R&D 1.233
Prima Industrie SpA Regione Piemonte Contributi R&D 510
Prima Industrie SpA Unione Europea Contributi R&D 82
Prima Industrie SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta beni strumentali 8
Prima Industrie SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta Sanificazione 3
Prima Electro SpA Unione Europea Contributi R&D 544
Prima Electro SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta R&D 295
Prima Electro SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta beni strumentali 50
Prima Electro SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta R&D 6
Prima Electro SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta Sanificazione 5
Totale 2.736
valori espressi in migliaia di euro 31/12/21 31/12/20
Garanzie prestate 22.231 23.982
Impegni verso società di leasing 1.810 1.928
TOTALE 24.041 25.910
95
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE, oltre alle passività probabili per le quali sono stati stanziati nei fondi rischi
i relativi accantonamenti, non ha passività potenziali da indicare, così come descritte nello IAS 37.
INFORMATIVA SU PARTI CORRELATE
Di seguito si espone l’informativa su parti correlate relativa agli organi di amministrazione, di controllo
e management strategico ed ai rapporti con le società Leeport, 3D-NT e RODSTEIN.
Il Gruppo LEEPORT commercializza macchine industriali a livello mondiale, viene considerato parte
correlata in quanto il chairman Lee Joseph che ne detiene il controllo ha acquisito azioni in PRIMA
INDUSTRIE SpA per un importo maggiore al 10%.
Le società 3D-NT e RODSTEIN vengono considerate parti correlate in quanto in esse sono coinvolte
persone che occupano ruoli manageriali o di azionisti in PRIMA INDUSTRIE SpA.
La società 3D-NT è una start-up nel campo dell’additive manufacturing, nello specifico nella tecnologia
metal powder bed; PRIMA INDUSTRIE SpA detiene una partecipazione del 19,9%.
La società RODSTEIN è una società finlandese che sviluppa e produce macchine utensili.
GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI
Gli strumenti finanziari del Gruppo, destinati a finanziarne l’attività operativa, comprendono i
finanziamenti bancari, i contratti di leasing e factoring, i depositi bancari a vista e a breve termine. Vi
sono poi altri strumenti finanziari, come i debiti ed i crediti commerciali, derivanti dall’attività
operativa.
Il Gruppo PRIMA INDUSTRIE è principalmente esposto alle seguenti categorie di rischio:
Rischio tasso di interesse
Rischio tasso di cambio
Rischio di credito
Rischio di liquidità
Il Gruppo ha adottato specifiche policies al fine di gestire correttamente i menzionati rischi con lo
scopo di tutelare la propria attività e la propria capacità di creare valore per gli Azionisti e per tutti gli
Stakeholder.
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Organi di
amministrazione, di
controllo e
management
strategico
LEEPORT 3D-NT RODSTEIN TOTALE
CREDITI AL 01/01/2021 - 2.103 17 - 2.120
CREDITI AL 31/12/2021 - 3.812 53 - 3.865
DEBITI AL 01/01/2021 486 89 648 - 1.223
DEBITI AL 31/12/2021 785 144 318 - 1.247
RICAVI 01/01/2021 - 31/12/2021 - 7.678 67 - 7.745
COSTI 01/01/2021 - 31/12/2021 1.733 - 957 30 2.720
VARIAZIONE CREDITI
01/01/2021 - 31/12/2021 - 1.709 36 - 1.745
VARIAZIONE DEBITI
01/01/2021 - 31/12/2021 299 55 (330) - 24
96
Si dettagliano qui di seguito gli obiettivi e le politiche del Gruppo per la gestione dei rischi qui sopra
elencati.
Rischio tasso di interesse
La posizione debitoria verso il sistema creditizio ed il mercato dei capitali può essere negoziata a tasso
fisso o a tasso variabile.
La variazione dei tassi di interesse di mercato genera le seguenti categorie di rischio:
una variazione in aumento dei tassi di mercato espone al rischio di maggiori oneri finanziari da
pagare sulla quota di debito a tasso variabile;
una variazione in riduzione dei tassi di mercato espone al rischio di oneri finanziari eccessivi da
pagare sulla quota di debito a tasso fisso.
In particolare, le strategie adottate dal Gruppo per fronteggiare tale rischio sono le seguenti:
Tasso di interesse Gestione/Hedging
L’esposizione al tasso di interesse è di natura strutturale, in quanto l’indebitamento finanziario netto
genera oneri finanziari netti soggetti alla volatilità del tasso di interesse, secondo le condizioni
contrattuali stabilite con le controparti finanziarie. Di conseguenza la strategia individuata è di
Gestione/Hedging e si concretizza in:
monitoring continuo dell’esposizione al rischio tasso di interesse;
attività di hedging attraverso strumenti finanziari derivati.
Rischio tasso di cambio
La posizione debitoria verso il sistema bancario ed il mercato dei capitali, nonché verso gli altri
creditori può essere espressa nella propria valuta di conto (euro), oppure in altre valute di conto. In tal
caso, l’onere finanziario del debito in valuta è soggetto al rischio tasso d’interesse non del mercato
euro, ma del mercato della valuta prescelta.
L’atteggiamento e le strategie da perseguire verso i fattori di rischio sono determinati da una pluralità
di elementi che riguardano sia le caratteristiche dei mercati di riferimento, sia il loro impatto sui
risultati di bilancio aziendali. Possono essere, infatti, identificati quattro possibili indirizzi strategici
distinti per la gestione operativa dei singoli fattori di rischio:
Avoid” strategy (elusione)
Accettazione
Gestione/Hedging
Market Intelligence” (speculazione)
In particolare, le strategie prevalentemente adottate dal Gruppo per fronteggiare tale rischio sono le
seguenti:
Tasso di cambio Gestione/Hedging
L’esposizione al rischio tasso di cambio derivante da fattori finanziari è attualmente contenuta in
quanto l’azienda non assume finanziamenti in valuta diversa dall’euro, ad eccezione di alcuni
finanziamenti delle società controllate USA, per cui i dollari statunitensi costituiscono la valuta di
riferimento.
Relativamente alle partite commerciali, invece, esiste a livello di Gruppo una certa esposizione al
rischio tasso di cambio sia perché i flussi di acquisto in dollari statunitensi della capogruppo PRIMA
97
INDUSTRIE SpA, della FINN-POWER OY e della PRIMA ELECTRO SpA non sono sufficienti a bilanciare i
flussi di vendita denominati in dollari statunitensi, sia percil Gruppo opera con altre valute diverse
dall’euro.
Il Gruppo si è dotato di linee guida per la gestione dei rischi cambi nelle principali valute in cui opera
(essenzialmente dollaro statunitense e renminbi cinese). L’obiettivo è di coprire dal rischio di cambio i
risultati di budget, attraverso la sottoscrizione di strumenti derivati di copertura. La gestione di tali
coperture è effettuata dalla capogruppo PRIMA INDUSTRIE SpA.
Il Gruppo effettua pertanto un monitoring per ridurre tale rischio di cambio anche attraverso il ricorso
a strumenti di copertura.
Inoltre, per le residuali operazioni in valuta di conto diverse dal dollaro statunitense e dal renminbi
cinese non coperte da strumenti derivati ad hoc, la strategia di gestione del rischio è piuttosto di
accettazione, sia perché si tratta prevalentemente di poste di modesto valore, sia per la difficoltà di
reperire strumenti di copertura idonei.
Rischio di credito
Il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili, inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso
dell’esercizio in modo che l’importo delle esposizioni a perdite non sia significativo.
Si segnala che non vi sono concentrazioni significative del rischio di credito nel Gruppo. Le attività
finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di
inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità
del cliente ed eventualmente considerando i dati storici.
In ottemperanza alla comunicazione CONSOB DEM/RM 11070007 del 05/08/2011, si informa che il
Gruppo PRIMA INDUSTRIE non detiene alcun titolo obbligazionario emesso da governi centrali e locali e
neppure da enti governativi, tantomeno ha erogato prestiti a queste istituzioni.
Rischio di liquidità
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti per far fronte alle
obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti.
Il rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo può sorgere dai ritardi di pagamento delle proprie vendite
e più in generale dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nei tempi
necessari. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono
monitorati o gestiti centralmente sotto il controllo della tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di
garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie.
Il Gruppo opera al fine di realizzare operazioni di raccolta sui diversi mercati finanziari con varie forme
tecniche, con lo scopo di garantire un giusto livello di liquidità sia attuale che prospettico. L’obiettivo
strategico è di far sì che in ogni momento il Gruppo disponga di affidamenti sufficienti a fronteggiare le
scadenze finanziarie dei successivi dodici mesi.
L'attuale difficile contesto dei mercati sia operativi sia finanziari richiede particolare attenzione alla
gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare
risorse finanziarie con la gestione operativa e al mantenimento di un adeguato livello di liquidità
disponibile.
Il Gruppo prevede, quindi, di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli
investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile,
98
l’utilizzo delle linee di credito, il rinnovo dei prestiti bancari ed eventualmente il ricorso ad altre forme
di provvista di natura non ordinaria.
EVENTI ED OPERAZIONI DI NATURA NON RICORRENTE
La tabella di seguito sintetizza le operazioni di natura non ricorrente poste in essere dal Gruppo nel
corso del 2021 che hanno avuto impatto negativo sul conto economico per 2.566 migliaia di euro.
La voce COVID-19 riguarda le spese sostenute dal Gruppo prevalentemente per l’acquisto dei dispositivi
di sicurezza, sanificazione degli ambienti ed eventuali costi sostenuti per la cancellazione sia di
trasferte (sia internazionali che nazionali) dei propri dipendenti sia che di eventi commerciali.
Gli incentivi governativi pari a 878 migliaia di euro si riferiscono alle sovvenzioni pubbliche che alcune
società del Gruppo hanno ricevuto per fronteggiare l’emergenza da COVID-19; i più rilevanti sono stati
erogati alla società PRIMA POWER LASERDYNE per 801 migliaia di euro ed alla PRIMA POWER CENTRAL
EUROPE per 43 migliaia di euro.
Tra i costi non ricorrenti sono inclusi costi di riorganizzazione e ristrutturazione di alcune società del
Gruppo tra cui PRIMA INDUSTRIE SpA e PRIMA POWER GMBH; tra tali costi sono altresì inclusi i costi di
rilocalizzazione dello stabilimento della società PRIMA INDUSTRIE SpA.
TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2021 il Gruppo non
ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa,
secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali, sono quelle operazioni che per
significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di
determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell’accadimento (prossimità alla chiusura
dell’esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza delle informazioni in
bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti
di minoranza.
Firma organo amministrativo delegato
____________________________
EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI
(espressi in migliaia di euro)
Margine Lordo
Costi di ricerca
e sviluppo
Spese di
vendita e
marketing
Spese generali e
amministrative
Totale al
31/12/2021
Totale al
31/12/2020
Variazione
2021 verso
2020
COVID-19 (518) (1) (5) (2) (526) (951) 425
COVID-19 - Incentivi governativi 486 242 65 85 878 1.511 (633)
Riorganizzazione/ristrutturazione (966) (80) (270) (452) (1.768) (1.695) (73)
Contenziosi legali/fiscali e penalità da clienti (327) - - (496) (823) (2.091) 1.268
Impairment PRIMA ELECTRO - BU LASER (effetto netto) - - - - - (8.513) 8.513
Svalutazioni di immobilizzazioni immateriali - - - (61) (61) - (61)
Svalutazioni di immobilizzazioni materiali
(266) - - - (266) - (266)
EBIT (1.591) 161 (210) (926) (2.566) (11.739) 9.173
Svalutazione partecipazione Caretek - - - - - (49) 49
Plusvalenza da cessione partecipazione Härmämedi OY - - - - - 54 (54)
EBT (1.591) 161 (210) (926) (2.566) (11.734) 9.168
99
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO AL 31/12/2021
AI SENSI DELL’ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE
MODIFICHE E INTEGRAZIONI
1. I sottoscritti Gianfranco Carbonato (Presidente Esecutivo) e Marco Pintauro (Dirigente Preposto
alla redazione dei documenti contabili societari) della PRIMA INDUSTRIE SpA attestano, tenuto anche
conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del
bilancio consolidato nel corso dell’esercizio 2021.
2. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1 il bilancio consolidato:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella
Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse
nel consolidamento.
3.2 la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato
della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel
consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Data: 14/03/2022
Firma Presidente Esecutivo
________________________
Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
______________________
100
cAPITOLO 9. BILANCIO D’ESERCIZIO DI PRIMA INDUSTRIE S.p.a. aL 31/12/2021
101
CAPITOLO 9. BILANCIO D’ESERCIZIO DI PRIMA INDUSTRIE SPA AL 31/12/2021
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
Valori in migliaia di euro Note 31/12/2021 31/12/2020
Immobilizzazioni materiali 1 37.632 27.078
Immobilizzazioni immateriali 2 5.774 7.574
Partecipazioni in società controllate 3 179.074 179.421
Partecipazioni in società collegate 4 418 418
Altre partecipazioni 5 60 60
Attività finanziarie non correnti 6 2.728 2.728
Attività fiscali per imposte anticipate 7 9.345 7.285
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 235.031 224.564
Rimanenze 8 45.411 34.665
Crediti commerciali 9 68.238 61.993
Altri crediti 10 3.489 3.238
Altre attività fiscali 11 2.037 1.411
Strumenti finanziari derivati 12 - 365
Attività finanziarie correnti 6 2.306 2.765
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 10.075 11.196
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 131.556 115.633
Attività non correnti destinate alla dismissione 14 775 1.255
TOTALE ATTIVITA' 367.362 341.452
Capitale sociale 15 26.208 26.208
Riserva legale 15 5.242 5.213
Altre riserve 15 68.129 66.495
Utili (perdite) a nuovo 15 (1.698) (1.698)
Utile (perdita) dell'esercizio 15 (3.623) 2.340
TOTALE PATRIMONIO NETTO 94.258 98.558
Finanziamenti 16 79.028 91.435
Benefici ai dipendenti 17 4.538 4.668
Passività fiscali per imposte differite 18 1.380 1.266
Fondi per rischi ed oneri 19 8.904 8.782
Strumenti finanziari derivati 12 140 419
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 93.990 106.570
Debiti commerciali 20 78.989 58.351
Acconti 20 13.986 6.071
Altri debiti 20 8.611 6.922
Debiti verso banche e finanziamenti 16 67.425 57.207
Passività fiscali per imposte correnti 21 3.048 1.915
Fondi per rischi ed oneri 19 7.010 5.858
Strumenti finanziari derivati 12 45 -
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 179.114 136.324
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 367.362 341.452
102
CONTO ECONOMICO
Valori in migliaia di euro Note 31/12/2021 31/12/2020 (*)
Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni 22 182.735 134.836
Costo del Venduto 23 (161.811) (119.802)
MARGINE LORDO 20.924 15.034
Costi di ricerca e sviluppo 24 (8.198) (6.062)
Spese di vendita e marketing 25 (8.196) (6.407)
Spese generali e amministrative 26 (9.182) (7.690)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) (4.652) (5.125)
Proventi finanziari 27 8.802 4.636
Oneri finanziari 27 (12.804) (7.412)
Dividendi e rettifiche di valore delle partecipazioni 27 3.558 8.748
Risultato netto derivante da transazioni in valuta estera 27 150 311
RISULTATO ANTE IMPOSTE (EBT) (4.946) 1.158
Imposte correnti e differite 28 1.323 1.182
RISULTATO NETTO (3.623) 2.340
(*) Al fine di fornire una migliore comparabilità, alcuni dati del 2020 sono stati oggetto di riclassifica
103
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Valori in migliaia di euro Note 31/12/2021 31/12/2020
RISULTATO NETTO DEL PERIODO (A) (3.623) 2.340
Utili/(perdite) attuariali su piani a benefici definiti 15 (51) (98)
Effetto fiscale 15 12 24
Totale altri Utili/(Perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati a conto economico al netto dell'effetto fiscale (B)
(39) (74)
Parte efficace degli utili/(perdite) sugli strumenti di copertura di flussi finanziari 15 256 177
Effetto fiscale 15 (49) (43)
Utili/(perdite) derivanti dalla conversione del branch office della Corea del Sud
15 8 22
Totale altri Utili/(Perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
a conto economico al netto dell'effetto fiscale (C)
215 156
RISULTATO NETTO DEL PERIODO COMPLESSIVO (A) + (B) +(C) (3.447) 2.422
104
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
Valori in migliaia di euro
Capitale sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Azioni proprie Riserva legale
Spese aumento
capitale sociale
Riserva per
stock grant
Riserva per
adeguamento
fair value
derivati
Altre riserve
Utili / (perdite)
a nuovo
Risultato di
periodo
PATRIMONIO
NETTO
Saldo al 31/12/2019 26.208 57.507 (1.966) 5.213 (1.286) 13 (439) 14.761 (1.698) (2.164) 96.149
Destinazione risultato esercizio preced. - - - - - - - (2.164) - 2.164 -
Piano Stock Grant - - - - - (13) - - - - (13)
Risultato di periodo complessivo - - - - - - 134 (52) - 2.340 2.422
Saldo al 31/12/2020 26.208 57.507 (1.966) 5.213 (1.286)
-
(305) 12.545 (1.698) 2.340 98.558
Destinazione risultato esercizio preced. - - - 29 - - - 2.311 - (2.340) -
Acquisto Azioni Proprie - - (1.076) - - - - - - - (1.076)
Piano Stock Grant - - - - - 223 - - - - 223
Risultato di periodo complessivo - - - - - - 207 (31) - (3.623) (3.447)
Saldo al 31/12/2021 26.208 57.507 (3.042) 5.242 (1.286)
223
(98) 14.825 (1.698) (3.623) 94.258
105
RENDICONTO FINANZIARIO
Valori in migliaia di euro 31/12/2021 31/12/2020 (*)
Risultato netto (3.623) 2.340
Rettifiche (sub-totale) 19.125 7.423
Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche di valore delle partecipazioni 5.992 8.563
Riserva per stock grants 223 (13)
Variazione delle attività/passività fiscali per imposte anticipate/differite (1.946) (2.015)
Variazione dei fondi relativi al personale (169) 41
Variazione delle rimanenze (10.746) 3.205
Variazione dei crediti commerciali (6.245) 8.385
Variazione dei debiti commerciali e acconti 28.553 (11.903)
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passivi 3.116 1.160
Variazione partecipazioni in società controllate 347 -
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività operative (A) 15.502 9.763
Cash flow derivante dall'attività di investimento
Acquisto di immobilizzazioni materiali (**) (1.715) (1.809)
Acquisto di immobilizzazioni immateriali (366) (218)
Capitalizzazione nette costi di sviluppo (628) (1.335)
Incassi da vendita di immobilizzazioni (***) 214 155
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività di investimento (B) (2.495) (3.207)
Cash flow derivante dall'attività di finanziamento
Variazione di crediti finanziari e di altre attività finanziarie 460 1.022
Variazione altre passività finanziarie non correnti e altre voci minori 1.328 (772)
Stipulazione di finanziamenti (incluse linee di credito) 20.274 22.026
Rimborsi di finanziamenti (incluse linee di credito) (32.921) (25.849)
Rimborsi di leasing finanziari (2.193) (1.967)
Acquisto Azioni proprie (1.076) -
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento (C) (14.128) (5.540)
Flusso monetario complessivo (D=A+B+C) (1.121) 1.016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio (E) 11.196 10.180
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo (G=D+E+F) 10.075 11.196
Informazioni aggiuntive al Rendiconto finanziario 31/12/2021 31/12/2020 (*)
Imposte sul reddito corrisposte - -
Interessi corrisposti 2.072 2.201
(*) Al fine di fornire una migliore comparabilità, alcuni dati del 2020 sono stati oggetto di riclassifica
(**) Non include i leasing
(***) Include attività non correnti destinate alla dismissione
106
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL
27/07/2006
Valori in migliaia di euro Note 31/12/2021
di cui parti
correlate
31/12/2020
di cui parti
correlate
Immobilizzazioni materiali 1 37.632 - 27.078 -
Immobilizzazioni immateriali 2 5.774 - 7.574 -
Partecipazioni in società controllate 3 179.074 179.074 179.421 179.421
Partecipazioni in società collegate 4 418 418 418 418
Altre partecipazioni 5 60 - 60 -
Attività finanziarie non correnti 6 2.728 - 2.728 -
Attività fiscali per imposte anticipate 7 9.345 - 7.285 -
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 235.031 224.564
Rimanenze 8 45.411 - 34.665 -
Crediti commerciali 9 68.238 37.995 61.993 37.249
Altri crediti 10 3.489 44 3.238 -
Altre attività fiscali 11 2.037 - 1.411 -
Strumenti finanziari derivati 12 - - 365 -
Attività finanziarie correnti 6 2.306 2.300 2.765 2.759
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 10.075 - 11.196 -
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 131.556 115.633
Attività non correnti destinate alla dismissione 14 775 - 1.255 -
TOTALE ATTIVITA' 367.362 341.452
Capitale sociale 15 26.208 - 26.208 -
Riserva legale 15 5.242 - 5.213 -
Altre riserve 15 68.129 - 66.495 -
Utili (perdite) a nuovo 15 (1.698) - (1.698) -
Utile (perdita) dell'esercizio 15 (3.623) - 2.340 -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 94.258 98.558
Finanziamenti 16 79.028 4.485 91.435 9.185
Benefici ai dipendenti 17 4.538 - 4.668 -
Passività fiscali per imposte differite 18 1.380 - 1.266 -
Fondi per rischi ed oneri 19 8.904 - 8.782 -
Strumenti finanziari derivati 12 140 - 419 -
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 93.990 106.570
Debiti commerciali 20 78.989 31.371 58.351 25.123
Acconti 20 13.986 61 6.071 -
Altri debiti 20 8.611 762 6.922 490
Debiti verso banche e finanziamenti 16 67.425 28.628 57.207 8.574
Passività fiscali per imposte correnti 21 3.048 - 1.915 -
Fondi per rischi ed oneri 19 7.010 - 5.858 -
Strumenti finanziari derivati 12 45 - - -
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 179.114 136.324
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 367.362 341.452
107
CONTO ECONOMICO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27/07/2006
Valori in migliaia di euro Note 31/12/2021
di cui parti
correlate
31/12/2020 (*)
di cui parti
correlate
Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni 22 182.735 77.529 134.836 65.101
Costo del Venduto 23 (161.811) (46.574) (119.802) (31.347)
MARGINE LORDO 20.924 - 15.034 -
Costi di ricerca e sviluppo 24 (8.198) (189) (6.062) (238)
Spese di vendita e marketing 25 (8.196) 792 (6.407) 682
Spese generali e amministrative 26 (9.182) 449 (7.690) 692
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) (4.652) (5.125)
di cui: impatto delle partite di natura non ricorrente (2.181) (1.395)
Proventi finanziari 27 8.802 185 4.636 245
Oneri finanziari 27 (12.804) (315) (7.412) (368)
Dividendi e rettifiche di valore delle partecipazioni 27 3.558 3.558 8.748 8.748
Risultato netto derivante da transazioni in valuta estera 27 150 - 311 -
RISULTATO ANTE IMPOSTE (EBT) (4.946) 1.158 -
di cui: impatto delle partite di natura non ricorrente (2.284) (3.425)
Imposte correnti e differite 28 1.323 - 1.182 -
RISULTATO NETTO (3.623) 2.340
(*) Al fine di fornire una migliore comparabilità, alcuni dati del 2020 sono stati oggetto di riclassifica
108
RENDICONTO FINANZIARIO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27/07/2006
Valori in migliaia di euro 31/12/2021
di cui parti
correlate
31/12/2020 (*)
di cui parti
correlate
Risultato netto (3.623) - 2.340 -
Rettifiche (sub-totale) 19.125 - 7.423 -
Ammortamenti, svalutazioni e rettifiche di valore delle partecipazioni 5.992 103 8.563 2.030
Riserva per stock grants 223 - (13) -
Variazione delle attività/passività fiscali per imposte anticipate/differite (1.946) - (2.015) -
Variazione dei fondi relativi al personale (169) - 41 -
Variazione delle rimanenze (10.746) - 3.205 -
Variazione dei crediti commerciali (6.245) (746) 8.385 8.108
Variazione dei debiti commerciali e acconti 28.553 6.309 (11.903) (3.457)
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passivi 3.116 228 1.160 (105)
Variazione partecipazioni in società controllate 347 347 - -
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività operative (A) 15.502 9.763
Cash flow derivante dall'attività di investimento
Acquisto di immobilizzazioni materiali (**) (1.715) - (1.809) -
Acquisto di immobilizzazioni immateriali (366) - (218) -
Capitalizzazione nette costi di sviluppo (628) - (1.335) -
Incassi da vendita di immobilizzazioni (***) 214 - 155 -
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività di investimento (B) (2.495) (3.207)
Cash flow derivante dall'attività di finanziamento
Variazione di crediti finanziari e di altre attività finanziarie 460 459 1.022 1.025
Variazione altre passività finanziarie non correnti e altre voci minori 1.328 - (772) -
Stipulazione di finanziamenti (incluse linee di credito) 20.274 19.410 22.026 368
Rimborsi di finanziamenti (incluse linee di credito) (32.921) (5.038) (25.849) (7.725)
Rimborsi di leasing finanziari (2.193) - (1.967) -
Acquisto Azioni proprie (1.076) - - -
Flusso monetario generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento (C) (14.128) (5.540)
Flusso monetario complessivo (D=A+B+C) (1.121) 1.016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio (E) 11.196 10.180
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo (G=D+E+F) 10.075 11.196
Informazioni aggiuntive al Rendiconto finanziario 31/12/2021 31/12/2020 (*)
Imposte sul reddito corrisposte - -
Interessi corrisposti 2.072 2.201
(*) Al fine di fornire una migliore comparabilità, alcuni dati del 2020 sono stati oggetto di riclassifica
(**) Non include i leasing
(***) Include attività non correnti destinate alla dismissione
109
110
CAPITOLO 10. DESCRIZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI
INFORMAZIONI SOCIETARIE
PRIMA INDUSTRIE SpA (“Società”) è una società di diritto italiano ed è la società capogruppo
che detiene direttamente o indirettamente, tramite altre società, le quote di partecipazione nel
capitale delle società del Gruppo PRIMA INDUSTRIE. La Società ha sede a Collegno (TO), Italia.
PRIMA INDUSTRIE SpA ha per oggetto sociale la progettazione, la produzione ed il commercio di
apparati, strumenti, macchine e sistemi meccanici, elettrici ed elettronici e della relativa
programmazione (software) destinati all’automazione industriale o ad altri settori in cui le tecnologie
della società possano essere utilmente impiegate.
La società può inoltre fornire servizi industriali di natura tecnica, progettativa ed organizzativa nel
campo della produzione di beni strumentali e dell’automazione industriale.
L’attività principale è focalizzata nel settore delle macchine laser di taglio e saldatura per
l’applicazione bidimensionale (2D) e tridimensionale (3D), delle macchine pannellatrici e piegatrici. A
partire dall’esercizio 2018 sviluppa, produce e commercializza soluzioni di additive manufacturing con
le tecnologie Powder Bed Fusion e Laser Metal Deposition.
PRIMA INDUSTRIE SpA, in qualità di capogruppo, ha inoltre predisposto il Bilancio Consolidato del
Gruppo PRIMA INDUSTRIE al 31/12/2021.
La durata di PRIMA INDUSTRIE SpA è fissata, secondo Statuto, fino al 31 dicembre 2050.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Il bilancio d’esercizio 2021 rappresenta il bilancio separato della capogruppo PRIMA INDUSTRIE SpA ed è
stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International
Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti
i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financing
Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations
Committee (“SIC”).
In ottemperanza al Regolamento Europeo n. 1606 del 19 luglio 2002, a partire dal 2005, il Gruppo PRIMA
INDUSTRIE ha adottato i Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting
Standards Board (“IASB”) nella preparazione del bilancio consolidato. In base alla normativa nazionale
attuativa del suddetto Regolamento, il bilancio d’esercizio della capogruppo PRIMA INDUSTRIE SpA è
stato predisposto secondo i suddetti principi a decorrere dal 2006.
L’informativa richiesta dell’IFRS 1, prima adozione degli IFRS, relativa agli effetti conseguenti alla
transizione agli IFRS, era stata riportata in un apposito Capitolo del Bilancio d’Esercizio al 31/12/2006,
cui si rimanda.
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, ad eccezione degli strumenti finanziari
valutati al fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale. La Società, infatti, ha valutato
che non sussistono significative incertezze (come definite dal par. 25 del Principio IAS 1) sulla
continuità aziendale.
Su questo tema, è opportuno rimandare anche all’apposito commento riportato nel bilancio consolidato
al capitolo 7 “DESCRIZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI” al paragrafo “Principi contabili utilizzati”.
111
La preparazione del bilancio d’esercizio in accordo con gli IFRS richiede, inevitabilmente, il ricorso a
stime contabili e l’espressione di giudizi da parte degli Amministratori dell’azienda. Le aree di bilancio
che richiedono l’applicazione di stime più complesse e un maggior ricorso ai giudizi degli Amministratori
sono indicate successivamente.
Il presente bilancio è sottoposto a revisione legale della società PricewaterhouseCoopers S.p.A.
SCHEMI DI BILANCIO
La Società presenta il conto economico con una vista per funzione altrimenti detto “a costo del
venduto” anziché per natura in quanto coerente alle modalità di reporting interno e di gestione del
business ed è in linea con la prassi internazionale del settore in cui opera la Società.
Il “costo del venduto” comprende i costi delle funzioni che hanno partecipato in maniera diretta o
ausiliaria alla generazione dei ricavi per la vendita di prodotti o servizi. Include anche tutti i costi dei
materiali, di lavorazione e le spese generali direttamente associati alla produzione. Si segnala che sono
comprese anche le svalutazioni delle rimanenze di magazzino, gli accantonamenti rilevati a copertura
dei costi di garanzia dei prodotti venduti, i costi di trasporto e di assicurazione sostenuti per le
consegne ai clienti, nonché le commissioni di vendita riconosciute ad agenti o distributori terzi.
Con riferimento alle attività e passività dello stato patrimoniale è stata adottata una forma di
presentazione che le distingue tra correnti e non correnti, secondo quanto consentito dallo IAS 1.
Peraltro, adeguata informativa sulle scadenze delle passività è fornita nelle relative note.
Per quanto riguarda gli schemi di Bilancio, la Società ha effettuato la scelta di utilizzare gli schemi
descritti qui di seguito:
a) per quanto riguarda la Situazione patrimoniale finanziaria è stato adottato lo schema che
presenta le attività e passività distinguendo tra “correnti” (ovvero liquidabili / esigibili entro 12
mesi) e “non correnti” (ovvero liquidabili / esigibili oltre i 12 mesi);
b) per quanto riguarda il Conto Economico, si è adottato lo schema che prevede la ripartizione dei
costi per funzione; il Conto economico complessivo include, oltre all’utile del periodo, come da
Conto economico, le altre variazioni dei movimenti di Patrimonio Netto diverse da quelle con gli
Azionisti;
c) per quanto riguarda il Prospetto delle variazioni di patrimonio netto, si è adottato lo schema che
riconcilia l’apertura e la chiusura di ogni voce del patrimonio sia per il periodo in corso che per
quello precedente;
d) per quanto riguarda il Rendiconto finanziario si è scelto il metodo c.d. “indiretto”, nel quale si
determina il flusso finanziario netto dell’attività operativa rettificando l’utile e la perdita per gli
effetti:
degli elementi non monetari quali ammortamenti e svalutazioni;
delle variazioni delle rimanenze, dei crediti e dei debiti generati dall’attività operativa;
degli altri elementi i cui flussi finanziari sono generati dall’attività di investimento e di
finanziamento.
Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 in merito agli
schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di conto economico e di situazione
patrimoniale - finanziaria con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate e delle operazioni
non ricorrenti, al fine di garantire una migliore leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
112
CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA
Il bilancio d’esercizio è stato redatto in euro, valuta funzionale e di presentazione. Tutti i valori sono
arrotondati all’unità di euro. Le transazioni in valuta diversa dall’euro sono rilevate, inizialmente, al
tasso di cambio in essere alla data dell’operazione. Le attività e le passività monetarie in valuta diversa
dall’euro sono convertite in euro usando il tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio.
Tutte le differenze cambio sono rilevate nel conto economico, salvo che i principi contabili ne
dispongano la rivalutazione a patrimonio netto.
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Tutte le categorie d’immobilizzazioni materiali, compresi gli investimenti immobiliari, sono iscritte in
bilancio al costo storico, ridotto per l’ammortamento e impairment, ad eccezione dei terreni, iscritti al
costo storico ridotto, eventualmente, per impairment. Il costo include tutte le spese direttamente
attribuibili all’acquisto.
I costi sostenuti dopo l’acquisto dell’attività sono contabilizzati ad incremento del loro valore storico o
iscritti separatamente, solo se è probabile che generino dei benefici economici futuri ed il loro costo sia
misurabile in modo attendibile.
L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è calcolato attraverso il metodo lineare, in modo da
distribuire il valore contabile residuo sulla vita economico-tecnica stimata come segue:
Fabbricati e lavori incrementativi: 33 anni
Impianti e macchinari: 10 - 5 anni
Attrezzature: 4 - 5 anni
Mobili e dotazioni d’ufficio: 9 - 5 anni
Macchine elettroniche d’ufficio: 5 anni
Automezzi e autoveicoli: 3 - 5 anni
Gli interventi di manutenzione straordinaria capitalizzati ad incremento di un’attività già esistente sono
ammortizzati sulla base della vita utile residua di tale attività, o se minore, nel periodo che intercorre
fino al successivo intervento di manutenzione.
Il valore residuo e la vita utile delle immobilizzazioni materiali sono rivisti, e modificati se necessario,
alla data di chiusura del bilancio.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è immediatamente svalutato al loro valore
recuperabile ogniqualvolta il primo eccede il secondo.
Le plusvalenze e le minusvalenze da cessione delle immobilizzazioni materiali sono iscritte a conto
economico e sono determinate confrontando il loro valore contabile con il prezzo di vendita.
I contratti di locazione che attribuiscono un diritto all’uso esclusivo di un bene, identificato o
identificabile, conferendo il diritto sostanziale ad ottenere tutti i benefici economici derivanti dal suo
utilizzo per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo, rientrano nel campo
applicativo dell’IFRS 16.
Tali contratti sono rilevati attraverso l’iscrizione nella situazione patrimoniale-finanziaria di un “diritto
d’uso” tra le attività e di una passività rappresentata dal valore attuale dei pagamenti dovuti per il
leasing. Il “diritto d’uso” è ammortizzato a quote costanti lungo la durata del contratto di locazione, o
la relativa vita utile economico-tecnica, se inferiore.
113
Alla data di decorrenza della locazione, definita come la data alla quale il locatore mette l’attivi
sottostante a disposizione del locatario, il valore d’iscrizione del “diritto d’uso” comprende:
l’importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza;
eventuali costi iniziali diretti;
eventuali costi stimati e attualizzati da sostenere al momento dell’abbandono delle strutture,
rilevati in contropartita ad uno specifico fondo del passivo in presenza di obbligazioni di
smantellamento, rimozione delle attività e ripristino dei siti.
L’importo della valutazione iniziale della passività del leasing include le seguenti componenti:
i canoni fissi;
i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso;
il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se vi è la ragionevole certezza di esercitarla;
eventuali pagamenti a fronte di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene
conto dell'esercizio dell'opzione di risoluzione del leasing.
Rientrano in questa modalità di rilevazione contabile, le seguenti categorie di beni oggetto di contratto
di locazione:
immobili;
auto;
macchine per ufficio.
La società si avvale dell’opzione concessa dall’IFRS 16 Leasing di rilevare come costo, per
competenza, i canoni relativi a contratti di leasing i) di breve durata (i.e. inferiore ai 12 mesi), ii)
aventi ad oggetto beni di modesto valore (i.e. inferiore a 5.000 Euro, quando nuovi).
La passività per leasing è rilevata alla data di decorrenza del contratto ed è pari al valore attuale dei
canoni di leasing.
Il valore attuale dei canoni è conteggiato utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing oppure il
tasso di finanziamento marginale del locatario nel caso in cui il primo non sia prontamente disponibile.
Il tasso di finanziamento marginale equivale al tasso d’interesse che il locatario dovrebbe pagare per un
prestito con durata e garanzie simili, necessario per ottenere un’attività di valore simile all’attività
oggetto del “diritto d’uso” in un contesto economico simile.
Dopo la data di decorrenza, la passività per leasing è misurata applicando il criterio del costo
ammortizzato; successivamente questa può essere rideterminata (i.e. i flussi finanziari del leasing si
modifichino per effetto delle clausole contrattuali originarie) o modificata (i.e. cambiamenti
nell’oggetto o nel corrispettivo non previsti nelle condizioni contrattuali originarie) con rettifiche al
“diritto d’uso”.
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
A vita utile definita
(a) Software
Le licenze software sono capitalizzate al costo sostenuto per il loro ottenimento e la messa in uso ed
ammortizzate in base alla vita utile stimata (da 3 a 5 anni).
I costi associati allo sviluppo ed al mantenimento dei programmi software sono considerati costi
dell’esercizio e quindi imputati a conto economico per competenza.
114
(b) Costi di ricerca e sviluppo
I costi di ricerca sono iscritti a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.
I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono capitalizzati se le seguenti
condizioni sono rispettate:
i costi possono essere determinati in modo attendibile;
la fattibilità tecnica dei progetti, i volumi ed i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella
fase di sviluppo genereranno benefici economici futuri;
esiste un mercato di riferimento per il prodotto generato dall’attività di sviluppo.
I costi di sviluppo imputati a conto economico nel corso degli esercizi precedenti non sono capitalizzati
a posteriori, se in un secondo tempo si manifestano i requisiti richiesti.
I costi di sviluppo aventi vita utile definita sono ammortizzati dalla data di commercializzazione del
prodotto, sulla base del periodo in cui si stima produrranno dei benefici economici, in ogni caso non
superiore a 5 anni. I costi di sviluppo non aventi queste caratteristiche sono addebitati al conto
economico dell’esercizio in cui sono sostenuti.
(c) Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali acquistate separatamente sono capitalizzate al costo, mentre quelle
acquisite attraverso operazioni di aggregazioni d’imprese sono capitalizzate al fair value identificato
alla data d’acquisizione.
Dopo la prima rilevazione, le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo,
ridotto per ammortamento ed impairment; le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita, al
costo ridotto per il solo impairment.
Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate, ma rilevate nel conto economico
dell’esercizio in cui sono state sostenute.
Le attività immateriali a vita utile definita sono sottoposte annualmente alla verifica di impairment
ogniqualvolta vi siano ragioni che lo rendano opportuno; tale analisi può essere condotta a livello di
singolo bene immateriale o d’unità generatrice di flussi finanziari di ricavi. La vita utile delle altre
immobilizzazioni immateriali è riesaminata con cadenza annuale: eventuali cambiamenti, laddove
possibili, sono apportati con applicazioni prospettiche.
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT VENTURE
Nel bilancio d’esercizio della PRIMA INDUSTRIE SpA le partecipazioni in imprese controllate, collegate e
joint venture sono iscritte al costo, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, rettificato
in presenza di perdite di valore.
La differenza positiva, emergente all’atto dell’acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di
patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della capogruppo è, pertanto,
inclusa nel valore di carico della partecipazione. In presenza di obiettive evidenze di una perdita di
valore, il valore contabile della partecipazione deve essere confrontato con il suo valore recuperabile,
rappresentato dal maggiore tra il fair value dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, determinato
attualizzando i flussi di cassa attesi dalla partecipata al costo medio ponderato del capitale, al netto
dell’indebitamento finanziario.
Qualora esistano delle evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è
rilevata nel conto economico come svalutazione. Quando vengono meno i motivi che hanno originato le
svalutazioni, il valore della partecipazione è ripristinato nei limiti del costo originario, con imputazione
dell’effetto a conto economico.
115
Nel caso l’eventuale quota di pertinenza della capogruppo delle perdite della partecipata ecceda il
valore contabile della partecipazione si procede ad azzerarne il valore; la quota delle ulteriori perdite è
rilevata come fondo nel passivo, solo se la capogruppo è impegnata ad adempiere ad obbligazioni legali,
contrattuali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata, o comunque a coprire le sue perdite.
PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE
Le partecipazioni nelle quali la Società non esercita il controllo, l’influenza notevole o il controllo
congiunto, sono inizialmente iscritte al fair value.
Ai sensi dell’IFRS 9, tali partecipazioni sono successivamente valutate al fair value con effetti a conto
economico, a meno che non siano irrevocabilmente elette come investimenti partecipativi valutati al
fair value con effetti iscritti nel conto economico complessivo ai sensi dell’opzione prevista dal
medesimo principio.
La scelta della modalità di valutazione delle partecipazioni è operata in maniera selettiva per ciascuna
partecipazione.
PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITA’ (IMPAIRMENT)
Le attività a vita utile indefinita, non soggette ad ammortamento, sono sottoposte alla verifica del loro
valore di recupero (impairment) annualmente ed ogni volta che esiste un’indicazione che il loro valore
contabile potrebbe non essere recuperabile. Le attività soggette ad ammortamento sono sottoposte alla
verifica dell’impairment solo se esiste un’indicazione che il loro valore contabile potrebbe non essere
recuperabile.
L’ammontare della svalutazione per impairment è conteggiato come differenza tra il valore contabile
dell’attività ed il suo valore recuperabile, determinato come il maggiore tra il prezzo di vendita al
netto dei costi di transazione ed il suo valore d’uso, ovvero il valore attuale dei flussi finanziari stimati,
al netto delle imposte, applicando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del
valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Una perdita di valore è iscritta se il
valore recuperabile è inferiore al valore contabile. Quando successivamente una perdita su attività
diversa dall’avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività o dell’unità generatrice
di flussi finanziari è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il
valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore.
Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente nel conto economico.
STRUMENTI FINANZIARI
Presentazione
Gli strumenti finanziari detenuti dalla Società sono inclusi nelle voci di bilancio di seguito descritte. Le
attività finanziarie correnti includono i crediti commerciali e le disponibilità e mezzi equivalenti. In
particolare, la voce Disponibilità e mezzi equivalenti include i depositi bancari. Le passività finanziarie
si riferiscono ai debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su ordini, cessione di crediti,
nonché alle altre passività finanziarie (che includono il fair value negativo degli strumenti finanziari
derivati), ai debiti commerciali e agli altri debiti.
Valutazione
L’IFRS 9 identifica le seguenti categorie di attività finanziarie, la cui classificazione è frutto di una
valutazione che dipende da entrambi i seguenti aspetti: a) dal business model adottato nella gestione
delle attività finanziarie, e b) dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali da queste generati:
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (AC): tali attività rientrano in un business
model del tipo hold to collect e generano flussi di cassa contrattuali che hanno natura di
capitale ed interessi.
116
Attività finanziarie valutate al fair value con variazioni di fair value contabilizzate nel conto
economico complessivo (FVOCI): tali attività rientrano in un business model del tipo hold to
collect and sell e generano flussi di cassa contrattuali che hanno natura di capitale e interessi.
Attività finanziarie valutate al fair value con variazioni di fair value contabilizzate nel conto
economico (FVPL): tale categoria ha natura residuale ed accoglie tutte le attività finanziarie
diverse da quelle valutate al costo ammortizzato ed al fair value con variazioni di fair value
contabilizzate nel conto economico complessivo, tra cui le partecipazioni di minoranza, oltre
alla attività finanziarie che non superano l’SPPI test, compresi i derivati non di copertura e le
partecipazioni diverse da quelle valutate con il metodo del patrimonio netto.
Eventuali partecipazioni di minoranza, irrevocabilmente elette al momento della rilevazione
iniziale come strumenti finanziari del tipo FVOCI senza “recycling”. Nel contesto di tale opzione,
contrariamente a quanto accade generalmente nella categoria FVOCI: 1) gli utili e le perdite
rilevati in OCI non sono successivamente trasferiti a conto economico, sebbene l’utile o la
perdita cumulati siano trasferiti all’interno del patrimonio netto; 2) gli strumenti di equity
categorizzati al FVOCI in forza di tale opzione non sono soggetti ad impairment accounting; 3) i
dividendi sono ancora rilevati a conto economico, a meno che non rappresentino chiaramente un
recupero di parte del costo dell’investimento.
Strumenti finanziari derivati
Coerentemente con quanto stabilito dall IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere
contabilizzati secondo le modalità stabilite per lhedge accounting solo quando:
all’inizio della copertura, esistono la designazione formale e la documentazione della relazione
di copertura stessa;
si presume che la copertura sia altamente efficace;
l’efficacia può essere attendibilmente misurata e
la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è
designata.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dall IFRS 9.
Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si
applicano i seguenti trattamenti contabili:
Cash flow hedge. Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in
bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto
economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è
rilevata negli Altri utili/(perdite) complessivi. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dagli Altri
utili/(perdite) complessivi e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato
il correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati
ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico
immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma
l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino
quel momento iscritti negli Altri utili/(perdite) complessivi, sono rilevati a conto economico in
correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell’operazione coperta. Se l’operazione
oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati
sospesi negli Altri utili/(perdite) complessivi sono rilevati immediatamente a conto economico.
Fair value hedge. Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura
dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio
attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la
117
perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono
rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto,
modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.
Hedge of a net Investment. Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura di
un investimento netto in una gestione estera, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo
strumento finanziario derivato è rilevata negli Altri utili/(perdite) complessivi. L’utile o la perdita
cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico alla data di
dismissione dell’attività estera.
Gli strumenti finanziari derivati che non rispettano i requisiti per l’hedge accounting sono contabilizzati
al fair value con variazioni di fair value iscritte al conto economico.
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Le passività finanziarie includono i debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su ordini,
cessione di crediti, nonché altre passività finanziarie, ivi inclusi gli strumenti finanziari derivati e le
passività a fronte delle attività iscritte nell’ambito dei contratti di locazione finanziaria.
Le passività finanziarie sono classificate nelle seguenti due categorie ai sensi dell’IFRS 9: 1) passività
finanziarie valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo (“AC”);
2) passività finanziarie valutate al fair value con variazioni di fair value contabilizzate nel conto
economico (“FVPL”), a loro volta classificate nelle due sottocategorie Held for Trading e FVPL at
inception. La maggior parte delle passività finanziarie rientrano nella prima categoria.
FINANZIAMENTI
I finanziamenti sono rilevati in base agli importi incassati al netto degli oneri accessori all’operazione.
Dopo tale rilevazione iniziale i finanziamenti vengono rilevati con il criterio del costo ammortizzato,
calcolato tramite l’applicazione del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono inizialmente iscritti in bilancio al fair value, al netto d’eventuali oneri accessori.
Ogni differenza tra l’incasso al netto d’eventuali oneri accessori ed il valore di rimborso è iscritto a
conto economico per competenza in base al metodo del tasso d’interesse effettivo.
RIMANENZE DI MAGAZZINO
Le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo,
quest’ultimo rappresentato dal normale valore di vendita in attività ordinaria, al netto delle spese
variabili di vendita.
Il costo è determinato usando il metodo del costo medio ponderato. Il costo dei prodotti finiti e dei
semilavorati comprende i costi di progettazione, le materie prime, il costo del lavoro diretto, altri costi
diretti ed altri costi indiretti allocabili all’attivi produttiva in base ad una normale capacità
produttiva e allo stato d’avanzamento. Tale configurazione di costo non include gli oneri finanziari.
Sono calcolati fondi svalutazione per materiali, prodotti finiti, pezzi di ricambio e altre forniture
considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di
realizzo. Il valore di realizzo rappresenta il prezzo stimato di vendita nel corso della normale gestione,
al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione
che si dovranno sostenere.
CREDITI COMMERCIALI ED ALTRI CREDITI
I crediti commerciali e gli altri crediti sono inizialmente iscritti al fair value e misurati successivamente
al costo ammortizzato mediante il metodo del tasso d’interesse effettivo, al netto della svalutazione
per tener conto della loro inesigibilità.
118
La svalutazione del credito è basata sul modello delle perdite attese previsto dall’IFRS 9, in particolare
la svalutazione dei crediti commerciali viene effettuato adottando un approccio semplificato, che
prevede la stima della perdita attesa lungo tutta la vita del credito. La stima è effettuata
principalmente attraverso la determinazione dell’inesigibilità media attesa, basata su indicatori storico-
statistici, eventualmente adeguata utilizzando elementi prospettici. Per alcune categorie di crediti
caratterizzate da elementi di rischio peculiari vengono invece effettuate valutazioni specifiche sulle
singole posizioni creditorie.
Cessione dei crediti
I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall’attivo dello stato patrimoniale se
e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al
concessionario. Crediti ceduti pro-solvendo e i crediti ceduti pro-soluto che non soddisfano il suddetto
requisito rimangono iscritti nel bilancio della società, sebbene siano stati legalmente ceduti; in tal caso
una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell’anticipazione ricevuta.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
La voce relativa alle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti include cassa, conti correnti bancari,
depositi rimborsabili a domanda e altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che
sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di
valore.
ATTIVITA’ DESTINATE ALLA VENDITA
Le attività non correnti (o gruppi di attività) sono classificate come detenute per la vendita solo quando
la vendita è altamente probabile e l’attività è disponibile per un’immediata vendita nelle sue
condizioni attuali. La voce Attività destinate alla vendita include le attività non correnti (o gruppi di
attività in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita
piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Le attività destinate alla vendita sono valutate al
minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.
CAPITALE SOCIALE
Le azioni ordinarie sono classificate nel patrimonio netto. Gli oneri accessori legati direttamente alle
emissioni azionarie o alle opzioni sono iscritti nel patrimonio in deduzione della cassa ricevuta.
Quando la Società acquista azioni proprie, il prezzo pagato al netto di ogni onere accessorio di diretta
imputazione, è dedotto dal patrimonio netto, finché le azioni proprie non sono cancellate, emesse
nuovamente o vendute.
BENEFICI AI DIPENDENTI
In data 16/06/2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo “IAS 19 Benefici ai dipendenti”, che
modifica le regole di riconoscimento dei piani a benefici definiti e dei termination benefits. Le
principali variazioni riguardano il riconoscimento nella situazione patrimoniale - finanziaria del deficit o
surplus del piano, l’introduzione dell’onere finanziario netto e la classificazione degli oneri finanziari
netti. In particolare:
Riconoscimento del deficit o surplus del piano: l’emendamento elimina l’opzione di differire gli
utili e le perdite attuariali con il “metodo del corridoio” e ne richiede il riconoscimento
direttamente tra gli Altri Utili (perdite) complessivi e il riconoscimento a conto economico dei
costi relativi alle prestazioni di lavoro passate;
Onere finanziario netto: l’onere finanziario netto è composto da oneri finanziari calcolati sul
valore attuale delle passività per piani a benefici definiti, i proventi finanziari derivanti dalla
119
valutazione delle attività a servizio del piano e gli oneri o proventi finanziari derivanti da
eventuali limiti al riconoscimento del surplus del piano. L’onere finanziario netto viene
determinato utilizzando per tutte queste componenti il tasso di attualizzazione utilizzato per la
valutazione dell’obbligazione per piani a benefici definiti all’inizio del periodo;
Classificazione degli oneri finanziari netti: gli oneri finanziari netti dovranno essere riconosciuti
tra i Proventi (oneri) finanziari del Conto Economico.
(a) Piani pensionistici
Sino al 31/12/2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici
definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla legge 27/12/2006, n. 296 (“Legge
Finanziaria 2007) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali
modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da
considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al
gennaio 2007 (e non ancora liquidate), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso
é assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
I piani a benefici definiti sono piani pensionistici che definiscono l’ammontare del beneficio
pensionistico spettante al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, ammontare
che dipende da diversi fattori quali l’età, gli anni di servizio ed il salario.
I piani a contribuzione definita sono piani pensionistici per i quali la Società versa un ammontare fisso
ad un’entità separata. La Società non ha alcuna obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori
somme qualora le attività a servizio del piano dovessero rivelarsi insufficienti a pagare ai dipendenti i
benefici spettanti per il servizio corrente e per quello prestato. I piani qui descritti sono stati
contabilizzati seguendo quanto stabilito dallo IAS 19.
(b) Benefici concessi al raggiungimento di una certa anzianità aziendale
La Società riconosce ai propri dipendenti dei benefici al raggiungimento di una certa anzianità
aziendale. I benefici qui descritti sono stati contabilizzati seguendo quanto stabilito dallo IAS19.
(c) Incentivi, bonus e schemi per la condivisione dei profitti
La Società iscrive un costo ed un debito a fronte delle passività che si originano per bonus, incentivi ai
dipendenti e schemi per la condivisione dei profitti, determinati mediante una formula che tiene conto
dei profitti attribuibili agli azionisti fatti certi aggiustamenti. La Società iscrive una passività ad un
fondo solo se è probabile che si verifichi l’evento, se contrattualmente obbligato o se esiste una
consuetudine tale da definire un’obbligazione implicita.
Inoltre la società si è dotata di un piano di incentivazione azionaria, tale piano è valutato secondo
quanto previsto dell’IFRS2 che prevede la contabilizzazione di un costo, determinato con rifermento al
fair value della azione alla grant date lungo il periodo di maturazione dei diritti con contropartita una
specifica riserva del patrimonio netto.
FONDI PER RISCHI ED ONERI
Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri sono effettuati quando:
per la Società sorge un’obbligazione legale o implicita come risultato di eventi passati;
è probabile un impiego di risorse per soddisfare l’obbligazione ed il suo ammontare;
l’ammontare dell’obbligazione è determinabile in modo attendibile.
120
I fondi di ristrutturazione comprendono sia la stima della passività derivante eventualmente
dall’incentivo all’esodo sia la stima delle penalità legate alla cessazione dei contratti di leasing. Non
sono accantonati fondi per rischi ed oneri a fronte di future perdite operative.
Gli accantonamenti sono iscritti attualizzando le migliori stime effettuate dagli amministratori per
identificare l’ammontare dei costi che la Società deve sostenere, alla data di chiusura del bilancio, per
estinguere l’obbligazione.
RICONOSCIMENTO DEI RICAVI
I ricavi sono esposti al netto dell’IVA, dei resi e degli sconti. I ricavi sono iscritti secondo le seguenti
regole.
La Società contabilizza i ricavi ai sensi dell’IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti, il
quale ha introdotto un quadro complessivo di riferimento per la rilevazione e la misurazione dei ricavi
finalizzato a rappresentare fedelmente il processo di trasferimento dei beni e servizi ai clienti per un
ammontare che riflette il corrispettivo che ci si attende di ottenere in cambio dei beni e dei servizi
forniti. Questo principio è applicato utilizzando un modello costituito dalle seguenti cinque fasi
fondamentali:
Identificazione del contratto con il cliente: avviene quando le parti approvano il contratto,
dotato di sostanza commerciale, e individuano i rispettivi diritti ed obblighi. Il contratto deve
essere legalmente vincolante, deve identificare il diritto a ricevere beni e/o servizi, il
corrispettivo ed i termini di pagamento.
Identificazione delle obbligazioni contrattuali (i.e. performance obligation) in esso contenute,
ossia le promesse di trasferimento di beni e servizi distinti.
Determinazione del corrispettivo della transazione (i.e. transaction price): si tratta dell’importo
contrattualizzato complessivamente con la controparte lungo la durata contrattuale.
Allocazione del prezzo alle diverse obbligazioni contrattuali: in proporzione ai rispettivi stand
alone selling price determinati in base ai prezzi di listino.
Rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle obbligazioni contrattuali.
(a) Vendita di beni
Con riferimento alla vendita dei sistemi laser, delle macchine per la lavorazione della lamiera e dei
componenti, la Società rileva il ricavo nel momento in cui trasferisce il controllo del bene al proprio
cliente; tale momento coincide generalmente con l’ottenimento del diritto al pagamento da parte della
Società e con il trasferimento del possesso materiale del bene, che incorpora il passaggio dei rischi e
dei benefici significativi della proprietà. La Società identifica nell’estensione di garanzia rispetto alle
normali condizioni di mercato una performance obligation da contabilizzare separatamente.
(b) Prestazioni di servizi
I ricavi per prestazioni di servizi sono contabilizzati in base allo stato d’avanzamento nell’esercizio in
cui essi sono resi.
(c) Royalties
I ricavi derivanti da royalties sono contabilizzati per competenza in base alle condizioni pattuite nei
contratti sottostanti.
(d) Dividendi
I dividendi percepiti dalle società partecipate sono riconosciuti a conto economico nell’esercizio in cui
è stabilito il diritto a riceverne il pagamento.
121
IMPOSTE
a) correnti: l’onere per imposte sul reddito, di competenza dell’esercizio, è determinato in base alla
normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico. Per quanto riguarda in
particolare la PRIMA INDUSTRIE SpA e la controllata italiana PRIMA ELECTRO SpA, si evidenzia che è in
vigore il regime di tassazione del consolidato nazionale ai sensi dell’art. 117/129 del testo unico delle
imposte sul reddito (TUIR).
b) differite: le imposte differite passive e le imposte anticipate sono calcolate su tutte le differenze
temporanee tra il valore fiscale ed il valore contabile delle attività e passività del bilancio della
Società.
Esse sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali e le leggi che sono state emanate alla data di chiusura
del bilancio, o sostanzialmente emanate, e che ci si attende che saranno applicate al momento del
rigiro delle differenze temporanee che hanno generato l’iscrizione delle imposte differite.
Le attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee, sono iscritte
in bilancio solo se è probabile la manifestazione, al momento del rigiro delle differenze temporanee, di
un reddito imponibile sufficiente alla loro compensazione. Le attività per imposte anticipate sono
riesaminate ad ogni chiusura di esercizio, ed eventualmente ridotte nella misura in cui non risulti più
probabile che sufficienti redditi imponibili possano rendersi disponibili nel futuro in modo da
permettere in tutto o in parte a tale attività di essere utilizzata. Le imposte differite relative a
componenti rilevati direttamente a patrimonio netto sono anch’esse imputate direttamente a
patrimonio netto.
DISTRIBUZIONE DEI DIVIDENDI
La distribuzione dei dividendi agli azionisti genera la nascita di un debito al momento dell’approvazione
dell’Assemblea degli azionisti.
CONTRIBUTI PUBBLICI
I contributi pubblici sono iscritti in bilancio al loro fair value, solamente se esiste la ragionevole
certezza della loro concessione e la Società abbia soddisfatto tutti i requisiti dettati dalle condizioni
per ottenerli. I ricavi per contributi pubblici sono iscritti a conto economico in base al sostenimento dei
costi per i quali sono stati concessi.
LA STIMA DEL FAIR VALUE
Il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo è determinato in base ai prezzi di
mercato alla data di chiusura del bilancio. Il prezzo di mercato di riferimento per le attività finanziarie
detenute dalla Società è il prezzo corrente di vendita (prezzo d’acquisto per le passività finanziarie).
Il fair value degli strumenti finanziari che non sono trattati in un mercato attivo è determinato
attraverso varie tecniche valutative e delle ipotesi in base alle condizioni di mercato esistenti alla data
di chiusura del bilancio. Per le passività a medio e lungo termine si confrontano i prezzi di strumenti
finanziari similari quotati, per le altre categorie di strumenti finanziari si attualizzano i flussi finanziari.
Il fair value degli IRS è determinato attualizzando i flussi finanziari stimati da esso derivanti alla data di
bilancio. Per i crediti s’ipotizza che il valore nominale al netto delle eventuali rettifiche apportate per
tenere conto della loro esigibilità, approssimi il fair value. Il fair value delle passività finanziarie ai fini
dell’informativa è determinato attualizzando i flussi finanziari da contratto ad un tasso d’interesse che
approssima il tasso di mercato al quale la Società si finanzia.
122
I FATTORI DI RISCHIO FINANZIARIO
Per ciò che riguarda la gestione dei rischi finanziari, si veda quanto riportato al paragrafo Gestione dei
rischi finanziari al Capitolo 8 “Note Illustrative al Bilancio Consolidato al 31.12.2021”.
VALUTAZIONI DISCREZIONALI E STIME CONTABILI SIGNIFICATIVE
La predisposizione del bilancio richiede al management l’effettuazione di una serie di assunzioni
soggettive e di stime fondate sull’esperienza passata.
L’applicazione di tali stime e assunzioni influenza l’ammontare degli importi delle attività e passività
iscritte nello stato patrimoniale, nonché dei costi e proventi rilevati nel conto economico. I risultati
effettivi possono differire in misura anche significativa dalle stime effettuate, considerata la naturale
incertezza che circonda le assunzioni e le condizioni su cui si fondano le stime.
In particolare, tenuto conto dell’incertezza che permane su alcuni mercati e nel contesto economico-
finanziario nel quale la Società opera non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di
risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente
stimabili prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio
principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e
svalutazione magazzino, le attività non correnti (attività immateriali e materiali), i fondi pensione e
altri benefici successivi al rapporto di lavoro, le imposte differite attive.
Di seguito è riepilogato il principale processo di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate nel
processo che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio d’esercizio o per le quali
esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore al valore contabile delle attività e passività
nell’esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.
Valore recuperabile dell’avviamento incluso nella partecipazione FINN-POWER OY
Il valore recuperabile dell’avviamento incluso nella partecipazione FINN-POWER OY è stato valutato nel
contesto dell’impairment test predisposto per la CGU PRIMA POWER. Le ipotesi chiave utilizzate per
determinare il valore recuperabile della CGU, inclusa un’analisi di sensitività, sono dettagliatamente
esposte nella Nota 2 Immobilizzazioni immateriali Capitolo 8 “Note Illustrative al Bilancio Consolidato
al 31.12.2021”. Analogo esercizio, svolto estraendo dai flussi complessivi della CGU quelli relativi alla
sola FINN-POWER OY, al netto del suo indebitamento, e confrontando con il valore contabile della
partecipazione, ha prodotto i medesimi risultati positivi.
Costi di sviluppo
I costi di sviluppo che soddisfano i requisiti per la loro capitalizzazione sono iscritti tra le
Immobilizzazioni Immateriali. La vita media dei progetti di ricerca e sviluppo è stimata in un arco
temporale massimo di 5 anni che rappresenta il periodo medio in cui si stima i prodotti genereranno
flussi finanziari per la Società.
Fondo svalutazione magazzino
Nella determinazione delle riserve per obsolescenza di magazzino, la Società effettua una serie di stime
relativamente ai futuri fabbisogni delle varie tipologie di prodotti e materiali presenti in inventario,
sulla base dei propri piani di produzione e dell’esperienza passata delle richieste della clientela. Nel
caso in cui tali stime non si rivelino appropriate, ciò si tradurrà in un aggiustamento delle riserve di
obsolescenza, con il relativo impatto in sede di conto economico.
123
Fondo svalutazione crediti
Gli accantonamenti per svalutazione crediti sono determinati sulla base di un’analisi delle singole
posizioni creditorie e alla luce dell’esperienza passata in termini di recupero crediti e delle relazioni
con i singoli clienti. Nel caso in cui si verifichi un improvviso deterioramento delle condizioni
economico-finanziarie di un importante cliente, ciò potrebbe tradursi nella necessità di provvedere
all’adeguamento del fondo svalutazione crediti, con i conseguenti riflessi negativi in termini di risultato
economico.
VARIAZIONI DEI PRINCIPI CONTABILI
Principi contabili ed interpretazioni recepiti dall’Unione Europea in vigore dall’01/01/2021
Coerentemente con quanto richiesto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili
ed errori) vengono qui di seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal
01/01/2021.
In data 13/01/2021 la Commissione Europea ha emesso il Regolamento n. 2021/25 che ha omologato il
documento “Interest rate Benchmark Reform Phase 2”, applicabile dal 01/01/2021, contenente
emendamenti, tra gli altri, ai seguenti standards: “IFRS 9 - Financial Instruments”, “IFRS 7 - Financial
Instruments: Disclosures”, “IFRS 16 - Leases”. Le modifiche apportate prevedono un trattamento
contabile specifico che ripartisca nel tempo le variazioni di valore degli strumenti finanziari o dei
contratti di leasing dovute alla sostituzione dell’indice di riferimento per la determinazione dei tassi di
interesse, evitando così ripercussioni immediate sul risultato d’esercizio e interruzioni delle relazioni di
copertura a seguito della sostituzione dell’indice di riferimento utilizzato per la determinazione dei
tassi di interesse.
In data 31/03/2021 lo IASB ha emesso il documento Amendments to IFRS 16 Leases: Covid-19-Related
Rent Concessions beyond 30 June 2021”; tale documento è stato pubblicato il 30 agosto 2021 sulla
Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea. L'emendamento aumenta di dodici mesi, dal 30/06/2021 al
30/06/2022, il periodo di applicazione dell’espediente pratico, introdotto il 28/05/2020, per la
contabilizzazione delle concessioni di affitto relative al COVID-19. L’emendamento è efficace dal
01/04/2021.
L’adozione di tali modifiche/interpretazioni non ha comportato effetti sul bilancio d’esercizio al
31/12/2021.
Principi contabili omologati dall’Unione Europea ma non ancora obbligatoriamente applicabili
Alla data di riferimento della presente Relazione Finanziaria Annuale sono stati omologati dall’Unione
Europea ma non ancora obbligatoriamente applicabili i seguenti principi.
In data 14/05/2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti, efficaci a partire dagli esercizi che
hanno inizio il, o dopo il 01/01/2022:
Modifiche allo IAS 37 Onerous Contracts - Cost of Fulfilling a Contract”, finalizzate a fornire
chiarimenti in merito alle modalità di determinazione dell’onerosità di un contratto.
L’emendamento chiarisce che nella stima dell’eventuale onerosità di un contratto è necessario
considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto, tra cui i costi incrementali e tutti
gli altri costi che l’impresa non può evitare in conseguenza della sottoscrizione del contratto.
Modifiche allo IAS 16 Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use”, volte a
definire che i ricavi derivanti dalla vendita di beni prodotti da un’attività, prima che lo stessa sia
124
pronta per l’uso previsto, siano imputati a conto economico unitamente ai relativi costi di
produzione.
Modifiche all’IFRS 3 Reference to the Conceptual Framework”. Le modifiche hanno lo scopo di
aggiornare il riferimento presente nell’IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista,
senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni dello standard.
Emissione del documento Annual Improvements to IFRS Standards 2018-2020 Cycle”,
contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, ai seguenti principi
contabili internazionali: IFRS 1 - First-time Adoption of International Financial Reporting
Standards”, IFRS 9 - Financial Instruments, IAS 41 Agriculture ed esempi illustrativi
dell’“IFRS 16 Leases”.
Tali emendamenti risultano ad oggi omologati in seguito alla pubblicazione del 02/07/2021 sulla
Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
La società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di
applicazione prevista.
Gli eventuali impatti sul bilancio d’esercizio derivanti dai nuovi principi/interpretazioni sono tutt’ora in
corso di valutazione.
Principi contabili ed interpretazioni emessi dallo IASB e non ancora omologati dall’Unione
Europea
Alla data di riferimento della presente Relazione Finanziaria Annuale sono stati emessi dallo IASB e non
ancora omologati dall’Unione Europea i seguenti principi.
In data 23/01/2020 lo IASB ha emesso il documento “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial
Statements: classification of liabilities as current or non-current” per chiarire i requisiti per la
classificazione delle passività come “correnti” o “non correnti”. Più precisamente, le modifiche i)
specificano che le condizioni esistenti alla fine del periodo di riferimento sono quelle che devono essere
utilizzate per determinare se esiste un diritto a differire il regolamento di una passività; ii) specificano
che le aspettative della direzione in merito agli eventi successivi alla data di bilancio non sono
rilevanti; iii) chiariscono le situazioni da considerare come liquidazione di una passività. Le modifiche
entrano in vigore dal 01/01/2023.
In data 18/05/2017 lo IASB ha emesso lo standard “IFRS 17 Insurance Contractsdestinato a sostituire
l’attuale “IFRS 4 Insurance Contracts”. Il nuovo principio, applicabile dagli esercizi che hanno inizio il,
o successivamente al 01/01/2023, disciplina il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e
dei contratti di riassicurazione posseduti.
In data 12/02/2021 lo IASB ha emesso il documento Amendments to IAS 1 Presentation of Financial
Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting policies”. L'obiettivo degli
emendamenti è lo sviluppo di linee guida ed esempi per aiutare le società ad applicare un giudizio di
materialità nell’informativa sui principi contabili. Le modifiche all'IFRS Practice Statement 2 forniscono
invece delle indicazioni sulla modalità con la quale applicare il concetto di materialità all' informativa
sui principi contabili. Gli emendamenti sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio il, o dopo il
01/01/2023.
125
In data 12/02/2021 lo IASB ha emesso il documento “Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes
in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates”. Le modifiche forniscono
alcuni chiarimenti in merito alla distinzione tra i cambiamenti nelle stime contabili ed i cambiamenti
nei principi contabili: i primi sono applicati in modo prospettico a transazioni future e altri eventi
futuri, i secondi sono generalmente applicati anche in modo retrospettivo a transazioni passate e altri
eventi passati. Gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il
01/01/2023.
In data 07/05/2021 lo IASB ha emesso il documento “Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax
related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento affronta da un punto
di vista pratico in merito all’applicazione dell'esenzione prevista dai paragrafi n. 15 e 24 dello IAS 12
alle operazioni che danno origine sia a un'attività che a una passività, al momento della rilevazione
iniziale e possono comportare differenze temporanee fiscali dello stesso importo. In base alle modifiche
proposte, l'esenzione dalla rilevazione iniziale prevista dallo IAS 12 non si applicherebbe alle operazioni
che, al momento dell'esecuzione, diano luogo a importi uguali e compensabili in termini di differenze
temporanee tassabili e deducibili. Gli emendamenti sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno
inizio il, o dopo il 01/01/2023.
La società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di
applicazione prevista.
Gli eventuali impatti sul bilancio d’esercizio derivanti dai nuovi principi/interpretazioni sono tutt’ora in
corso di valutazione.
126
127
CAPITOLO 11. NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2021
I dati esposti nelle note illustrative sono espressi in migliaia di euro.
SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA
1. Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali alla data del 31/12/2021 sono pari a 37.632 migliaia di euro in aumento di
10.554 migliaia di euro rispetto al 31/12/2020.
Per un maggior dettaglio si veda la tabella qui di seguito esposta.
La voce Terreni e Fabbricati pari a 31.164 migliaia di euro include:
Terreni per un valore complessivo pari a 5.224 migliaia di euro;
Fabbricati per un valore complessivo pari a 25.633 migliaia di euro; tale voce comprende l’HQTC
a Collegno che ospita un grande Technology Center e gli uffici centrali del Gruppo (6.622
migliaia di euro), l’Advanced Laser Center il nuovo laboratorio di ricerca e innovazione dei
sistemi di produzione laser avanzati (6.050 migliaia di euro) e lo stabilimento produttivo sito in
provincia di Verona (1.914 migliaia di euro). Sono inoltre compresi l’immobile concesso in affitto
alla PRIMA POWER UK Ltd (101 migliaia di euro) e immobili in affitto per 126 migliaia di euro.
L’incremento del 2021 è dovuto principalmente al completamento del nuovo sito produttivo a
Collegno (TO) (per 10.814 migliaia di euro);
Costruzioni leggere per 307 migliaia di euro.
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Altri beni
Immobilizz.
in corso
TOTALE
Valore netto al 31 dicembre 2019 24.504 1.936 1.111 2.297 493 30.341
Esercizio 2020
Incrementi 593 122 51 1.173 942 2.881
Dismissioni - (15) - (19) - (34)
Utilizzo fondo ammortamento - 15 - 19 - 34
Chiusura anticipata contratti locazione immobiliare (2.106) - - - - (2.106)
Ammortamento (992) (231) (579) (1.195) - (2.997)
Riclassifiche fra Attività non correnti destinate alla dismissione (1.041) - - - - (1.041)
Riclassifiche fra Immobilizzazioni materiali 4 - 147 - (151) -
Valore netto al 31 dicembre 2020 20.962 1.827 730 2.275 1.284 27.078
Esercizio 2021
Incrementi 10.685 385 309 1.771 249 13.399
Dismissioni - (437) (35) (26) - (498)
Utilizzo fondo ammortamento - 437 35 10 - 482
Ammortamento (871) (290) (464) (1.204) - (2.829)
Riclassifiche fra Immobilizzazioni materiali 388 823 84 - (1.295) -
Valore netto al 31 dicembre 2021 31.164 2.745 659 2.826 238 37.632
Di cui diritti d'uso
Valore netto al 31 dicembre 2020 14.598 43 62 1.761 - 16.464
Incrementi 9.831 - - 1.395 - 11.226
Dismissioni - - - (15) - (15)
Ammortamento (605) (8) (45) (1.015) - (1.673)
Totale Diritti d'uso al 31 dicembre 2021 23.824 35,00 17 2.126 - 26.002
128
La voce Impianti e Macchinari pari a 2.745 migliaia di euro si è incrementata nel corso dell’esercizio di
1.208 migliaia di euro in seguito ad acquisizioni del periodo e a riclassifiche fra immobilizzazioni
materiali e si è decrementata di 290 migliaia di euro per effetto dell’ammortamento del periodo.
La voce Attrezzature industriali e commerciali pari a 659 migliaia di euro si è incrementata nel corso
dell’esercizio di 393 migliaia di euro (di cui 309 migliaia di euro da acquisizioni del periodo e 84 migliaia
di euro per effetto di riclassifiche ad altre voci) e si è decrementata di 464 migliaia di euro per effetto
dell’ammortamento del periodo.
La voce Altri beni è pari a 2.826 migliaia ed è rappresentata da:
Automezzi ed altri mezzi di trasporto per 2.132 migliaia di euro;
Macchine d’ufficio elettroniche per 363 migliaia di euro;
Mobili ed arredi per 328 migliaia di euro;
Altri beni per 3 migliaia di euro.
La voce Immobilizzazioni in corso è relativa ad alcune attrezzature ed impianti realizzati internamente.
Tutti i valori al 31/12/2021 sopra riportati sono al netto del relativo fondo di ammortamento ad
esclusione dei terreni e delle immobilizzazioni in corso che non sono ammortizzati.
2. Immobilizzazioni immateriali
La seguente tabella illustra la composizione delle immobilizzazioni immateriali al 31/12/2021 ed al
31/12/2020, nonché le movimentazioni avvenute nel corso dell’esercizio.
La componente principale delle attività immateriali è costituita dai costi di sviluppo (valore netto al
31/12/2021 pari a 5.177 migliaia di euro); nel corso dell’esercizio 2021 tale voce si è incrementata per
628 migliaia di euro per effetto di capitalizzazione di progetti e si è decrementata per 2.328 migliaia di
euro per effetto degli ammortamenti del periodo.
3. Partecipazioni in società controllate
Il valore delle partecipazioni in società controllate al 31/12/2021 ammonta a 179.074 migliaia di euro,
in diminuzione di 347 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente.
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Software Costi di sviluppo Altri beni TOTALE
Valore netto al 31 dicembre 2019 1.018 8.520 19 9.557
Esercizio 2020
Incrementi/(decrementi) 164 1.335 54 1.553
Ammortamento (534) (2.978) (24) (3.536)
Valore netto al 31 dicembre 2020 648 6.877 49 7.574
Esercizio 2021
Incrementi/(decrementi) 237 628 129 994
Ammortamento (419) (2.328) (47) (2.794)
Valore netto al 31 dicembre 2021 466 5.177 131 5.774
129
La variazione in diminuzione di 347 migliaia di euro è relativa alla liquidazione della partecipazione
nella società PRIMA POWER CHINA.
Il dettaglio del costo delle partecipazioni, confrontato con il pro-quota di patrimonio netto risultante
dalle situazioni economico-finanziarie delle società predisposte in conformità ai principi IAS/IFRS è il
seguente:
Il valore contabile della partecipazione FINN-POWER OY include l’avviamento generatosi in sede di
acquisizione iniziale, la cui recuperabilità è stata valutata nel contesto dell’impairment test effettuato
sulla CGU PRIMA POWER; le ipotesi chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile di tale CGU,
inclusa l’analisi di sensitività, sono dettagliatamente esposte nella Nota 2 Immobilizzazioni
immateriali Capitolo 8 “Note Illustrative al Bilancio Consolidato al 31.12.2021”. Nonostante la
differenza tra il costo della partecipazione e la corrispondente frazione del patrimonio netto di FINN-
POWER OY risulti positiva alla fine dell’esercizio 2021, la direzione di Prima Industrie SpA,
coerentemente con quanto effettuato nell’esercizio precedente, ha determinato il valore recuperabile
della partecipazione estraendo dai flussi complessivi della CGU PRIMA POWER quelli relativi alla sola
FINN-POWER OY, al netto del suo indebitamento. Il confronto tra il valore contabile ed il valore
recuperabile non ha determinato la necessità di apportare svalutazioni.
PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE
Valore netto
al 31/12/19
Svalutazioni
Valore netto
al 31/12/20
Liquidazioni
Valore netto al
31/12/21
FINN POWER OY 140.177 - 140.177 - 140.177
PRIMA INDUSTRIE NORTH AMERICA Inc. 16.614 - 16.614 - 16.614
PRIMA ELECTRO SpA 10.945 - 10.945 - 10.945
PRIMA POWER IBERICA SL 1.441 - 1.441 - 1.441
PRIMA POWER CHINA Company Ltd 767 (420) 347 (347) -
PRIMA POWER MAKINA TICARET LIMITED SIRKETI 540 - 540 - 540
OOO PRIMA POWER 123 - 123 - 123
PRIMA POWER CENTRAL EUROPE Spzoo 93 - 93 - 93
PRIMA POWER UK LTD - - - - -
PRIMA POWER GmbH - - - - -
PRIMA POWER SOUTH AMERICA Ltda - - - - -
PRIMA POWER AUSTRALASIA Pty Ltd - - - - -
PRIMA POWER SUZHOU CO LTD 9.141 - 9.141 - 9.141
TOTALE 179.841 (420) 179.421 (347) 179.074
PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE
Valore netto al
31/12/2021
PN al
31/12/2021
Quota di
possesso
PN pro-quota Differenza
FINN POWER OY 140.177 142.006 100% 142.006 1.829
PRIMA INDUSTRIE NORTH AMERICA Inc. 16.614 45.607 100% 45.607 28.993
PRIMA ELECTRO SpA 10.945 31.483 100% 31.483 20.538
PRIMA POWER IBERICA SL 1.441 6.877 22% 1.513 72
PRIMA POWER MAKINA TICARET LIMITED SIRKETI 540 114 100% 114 (426)
OOO PRIMA POWER 123 3.299 100% 3.299 3.176
PRIMA POWER CENTRAL EUROPE Spzoo 93 1.303 100% 1.303 1.210
PRIMA POWER UK LTD - 1.354 100% 1.354 1.354
PRIMA POWER GmbH - (10.278) 100% (10.278) (10.278)
PRIMA POWER SOUTH AMERICA Ltda - (860) 100% (860) (860)
PRIMA POWER AUSTRALASIA Pty Ltd - (234) 100% (234) (234)
PRIMA POWER SUZHOU CO LTD 9.141 11.372 70% 7.960 (1.181)
130
Il differenziale esistente fra il valore contabile della partecipazione in PRIMA POWER GmbH e la
corrispondente frazione del suo patrimonio netto al 31/12/2021, seppur coperto da un fondo iscritto tra
le passività pari a 7.566 migliaia di euro (si veda la Nota 19), ha reso necessario lo svolgimento del test
d’impairment sul valore contabile della partecipazione. Il test ha comportato la stima del valore
recuperabile della partecipazione mediante attualizzazione dei flussi rinvenienti dal piano 2022-2024,
al netto del suo indebitamento. Il confronto tra il costo della partecipazione ed il suo valore
recuperabile non ha reso necessari ulteriori accantonamenti al fondo per rischi ed oneri.
Già nel corso dell’esercizio 2021 il management della partecipata è divenuto interamente locale ed il
piano sottostante all’esercizio di impairment prevede un miglioramento della marginalità con
particolare riferimento al business dell’After Sales, oltre al rafforzamento della rete di vendita ed
un’organizzazione più snella ed efficiente.
Il differenziale esistente fra il valore contabile della partecipazione in PRIMA POWER SUZHOU e la
corrispondente frazione del suo patrimonio netto al 31/12/2021 non è stato ritenuto rappresentativo di
una perdita di valore della partecipazione, ad esito dell’impairment test svolto con analoghe modalità a
quelle descritte nel paragrafo precedente.
La società, che sta attraversando una fase di cambiamento di business strategy, era stata costituita con
lo scopo di servire il mercato di massa cinese offrendo dei prodotti in una fascia di prezzo e prestazione
medio bassa. Tuttavia, già nel corso del 2019 il management ha avviato una fase di rinnovamento
tecnologico che porterà la società cinese a vendere macchine ad alto contenuto tecnologico sia
prodotte localmente sia importate dalle altre società del Gruppo e a generare risultati positivi.
L’EBITDA conseguito nel 2021, pari a 823 migliaia di euro, è un elemento che testimonia quanto appena
descritto.
I differenziali esistenti fra i valori contabili delle partecipazioni in PRIMA POWER SOUTH AMERICA Ltda e
PRIMA POWER AUSTRALASIA Pty Ltd e la corrispondente frazione del loro patrimonio netto al
31/12/2021 trovano riscontro in uno specifico fondo iscritto tra le passività (si veda la Nota 19).
4. Partecipazioni in società collegate
La voce partecipazioni in società collegate si riferisce alla partecipazione nella società 3D NT detenuta
al 19,9% dalla PRIMA INDUSTRIE SpA ed è pari a 418 migliaia di euro ed è rimasta invariata rispetto
all’esercizio precedente.
5. Altre partecipazioni
La seguente tabella mostra la composizione delle Altre partecipazioni che 31/12/2021 sono pari a 60
migliaia di euro e sono rimaste invariate rispetto all’esercizio precedente.
6. Attività finanziarie
Il valore delle Attività Finanziarie è pari a 5.034 migliaia di euro ed è diminuito di 459 migliaia di euro
rispetto all’esercizio precedente.
ALTRE PARTECIPAZIONI
Lamiera Servizi
Prima Power
Sheet Metal
Solution
Altre minori TOTALE
31 dicembre 2020 11 40 9 60
Incrementi - - - -
31 dicembre 2021 11 40 9 60
131
La tabella seguente illustra la movimentazione delle Attività finanziarie.
7. Attività fiscali per imposte anticipate
La seguente tabella illustra la movimentazione delle Attivi fiscali per imposte anticipate nel corso
dell’esercizio 2021.
Si espone qui di seguito la composizione delle attività fiscali per imposte anticipate.
La valutazione sulla recuperabilità delle imposte anticipate tiene conto della redditività attesa negli
esercizi futuri.
8. Rimanenze
Le rimanenze al 31/12/2021 ammontano a 45.411 migliaia di euro al netto dei fondi svalutazione
magazzino, in aumento di 10.746 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente.
ATTIVITÀ FINANZIARIE
Finanziamento a
Prima Electro SpA
Finanziamento a
Prima Power
Suzhou Co.Ltd
Finanziamento a
Prima Power South
America LTDA
Deposito Smilla
Finanziamento
v/partecipata
TOTALE
31 dicembre 2020 - 2.240 519 2.728 6 5.493
Accensioni 1.713 - - - - 1.713
Rimborsi - (2.256) - - - (2.256)
Interessi maturati 8 16 7 - - 31
Adeguamento cambi 53 - - - - 53
31 dicembre 2021 1.774 - 526 2.728 6 5.034
di cui:
Attività Finanziarie non correnti - - - 2.728 - 2.728
Attività Finanziarie correnti 1.774 - 526 - 6 2.306
ATTIVITÀ FISCALI PER IMPOSTE ANTICIPATE 31/12/21 31/12/20
Saldo di apertura 7.285 5.274
Incrementi 2.345 2.448
Decrementi (285) (437)
Saldo di chiusura 9.345 7.285
ATTIVITÀ FISCALI PER IMPOSTE ANTICIPATE 31/12/21 31/12/20
Fondi per rischi ed oneri e altri debiti 1.867 1.559
Rimanenze 829 926
Perdite fiscali riportabili a nuovo 5.804 4.083
Benefici ai dipendenti 444 469
Altre attività/passività 401 248
Totale 9.345 7.285
132
Si fornisce qui di seguito la movimentazione dei fondi svalutazione delle rimanenze avvenuta
nell’esercizio.
9. Crediti commerciali
I crediti commerciali al 31/12/2021 ammontano a 68.238 migliaia di euro, rispetto all’esercizio
precedente sono aumentati di 6.245 migliaia di euro.
Nei crediti commerciali sono inclusi dei crediti in valuta estera relativi a partite denominate in dollari
USA, renminbi cinese e sterline inglesi che si riferiscono per la maggior parte a fatture emesse nei
confronti di società controllate.
A fronte delle posizioni aperte al 31/12/2021 è stato contabilizzato l’adeguamento cambi. I crediti in
valuta diversa dalla valuta di riferimento sono convertiti in euro usando il tasso di cambio in vigore alla
data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze cambio sono state rilevate nel conto economico.
La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel periodo considerato è stata la seguente:
RIMANENZE 31/12/21 31/12/20
Materie prime 15.563 10.642
(Fondo svalutazione materie prime) (952) (697)
Semilavorati 11.899 5.088
Prodotti finiti 21.402 22.793
(Fondo svalutazione prodotti finiti) (2.501) (3.161)
Totale 45.411 34.665
FONDO SVALUTAZIONE RIMANENZE Materie prime Prodotti Finiti
Saldo al 31 dicembre 2020 (697) (3.161)
Utilizzi - 1.156
Accantonamenti (255) (496)
Saldo al 31 dicembre 2021 (952) (2.501)
CREDITI COMMERCIALI 31/12/21 31/12/20
Crediti verso clienti 31.537 26.300
Fondo svalutazione crediti (1.294) (1.556)
Crediti verso clienti terzi (netti) 30.243 24.744
Crediti verso parti correlate 37.995 37.249
Crediti verso clienti (netti) 68.238 61.993
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI Importo
Fondo svalutazione crediti al 31/12/20 (1.556)
Utilizzi 323
Accantonamenti (61)
Fondo svalutazione crediti al 31/12/21 (1.294)
133
Il fondo riflette la miglior stima del management circa le perdite attese dalla PRIMA INDUSTRIE SpA sui
suoi crediti verso clienti.
Si espone qui di seguito la composizione dei crediti commerciali (al lordo del fondo svalutazione crediti)
suddivisi per scadenza.
In applicazione al principio IFRS 9 la Società valuta i crediti commerciali adottando una logica di perdita
attesa (expected credit loss); la Società ha adottato l’approccio semplificato pertanto il fondo
svalutazione crediti riflette le perdite attese in base alla vita del credito; nel determinare il fondo la
Società si è basata sull’esperienza storica, su indicatori esterni e su informazioni prospettiche.
Per alcune categorie di crediti caratterizzate da elementi di rischio peculiari sono state effettuate
valutazioni specifiche sulle singole posizioni creditorie.
10. Altri crediti
Gli altri crediti correnti ammontano a 3.489 migliaia di euro, in aumento di 251 migliaia di euro rispetto
all’esercizio precedente.
La tabella seguente mostra la composizione della voce Altri crediti.
11. Altre attività fiscali
Le altre attivifiscali ammontano al 31/12/2021 a 2.037 migliaia di euro, contro le 1.411 migliaia di
euro al 31/12/2020.
CREDITI PER SCADENZA 31/12/21
A scadere 43.077
Scaduto 0 - 180 giorni 14.675
Scaduto 180 - 365 giorni 3.059
Scaduto oltre 1 anno 8.721
Totale 69.532
ALTRI CREDITI 31/12/21 31/12/20
Anticipi a fornitori 1.302 1.140
Contributi da ricevere 1.110 838
Ratei e risconti 801 864
Depositi cauzionali 186 241
Altri crediti minori 90 155
Totale 3.489 3.238
134
Qui di seguito una tabella riepilogativa con il confronto fra il 31/12/2021 ed il 31/12/2020.
12. Strumenti finanziari derivati
La PRIMA INDUSTRIE SpA alla data del 31/12/2021 ha in essere strumenti finanziari derivati non correnti
passivi per un importo pari a 140 migliaia di euro e strumenti finanziari derivati correnti passivi per un
importo pari a 45 migliaia di euro.
Ai fini della redazione del bilancio al 31/12/2021 è stata effettuata una valutazione degli strumenti
derivati in essere. Per maggiori informazioni in merito agli Strumenti Finanziari Derivati sottoscritti da
PRIMA INDUSTRIE SpA ed al relativo metodo di contabilizzazione si veda alla “Nota 11 Indebitamento
finanziario netto del Bilancio Consolidato.
13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide ammontano al 31/12/2021 a 10.075 migliaia di euro, contro le 11.196 migliaia di
euro al 31/12/2020 e sono composte dalla cassa (inclusa quella in valuta estera), dagli assegni e dai
crediti bancari a vista. Per maggiori dettagli relativi alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti si
veda il Rendiconto Finanziario (per il Rendiconto Finanziario si veda il capitolo 9 Bilancio d’esercizio di
PRIMA INDUSTRIE al 31/12/2021).
ALTRE ATTIVITÀ FISCALI 31/12/21 31/12/20
Crediti per IVA - Italia 894 499
Crediti d'imposta 488 440
Crediti v/erario IRES e IRAP 484 257
Credito fiscale v/controllate 98 98
Crediti v/erario - ritenute di imposta 61 51
Crediti per IVA - Estero 12 35
Altri crediti fiscali - 31
Totale 2.037 1.411
Strumenti finanziari derivati passivi non correnti
Valori in migliaia di euro CONTROPARTE
DATA
SCADENZA
NOZIONALE
RIFERIMENTO
MTM 31/12/21
IRS - Hedge accounting BPM 31/12/22 7.000 47 €
IRS - Hedge accounting Unicredit 19/12/22 5.555 31 €
IRS - Hedge accounting Intesa Sanpaolo 31/03/23 5.000 39 €
IRS - Hedge accounting BNL 19/12/25 9.778 23 €
TOTALE 140
Strumenti finanziari derivati passivi correnti
Valori in migliaia di euro CONTROPARTE
DATA
SCADENZA
NOZIONALE
RIFERIMENTO
MTM 31/12/21
CRS - Non hedge accounting MPS 21/03/22 $3.000 45
TOTALE 45
135
14. Attività non correnti destinate alla dismissione
Al 31/12/2021 il valore delle attività non correnti destinate alla dismissione è pari a 775 migliaia di
euro e si riferisce ad una porzione dello stabilimento industriale sito a Collegno in provincia di Torino.
Nel corso dell’esercizio è stata effettuata una svalutazione di 266 migliaia di euro per adeguare il
valore al prezzo di realizzo; tale immobile è stato venduto a febbraio 2022.
La restante variazione di 214 migliaia di euro si riferisce alla vendita dell’ultima unità immobiliare
situata nel mantovano.
15. Patrimonio netto
CAPITALE SOCIALE
Il Capitale Sociale ammonta a 26.208 migliaia di euro ed è rimasto invariato rispetto al 31/12/2020.
RISERVA LEGALE
La voce ammonta a 5.242 migliaia di euro ed è aumentata rispetto al 31/12/2020 per effetto della
destinazione dell’utile dell’esercizio precedente.
ALTRE RISERVE
La voce “Altre Riserve” ha un valore di 68.129 migliaia di euro ed è così composta:
Riserva sovrapprezzo azioni: pari a 57.507 migliaia di euro.
Riserva acquisto azioni proprie: negativa per 3.042 migliaia di euro.
Riserva vincolata per costi di sviluppo non ammortizzati: pari a 5.177 migliaia di euro.
Riserva straordinaria: pari a 10.693 migliaia di euro.
Spese aumento capitale sociale: è negativa per 1.286 migliaia di euro e rappresenta i costi
sostenuti per gli aumenti di capitale sociale.
Riserva attuariale per TFR: è negativa per 586 migliaia di euro ed è relativa, in ottemperanza
allo IAS 19 revised, all’effetto degli utili/perdite attuariali sulle indennità di fine rapporto dei
dipendenti al netto dell’effetto fiscale.
Riserva per stock grant: è pari a 223 migliaia di euro.
Riserva per adeguamento fair value derivati: è negativa per 98 migliaia di euro ed è relativa
alla parte iscritta direttamente a patrimonio netto, al netto dell’effetto fiscale, del valore di
mercato dei contratti derivati di copertura dei rischi sulla variabilità dei tassi di interesse.
Riserva avanzo da fusione per incorporazione della ex FINN-POWER ITALIA srl: negativa per 459
migliaia di euro.
UTILI (PERDITE) A NUOVO
La voce risulta negativa per circa 1.698 migliaia di euro. In tale voce sono compresi gli importi relativi
alle differenze di trattamento contabile emerse alla data di transizione agli IFRS riconducibili alle
rettifiche operate sui saldi riguardanti il bilancio redatto in conformità ai principi contabili nazionali.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE 31/12/21 31/12/20
Cassa ed assegni 8 10
Conti correnti bancari attivi 10.067 11.186
Totale 10.075 11.196
136
RISULTATO DI PERIODO COMPLESSIVO
Sul risultato di periodo complessivo incidono negativamente l’effetto degli utili/perdite attuariali sulle
indennità di fine rapporto dei dipendenti in accordo all’applicazione dello IAS19 revised per un importo
di 39 migliaia di euro (al netto di un effetto fiscale pari a +12 migliaia di euro) e positivamente
l’accantonamento della riserva per adeguamento fair value derivati per 207 migliaia di euro (al netto di
un effetto fiscale pari a -49 migliaia di euro) e gli effetti derivanti dalla conversione in euro del branch
office della Corea del Sud per 8 migliaia di euro.
UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO
Il Risultato dell’esercizio risulta essere negativo per 3.623 migliaia di euro.
Per ulteriori dettagli si veda la tabella di movimentazione del patrimonio netto (per la movimentazione
del patrimonio netto si veda il capitolo 9 Bilancio d’esercizio di PRIMA INDUSTRIE al 31/12/2021).
16. Finanziamenti
Si espone qui di seguito un dettaglio dei finanziamenti della PRIMA INDUSTRIE SpA in essere alla data
del 31/12/2021 (in confronto con il 31/12/2020).
Obbligazioni emesse
Il debito verso gli obbligazionisti ammonta complessivamente a 25.734 migliaia di euro, inclusivo di
interessi maturati, ma non ancora liquidati per un importo pari a 734 migliaia di euro. Il debito netto
esposto in bilancio ammonta a 25.584 migliaia di euro, poiché a parziale riduzione del debito sono stati
portati gli oneri accessori sostenuti al momento dell’emissione delle obbligazioni.
La quota a scadenza oltre i 12 mesi è pari 24.896 migliaia di euro.
Debito finanziario
Qui di seguito i principali finanziamenti inclusi nell’indebitamento finanziario erogati a PRIMA
INDUSTRIE SpA.
DEBITI VERSO BANCHE ED ALTRI FINANZIAMENTI 31/12/21 31/12/20
Correnti
Debiti per leasing - quota corrente 1.783 1.602
Finanziamenti bancari - quota corrente 32.365 43.948
Bond - quota corrente 688 690
Altri finanziamenti - quota corrente 3.961 2.393
Altri finanziamenti da controllate - quota corrente 28.628 8.574
Totale Correnti 67.425 57.207
Non correnti
Debiti per leasing - quota non corrente 21.281 11.988
Finanziamenti bancari - quota non corrente 17.823 30.908
Bond - quota non corrente 24.896 24.850
Altri finanziamenti - quota non corrente 10.543 14.504
Finanziamenti da controllate - quota non corrente 4.485 9.185
Totale Non correnti 79.028 91.435
TOTALE 146.453 148.642
137
Il finanziamento MPS al 31/12/2021 ammonta complessivamente a 5.100 migliaia di euro, il debito
netto esposto in bilancio è pari a 5.093 migliaia di euro ed include gli oneri accessori sostenuti al
momento della sottoscrizione del finanziamento.
Il finanziamento MPS è per 3.698 migliaia di euro scadente oltre i 12 mesi.
Il finanziamento BPM al 31/12/2021 ammonta complessivamente a 9.167 migliaia di euro, il debito
netto esposto in bilancio è pari a 9.146 migliaia di euro ed include gli oneri accessori sostenuti al
momento della sottoscrizione del finanziamento.
Il finanziamento BPM è per 3.496 migliaia di euro scadente oltre i 12 mesi.
Il finanziamento UNICREDIT al 31/12/2021 ammonta complessivamente a 5.555 migliaia di euro, il
debito netto esposto in bilancio è pari a 5.547 migliaia di euro ed include gli oneri accessori sostenuti al
momento della sottoscrizione del finanziamento.
Il finanziamento INTESA al 31/12/2021 ammonta complessivamente a 6.679 migliaia di euro, inclusivo di
interessi maturati, ma non ancora liquidati per un importo pari a 12 migliaia di euro. Il debito netto
esposto in bilancio è pari a 6.670 migliaia di euro ed include gli oneri accessori sostenuti al momento
della sottoscrizione del finanziamento.
Il finanziamento INTESA è per 3.331 migliaia di euro scadente oltre i 12 mesi.
Il finanziamento BNL al 31/12/2021 ammonta complessivamente a 9.781 migliaia di euro, inclusivo di
interessi maturati, ma non ancora liquidati per un importo pari a 3 migliaia di euro. Il debito netto
esposto in bilancio è pari a 9.724 migliaia di euro ed include gli oneri accessori sostenuti al momento
della sottoscrizione del finanziamento.
Il finanziamento BNL è per 7.300 migliaia di euro scadente oltre i 12 mesi.
Occorre precisare che a Dicembre 2021 il finanziamento BNL sottoscritto nel 2018 dalla capogruppo
PRIMA INDUSTRIE SpA è stato oggetto di una rinegoziazione. La scadenza originaria prevista al
19/06/2023 è stata prorogata al 19/12/2025 ed il margine applicato è stato modificato da 155 a 160
punti percentuali annui.
Da un punto di vista contabile, ai sensi dell’IFRS 9, tale rinegoziazione ha comportato lo svolgimento di
un’analisi qualitativa e quantitativa della nuova passività finanziaria rispetto a quella antecedente alla
rinegoziazione, per valutare se la modifica intercorsa abbia natura sostanziale oppure non sostanziale.
Ad esito delle verifiche svolte si è concluso che la modifica nei termini della passività finanziaria non ha
avuto natura sostanziale. La rinegoziazione ha determinato un impatto positivo di modestissima entità
imputabile alla prevalenza dell’estensione temporale della passività rispetto al lieve incremento dello
spread applicato al finanziamento.
Le linee di credito ammontano complessivamente a 14.000 migliaia di euro.
Gli altri finanziamenti da controllate in quota corrente e non corrente sono pari a 33.113 migliaia di
euro sono così composti:
verso PRIMA INDUSTRIE NORTH AMERICA PRIMA POWER NA per 20.476 migliaia di euro,
verso PRIMA ELECTRO per 4.485 migliaia di euro,
verso PRIMA POWER CENTRAL EUROPE per 3.031 migliaia di euro,
verso PRIMA POWER IBERICA per 3.000 migliaia di euro,
verso FINN-POWER OY per 1.775 migliaia di euro,
138
verso PRIMA POWER SUZHOU per 346 migliaia di euro.
Tra gli altri finanziamenti è inoltre incluso il finanziamento con Cassa Depositi e Prestiti per 10.938
migliaia di euro.
Sui finanziamenti Intesa, Unicredit, BPM, MPS, BNL, CDP e sul Bond insistono dei covenants con
misurazione semestrale ed annuale; i covenants misurati sul bilancio consolidato al 31/12/2021
risultano rispettati.
Per ulteriori dettagli in merito ai Finanziamenti della PRIMA INDUSTRIE SpA si veda la Relazione sulla
Gestione e il bilancio consolidato alla Nota 11 Indebitamento finanziario netto.
Si espone qui di seguito la movimentazione dei debiti finanziari della PRIMA INDUSTRIE SpA nel corso
dell’esercizio 2021.
Nel corso dell’esercizio 2021 i debiti finanziari diminuiscono complessivamente di 2.189 migliaia di
euro.
17. Benefici ai dipendenti
Si espone nella tabella qui di seguito la composizione delle passività per benefici ai dipendenti al
31/12/2021 e alla chiusura del precedente esercizio.
Il TFR rappresenta l’indennità prevista dalla legge italiana che viene maturata dai dipendenti nel corso
della vita lavorativa e liquidata al momento dell’uscita del dipendente. Tale indennità è considerata
DEBITI VERSO BANCHE ED ALTRI FINANZIAMENTI - MOVIMENTAZIONE
Debiti v/ banche ed altri finanziamenti correnti al 31/12/20 57.207
Debiti v/banche ed altri finanziamenti non correnti al 31/12/20 91.435
Debiti v/banche ed altri finanziamenti al 31/12/20 148.642
Stipulazione di finanziamenti (incluse linee di credito) 20.274
Rimborsi di finanziamenti (incluse linee di credito) (32.921)
Accensioni/(rimborsi) di leasing 9.474
Adeguamento cambi 984
Debiti v/banche ed altri finanziamenti al 31/12/21 146.453
di cui:
Debiti v/ banche ed altri finanziamenti correnti al 31/12/21 67.425
Debiti v/banche ed altri finanziamenti non correnti al 31/12/21 79.028
Debiti v/banche ed altri finanziamenti al 31/12/21 146.453
BENEFICI AI DIPENDENTI 31/12/21 31/12/20
TFR 2.643 2.880
Premio di anzianità 1.734 1.668
Benefici ai dipendenti- branch office Corea del Sud
161 120
TOTALE 4.538 4.668
139
come fondo a prestazione definita, soggetta a valutazione attuariale per la parte relativa a futuri
benefici previsti e relativi a prestazioni già corrisposte.
Si riporta di seguito la movimentazione sia del TFR che del Fidelity Premium nel corso dell’esercizio
2021 e 2020.
Il premio di anzianità professionale è corrisposto ai dipendenti della Società al compimento di 20, 30 e
35 anni di anzianità per un importo pari a due mensilità lorde.
Le principali ipotesi utilizzate per la stima della passività finale relativa ai benefici a dipendenti sono le
seguenti:
Le ipotesi demografiche utilizzate per la valutazione attuariale includono:
le probabilità di morte determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato denominate RG48;
le probabilità di inabilità, distinte per sesso, adottate nel modello INPS per le proiezioni al 2010;
l’epoca di pensionamento pari al primo dei requisiti pensionabili per l’Assicurazione Generale
Obbligatoria;
le probabilità di uscita per cause diverse dalla morte per una frequenza annua pari allo 0,50%;
le probabilità di anticipazione pari ad un valore anno per anno del 3,00%.
Inoltre, per il solo TFR è stata svolta un’analisi di sensitività che ha mostrato un impatto non rilevante
con la variazione delle seguenti variabili:
Tasso di attualizzazione +0,50%/-0,50%
Tasso di inflazione +0,25%/-0,25%
Tasso di Turnover +2,00%/-2,00%.
TFR 31/12/21 31/12/20
Saldo di apertura 2.880 2.858
TFR pagato nel periodo (297) (97)
Utili/perdite attuariali 51 98
Oneri finanziari 9 21
Saldo di chiusura 2.643 2.880
PREMIO DI ANZIANITÀ 31/12/21 31/12/20
Saldo di apertura 1.668 1.605
Premio di anzianità pagato nel periodo (138) (223)
Accantonamento/Adeguamento attuariale 199 274
Oneri finanziari 5 12
Saldo di chiusura 1.734 1.668
Ipotesi attuariali 31/12/21 31/12/20
Tasso annuo tecnico di attualizzazione 0,44% 0,34%
Tasso annuo tecnico di inflazione 1,20% 1,00%
Tasso annuo tecnico di incremento TFR 2,25% 2,25%
140
18. Passività fiscali per imposte differite
La seguente tabella illustra la movimentazione delle passività fiscali per imposte differite nel corso
dell’esercizio 2021 e 2020.
Si espone qui di seguito la composizione delle passività fiscali per imposte differite.
19. Fondi per rischi ed oneri
I fondi rischi ed oneri alla data del 31/12/2021 sono pari a 15.914 migliaia di euro (di cui 8.904 di
natura non corrente).
Si espone qui di seguito la movimentazione sia dei fondi non correnti che di quelli correnti.
PASSIVITÀ FISCALI PER IMPOSTE DIFFERITE 31/12/21 31/12/20
Saldo di apertura 1.266 1.270
Incrementi 506 351
Decrementi (392) (355)
Saldo di chiusura 1.380 1.266
PASSIVITÀ FISCALI PER IMPOSTE DIFFERITE 31/12/21 31/12/20
Attivi materiali/immateriali non correnti/leasing 630 627
Crediti/Debiti commerciali e altre voci 750 639
Totale 1.380 1.266
FONDI RISCHI NON CORRENTI FONDO IND.CL.AGENTI
FONDO PERDITE SU
PARTECIPATE
TOTALE
31 Dicembre 2019 222 7.128 7.350
Accantonamenti 22 1.416 1.438
Utilizzi del periodo (6) - (6)
31 Dicembre 2020 238 8.544 8.782
Accantonamenti 30 116 146
Utilizzi del periodo (24) - (24)
31 Dicembre 2021 244 8.660 8.904
FONDI RISCHI CORRENTI FONDO IMPOSTE
FONDO CONTENZIOSI
LEGALI
FONDO GARANZIA E
COMPLETAMENTO
PROGETTI
TOTALE
31 Dicembre 2019 115 15 7.198 7.328
Accantonamenti - - 3.222 3.222
Utilizzi del periodo (84) - (4.608) (4.692)
31 Dicembre 2020 31 15 5.812 5.858
Accantonamenti - - 5.072 5.072
Utilizzi del periodo (31) - (3.889) (3.920)
31 Dicembre 2021 - 15 6.995 7.010
141
Fondo indennità clientela agenti
Rappresenta il debito maturato a fine esercizio nei confronti degli agenti per l’indennità loro dovuta nel
caso di interruzione del rapporto di agenzia così come previsto dall’attuale normativa vigente.
Fondo Perdite partecipate
Tale fondo si riferisce alla società controllata PRIMA POWER GmbH per 7.566 migliaia di euro, PRIMA
POWER SOUTH AMERICA Ltda per 860 migliaia di euro ed alla società PRIMA POWER AUSTRALASIA Pty
Ltd per 234 migliaia di euro. Per ulteriori dettagli in merito si veda la Nota 3 Partecipazioni in società
controllate.
Fondo dispute legali
Tale fondo si riferisce agli accantonamenti relativi alle dispute legali sorte nel corso dell’esercizio 2019.
Fondo garanzia e completamento progetti
È relativo agli accantonamenti per completamento progetti in corso ed interventi in garanzia tecnica sui
prodotti della Società ed è ritenuto congruo in rapporto ai costi che dovranno essere sostenuti. Rispetto
all’esercizio 2020 complessivamente è aumentato di 1.183 migliaia di euro.
20. Debiti commerciali, acconti ed altri debiti
Si espone nella tabella qui di seguito la composizione dei debiti commerciali, acconti e altri debiti al
31/12/2021 e alla chiusura del precedente esercizio.
I debiti commerciali al 31/12/2021 ammontano a 78.989 migliaia di euro, di cui 47.618 migliaia di euro
verso fornitori terzi e 31.371 migliaia di euro verso parti correlate.
I debiti commerciali sono aumentati nel corso dell’esercizio 2021 di 20.638 migliaia di euro.
La voce Acconti da clienti è pari a 13.986 migliaia di euro; tale voce è principalmente composta dagli
acconti ricevuti da clienti su ordini relativi a macchine non ancora consegnate.
I debiti previdenziali ed assistenziali si riferiscono a debiti verso gli istituti di previdenza sociale e
assistenziali (in particolare INPS e altre forme di assistenza).
DEBITI COMMERCIALI, ACCONTI E ALTRI DEBITI 31/12/21 31/12/20
Debiti verso fornitori 47.618 33.228
Debiti verso parti correlate 31.371 25.123
Debiti commerciali 78.989 58.351
Acconti da clienti 13.925 6.071
Acconti da parti correlate 61 -
Acconti da clienti 13.986 6.071
Debiti previdenziali ed assistenziali 1.841 1.329
Debiti v/so dipendenti 3.865 2.162
Ratei e risconti passivi 2.094 2.699
Altri debiti 49 242
Altri debiti verso parti correlate 762 490
Altri debiti 8.611 6.922
142
I debiti verso dipendenti si riferiscono a competenze maturate ma non ancora erogate per le ferie ed i
permessi retribuiti residui non goduti, per i premi di produzione, per gli incentivi maturati nei confronti
del personale direttivo e commerciale e per gli anticipi sulle spese viaggio sostenute in nome e per
conto dell’azienda da parte dei dipendenti in trasferta.
La voce Ratei e Risconti passivi è diminuita rispetto all’esercizio precedente di 605 migliaia di euro:
tale voce è principalmente composta dai risconti passivi relativi ad alcune agevolazioni per contributi a
fondo perduto su progetti di ricerca e sviluppo ed a ricavi per contratti di manutenzione di competenza
di esercizi successivi.
21. Passività fiscali per imposte correnti
La voce ammonta a 3.048 migliaia di euro contro i 1.915 migliaia di euro al 31/12/2020 ed è composta
come segue:
CONTO ECONOMICO
Come già evidenziato in precedenza, il Gruppo presenta il conto economico per “funzione”. Ai sensi del
paragrafo n.104 dello “IAS 1 Presentazione del bilancio”, si segnala che i costi del personale
ammontano a 40.373 migliaia di euro in aumento rispetto all’esercizio precedente di 8.818 (31.555
migliaia di euro al 31/12/2020); si ricorda che il costo dell’esercizio precedente era influenzato dal
ricorso alla cassa integrazione utilizzata per fronteggiare la pandemia da COVID-19. Gli ammortamenti e
svalutazioni al 31/12/2021 sono pari a 5.889 migliaia di euro (al 31/12/2020 erano pari a 6.533 migliaia
di euro). Risulta opportuno evidenziare che gli ammortamenti relativi ai costi di sviluppo sono pari a
2.328 migliaia di euro.
22. Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni
Si espongono di seguito i Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni suddivisi per prodotto/attività e
per area geografica.
23. Costo del venduto
Il costo del venduto comprende i costi delle funzioni che hanno partecipato in maniera diretta o
ausiliaria alla generazione dei ricavi per la vendita di prodotti o servizi. Pertanto, in tale voce si
comprendono il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute;
include anche tutti i costi dei materiali, di lavorazione e le spese generali direttamente associati alla
produzione. Si segnala che sono comprese anche le svalutazioni delle rimanenze di magazzino, gli
accantonamenti rilevati a copertura dei costi di garanzia dei prodotti venduti, i costi di trasporto e di
DEBITI FISCALI PER IMPOSTE CORRENTI 31/12/21 31/12/20
Debiti per ritenute fiscali IRPEF 1.071 899
Debiti fiscali v/controllate 1.806 1.016
Debiti per IRES e IRAP 163 -
Altri debiti tributari 8 -
TOTALE 3.048 1.915
RICAVI DELLE VENDITE E
DELLE PRESTAZIONI
ITALIA % EUROPA % NORD AMERICA %
RESTO DEL
MONDO
% TOTALE
Macchine 57.608 39,84% 42.208 29,19% 15.771 10,91% 29.019 20,07% 144.606
Ricambi 8.829 31,91% 9.761 35,28% 4.546 16,43% 4.533 16,38% 27.669
Assistenza tecnica 8.475 81,02% 1.311 12,53% 252 2,41% 422 4,03% 10.460
Totale 74.912 53.280 20.569 33.974 182.735
143
assicurazione sostenuti per le consegne ai clienti, nonché le commissioni di vendita riconosciute ad
agenti o distributori terzi. Il costo del venduto al 31/12/2021 è pari a 161.811 migliaia di euro; fra le
principali componenti vi sono i materiali (119.224 migliaia di euro), le lavorazioni ed i servizi esterni
(16.136 migliaia di euro).
24. Costi di ricerca e sviluppo
Questa voce include i costi relativi ai progetti di ricerca e di sviluppo non capitalizzabili, i costi dei
Tech Centers e gli overhead ad essi collegati e viene esposta al netto dei proventi per contributi (sia
nazionali, che europei) contabilizzati secondo il principio di competenza. I costi netti di ricerca e
sviluppo al 31/12/2021 ammontano a 8.198 migliaia di euro e sono aumentati di 2.136 migliaia di euro
rispetto all’esercizio precedente; l’incidenza dei contributi pubblici è di 1.825 migliaia di euro.
25. Spese di vendita e marketing
Questa voce include, per destinazione i costi della struttura commerciale quali il personale, le fiere e
gli eventi commerciali, il demo center, le attività promo-pubblicitarie e gli overhead ad essi collegati.
Le spese di vendita e marketing nel 2021 sono pari a 8.196 migliaia di euro, contro 6.407 migliaia di
euro del 2020.
26. Spese generali e amministrative
Questa voce include tutti i costi collegabili alle strutture direzionali siano esse di Gruppo o Divisionali, i
costi del Finance, dell’HR, dell’IT ed i servizi generali. Le spese generali e amministrative ammontano a
9.182 migliaia di euro nel 2021 e sono in aumento rispetto al 31/12/2020 (pari a 7.690 migliaia di euro).
27. Proventi ed oneri finanziari
La gestione finanziaria dell’esercizio 2021 risulta complessivamente negativa per 294 migliaia di euro.
144
Gli oneri finanziari includono interessi pari a 919 migliaia di euro legati al Bond e 923 migliaia di euro
relativi ai principali finanziamenti bancari.
La voce Dividendi e rettifiche di valore delle partecipazioni pari a 3.558 migliaia di euro si riferisce a
svalutazioni della società controllata PRIMA POWER SOUTH AMERICA Ltda per 100 migliaia di euro e
della PRIMA POWER AUSTRALASIA Pty Ltd per 3 migliaia di euro ed ai dividendi da società controllate
per 3.661 migliaia di euro (FINN-POWER OY per 3.500 migliaia di euro e PRIMA POWER CENTRAL EUROPE
Sp.z.o.o. per 161 migliaia di euro).
28. Imposte correnti e differite
Si espone qui di seguito un riepilogo del carico fiscale della PRIMA INDUSTRIE SpA al 31/12/2021
confrontato con i dati dell’esercizio precedente.
GESTIONE FINANZIARIA 31/12/21 31/12/20
Interessi su Bond (919) (917)
Interessi sui principali finanziamenti bancari (correnti/non correnti) (923) (1.282)
Interessi su debiti v/istituti di credito (correnti/non correnti) (211) (145)
Interessi passivi su finanziamenti da controllate (315) (368)
Oneri su strumenti finanziari (CRS) (9.261) (3.523)
Oneri su strumenti finanziari (IRS) (292) (319)
Interessi su leasing (297) (270)
Interessi passivi su benefici ai dipendenti (40) (136)
Commissioni bancarie (436) (410)
Altri oneri finanziari (110) (42)
Oneri finanziari (12.804) (7.412)
Proventi finanziari a controllate 185 245
Proventi su derivati (CRS) 8.562 4.273
Proventi su derivati (IRS) - 4
Interessi attivi bancari 2 2
Altri proventi finanziari 53 112
Proventi finanziari 8.802 4.636
Dividendi e rettifiche di valore delle partecipazioni 3.558 8.748
Risultato netto derivante da transazioni in valuta estera 150 311
ONERI E PROVENTI FINANZIARI (NETTI) (294) 6.283
145
La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base
delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:
INFORMATIVA SULLA TRASPARENZA DELLE EROGAZIONI PUBBLICHE
Ai sensi dell’articolo 1 commi 125-129 della legge n.124/2017 successivamente integrata dal decreto-
legge “Sicurezza” (n.113/2018) e dal decreto legge “Semplificazione” (n.135/2018) si espone qui di
seguito l’Informativa relativa a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque ai vantaggi
economici di qualunque genere erogati alla Società nell’esercizio 2021 dalle pubbliche amministrazioni
e da una serie di soggetti a queste assimilati con cui intrattengono rapporti economici.
I soggetti individuati come fonte delle erogazioni di cui dare informativa sono:
Le pubbliche amministrazioni e i soggetti di cui all’articolo 2-bis del decreto legislativo 14 marzo
2013 n.33;
Le socie controllate, di diritto o di fatto, direttamente o indirettamente, da pubbliche
amministrazioni, comprese le società con azioni quotate in mercati regolamentati e le loro
partecipate;
Le società a partecipazione pubblica, comprese quelle che emettono azioni quotate in mercati
regolamentati e le loro partecipate.
IMPOSTE CORRENTI E DIFFERITE 31/12/21 31/12/20
IRES (incluso effetto derivante da Consolidato Fiscale) (790) (832)
Imposte anticipate 2.113 2.030
Imposte differite (114) 4
Imposte esercizi precedenti 134 (15)
Altre imposte (20) (5)
TOTALE 1.323 1.182
RICONCILIAZIONE TRA ALIQUOTA TEORICA E ALIQUOTA EFFETTIVA 2021 2020
Risultato ante imposte (4.946) 1.158
Aliquota IRES 24,00% 24,00%
IRES teorica sul reddito (1.187) 278
Effetto fiscale variazioni permanenti (3.135) (10.382)
Effetto fiscale variazioni temporanee 3.769 4.404
Effetto fiscale accantonamento perdite 4.363 4.820
Altre differenze (3.344) (3.467)
RIPRESE IN AUMENTO/DIMINUZIONE 1.653 (4.625)
RISULTATO FISCALE EFFETTIVO (3.293) (3.467)
Aliquota IRES 24,00% 24,00%
IRES EFFETTIVA SUL REDDITO (790) (832)
146
Si espone qui di seguito l’Informativa relativa a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque
ai vantaggi economici di qualunque genere di competenza dell’esercizio 2021.
GARANZIE PRESTATE, IMPEGNI ED ALTRE PASSIVITA’ POTENZIALI
Si espone qui di seguito la situazione al 31/12/2021 delle garanzie prestate e degli impegni assunti dalla
Società.
Al 31/12/2021 le garanzie prestate dalla PRIMA INDUSTRIE SpA ammontano a 19.242 migliaia di euro e si
riferiscono a garanzie in favore di controparti commerciali e di fidejussioni verso istituti di credito a
favore di società del Gruppo.
Gli “Impegni verso società di leasing” si riferiscono a patti di riacquisto per vendite effettuate tramite
intermediari finanziari.
La PRIMA INDUSTRIE SpA, oltre alle passività probabili per le quali sono stati stanziati nei fondi rischi i
relativi accantonamenti, non ha passività potenziali, così come descritte nello IAS 37, da menzionare.
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
I rapporti con parti correlate sono in massima parte rappresentati da operazioni poste in essere con
imprese direttamente e indirettamente controllate regolate a condizioni di mercato ritenute normali
nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.
L’impatto di tali operazioni sulle singole voci del bilancio 2021, già evidenziati negli appositi schemi
supplementari di Situazione Patrimoniale-Finanziaria e Conto Economico, redatti ai sensi della Delibera
CONSOB n.15519 del 27 luglio 2006, è riepilogato nella seguente tabella:
Valori espressi in migliaia di euro
SOGGETTO
BENEFICIARIO
ENTE EROGATORE DESCRIZIONE IMPORTO RICEVUTO
Prima Industrie SpA Unione Europea Contributi R&D 621
Prima Industrie SpA Regione Piemonte Contributi R&D 374
Prima Industrie SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta R&D 143
Prima Industrie SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta Sanificazione 3
Totale 1.141
Valori espressi in migliaia di euro
SOGGETTO
BENEFICIARIO
ENTE EROGATORE DESCRIZIONE
IMPORTO DI
COMPETENZA
Prima Industrie SpA Ministero dello Sviluppo Economico Contributi R&D 1.233
Prima Industrie SpA Regione Piemonte Contributi R&D 510
Prima Industrie SpA Unione Europea Contributi R&D 82
Prima Industrie SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta beni strumentali 8
Prima Industrie SpA Ministero dello Sviluppo Economico Credito d'Imposta Sanificazione 3
Totale 1.836
GARANZIE, IMPEGNI ED ALTRE PASSIVITÀ POTENZIALI 31/12/21 31/12/20
Garanzie prestate 19.242 21.781
Impegni verso società di leasing 1.810 1.928
TOTALE 21.052 23.709
147
Parti correlate partite patrimoniali
Parti correlate partite economiche
Dalla tabella sopra illustrata non sono state esposte le partite derivanti dal consolidato fiscale
nazionale in quanto non rappresentative di effettivi interscambi, ma originati unicamente dalle
procedure previste dalla legislazione fiscale nazionale (credito v/PRIMA ELECTRO SpA pari a 98 migliaia
di euro e debito v/PRIMA ELECTRO SpA pari a 1.806 migliaia di euro).
CONTROPARTE
CREDITI
FINANZIARI
CREDITI
COMMERCIALI
ALTRI CREDITI
DEBITI
FINANZIARI
DEBITI
COMMERCIALI E
ACCONTI
ALTRI DEBITI
PRIMA POWER GmbH - 7.562 - - 362 -
PRIMA POWER UK LTD - 88 - - 48 7
PRIMA POWER CENTRAL EUROPE Spzoo - 1.838 - 3.031 34 -
OOO PRIMA POWER - 118 - - 201 -
PRIMA ELECTRO SpA 1.774 219 - 4.485 4.858 -
PRIMA INDUSTRIE NORTH AMERICA - CONVERGENT-PHOTONICS
- 5 - - 289 -
FINN-POWER OY - 2.678 - 1.775 21.889 -
PRIMA POWER IBERICA - 831 - 3.000 89 -
PRIMA POWER FRANCE Sarl - 1.547 - - 21 -
PRIMA INDUSTRIE NORTH AMERICA - PRIMA POWER NA - 4.909 - 20.476 280 -
PRIMA POWER LASERDYNE LLC - 80 - - 650 -
PRIMA POWER SOUTH AMERICA LTDA 526 283 - - - -
PRIMA POWER INDIA PVT. LTD - 2.541 - - 320 -
PRIMA POWER MAKINA TICARET LTD - 1.218 - - 34 -
PRIMA POWER SUZHOU CO. LTD - 13.808 - 346 1.975 -
PRIMA POWER CANADA Ltd - - - - 3 -
LEEPORT - 261 - - 61 -
3D - NT - 9 44 - 318 -
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI CONTROLLO E MANAGEMENT
STRATEGICO
- - - - - 755
TOTALE 2.300 37.995 44 33.113 31.432 762
CONTROPARTE RICAVI COGS R&D S&M G&A
PROVENTI
FINANZIARI
ONERI
FINANZIARI
DIVIDENDI E
PERDITE SU
PARTECIPATE
PRIMA POWER GmbH 9.552 (260) (93) (149) 142 38 - -
PRIMA POWER UK LTD 605 (51) (96) 35 66 - - -
PRIMA POWER CENTRAL EUROPE Spzoo 5.395 (144) - 280 111 5 (43) 161
OOO PRIMA POWER 4.316 (276) - 60 84 - - -
PRIMA ELECTRO SpA 2 (16.116) - 10 184 97 (114) -
PRIMA INDUSTRIE NORTH AMERICA - CONVERGENT-PHOTONICS
4 (1.179) - 5 - - - -
FINN-POWER OY 10.457 (24.905) - 301 616 - (15) 3.500
PRIMA POWER IBERICA 6.580 (388) - 13 106 10 (40) -
PRIMA POWER FRANCE Sarl 2.506 78 - 154 79 1 - -
PRIMA INDUSTRIE NORTH AMERICA - PRIMA POWER NA 19.434 (267) - 20 178 - (103) -
PRIMA POWER CANADA Ltd 906 (3) - - - - - -
PRIMA POWER LASERDYNE LLC 225 (1.160) - 51 160 11 - -
PRIMA POWER SOUTH AMERICA LTDA 36 (29) - - 18 8 - (100)
PRIMA POWER INDIA PVT. LTD 1.785 (95) - - 26 - - -
PRIMA POWER MAKINA TICARET LTD 1.997 (49) - 3 66 - - -
PRIMA POWER SUZHOU CO LTD 12.973 (773) (21) 9 191 15 - -
PRIMA POWER AUSTRALASIA PTY LTD - - - - - - - (3)
LEEPORT 756 - - - - - - -
3D - NT - (957) 21 - 8 - - -
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI CONTROLLO E
MANAGEMENT STRATEGICO
- - - - (1.586) - - -
TOTALE 77.529 (46.574) (189) 792 449 185 (315) 3.558
148
Oltre a quanto sopra esposto si segnalano eventuali garanzie fornite dalla capogruppo ad alcune delle
sue controllate.
Con riferimento ai compensi spettanti ad amministratori e sindaci di cui all’articolo 2427 comma 1
numero 16 del codice civile si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione.
EVENTI ED OPERAZIONI DI NATURA NON RICORRENTE
La tabella di seguito sintetizza le operazioni di natura non ricorrente che hanno avuto un impatto
negativo sul conto economico complessivamente di 2.284 migliaia di euro.
TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2021 la Società non
ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa,
secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali, sono quelle operazioni che per
significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di
determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell’accadimento (prossimità alla chiusura
dell’esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza delle informazioni in
bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti
di minoranza.
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
Come richiesto dal Documento ESMA 32-382-1138 del 04/03/2021 e nel richiamo di attenzione CONSOB
5/21 del 29/04/2021, nella tabella di seguito riportata è presentato l’indebitamento finanziario al
31/12/2021 e al 31/12/2020 (non sono indicati i crediti finanziari non correnti che al 31/12/2021 sono
pari a 2.728 migliaia di euro).
Per maggiori dettagli in merito all’Indebitamento finanziario netto si vedano le seguenti note:
6 - Attività finanziarie
13 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
16 Finanziamenti
EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI
(espressi in migliaia di euro)
Margine Lordo
Costi di ricerca
e sviluppo
Spese di
vendita e
marketing
Spese generali
e
amministrative
Gestione
finanziaria
Totale al
31/12/2021
Totale al
31/12/2020
Variazione
2021 verso
2020
COVID-19 (274) - - - (274) (408) 134
Riorganizzazione/ristrutturazione (750) (80) (225) (438) - (1.493) (400) (1.093)
Contenziosi legali/fiscali e penalità da clienti 100 - - (248) - (148) (587) 439
Impairment (266) - - - - (266) - (266)
EBIT (1.190) (80) (225) (686) - (2.181) (1.395) (786)
Perdite su partecipate - - - - (103) (103) (2.030) 1.927
EBT (1.190) (80) (225) (686) (103) (2.284) (3.425) 1.141
149
INDEBITAMENTO FINANZIARIO 31/12/21 31/12/20 Variazioni
A DISPONIBILITA' LIQUIDE 10.075 11.196 (1.121)
B MEZZI EQUIVALENTI A DISPONIBILITA' LIQUIDE - - -
C ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI 2.306 3.130 (824)
D LIQUIDITA' (A+B+C) 12.381 14.326 (1.945)
E DEBITO FINANZIARIO CORRENTE 20.503 25.751 (5.248)
F PARTE CORRENTE DELL'INDEBITAMENTO NON CORRENTE 46.967 31.456 15.511
G INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (E+F) 67.470 57.207 10.263
H INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (G-D) 55.089 42.881 12.208
I DEBITO FINANZIARIO NON CORRENTE 54.272 67.004 (12.732)
J STRUMENTI DI DEBITO 24.896 24.850 46
K DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI NON CORRENTI - - -
L INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (I+J+K) 79.168 91.854 (12.686)
M TOTALE INDEBITAMENTO FINANZIARIO (H+L) 134.257 134.735 (478)
150
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL’ULTIMO BILANCIO DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE
Si fornisce qui di seguito il prospetto riepilogativo dei dati essenziali del Bilancio delle società controllate al 31/12/2021 esposti per segmento.
PRIMA POWER
Valori espressi in migliaia di euro
FINN-POWER
OY
PRIMA
POWER
LASERDYNE
LLC
PRIMA
POWER
SUZHOU
CO.LTD.
PRIMA
INDUSTRIE
NORTH
AMERICA -
PRIMA POWER
NA
PRIMA
POWER
CANADA Ltd.
PRIMA
POWER
MEXICO SRL
de CV
PRIMA
POWER GMBH
PRIMA
POWER
IBERICA S.L.
PRIMA
POWER
CENTRAL
EUROPE
Sp.z.o.o.
OOO PRIMA
POWER
PRIMA
POWER
FRANCE Sarl
PRIMA
POWER
MAKINA
TICARET LTD
SIRTEKI
PRIMA
POWER UK
LTD.
PRIMA
POWER INDIA
PVT.LTD.
PRIMA
POWER
SOUTH
AMERICA
LTDA
PRIMA
POWER
AUSTRALASIA
PTY. LTD.
ATTIVITA' NON CORRENTI 103.322 8.837 10.352 4.339 82 3 2.664 742 854 749 476 277 127 122 34 -
ATTIVITA' CORRENTI 101.745 18.811 29.151 68.128 6.905 1.506 11.167 10.844 11.922 6.241 4.618 1.972 2.399 4.964 160 43
ATTIVITA' NON CORRENTI DESTINATE ALLA
DISMISSIONE
- - - - - - - - - - - - - - - -
TOTALE ATTIVITA' 205.067 27.648 39.503 72.467 6.987 1.509 13.831 11.586 12.776 6.990 5.094 2.249 2.526 5.086 194 43
PATRIMONIO NETTO 142.006 15.704 11.372 39.643 3.283 345 (10.278) 6.877 1.303 3.299 307 114 1.354 (83) (860) (234)
PASSIVITA' NON CORRENTI 6.038 4.542 8 3.362 - - 1.640 528 380 216 377 126 31 44 7 -
PASSIVITA' CORRENTI 57.023 7.402 28.123 29.462 3.704 1.164 22.469 4.181 11.093 3.475 4.410 2.009 1.141 5.125 1.047 277
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 205.067 27.648 39.503 72.467 6.987 1.509 13.831 11.586 12.776 6.990 5.094 2.249 2.526 5.086 194 43
FINN-POWER
OY
PRIMA
POWER
LASERDYNE
LLC
PRIMA
POWER
SUZHOU
CO.LTD.
PRIMA
INDUSTRIE
NORTH
AMERICA -
PRIMA POWER
NA
PRIMA
POWER
CANADA Ltd.
PRIMA
POWER
MEXICO SRL
de CV
PRIMA
POWER GMBH
PRIMA
POWER
IBERICA S.L.
PRIMA
POWER
CENTRAL
EUROPE
Sp.z.o.o.
OOO PRIMA
POWER
PRIMA
POWER
FRANCE Sarl
PRIMA
POWER
MAKINA
TICARET LTD
SIRTEKI
PRIMA
POWER UK
LTD.
PRIMA
POWER INDIA
PVT.LTD.
PRIMA
POWER
SOUTH
AMERICA
LTDA
PRIMA
POWER
AUSTRALASIA
PTY. LTD.
RICAVI 122.653 20.691 31.982 76.576 9.865 - 23.251 15.690 20.288 14.706 7.492 4.364 4.131 1.947 422 -
UTILE OPERATIVO 8.950 474 414 8.628 1.771 387 (2.163) 340 1.072 877 (907) (66) 158 190 (90) (3)
UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE 7.563 302 610 8.249 1.778 387 (2.381) 334 1.111 917 (929) (335) 126 375 (100) (3)
UTILE NETTO D'ESERCIZIO 5.903 378 756 6.028 1.544 387 (2.378) 204 975 730 (928) (247) 102 338 (101) (3)
151
PRIMA ELECTRO
Valori espressi in migliaia di euro
PRIMA
ELECTRO
S.p.A.
PRIMA
INDUSTRIE
NORTH
AMERICA -
CONVERGENT-
PHOTONICS
PRIMA
ELECTRO
SUZHOU Co.
LTD.
ATTIVITA' NON CORRENTI 29.058 4.172 49
ATTIVITA' CORRENTI 36.112 19.165 2.531
ATTIVITA' NON CORRENTI DESTINATE ALLA
DISMISSIONE
4.000 - -
TOTALE ATTIVITA' 69.170 23.337 2.580
PATRIMONIO NETTO 31.483 5.965 553
PASSIVITA' NON CORRENTI 7.403 11.808 -
PASSIVITA' CORRENTI 30.284 5.564 2.027
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 69.170 23.337 2.580
PRIMA
ELECTRO
S.p.A.
PRIMA
INDUSTRIE
NORTH
AMERICA -
CONVERGENT-
PHOTONICS
PRIMA
ELECTRO
SUZHOU Co.
LTD.
RICAVI 50.099 14.636 3.132
UTILE OPERATIVO 613 (1.960) 169
UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE 263 (2.069) 221
UTILE NETTO D'ESERCIZIO 554 (1.683) 221
152
INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB
GRUPPO PRIMA INDUSTRIE
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob,
riporta i costi di competenza dell’esercizio 2021 inclusi nel conto economico consolidato per i servizi di
revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla Società PricewaterhouseCoopers SpA (di seguito
per brevità “PwC”) e da entità appartenenti alla sua rete.
Il seguente prospetto riporta i corrispettivi complessivamente spettanti a PwC e alle entità
appartenenti alla sua rete per la revisione del bilancio 2021, nonché i corrispettivi di competenza
dell’esercizio 2021 per gli altri servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi alle società
del Gruppo da PwC e dalle entità appartenenti alla sua rete. Non vengono qui incluse le spese vive
sostenute nel 2021 relativamente a detti servizi.
COSTI DI REVISIONE 2021
Revisione contabile Capogruppo 96
Revisione contabile controllate 204
Altri servizi 84
TOTALE 384
Valori espressi in migliaia di euro
CORRISPETTIVI DI REVISIONE 2021
Revisione contabile Capogruppo 83
Revisione contabile controllate 203
Altri servizi 84
TOTALE 370
Valori espressi in migliaia di euro
153
PROSPETTO EX ART. 2427, N. 7-BIS
Prospetto delle poste di patrimonio netto distinte secondo l’origine, la possibilità di utilizzazione, la
distribuibilità, la disponibilità e l’avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti.
DESCRIZIONE IMPORTO DISPONIBILITÀ
QUOTA
DISPONIBILE
Copertura
perdite
Altre ragioni (a)
Capitale 26.208 B
- - -
Riserve di capitale
Riserva sovrapprezzo azioni 57.507 A, B, C 57.507 - -
Spese aumento capitale sociale (1.286) - - - -
Riserva azioni proprie (3.042) -
- - -
Riserve di utili
Riserva legale 5.242 B - - -
Riserva straordinaria 10.693 A, B, C 10.693 2.164 366
Riserve IAS FTA (1.698) - - - -
Riserve IAS (stock grant, TFR, derivati) (461) - - - -
Riserva capitale avanzo di fusione (459) - - - -
Riserva costi di sviluppo capitalizzati 5.177 B
- - -
Legenda
A: per aumento di capitale sociale
B: per copertura perdite
C: per distribuzione ai soci
(a) Si riferiscono alla distribuzione dei dividendi
RIEPILOGO UTILIZZI EFFETTUATI NEL
TRIENNIO 2019-2021
154
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31/12/2021
AI SENSI DELL’ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE
MODIFICHE E INTEGRAZIONI
1. I sottoscritti Gianfranco Carbonato (Presidente Esecutivo) e Marco Pintauro (Dirigente Preposto
alla redazione dei documenti contabili societari) della PRIMA INDUSTRIE SpA attestano, tenuto anche
conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del
bilancio di esercizio nel corso dell’esercizio 2021.
2. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1 il bilancio d’esercizio:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella
Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente.
3.2 La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del
risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei
principali rischi e incertezze cui è esposto.
Data: 14/03/2022
Firma Presidente Esecutivo
_____________________________
Firma dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
______________________
155
156
ALLEGATI
ALLEGATO 1 AREA DI CONSOLIDAMENTO
PRIMA POWER SEDE
CAPITALE
SOCIALE
QUOTA
POSSEDUTA
METODO DI
CONSOLIDAMENTO
FINN POWER OY
Nuppiväylä 7, 60100 Seinäjoki, FINLAND € 30.000.000 100% Metodo integrale
PRIMA POWER LASERDYNE LLC
7105, Northland Terrace North, Brooklyn Park, MN 55428, U.S.A. USD 200.000 100% Metodo integrale
PRIMA POWER SUZHOU Co. LTD.
459 Xingrui Road, Wujiang Ec. & Tech. Develp. Zone, Suzhou City
Jiangsu Prov. CHINA
USD 15.850.000 70% Metodo integrale
PRIMA INDUSTRIE NORTH AMERICA Inc. - PRIMA POWER NA
555W Algonquin Rd., Arlington Heights, IL 60005, U.S.A. USD 10.000 100% Metodo integrale
PRIMA POWER CANADA Ltd.
1500 Upper Middle Rd W Suite 313, Oakville Ontario , L6M 0C2,
Canada
CAD 200 100% Metodo integrale
PRIMA POWER MEXICO S DE RL DE CV
Campo Real, 121 FRACC. Valle Real, Saltillo, Coahuila C.P. 25198
MEXICO
USD 250 100% Metodo integrale
PRIMA POWER GmbH
Am Gfild 9, 85375 Neufahrn, GERMANY € 500.000 100% Metodo integrale
PRIMA POWER IBERICA S.L.
C/Primero de Mayo 13-15, 08908 L’Hospitalet de Llobregat,
Barcelona, SPAIN
€ 6.440.000 100% Metodo integrale
PRIMA POWER CENTRAL EUROPE Sp.z.o.o.
Ul. Holenderska 6 - 05 - 152 Czosnów Warsaw, POLAND PLN 350.000 100% Metodo integrale
OOO PRIMA POWER
Ordzhonikidze str., 11/A - 115419, Moscow - RUSSIAN FEDERATION RUB 4.800.000 100% Metodo integrale
PRIMA POWER FRANCE Sarl
Espace Green Parc , Route de Villepècle, 91280 St. Pierre du Perray,
FRANCE
€ 985.470 100% Metodo integrale
PRIMA POWER MAKINA TICARET LIMITED SIRKETI
Soğanlık Yeni Mah. Balıkesir Cad. Uprise Elite Teras Evler B2 A
Dubleks Gül Blok Daire:4 Kartal – Istanbul, TURKEY
TRY 1.470.000 100% Metodo integrale
PRIMA POWER UK LTD
Unit 1, Phoenix Park, Bayton Road,
Coventry CV7 9QN, UNITED KINGDOM
GBP 1 100% Metodo integrale
PRIMA POWER INDIA PVT. LTD.
Plot No A-54/55, H Block, MIDC, Pimpri, Pune - 411018,
Maharashtra, INDIA
Rs. 7.000.000 99,99% Metodo integrale
PRIMA POWER SOUTH AMERICA Ltda
Av Fuad Lutfalla, 1,182 – Freguesia do Ó - 02968-00, Sao Paulo
BRAZIL
R$ 7.698.699 99,99% Metodo integrale
PRIMA POWER AUSTRALASIA Pty. LTD.
Suite 2, First Floor, 100 Queen street, PO Box 878, Campbelltown,
NSW, 2560 AUSTRALIA
A$ 1 100% Metodo integrale
PRIMA ELECTRO SEDE
CAPITALE
SOCIALE
QUOTA
POSSEDUTA
METODO DI
CONSOLIDAMENTO
PRIMA ELECTRO S.p.A.
Strada Carignano 48/2, 10024 Moncalieri, (TO) ITALY 15.000.000 100% Metodo integrale
PRIMA INDUSTRIE NORTH AMERICA Inc. - CONVERGENT PHOTONICS
711 East Main Street, Chicopee, MA 01020, U.S.A. USD 24.119.985 100% Metodo integrale
PRIMA ELECTRO SUZHOU Co.Ltd.
459 Xingrui Road, Wujiang Ec. & Tech. Develp. Zone, Suzhou City
Jiangsu Prov. CHINA
€ 500.000 100% Metodo integrale
157
ALLEGATO 2 INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE “NON-GAAP”
Il management di PRIMA INDUSTRIE valuta le performance del Gruppo e dei segmenti di business sulla
base di alcuni indicatori non previsti dagli IFRS. Di seguito sono descritte le componenti di ciascuno di
tali indicatori:
ORDINI: include i contratti sottoscritti con i clienti nel periodo di riferimento che abbiano le
caratteristiche contrattuali per essere considerati nel proprio portafoglio ordini.
PORTAFOGLIO ORDINI: è dato dalla somma del portafoglio del periodo precedente e degli ordini
acquisiti, al netto dei ricavi del periodo di riferimento.
EBIT: rappresenta il Risultato Operativo.
EBITDA: rappresenta il Risultato Operativo, come risultante dal conto economico, al lordo delle voci
“Ammortamenti” e “Svalutazioni ed Impairment”; tale indicatore è detto anche “Margine Operativo
Lordo”.
EBITDA, EBIT ed EBT Adjusted (per brevità di seguito “Adj”) corrispondono ai medesimi indicatori
alternativi di performance al netto delle partite di natura non ricorrente.
EBITDA Margin: è calcolato come rapporto tra l’EBITDA ed i ricavi.
FCF (Free Cash Flow): rappresenta la parte di flussi di cassa da attività operative disponibile dopo aver
provveduto alle necessità di reinvestimento dell'azienda in nuovo capitale fisso; ed è pertanto dato
dalla somma algebrica tra il flusso di cassa da attività operative e il flusso di cassa da attività di
investimento.
Organico: è dato dal numero dei dipendenti iscritti a libro matricola all’ultimo giorno del periodo di
riferimento.
Indebitamento Finanziario Netto: include liquidità, crediti finanziari (correnti e non correnti), al netto
dei debiti finanziari (correnti e non correnti) e del fair value dei derivati. La riconciliazione con l
indebitamento finanziario richiesto dal documento ESMA 32-382-1138 del 04/03/2021 è fornita nelle
Note Illustrative del bilancio consolidato.
Ricavi a cambi costanti determinati applicando i tassi di cambio medi dell'esercizio precedente ai ricavi
dell’esercizio corrente espressi in valuta locale.
158
ALLEGATO 3 TASSI DI CAMBIO
I tassi di cambio applicati nella conversione dei bilanci in valuta differente dall’euro ai fini del
consolidamento sono i seguenti:
VALUTA 2021 2020 31-dic-21 31-dic-20
DOLLARO USA 1,1835 1,1413 1,1326 1,2271
RENMINBI CINESE 7,6340 7,8708 7,1947 8,0225
RUBLO RUSSO 87,2321 82,6454 85,3004 91,4671
LIRA TURCA 10,4670 8,0436 15,2335 9,1131
ZLOTY POLACCO 4,5640 4,4432 4,5969 4,5597
STERLINA INGLESE 0,8600 0,8892 0,8403 0,8990
REAL BRASILIANO 6,3814 5,8900 6,3101 6,3735
RUPIA INDIANA 87,4861 84,5795 84,2292 89,6605
DOLLARO AUSTRALIANO 1,5747 1,6554 1,5615 1,5896
DOLLARO CANADESE 1,4835 1,5294 1,4393 1,5633
PESO MESSICANO 23,9903 24,5118 23,1438 24,4160
CAMBIO MEDIO
CAMBIO SPOT
159
pwc
RELAZIONE
DELLA
SOCIETÀ
DI
REVISIONE
INDIPENDENTE
AI
SENSI
DELL
ARTICOLO
14
DEL
DLGS
27
GENNAIO
2010,
39
E
DELL
ARTICOLO
10
DEL
REGOLAMENTO
(UE)
537/2014
PRIMA
INDUSTRIE
SPA
BILANCIO
D
ESERCIZIO
AL
31
DICEMBRE
2021
pwc
Relazione
della
società
di
revisione
indipendente
ai
sensi
deU
articolo
14
del
DLgs
27
gennaio
2010,
39
e
delVarticolo
10
del
Regolamento
(UE)
537/2014
Agli
Azionisti
della
Prima
Industrie
SpA
Relazione
sulla
revisione
contabile
del
bilancio
d
esercizio
Giudizio
Abbiamo
svolto
la
revisione
contabile
del
bilancio
d
esercizio
della
Prima
Industrie
SpA
(la
Società
),
costituito
dalla situazione
patrimoniale-finanziaria
al
31
dicembre
2021,
dal
conto
economico,
dal
conto
economico
complessivo,
dal
prospetto
delle
variazioni
del
patrimonio
netto,
dal
rendiconto
finanziario
per
l
esercizio
chiuso
a
tale
data,
e
dalle
note
al
bilancio
che
includono
anche
la
sintesi
dei
più
significativi
principi
contabili
applicati.
A
nostro
giudizio,
il
bilancio
d
esercizio
fornisce
una
rappresentazione
veritiera
e
corretta
della
situazione
patrimoniale
e
finanziaria
della
Società
al
31
dicembre
2021,
del
risultato
economico
e
dei
flussi di cassa
per
l
esercizio
chiuso
a
tale
data,
in
conformità
agli
International
Financial
Reporting
Standards
adottati
dalPUnione
Europea
nonché
ai
provvedimenti
emanati
in
attuazione
dell
articolo
9
del
DLgs
38/05.
Elementi
alla
base
del
giudizio
Abbiamo
svolto
la
revisione
contabile in
conformi
ai
principi
di
revisione
internazionali
(ISA
Italia).
Le
nostre
responsabilità
ai
sensi
di
tali
principi
sono
ulteriormente
descritte
nella
sezione
Responsabilità
della
società
di
revisione
per
la
revisione
contabile
del
bilancio
d
esercizio
della
presente
relazione.
Siamo
indipendenti
rispetto
alla
Prima
Industrie
SpA
in
conformità
alle
norme
e
ai
principi
in
materia
di
etica
e
di
indipendenza
applicabili nell
ordinamento
italiano
alla
revisione
contabile
del
bilancio.
Riteniamo
di
aver acquisito
elementi
probativi
sufficienti
ed
appropriati
su
cui
basare
il
nostro
giudizio.
PriceivaterhouseCoopers
SpA
Sede
legale:
Milano
20145
Piazza
Tre
Torri
2
Tel.
02
77851
Fax
02
7785240
Capitale
Sociale
Euro
6.890.000,00
i.v.
C.F.
e
P.IVA
e
Reg.
Imprese
Milano
Monza
Brianza
Lodi
12979880155
Iscritta
al
119644
del
Registro
dei
Revisori
Legali
-
Altri
Uffici:
Ancona
60131
Via
Sandro
Totti
1
Tel.
071
2132311
-
Bari
70122
Via
Abate
Gimma
72
Tel.
080
5640211
-
Bergamo
24121
Largo
Belotti
5
Tel.
035
229691
-
Bologna
40126
Via
Angelo
Tinelli
8
Tel.
051
6186211
-
Brescia
25121
Viale
Duca
d
Aosta
28
Tel.
030
3697501
-
Catania
95129
Corso
Italia
302
Tel.
095
7532311
-
Firenze
50121
Viale
Gramsci
15
Tel.
055
2482811
-
Genova
16121
Piazza
Piccapìetra
9
Tel.
010
29041
-
Napoli
80121
Via
dei
Mille
16
Tel.
081
36181
-
Padova
35138
Via
Vicenza
4
Tel.
049
873481
-
Palermo
90141
Via
Marchese
Ugo
60
Tel.
091
349737
-
Parma
43121
Viale
Tanara 20/A
Tel.
0521275911
-
Pescara
65127
Piazza
Ettore
Troilo
8
Tel.
085
4545711
-
Roma
00154
Largo
Fochettì
29
Tel.
06
570251
-
Torino
10122
Corso
Palestro
10
Tel.
011556771
-
Trento
38122
Viale
della
Costituzione
33
Tel.
0461
237004
-
Treviso
31100
Viale
Felissent
90
Tel.
0422
696911
-
Trieste
34125
Via
Cesare
Battisti
18
Tel.
040
3480781
-
Udine
33100
Via
Poscolle
43
Tel.
0432
25789
-
Varese
21100
Via
Albuzzi
43
Tel.
0332
285039
-
Verona
37135
Via
Francia
21/C
Tel.
045
8263001
-
Vicenza
36100
Piazza
Pontelandolfo
9
Tel.
0444
393311
www.pwc.com/it
pwc
Aspetti
chiave
della
revisione
contabile
Gli
aspetti
chiave
della revisione
contabile
sono
quegli
aspetti
che,
secondo
il
nostro
giudizio
professionale,
sono
stati
maggiormente
significativi
neH
ambito
della revisione
contabile
del
bilancio
dell
esercizio
in
esame.
Tali
aspetti
sono
stati
da
noi
affrontati
neU
ambito
della
revisione
contabile
e
nella
formazione
del
nostro
giudizio
sul
bilancio
d
esercizio
nel
suo
complesso;
pertanto,
su
tali
aspetti
non
esprimiamo
un
giudizio
separato.
Aspetti
chiave
Procedure
di
revisione
in
risposta
agli
aspetti
chiave
Valutazione
della
recuperabilità
delle
partecipazioni
in
socie
controllate
Nota
3
del
bilancio
d
esercizio
Partecipazioni
in
società
controllate
Il
valore
delle
Partecipazioni
in
società
controllate
al
31
dicembre
2021
ammonta
a
Euro
179,1
milioni
(che
rappresentano
circa
il
49%
del
totale
attivo),
di
cui
Euro
140,2
milioni
riferiti
alla
società
controllata
Finn-Power
OY,
che
costituisce
la
partecipazione
più
rilevante.
La
direzione
della
Società,
con
cadenza
almeno
annuale,
effettua
un
analisi
delle
singole
partecipazioni,
focalizzandosi
sulle
società
per
le
quali
il
valore
di
iscrizione
a
bilancio
risulta
superiore
alla
corrispondente
quota
di
patrimonio
netto.
Qualora,
a
seguito
di
tale
analisi,
dovessero
emergere
indicatori
che
possano
far
presumere
una
perdita
di
valore
delle
partecipazioni,
sulle
stesse
la
direzione
effettua
un
test
d
impairment.
In
considerazione
della
significatività
di
tale
voce
e
degli
elementi
di
stima
insiti
nelle
valutazioni
della
direzione,
abbiamo
identificato
come
aspetto
chiave
della revisione
la
valutazione
delle
partecipazioni
con
riferimento
alla
presenza
di
eventuali
indicatori
di
impairment
riferiti
alle
società
controllate.
Le
procedure
di
revisione
svolte
hanno
riguardato
l
esame
e
la
discussione
con
la
direzione
dell
andamento
economico-
finanziario
delle
società
controllate,
nonché
la
valutazione
della
presenza
di
eventuali
indicatori
di
impairment,
così
come
previsto
dal
principio
contabile
internazionale
IAS
36.
In
presenza
di
indicatori
che
possano
far
presumere
una
perdita
di
valore
delle
partecipazioni,
abbiamo
discusso
con
la
direzione
le
conclusioni dalla
stessa
raggiunte
a
seguito
del
test
d
impairment
verificandone
la
ragionevolezza
nelle
circostanze.
Abbiamo
inoltre
verificato
l
adeguatezza
delle
rettifiche
di
valore
riferite
alle
partecipazioni
in
società
controllate.
Infine,
è
stata
verificata
la
completezza
e
l
accuratezza
dell
informativa
riportata
nelle
note
illustrative.
2
di
6
pwc
Valutazione
della
recuperabilità
dei
costi
di
sviluppo
Nota
2
del
bilancio
d
esercizio
Immobilizzazioni
immateriali
La
voce
Immobilizzazioni
immateriali
include
Costi
di
sviluppo
che,
al
31
dicembre
2021,
ammontano
a
Euro
5,2
milioni
e
rappresentano
circa
ri%
del
totale
attivo.
La
direzione
della
Socie
monitora
nel
tempo
i
singoli
progetti
di
sviluppo
ed
i
relativi
costi,
verificandone
la
fattibilità
tecnica
e
la
generazione
di
probabili
benefici
economici
futuri
attesi.
I
costi
di
sviluppo
sono
considerati
un
aspetto
chiave
della
revisione in
considerazione
deU
ammontare
e
degli
elementi
di
stima
normalmente
insiti
nelle
valutazioni
effettuate
dagli
amministratori
in
relazione
alla
loro
recuperabilità.
Le
procedure
di revisione
svolte
hanno
riguardato
la
comprensione
del
sistema
di
controllo
interno
a
presidio
del
processo
di
capitalizzazione dei
costi
di
sviluppo,
dei
principali
progetti
di
sviluppo
attraverso
incontri
mirati
con
il
personale
tecnico
a
capo
degli
stessi,
nonché
l
analisi
critica
delle
assunzioni
alla
base
dei
piani
di
recupero
dell
investimento
predisposti
dalla
direzione.
Abbiamo
inoltre
verificato
su
base
campionaria
l
inerenza
e
l
accuratezza
dei
costi
di
sviluppo
capitalizzati
in
corso
d
anno,
il
rispetto
dei
requisiti
stabiliti
per
la
capitalizzazione
dal
principio
contabile
internazionale
IAS
38,
nonché
la
completezza
e
l
accuratezza
deH
informativa
riportata
nelle
note
illustrative.
Responsabili
degli
amministratori
e
del
collegio
sindacale
per
il
bilancio
d
esercizio
Gli
amministratori
sono
responsabili
per
la
redazione
del
bilancio
d
esercizio
che
fornisca
una
rappresentazione
veritiera
e
corretta
in
conformità
agli
International
Financial
Reporting
Standards
adottati
daU
Unione
Europea
nonché
ai
provvedimenti
emanati
in
attuazione
dell
articolo
9
del
DLgs
38/05
e,
nei
termini
previsti
dalla
legge,
per
quella
parte
del
controllo
interno
dagli
stessi
ritenuta
necessaria
per
consentire
la
redazione di
un
bilancio
che
non
contenga
errori
significativi
dovuti
a
frodi
o
a
comportamenti
o
eventi
non
intenzionali.
Gli
amministratori
sono
responsabili
per
la
valutazione
della
capacità
della
Società
di
continuare
ad
operare
come
un
entità
in
funzionamento
e,
nella
redazione
del
bilancio
d
esercizio,
per
l
appropriatezza
dell
utilizzo
del
presupposto
della
continuità
aziendale,
nonché
per
una
adeguata
informativa
in
materia.
Gli
amministratori
utilizzano
il
presupposto
della
continuità
aziendale
nella
redazione
del
bilancio
d
esercizio
a
meno
che
abbiano
valutato
che
sussistono
le
condizioni
per
la
liquidazione
della
Società
0
per
l
interruzione
dell
attività
0
non
abbiano
alternative
realistiche
a
tali
scelte.
3
di
6
_L
pwc
Il
collegio
sindacale
ha
la
responsabilità
della
vigilanza,
nei
termini
previsti
dalla
legge,
sul
processo
di
predisposizione
deH
informativa
finanziaria
della
Società.
Responsabili
della
società
di
revisione
per
la
revisione
contabile
del
bilancio
d
esercizio
I
nostri
obiettivi sono
Tacquisizione
di
una
ragionevole
sicurezza
che
il
bilancio
d
esercizio
nel
suo
complesso
non
contenga
errori
significativi,
dovuti
a
frodi
o
a
comportamenti
o
eventi non
intenzionali,
e
remissione
di
una
relazione
di
revisione
che
includa
il
nostro
giudizio.
Per
ragionevole
sicurezza
si
intende
un
livello
elevato
di
sicurezza
che,
tuttavia,
non
fornisce
la
garanzia
che
una
revisione contabile
svolta
in
conformità
ai
principi
di
revisione
internazionali
(ISA
Italia)
individui
sempre
un
errore
significativo,
qualora
esistente.
Gli
errori
possono
derivare
da
frodi
o
da
comportamenti
o
eventi
non
intenzionali
e
sono
considerati
significativi
qualora
ci
si
possa
ragionevolmente
attendere
che
essi,
singolarmente
o
nel
loro
insieme,
siano
in
grado
di
influenzare
le
decisioni
economiche
prese
dagli
utilizzatori
sulla
base
del
bilancio
d
esercizio.
Nell
ambito
della revisione
contabile
svolta
in
conformità
ai
principi
di
revisione
internazionali
(ISA
Italia),
abbiamo
esercitato
il
giudizio
professionale
e
abbiamo
mantenuto
lo
scetticismo
professionale
per
tutta
la
durata
della
revisione
contabile.
Inoltre:
abbiamo
identificato
e
valutato
i
rischi
di
errori
significativi
nel
bilancio
d
esercizio,
dovuti
a
frodi
o
a
comportamenti
o
eventi
non
intenzionali;
abbiamo
definito
e
svolto
procedure
di
revisione
in
risposta
a
tali
rischi;
abbiamo
acquisito
elementi
probativi
sufficienti
ed
appropriati
su
cui
basare
il
nostro
giudizio.
Il
rischio
di
non
individuare
un
errore
significativo
dovuto
a
frodi
è
più
elevato
rispetto
al
rischio
di
non
individuare
un
errore
significativo
derivante
da
comportamenti
o
eventi
non
intenzionali,
poiché
la
frode
può
implicare
l
esistenza
di
collusioni,
falsificazioni,
omissioni
intenzionali,
rappresentazioni
fuorvianti
o
forzature
del
controllo
interno;
abbiamo
acquisito
una
comprensione
del
controllo
interno
rilevante
ai
fini della revisione
contabile
allo
scopo
di
definire
procedure
di
revisione
appropriate
nelle
circostanze
e
non
per
esprimere
un
giudizio
sull
efficacia
del
controllo
interno
della
Società;
abbiamo
valutato
l
appropriatezza
dei
principi
contabili utilizzati
nonché
la
ragionevolezza
delle
stime
contabili
effettuate
dagli
amministratori,
inclusa
la
relativa
informativa;
siamo
giunti
ad
una
conclusione
sull
appropriatezza
dell
utilizzo
da
parte
degli
amministratori
del
presupposto
della
continui
aziendale
e,
in
base
agli
elementi
probativi
acquisiti,
sull
eventuale esistenza
di
una
incertezza
significativa
riguardo
a
eventi
o
circostanze
che
possono
far
sorgere
dubbi
significativi
sulla
capacità
della
Società
di
continuare
ad
operare
come
un
entità
in
funzionamento.
In
presenza
di
un
incertezza
significativa,
siamo
tenuti
a
richiamare
l
attenzione
nella
relazione
di
revisione
sulla
relativa
informativa
di
bilancio
ovvero,
qualora
tale
informativa
sia
inadeguata,
a
riflettere
tale
circostanza
nella
formulazione
del
nostro
giudizio.
Le
nostre
conclusioni
sono
basate
sugli
elementi
probativi acquisiti
fino
alla
data
della
presente
relazione.
Tuttavia,
eventi
o
circostanze
successivi
possono
comportare
che
la
Società
cessi
di
operare
come
un
entità
in
funzionamento;
4
di
6
pive
abbiamo
valutato
la
presentazione,
la
struttura
e
il
contenuto
del
bilancio
d
esercizio
nel
suo
complesso,
inclusa
Tinformativa,
e
se
il
bilancio
d
esercizio
rappresenti
le
operazioni
e
gli
eventi
sottostanti
in modo
da
fornire
una
corretta
rappresentazione.
Abbiamo
comunicato
ai
responsabili
delle
attività
di
governance,
identificati
ad
un
livello
appropriato
come
richiesto
dagli
ISA
Italia,
tra
gli
altri
aspetti,
la
portata
e
la
tempistica
pianificate
per
la revisione
contabile
e
i
risultati
significativi
emersi,
incluse
le
eventuali
carenze
significative
nel
controllo
interno
identificate
nel
corso
della
revisione
contabile.
Abbiamo
fornito
ai
responsabili
delle
attività
di
governance
anche
una
dichiarazione
sul
fatto
che
abbiamo
rispettato
le
norme
e
i
principi
in
materia
di
etica
e
di
indipendenza
applicabili
nell
ordinamento
italiano
e
abbiamo
comunicato loro
ogni
situazione
che
possa
ragionevolmente
avere
un
effetto
sulla
nostra
indipendenza
e,
ove
applicabile, le
relative
misure
di
salvaguardia.
Tra
gli
aspetti
comunicati
ai
responsabili
delle
attività
di
governance,
abbiamo
identificato
quelli
che
sono
stati
più
rilevanti
nell
ambito
della
revisione
contabile
del
bilancio
dell
esercizio
in
esame,
che
hanno
costituito
quindi
gli
aspetti
chiave
della
revisione.
Abbiamo
descritto
tali
aspetti
nella relazione
di
revisione.
Altre
informazioni
comunicate
ai
sensi
dell
articolo
io
del
Regolamento
(UE)
537/2014
L
assemblea
degli
Azionisti
della
Prima
Industrie
SpA
ci
ha
conferito,
in
data
11
aprile
2017,
l
incarico
di
revisione
legale
del
bilancio
d
esercizio
e
consolidato
della
Società
per
gli
esercizi
dal
31
dicembre
2017
al
31
dicembre
2025.
Dichiariamo
che
non
sono
stati
prestati
servizi
diversi
dalla
revisione
contabile
vietati
ai
sensi
dell
articolo
5,
paragrafo
1,
del
Regolamento
(UE)
537/2014
e
che
siamo
rimasti
indipendenti
rispetto
alla
Società
nell
esecuzione
della
revisione
legale.
Confermiamo
che
il
giudizio
sul
bilancio
d
esercizio
espresso
nella
presente
relazione
è
in
linea
con
quanto
indicato
nella
relazione
aggiuntiva
destinata
al
collegio
sindacale,
nella
sua
funzione
di
comitato
per
il
controllo
interno
e
la
revisione
contabile,
predisposta
ai
sensi
dell
articolo
11
del
citato
Regolamento.
Relazione
su
altre
disposizioni
di
legge
e
regolamentari
Giudizio
sulla
conformi
alle
disposizioni
del
Regolamento
Delegato
(UE)
2019/815
Gli
amministratori
della
Prima
Industrie
SpA
sono
responsabili
per
l
applicazione
delle
disposizioni
del
Regolamento
Delegato
(UE)
2019/815
della
Commissione
Europea
in
materia
di
norme
tecniche
di
regolamentazione
relative
alla
specificazione
del
formato
elettronico
unico
di comunicazione
(ESEF
-
European
Single
Electronic
Format)
(nel
seguito
Regolamento
Delegato
)
al
bilancio
d
esercizio,
da
includere
nella relazione
finanziaria
annuale.
5
di
6
pwc
Abbiamo
svolto
le
procedure
indicate
nel
principio
di
revisione
(SA
Italia)
700B
al
fine
di
esprimere
un
giudizio
sulla
conformità
del
bilancio
d
esercizio
alle
disposizioni
del
Regolamento
Delegato.
A
nostro
giudizio,
il
bilancio
d
esercizio
è
stato
predisposto
nel
formato
XHTML
in
conformi
alle
disposizioni
del
Regolamento
Delegato.
Giudizio
ai
sensi
dell
articolo
14,
comma
2,
lettera
e),
del
DLgs
39/10
e
dell
articolo
123-
bis,
comma
4,
del
DLgs
58/98
Gli
amministratori
della
Prima
Industrie
SpA
sono
responsabili
per
la
predisposizione
della relazione
sulla gestione
e
della relazione
sul
governo
societario
e
gli
assetti
proprietari
della
Prima
Industrie
SpA
al
31
dicembre
2021,
incluse
la
loro
coerenza
con
il
relativo bilancio
d
esercizio
e
la
loro
conformi
alle
norme
di
legge.
Abbiamo
svolto
le
procedure
indicate
nel
principio
di
revisione
(SA
Italia)
720B
al
fine
di
esprimere
un
giudizio
sulla
coerenza
della
relazione
sulla
gestione
e
di
alcune
specifiche
informazioni
contenute
nella relazione sul
governo
societario
e
gli
assetti
proprietari
indicate
neH
articolo
123-bis,
comma
4,
del
DLgs
58/98,
con
il
bilancio
d
esercizio
della
Prima
Industrie
SpA
al
31
dicembre
2021
e
sulla
conformità
delle
stesse
alle
norme
di
legge,
nonché
di
rilasciare
una
dichiarazione
su
eventuali
errori
significativi.
A
nostro
giudizio,
la
relazione
sulla gestione
e
alcune
specifiche
informazioni
contenute
nella relazione
sul
governo
societario
e
gli
assetti
proprietari
sopra
richiamate
sono
coerenti
con
il
bilancio
d
esercizio
della
Prima
Industrie
SpA
al
31
dicembre
2021
e
sono
redatte
in
conformità
alle
norme
di
legge.
Con
riferimento
alla
dichiarazione
di
cui
all
articolo
14,
comma
2,
lettera
e),
del
DLgs
39/10,
rilasciata
sulla
base
delle
conoscenze
e
della
comprensione
dell
impresa
e
del
relativo
contesto
acquisite
nel
corso
dell
attività
di
revisione,
non
abbiamo
nulla
da
riportare.
Torino,
31
marzo
2022
PricewaterhouseCoopers
SpA
Piero
De
Lorenzi
(Revisore
legale)
6
di
6
JL
pwc
RELAZIONE
DELLA
SOCIETÀ
DI
REVISIONE
INDIPENDENTE
AI
SENSI
DELL
ARTICOLO
14
DEL
DLGS
27
GENNAIO
2010,
39
E
DELL
ARTICOLO
10
DEL
REGOLAMENTO
(UE)
537/2014
GRUPPO
PRIMA
INDUSTRIE
BILANCIO
CONSOLIDATO
AL
31
DICEMBRE
2021
Relazione
della
socie
di
revisione
indipendente
ai
sensi
deU
articolo
14
del
DLgs
27
gennaio
2010,
39
e
deU
artìcolo
10
del
Regolamento
(UE)
n
537/2014
Agli
Azionisti
della
Prima
Industrie
SpA
Relazione
sulla
revisione
contabile
del
bilancio
consolidato
Giudizio
Abbiamo
svolto
la revisione
contabile
del
bilancio
consolidato
della
Prima
Industrie
SpA
e
società
controllate
(il
Gruppo
Prima
Industrie
o
il
Gruppo
),
costituito
dalla
situazione
patrimoniale-
finanziaria
al
31
dicembre
2021,
dal
conto
economico,
dal
conto
economico
complessivo,
dal
prospetto
delle
variazioni
del
patrimonio
netto,
dal
rendiconto finanziario
per
l
esercizio
chiuso
a
tale
data
e
dalle
note
al
bilancio
che
includono
anche
la
sintesi
dei
più
significativi
principi
contabili
applicati.
A
nostro
giudizio,
il
bilancio
consolidato fornisce
una
rappresentazione
veritiera
e
corretta
della
situazione
patrimoniale
e
finanziaria
del
Gruppo
Prima
Industrie
al
31
dicembre
2021,
del
risultato
economico
e
dei
flussi
di
cassa
per
l
esercizio
chiuso
a
tale
data,
in
conformità
agli
International
Financial
Reporting
Standards
adottati
dall
Unione
Europea
nonché
ai
provvedimenti
emanati
in
attuazione
deH
articolo
9
del
DLgs
38/05.
Elementi
alla
base
del
giudizio
Abbiamo
svolto
la revisione
contabile in conformità
ai
principi
di
revisione
internazionali
(ISA
Italia).
Le
nostre
responsabili
ai
sensi
di
tali
principi
sono
ulteriormente
descritte
nella
sezione
Responsabilità
della
società
di revisione
per
la
revisione
contabile
del
bilancio
consolidato
della
presente
relazione.
Siamo
indipendenti
rispetto
alla
Prima
Industrie
SpA
(la
Società
)
in
conformi
alle
norme
e
ai
principi
in
materia
di
etica
e
di
indipendenza
applicabili
nell
ordinamento
italiano
alla
revisione
contabile
del
bilancio.
Riteniamo
di
aver acquisito
elementi
probativi
sufficienti ed
appropriati
su
cui
basare
il
nostro
giudizio.
Aspetti
chiave
della
revisione
contabile
Gli
aspetti
chiave
della revisione
contabile
sono
quegli
aspetti
che,
secondo
il
nostro
giudizio
professionale,
sono
stati
maggiormente
significativi
nell
ambito
della revisione
contabile
del
bilancio
consolidato
dell
esercizio
in
esame.
Tali
aspetti
sono
stati
da
noi
affrontati
nell
ambito
della revisione
contabile
e
nella
formazione
del
nostro
giudizio
sul
bilancio
consolidato
nel
suo
complesso;
pertanto,
su
tali
aspetti
non
esprimiamo
un
giudizio
separato.
PriceivaterhouseCoopers
SpA
Sede
legale:
Milano
20145
Piazza
Tre
Toni
2
Tel.
02
77851
Fax
02
7785240
Capitale
Sociale
Euro
6.890.000.00
i.v.
C.F.
e
P.IVA
e
Reg.
Imprese
Milano
Monza
Brianza
Lodi
12979880155
Iscritta
al
119644
del
Registro
dei
Revisori
Legali
-
Altri
Uffici:
Ancona
60131
Via
Sandro
Totti
1
Tel.
071
2132311
-
Bari
70122
Via
Abate
Gimma
72
Tel.
080
5640211
-
Bergamo
24121
Largo
Belotti
5
Tel.
035
229691
-
Bologna
40126
Via
Angelo
Finelli
8
Tel.
051
6186211
-
Brescia
25121
Viale
Duca
d
Aosta
28
Tel.
030
3697501
-
Catania
95129
Corso
Italia
302
Tel.
095
7532311
-
Firenze
50121
Viale
Gramsci
15
Tel.
055
2482811
-
Genova
16121
Piazza
Piccapietra
9
Tel.
OlO
29041
-
Napoli
80121
Via
dei
Mille
16
Tel.
081
36181
-
Padova
35138
Via
Vicenza
4
Tel.
049
873481
-
Palermo
90141
Via
Marchese
Ugo
60
Tel.
091349737
-
Parma
43121
Viale
Tanara
20/A
Tel.
0521275911
-
Pescara
65127
Piazza
Ettore
Trailo
8
Tel.
085
4545711
-
Roma
00154
Largo
Pochetti
29
Tel.
06
570251
-
Torino
10122
Corso
Palestre
10
Tel.
Oli
556771
-
Trento
38122
Viale
della
Costituzione
33
Tel.
0461
237004
-
Treviso
31100
Viale
Felissent
90
Tel.
0422
696911
-
Trieste
34125
Via
Cesare
Battisti
18
Tel.
040
3480781
-
Udine
33100
Via
Poscolle
43
Tel.
0432
25789
-
Varese
21100
Vìa
Albuzzi
43
Tel.
0332
285039
-
Verona
37135
Via
Francia
21/C
Tel.
045
8263001
-
Vicenza
36100
Piazza
Pontelandolfo
9
Tel.
0444
393311
www.pwc.com/it
pwc
Aspetti
chiave
Procedure
di
revisione
in
risposta
agli
aspetti
chiave
Valutazione
della
recuperabilità
dell
avviamento
Nota
2
del
bilancio
consolidato
Immobilizzazioni
immateriali
La
voce
Immobilizzazioni
immateriali
include
Avviamenti
che,
al
31
dicembre
2021,
ammontano
a
complessivi
Euro
97,9
milioni,
che
rappresentano
circa
il
18%
del
totale
attivo,
pressoché
interamente
allocati
alla
unità
generatrice
di
flussi
finanziari
(Cash
Generating
Unii
o
CGU)
rappresentata
dalla
divisione
Prima
Power.
La
direzione
della
Società
effettua,
con
frequenza
almeno
annuale,
la
valutazione
della
loro
recuperabilità
basata
sul
maggior
valore
tra
ììfair
vaine
e
il
valore
d
uso
di
ciascuna
CGU
a
cui
risultano
allocati
gli
avviamenti
(test
di
impairment).
Il
valore
d
uso
è
determinato
mediante
l
attualizzazione
dei
flussi di cassa
futuri
previsti
a
piano,
così
come
approvati
dagli
amministratori,
nonché
dei
rispettivi
valori
terminali.
Gli
avviamenti sono
considerati
un
aspetto
chiave
della
revisione
in
considerazione
dell
ammontare
e
degli
elementi
di
stima
insiti
nelle
valutazioni
effettuate
dagli
amministratori
in
relazione
alla
loro
recuperabilità.
I
principali
elementi
di
stima
sono
legati
alla
corretta
definizione
e
individuazione
delle
CGU,
alle
previsioni
dei
flussi
di
cassa
futuri
per
ciascuna
CGU
ed
ai
tassi
di
attualizzazione
utilizzati
per
determinare
il
valore
d
uso.
Abbiamo
analizzato
la
ragionevolezza
delle
considerazioni
effettuate
dalla
direzione in
merito
alle
CGU
individuate
e
all
allocazione
deH
awiamento
alle
stesse,
verificandone
la
coerenza
con
la
struttura
del
Gruppo
e
dei
settori
operativi
in
cui
opera.
Le
procedure
di
revisione
svolte
hanno
anche
riguardato
l
analisi
delle
principali
assunzioni
contenute
nei
piani
di
ciascuna
CGU,
verificandone
la
ragionevolezza
in
considerazione
dei
risultati
conseguiti
nel
2021,
del
portafoglio
ordini
nonché
delle
evoluzioni
di
mercato
attese.
Abbiamo
analizzato
la
metodologia
ed
il
modello
valutativo
utilizzato
dalla
direzione
per
la
predisposizione
del
test
di
impairment,
inclusa
la
ragionevolezza
dei
tassi
di
attualizzazione
e
delle
relative
analisi
di
sensitività,
avvalendoci
anche
del
supporto
degli
esperti
della
rete
PwC.
Abbiamo
inoltre
verificato la
corretta
determinazione
dei
valori
di
bilancio
delle
attività
e
passività
attribuibili
alle
singole
CGU,
incluso
ravviamento
allocato,
utilizzati
per
i
confronti
con
il
valore
d
uso.
Infine,
è
stata
verificata
la
completezza
e
l
accuratezza
dell
informativa
riportata
nelle
note
illustrative.
2
di
7
pwc
Valutazione
della
recuperabilità
dei
costi
di
sviluppo
Nota
2
del
bilancio
consolidato
Immobilizzazioni
immateriali
La
voce
Immobilizzazioni
immateriali
include
Costi
di
sviluppo
che,
al
31
dicembre
2021,
ammontano
a
Euro
14,6
milioni
e
rappresentano
circa
il
3%
del
totale
attivo.
La
direzione
della
Società
monitora
nel
tempo
i
singoli
progetti
di
sviluppo
ed
i
relativi
costi,
verificandone
la
fattibilità
tecnica
e
la
generazione
di
probabili
benefìci
economici
futuri
attesi.
I
costi
di
sviluppo
sono
considerati
un
aspetto
chiave
della
revisione
in
considerazione
deH
ammontare
e
degli
elementi
di
stima
normalmente
insiti
nelle
valutazioni
effettuate
dagli
amministratori
in
relazione
alla
loro
recuperabilità.
Le
procedure
di revisione
svolte
hanno
riguardato
la
comprensione
del
sistema
di
controllo
interno
a
presidio
del
processo
di
capitalizzazione
dei
costi
di
sviluppo,
dei
principali
progetti
di
sviluppo
attraverso
incontri
mirati
con
il
personale
tecnico
a
capo
degli
stessi,
nonché
l
analisi
critica
delle
assunzioni
alla
base
dei
piani
di
recupero
dell
investimento
predisposti
dalla
direzione.
Abbiamo
inoltre
verificato
su
base
campionaria
l
inerenza
e
l
accuratezza
dei
costi
di
sviluppo
capitalizzati in
corso
d
anno,
il
rispetto
dei
requisiti
stabiliti
per
la
capitalizzazione
dal
principio
contabile
internazionale
IAS
38,
nonché
la
completezza
e
l
accuratezza
deH
informativa
riportata
nelle
note
illustrative.
Responsabilità
degli
amministratori
e
del
collegio
sindacale
per
il
bilancio
consolidato
Gli
amministratori
sono
responsabili
per
la
redazione
del
bilancio
consolidato
che
fornisca
una
rappresentazione
veritiera
e
corretta
in
conformità
agli
International
Financial
Reporting
Standards
adottati
dall
Unione
Europea
nonché
ai
provvedimenti
emanati
in
attuazione
deH
articolo
9
del
DLgs
38/05
e,
nei
termini
previsti
dalla
legge,
per
quella
parte
del
controllo
interno
dagli
stessi
ritenuta
necessaria
per
consentire
la
redazione
di
un
bilancio
che
non
contenga
errori
significativi
dovuti
a
frodi
0
a
comportamenti
0
eventi
non
intenzionali.
Gli
amministratori
sono
responsabili
per
la
valutazione
della
capacità
del
Gruppo
di
continuare
ad
operare
come
un
entità
in
funzionamento
e,
nella
redazione
del
bilancio
consolidato,
per
l
appropriatezza
dell
utilizzo
del
presupposto
della
continuità
aziendale,
nonché
per
una
adeguata
informativa
in
materia.
Gli
amministratori
utilizzano
il
presupposto
della
continuità
aziendale nella
redazione
del
bilancio
consolidato
a
meno
che
abbiano
valutato
che
sussistono
le
condizioni
per
la
liquidazione
della
capogruppo
Prima
Industrie
SpA
o
per
l
interruzione
dell
attività
0
non
abbiano
alternative
realistiche
a
tali
scelte.
Il
collegio
sindacale
ha
la
responsabilità
della
vigilanza,
nei
termini
previsti
dalla
legge,
sul
processo
di
predisposizione
dell
informativa
finanziaria
del
Gruppo.
3
di
7
pire
Responsabilità
della
società
di
revisione
per
la
revisione
contabile
del
bilancio
consolidato
I
nostri
obiettivi
sono
l
acquisizione
di
una
ragionevole
sicurezza
che
il
bilancio
consolidato
nel
suo
complesso
non
contenga
errori
significativi,
dovuti
a
frodi
o
a
comportamenti
o
eventi
non
intenzionali,
e
l
emissione
di
una
relazione
di
revisione
che
includa
il
nostro
giudizio.
Per
ragionevole
sicurezza
si
intende
un
livello
elevato
di
sicurezza
che,
tuttavia,
non
fornisce
la
garanzia
che
una
revisione
contabile
svolta
in
conformità
ai
principi
di
revisione
internazionali
(ISA
Italia)
individui
sempre
un
errore
significativo,
qualora
esistente.
Gli
errori
possono
derivare
da
frodi
o
da
comportamenti
o
eventi
non
intenzionali
e
sono
considerati
significativi
qualora
ci
si
possa
ragionevolmente
attendere
che
essi,
singolarmente
o
nel
loro
insieme,
siano
in
grado
di
influenzare
le
decisioni
economiche
prese
dagli
utilizzatori sulla
base
del
bilancio
consolidato.
Nell
ambito
della revisione
contabile
svolta
in
conformità
ai
principi
di
revisione
internazionali
(ISA
Italia),
abbiamo
esercitato
il
giudizio
professionale
e
abbiamo
mantenuto
lo
scetticismo
professionale
per
tutta
la
durata
della
revisione
contabile.
Inoltre:
abbiamo
identificato
e
valutato
i
rischi
di
errori
significativi
nel
bilancio
consolidato,
dovuti
a
frodi
o
a
comportamenti
o
eventi
non
intenzionali;
abbiamo
definito
e
svolto
procedure
di
revisione
in
risposta
a
tali
rischi;
abbiamo
acquisito
elementi
probativi
sufficienti
ed
appropriati
su
cui
basare
il
nostro
giudizio.
Il
rischio
di
non
individuare
un
errore
significativo
dovuto
a
frodi
è
più
elevato
rispetto
al
rischio
di
non
individuare
un
errore
significativo
derivante
da
comportamenti
o
eventi
non
intenzionali,
poiché
la
frode
può
implicare
l
esistenza
di
collusioni,
falsificazioni,
omissioni
intenzionali,
rappresentazioni
fuorvianti
o
forzature
del
controllo
interno;
abbiamo
acquisito
una
comprensione
del
controllo
interno
rilevante
ai
fini
della revisione
contabile
allo
scopo
di
definire
procedure
di
revisione
appropriate
nelle
circostanze
e
non
per
esprimere
un
giudizio
sull
efficacia
del
controllo
interno
del
Gruppo;
abbiamo
valutato
l
appropriatezza
dei
principi
contabili utilizzati
nonché
la
ragionevolezza
delle
stime
contabili
effettuate
dagli
amministratori,
inclusa
la relativa informativa;
siamo
giunti
ad
una
conclusione
sull
appropriatezza
dell
utilizzo
da
parte
degli
amministratori
del
presupposto
della
continuità
aziendale
e,
in
base
agli
elementi
probativi
acquisiti,
sull
eventuale
esistenza
di
una
incertezza
significativa
riguardo
a
eventi
o
circostanze
che
possono
far
sorgere
dubbi
significativi
sulla capacità
del
Gruppo
di
continuare
ad
operare
come
un
entità
in
funzionamento.
In
presenza
di
un
incertezza
significativa,
siamo
tenuti
a
richiamare
l
attenzione
nella
relazione
di
revisione
sulla
relativa
informativa
di
bilancio
ovvero,
qualora
tale
informativa
sia
inadeguata,
a
riflettere
tale
circostanza
nella
formulazione
del
nostro
giudizio.
Le
nostre
conclusioni
sono
basate
sugli
elementi
probativi
acquisiti
fino
alla
data
della
presente
relazione.
Tuttavia,
eventi
o
circostanze
successivi
possono
comportare
che
il
Gruppo
cessi
di
operare
come
un
entità
in
funzionamento;
abbiamo
valutato
la
presentazione,
la
struttura
e
il
contenuto
del
bilancio
consolidato
nel
suo
complesso,
inclusa
l
informativa,
e
se
il
bilancio
consolidato
rappresenti
le
operazioni
e
gli
eventi
sottostanti
in
modo
da
fornire
una
corretta
rappresentazione;
4
di
7
pwc
abbiamo
acquisito
elementi
probativi
sufficienti
e
appropriati
sulle
informazioni
finanziarie
delle
imprese
o
delle
differenti
attività
economiche
svolte
aU
interno
del
Gruppo
per
esprimere
un
giudizio
sul
bilancio
consolidato.
Siamo
responsabili
della
direzione,
della
supervisione
e
dello
svolgimento
deirincarico
di
revisione
contabile
del
Gruppo.
Siamo
gli
unici
responsabili
del
giudizio
di
revisione sul
bilancio
consolidato.
Abbiamo
comunicato
ai
responsabili
delle
attivi
di
governance,
identificati ad
un
livello
appropriato
come
richiesto
dagli
ISA
Italia,
tra
gli
altri
aspetti,
la
portata
e
la
tempistica
pianificate
per
la
revisione
contabile
e
i
risultati
significativi
emersi,
incluse
le
eventuali carenze
significative
nel controllo
interno
identificate
nel
corso
della
revisione
contabile.
Abbiamo
fornito
ai
responsabili
delle
attività
di
governance
anche
una
dichiarazione sul
fatto
che
abbiamo
rispettato
le
norme
e
i
principi
in
materia
di
etica
e
di
indipendenza
applicabili
nell
ordinamento
italiano
e
abbiamo
comunicato
loro
ogni
situazione
che
possa
ragionevolmente
avere
un
effetto
sulla
nostra
indipendenza
e,
ove
applicabile,
le
relative
misure
di
salvaguardia.
Tra
gli
aspetti
comunicati
ai
responsabili
delle
attività
di
governance,
abbiamo
identificato
quelli
che
sono
stati
più
rilevanti
nell
ambito
della
revisione
contabile
del
bilancio
consolidato
dell
esercizio
in
esame,
che
hanno
costituito
quindi
gli
aspetti
chiave
della
revisione.
Abbiamo
descritto
tali
aspetti
nella
relazione
di
revisione.
Altre
informazioni
comunicate
ai
sensi
dell
articolo
io
del
Regolamento
(UE)
537/2014
L
assemblea
degli
Azionisti
della
Prima
Industrie
SpA
ci
ha
conferito,
in
data
11
aprile
2017,
l
incarico
di
revisione
legale
del
bilancio
d
esercizio
e
consolidato
della
Società
per
gli
esercizi
dal
31
dicembre
2017
al
31
dicembre
2025.
Dichiariamo
che
non
sono
stati
prestati
servizi
diversi
dalla
revisione contabile
vietati
ai
sensi
dell
articolo
5,
paragrafo
1,
del
Regolamento
(UE)
537/2014
e
che
siamo
rimasti
indipendenti
rispetto
alla
Società
nell
esecuzione
della
revisione
legale.
Confermiamo
che
il
giudizio
sul
bilancio
consolidato
espresso
nella
presente
relazione
è
in
linea
con
quanto
indicato
nella relazione
aggiuntiva
destinata
al
collegio
sindacale,
nella
sua
funzione
di
comitato
per
il
controllo
interno
e
la
revisione
contabile,
predisposta
ai
sensi
dell
articolo
11
del
citato
Regolamento.
5
di
7
pwc
Relazione
su
altre
disposizioni
di
legge
e
regolamentari
Giudizio
sulla
conformi
alle
disposizioni
del
Regolamento
Delegato
(UE)
2019/815
Gli
amministratori
della
Prima
Industrie
SpA
sono
responsabili
per
l
applicazione
delle
disposizioni
del
Regolamento
Delegato
(UE)
2019/815
della
Commissione
Europea
in
materia
di
norme
tecniche
di
regolamentazione
relative
alla
specificazione
del
formato
elettronico
unico
di comunicazione
(ESEF
-
European
Single
Electronic
Format)
(nel
seguito
Regolamento
Delegato
)
al
bilancio
consolidato,
da
includere
nella relazione
finanziaria
annuale.
Abbiamo
svolto
le
procedure
indicate
nel
principio
di
revisione
(SA
Italia)
700B
al
fine
di
esprimere
un
giudizio
sulla
conformi
del
bilancio
consolidato
alle
disposizioni
del
Regolamento
Delegato.
A
nostro
giudizio,
il
bilancio
consolidato
è
stato
predisposto
nel
formato
XHTML
ed
è
stato
marcato,
in
tutti
gli
aspetti
significativi,
in
conformi
alle
disposizioni
del
Regolamento
Delegato.
Giudizio
ai
sensi
dell
articolo
14,
comma
2,
lettera
e),
del
DLgs
39/10
e
dell
articolo
123-bis,
comma
4,
del
DLgs
58/98
Gli
amministratori
della
Prima
Industrie
SpA
sono
responsabili
per
la
predisposizione
della
relazione
sulla gestione
e
della
relazione
sul
governo
societario
e
gli
assetti
proprietari
del
Gruppo
Prima
Industrie
al
31
dicembre
2021,
incluse
la
loro
coerenza
con
il
relativo
bilancio
consolidato
e
la
loro
conformità
alle
norme
di
legge.
Abbiamo
svolto
le
procedure
indicate
nel
principio
di
revisione
(SA
Italia)
720B
al
fine di
esprimere
un
giudizio
sulla coerenza
della
relazione
sulla
gestione
e
di
alcune
specifiche
informazioni
contenute
nella relazione sul
governo
societario
e
gli
assetti
proprietari
indicate nell
articolo
123-bis,
comma
4,
del
DLgs
58/98,
con
il
bilancio
consolidato
del
Gruppo
Prima
Industrie
al
31
dicembre
2021
e
sulla
conformità
delle
stesse
alle
norme
di
legge,
nonché di
rilasciare
una
dichiarazione su eventuali
errori
significativi.
A
nostro
giudizio,
la
relazione
sulla
gestione
e
alcune
specifiche
informazioni
contenute
nella
relazione
sul
governo
societario
e
gli
assetti
proprietari
sopra
richiamate
sono
coerenti
con
il
bilancio
consolidato
del
Gruppo
Prima
Industrie
al
31
dicembre
2021
e
sono
redatte
in conformità
alle
norme
di
legge.
Con
riferimento
alla
dichiarazione
di
cui
all
articolo
14,
comma
2,
lettera
e),
del
DLgs
39/10,
rilasciata
sulla
base
delle
conoscenze
e
della
comprensione dell
impresa
e
del
relativo
contesto
acquisite
nel
corso
delPattività
di
revisione,
non
abbiamo
nulla da
riportare.
Dichiarazione
ai
sensi
dell
articolo
4
del
Regolamento
Consob
di
attuazione
del
DLgs
30
dicembre
2016,
n.
254
Gli
amministratori
della
Prima
Industrie
SpA
sono
responsabili
per
la
predisposizione
della
dichiarazione non finanziaria
ai
sensi
del
DLgs
30
dicembre
2016,
n.
254.
Abbiamo
verificato
l
awenuta
approvazione
da
parte
degli
amministratori
della
dichiarazione
non
finanziaria.
6
di
7
pwc
Ai
sensi
deirarticolo
3,
comma
10,
del
DLgs
30
dicembre
2016,
n.
254,
tale
dichiarazione
è
oggetto
di
separata
attestazione
di
conformità
da
parte
nostra.
Torino,
31
marzo
2022
PricewaterhouseCoopers
SpA
Piero
De
Lorenzi
(Revisore
legale)
7
di
7
1
PRIMA INDUSTRIE S.p.A.
Sede legale: Via Torino-Pianezza 36, 10093 Collegno (TO)
Capitale sociale: €uro 26.208.185,00 i.v.
Iscritta nel Registro delle Imprese di Torino al n. 03736080015
www.primaindustrie.com
***
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI CONVOCATA PER
L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO AL
31 dicembre 2021
(ai sensi dell’art. 153 del D. Lgs. 24 Febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2429
C.c.)
Signori Azionisti della Prima Industrie S.p.A.,
1. Introduzione
Il Collegio Sindacale, nelle persone del Dr. Franco Nada, Presidente, della Prof.ssa
Maura Campra e del Dr. Roberto Petrignani, Sindaci Effettivi, è stato nominato
dall'Assemblea degli Azionisti di Prima Industrie S.p.A. (la Società) in data 16 aprile
2019, fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.
La presente relazione riferisce sull’attività di vigilanza e le altre attività svolte dal
Collegio Sindacale nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 in base alle
previsioni di legge, tenuto conto dei Principi enunciati nelle “Norme di
comportamento del Collegio Sindacale di società quotate” emanate dal Consiglio
Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (di seguito le “Norme
di Comportamento”), delle disposizioni Consob in materia di controlli societari e
delle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina. Con questa relazione,
anche in osservanza alle indicazioni fornite dalla Consob con Comunicazione
2
DEM/1025564 del 6 aprile 2001, come successivamente modificata e integrata e
tenuto anche conto dei richiami di attenzione di volta in volta emanati, il Collegio
Sindacale dà conto delle attività svolte, distintamente per ciascun oggetto di
vigilanza previsto dalle normative che regolano l’attività del Collegio Sindacale
medesimo.
Avendo Prima Industrie adottato il modello di governance tradizionale, e premesso
che la revisione legale dei conti è stata affidata alla società PricewaterhouseCoopers
S.p.A. (di seguito la "Società di Revisione" o “PwC”), nominata dall'Assemblea
ordinaria degli Azionisti di Prima Industrie S.p.A. dell'11 aprile 2017, su
raccomandazione del Collegio Sindacale, per gli esercizi 2017-2025, il Collegio
Sindacale si identifica inoltre con il “Comitato per il controllo interno e la revisione
contabile” cui competono ulteriori specifiche funzioni di controllo e monitoraggio
sull’informativa finanziaria e sulla revisione legale previste dall’art. 19 del D.Lgs. 27
gennaio 2010 n.39, così come modificato dal D.Lgs. 17 luglio 2016 n.135, delle quali
si dà altresì atto nella presente Relazione.
Il Collegio Sindacale riferisce inoltre sull’attività di vigilanza svolta con riferimento
agli obblighi relativi alla Dichiarazione di carattere non finanziario di cui al D.Lgs.
n. 254/2016.
Nell’assolvimento di tali obblighi il Collegio Sindacale, quale organo apicale del
complessivo sistema dei controlli societari, fornisce un quadro integrato delle
risultanze dei controlli stessi.
In accordo con il Codice di autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa
Italiana S.p.A. il Consiglio di Amministrazione, nominato dall’Assemblea degli
Azionisti del 12 maggio 2020, è composto da 11 membri, dei quali tre rivestono la
qualifica di amministratori delegati. Al Presidente sono state conferite deleghe
esecutive. Degli 11 amministratori n. 5 risultano indipendenti. Il Comitato Controllo
e Rischi è composto da tre Consiglieri indipendenti, il Comitato Parti Correlate è
composto da tre Consiglieri Indipendenti, il Comitato per la Remunerazione è
composto da tre Consiglieri dei quali due indipendenti, il Lead Independent
3
Director è un amministratore indipendente.
L'Organismo di Vigilanza, nominato su Proposta del Presidente e Amministratore
incaricato del controllo interno e della gestione dei rischi nella seduta del Consiglio
di amministrazione del 18 maggio 2020, è composto dagli stessi membri che
compongono l’organismo nella controllata Prima Electro, e ciò per ragioni di
sinergie operative, economiche e unità di indirizzo.
2. Attività di Vigilanza
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, il Collegio Sindacale ha vigilato
sull'osservanza della legge e dello Statuto Sociale in vigore, nonché sul rispetto dei
principi di corretta amministrazione e si è riunito 5 volte e altre 6 volte in forma
congiunta con il Comitato Controllo e Rischi, con la partecipazione di tutti i
componenti. In aggiunta alle riunioni indicate, il Collegio Sindacale si è riunito 3
volte in forma congiunta con l’Organismo di Vigilanza e il Comitato Controllo Rischi
per esaminare una segnalazione anonima pervenuta nel mese di gennaio 2021,
avente ad oggetto fatti noti e, come nuovamente accertato, improduttivi di rilievi. A
seguito dell’emergenza pandemica le riunioni si sono svolte in parte in presenza e in
parte in remoto attraverso l’utilizzo di piattaforme informatiche. Il Collegio si è
inoltre riunito una volta con il Comitato Parti Correlate per l’esame della nuova
procedura interna.
Il Collegio ha assistito alle 8 riunioni tenute dal Consiglio di Amministrazione nel
corso dell’esercizio ed ha partecipato all’Assemblea degli Azionisti del 20 aprile
2021.
Il Collegio Sindacale ha inoltre incontrato periodicamente la società di revisione
PwC, l’Organismo di Vigilanza e si è interfacciato con il Responsabile della funzione
di Internal Audit di gruppo e con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili e societari e CFO di gruppo e ha tenuto incontri con i responsabili di alcune
funzioni chiave aziendali (Legal, Investor Relator, IT).
Inoltre il Collegio Sindacale ha scambiato informazioni con l’organo di controllo
4
della società controllata italiana ai sensi dell’art. 151 del d.lgs. 58/1998, senza che gli
siano stati sottoposti aspetti rilevanti o circostanze accertate da segnalare nella
presente relazione.
Il Collegio Sindacale ha provveduto costantemente all’acquisizione della
documentazione e delle informazioni utili a pianificare la propria attività, che ha
riguardato in particolare:
a) la vigilanza su:
(i) la conformità delle delibere assunte dagli organi societari alla legge e alle
disposizioni regolamentari, nonché allo Statuto sociale;
(ii) ai sensi dell’art. 149, comma 1, lettera c-bis del D.Lgs. n. 58/1998 (di
seguito “TUF”), le modalità di concreta attuazione del Codice di
Autodisciplina delle società quotate cui Prima Industrie ha aderito;
(iii) l’osservanza degli obblighi in materia di informazioni privilegiate e
sull’internal dealing, rilevando che la Società ha adottato le specifiche
procedure sia in materia di “internal dealing, sia del Manuale Sull’Abuso
di Mercato e sulle informazioni privilegiate;
(iv) la conformità della nuova procedura interna riguardante le operazioni
con parti correlate ai principi indicati nel nuovo Regolamento approvato
dalla Consob con delibera n.21624 del 10 dicembre 2020 (di seguito
“Regolamento OPC”) approvata con delibera consiliare del 11 maggio
2021, nonché della sua concreta applicazione;
(v) il funzionamento del processo di informazione societaria, verificando
l’osservanza delle norme di legge e regolamentari inerenti la formazione
e l’impostazione degli schemi di bilancio separato e consolidato, nonché
dei relativi documenti di corredo, a tal fine esaminando altresì le
Relazione annuale del Dirigente preposto alla redazione dei documenti
contabili e societari;
(vi) le azioni poste in essere con riferimento alle disposizioni in materia di
privacy, in particolare al regolamento UE n. 2016/679 (c.d. GDPR), in
ottemperanza del quale la società ha provveduto alla nomina del nuovo
Data Protection Officer (Avv. Neirotti - Studio Legale Tributario) a
partire dal 1° giugno 2021 per un biennio, in sostituzione del Dr. Luca
5
Savoia, partner della società Mazars Italia S.p.A., il cui mandato è
contrattualmente cessato il 31 maggio 2021. La Relazione annuale delle
attività svolte dal DPO è stata esaminata dal Collegio Sindacale;
(vii) l’adozione della Policy Whistleblowing per regolamentare l’intero
processo di gestione delle segnalazioni, in coerenza con le best practice,
gli standard di riferimento (es. ISO 37002) e i principi introdotti a livello
Europeo dalla Direttiva (UE) 2019/1937 approvata dal Consiglio di
amministrazione nella seduta del 28 febbraio 2022;
(viii) la conformità della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario
(di seguito anche “DNF”) alle disposizioni del D. Lgs. n.254/96, ivi
incluse le modifiche apportate dall’art. 1, comma 1073, della Legge n.
145/2018;
b) l’accertamento di quanto segue:
(i) il rispetto della disciplina sullo svolgimento delle riunioni degli organi
sociali e l’adempimento dell’obbligo informativo periodico da parte
degli organi delegati in merito all’esercizio delle deleghe conferite;
(ii) il rispetto dell’indipendenza dell’Organo di Controllo che, anche nel
corso del 2021, ha proceduto alla autovalutazione dell’indipendenza
dei propri componenti - che risulta rispettata - e ha, altresì,
provveduto all’autovalutazione della propria composizione e
funzionamento, valutandoli adeguati anche alla luce della
differenziazione di genere, esperienze e competenze al proprio
interno, tali da assicurare l’efficace funzionamento dell’organo nel
continuo (in conformità a quanto previsto dalla Norma Q.1.1. delle
Norme di comportamento).
Giungendo a scadenza il proprio mandato, il Collegio Sindacale ha
predisposto e trasmesso alla Società i propri “Orientamenti relativi al
nuovo Collegio Sindacale di Prima Industrie S.p.A.”, riepilogativi delle
attività espletate, indicando anche il numero delle riunioni e l’impegno
richiesto, in modo da consentire agli Azionisti e ai candidati Sindaci di
valutare le caratteristiche, competenze e professionalità opportune,
l’impegno e il tempo richiesto e l’adeguatezza della relativa
remunerazione per lo svolgimento dell’incarico, in conformità a
6
quanto previsto dalle “Norme di comportamento” (Norma Q.1.6)
c) il monitoraggio delle concrete modalità di attuazione delle regole di governo
societario previste dal Codice di Autodisciplina, a tal fine esaminando altresì
la relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari ex art. 123-
bis del TUF;
d) la presa d’atto dell’avvenuta predisposizione della Relazione sulla
Remunerazione ex art. 123-ter del TUF ed ex art. 84-quater del regolamento
Consob n. 11971/1999 (di seguito “regolamento Emittenti”).
In merito a quanto sopra il Collegio Sindacale riferisce:
in merito al funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati
endoconsiliari, il Collegio Sindacale ritiene che i flussi informativi, tanto nei
confronti del Collegio Sindacale che nei confronti di tali organo e comitati,
nonché la loro attivazione e funzionalità operativa siano nel complesso in
linea con quanto previsto dalle regole di corporate governance;
che, a tutt’oggi, non vi siano state segnalazioni alla Consob ex art. 149, comma
3, del TUF;
che il Collegio non ha ricevuto denunce ai sensi dell’art. 2408 del codice
civile;
che, in linea con i principi e le raccomandazioni del Codice di Corporate
Governance (anno 2020), il Consiglio di Amministrazione, nel corso della
seduta del 29 luglio 2021 ha approvato il Regolamento del Consiglio di
Amministrazione dei Prima Industrie S.p.A.e la Politica per la gestione
del dialogo con gli azionisti e gli altri stakeholder di Prima Industrie S.p.A.”;
il 17 dicembre 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Politica
sui criteri di diversità per la composizione degli organi di amministrazione
e controllo”;
che il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Regolamento del Piano
di incentivazione basato su strumenti finanziari per il periodo 2021-2023
(Piano LTI, approvato dall’Assemblea degli azionisti del 20 aprile 2021) e lo
ha consegnato ai beneficiari;
di avere preso atto della Politica in materia di remunerazione, così come
illustrata nella Relazione sulla Remunerazione a cui si rinvia, che non è stata
7
oggetto di modifica o revisione, e già approvata da parte dell’Assemblea degli
azionisti del 20 aprile 2021 per il triennio 2021-2023, e della sua attuazione
per il 2021;
3. Operazioni ed eventi di maggior rilievo economico finanziario e
patrimoniale
L’anno 2021 è stato caratterizzato da forti segnali di ripresa dell’economia e da un
significativo recupero dei ricavi del Gruppo. Tuttavia l’economia mondiale risulta
ancora rallentata dagli effetti delle restrizioni per il contenimento della pandemia,
cui si aggiungono l’inasprimento delle interruzioni delle catene degli
approvvigionamenti, l’incremento dei costi energetici e logistici, la ripresa
dell’inflazione e le tensioni geo politiche in corso.
Il Piano Industriale del Gruppo approvato per il triennio 2021-2023 ipotizza un
significativo recupero dei mercati di riferimento e l’inizio di un nuovo ciclo positivo
pluriennale.
Per raggiungere gli obiettivi che si è posta, la Società ha adottato un nuovo modello
organizzativo in vigore dal 1° aprile 2021 che prevede funzioni di staff centrali e
quattro Business Unit per superare alcune criticità dell’organizzazione pre-esistente
quali l’eccessivo numero di livelli gerarchico-funzionali e alcune difficoltà di
coordinamento. Inoltre è stato introdotto un nuovo organo collegiale decisionale
GEC (Group Executive Council) composto da membri e partecipanti permanenti.
Il Collegio Sindacale dà atto che, prima dell'approvazione del progetto di bilancio,
gli Amministratori hanno approvato la procedura e le risultanze dei test di
impairment dai quali non sono emerse perdite di valore.
In considerazione del consistente portafoglio ordini, dei fondamentali del business,
della cassa e delle linee di credito disponibili, non appare pregiudicata la continuità
aziendale.
Alla data del 31/12/2021 la Società deteneva n. 150.000 azioni proprie (pari
8
all’1,43% del capitale sociale). Successivamente la società ha comunicato al mercato
l’intenzione di dare nuovamente avvio al programma di acquisto azioni proprie, in
conformità all’autorizzazione dell’Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2021.
Con riferimento al richiamo di attenzione della Consob emanato il 18 marzo 2022,
il Collegio sindacale dà atto che il modello di valutazione dei rischi aziendali adottato
(Enterprise Management ERM) tiene anche conto dell’analisi del piano
strategico/linee-guida di Budget, della comprensione dello scenario di riferimento
e dei segnali di cambiamento che caratterizzano il mercato.
Nei primi mesi del 2021 è stata svolta un’analisi approfondita dei rischi in
concomitanza con la definizione dei piani industriali 2021-2023 che ha portato a
determinare quali rischi il ritardo nella ripresa economica e il ritardo nelle efficienze
attese dalla nuova organizzazione adottata dal Gruppo.
In concomitanza con la redazione del Budget per l’anno 2022 è stata effettuata una
nuova analisi dalla quale è emerso quale rischio rilevante la scarsa disponibilità di
materiali diretti che potrebbe impattare sull’Ebit atteso riducendolo di circa l’1,6%.
Con riferimento al conflitto Russo-Ucraino, il Collegio ricorda che il Gruppo
ricomprende dal 2010 la società russa (OOO Prima Power), aperta nel 2010, che
impiega circa 40 persone, dispone di un magazzino di ricambi a Mosca ed è anche
dotata di un moderno showroom aperto nel 2018. Il fatturato in tale area al
31.12.2021 si è attestato a 14,7 milioni di euro (pari al 3,6% del fatturato del Gruppo).
Non è allo stato possibile prevedere levoluzione del conflitto e l’impatto economico
dell’evento sul Gruppo pur in presenza di una buon portafoglio ordini.
Nel mese di Febbraio 2022 il Gruppo è stato oggetto di un attacco hacker di tipo
ransomware che ha interessato prevalentemente la sede finlandese. A valle delle
verifiche effettuate, i dati sottratti non sono di particolare rilevanza per la normale
operatività ma richiederà un ulteriore rafforzamento delle difese per la sicurezza
informatica.
4. Attività di vigilanza sulle Operazioni con parti correlate
Il Collegio Sindacale, in materia di operazioni con parti correlate, rileva che non
sono state effettuate operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza anche
9
rispetto alla nuova Procedura OPC così come approvata dal Consiglio di
Amministrazione nella seduta del 11 maggio 2021.
Il Comitato Operazioni con Parti correlate si è riunito due volte nel corso
dell’esercizio.
Il Comitato Parti Correlate si è riunito in sessione congiunta con il Collegio Sindacale
l’11 febbraio 2022 e l’8 marzo 2022 per esaminare i principali documenti inerenti
l’operazione di conferimento del ramo aziendale “Additive Manufacturing” nella
società 3D-NT S.r.l, e tenuto conto della determinazione del rapporto di concambio
effettuata dal consulente indipendente, acquisita la Fairness Opinion predisposta da
altro consulente indipendente, il Comitato Parti Correlate ha espresso parere
positivo in merito alla convenienza per Prima Industrie, nonché alla correttezza
sostanziale delle condizioni alle quali l’operazione dovrebbe essere conclusa.
Il Consiglio di amministrazione del 14 marzo 2022 ha deliberato di sottoscrivere,
mediante conferimento della business unit Prima Additive, l’aumento di capitale da
deliberarsi da parte della società collegata 3D-NT Srl a seguito del quale Prima
Industrie assumerà il controllo al 50,01%.
L’attività di verifica del conferimento e dell’aumento di capitale è demandata al
Collegio Sindacale che sarà nominato nella prossima Assemblea degli Azionisti.
5. Attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione
Al fine di vigilare sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, oltre ad aver
partecipato, come sopra esposto, a tutte le riunioni del Consiglio di
Amministrazione e del Comitato Controllo Rischi, il Collegio Sindacale dà atto:
di aver ottenuto nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 dagli
Amministratori, nel rispetto della periodicità prevista, le dovute informazioni
sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario
e patrimoniale deliberate e poste in essere nel predetto esercizio da Prima
Industrie S.p.A. e dalle società controllate; tali attività sono descritte nella
Relazione sulla gestione e nelle Note illustrative al bilancio. Sulla base delle
informazioni disponibili al Collegio Sindacale, lo stesso può ragionevolmente
ritenere che le operazioni svolte nell’esercizio siano conformi alla legge, allo
10
statuto sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate, o in
contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea o tali da compromettere
l’integrità del patrimonio sociale;
di non aver rilevato l’esistenza di operazioni atipiche o inusuali con società
del Gruppo o con terzi. Per quel che attiene ai rischi e agli effetti delle
operazioni compiute, si rinvia alla Relazione sulla gestione nonché all’analisi
dei rischi contenute nelle Note illustrative al bilancio separato e al bilancio
consolidato. Sulla base delle informazioni acquisite nell’ambito della predetta
attività di vigilanza, il Collegio Sindacale può affermare che le scelte
gestionali degli Amministratori sono state ispirate a principi di corretta
informazione e ragionevolezza, avendo gli stessi consapevolezza dei rischi e
degli effetti delle operazioni compiute.
6. Attività di vigilanza sull’adeguatezza della struttura
organizzativa
Il Collegio Sindacale ha vigilato, per quanto di sua competenza, sull’adeguatezza
della struttura organizzativa della Società e ritiene che la struttura nel suo complesso
sia adeguata.
Nell’ambito della propria attività di vigilanza il Collegio Sindacale unitamente al
Comitato Controllo Rischi, si associa allauspicio dell’Organismo di Vigilanza nel
richiedere che i flussi informativi verso lo stesso, ma anche verso gli altri organi di
controllo, siano tempestivi.
7. Attività di vigilanza sul sistema di controllo interno e gestione
dei rischi e del sistema amministrativo-contabile
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e
di gestione dei rischi e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull’idoneità
di quest’ultimo a rappresentare i fatti di gestione, mediante:
i) l’esame della valutazione positiva espressa dal Consiglio di
Amministrazione sull’adeguatezza ed effettivo funzionamento del
Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi basato sul modello
11
integrato ERM (Enterprise Risk Management);
ii) l’esame e i commenti del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto alla
redazione dei documenti contabili e societari sull’Assetto Amministrativo
e Contabile;
iii) l’esame e i commenti del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto sul
sistema di controllo interno sull’informativa finanziaria, dai quali non
emergono carenze significative;
iv) l’esame della Relazione annuale dell’Internal Audit sul Sistema di
Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
v) l’esame dei rapporti dell’Internal Audit e della Relazione periodica dello
stesso in merito all’avanzamento del Piano di Audit 2021 che nell’esercizio
ha visto, tra l’altro, una revisione per tener conto delle nuove modifiche
organizzative del Gruppo;
vi) l’ottenimento di informazioni dai responsabili di specifiche funzioni
aziendali interessate;
vii) i rapporti informativi con gli organi amministrativi (mancando il Collegio
Sindacale) delle società controllate estere ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art.
151 del TUF;
viii) la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo Rischi.
ix) l’aggiornamento in Prima Industrie e Prima Electro dei Modelli di
Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 per recepire i
nuovi reati presupposto introdotti dal Legislatore e le modifiche
organizzative e di processo intervenute negli ultimi anni. L’internal
auditor ha confortato sul processo di formazione per sessioni su tutto il
personale completato a fine 2021;
x) la nomina del nuovo CfO di Gruppo nella persona del Dr. Marco Pintauro
in sostituzione del dimissionario Dr. Davide Danieli. Il Dr. Pintauro è
anche Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e
societari e Responsabile della Conservazione Sostitutiva dei documenti
fiscali e informatici;
Il Collegio Sindacale ha preso atto del Piano di Audit 2021, in linea con le best
practices nazionali ed internazionali, predisposto applicando la metodologia "risk
12
based", che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 marzo 2021 e
del suo successivo aggiornamento per tener conto delle modifiche organizzative
intervenute nel Gruppo.
A valle delle dimissioni dell’Internal Auditor di Gruppo a far data dal 31 dicembre
2021, il Consiglio di Amministrazione della Società, il 14 marzo 2022, ha deliberato
di affidare l’incarico di nuovo Responsabile Internal Audit, Risk and Compliance in
outsourcing.
Tenuto in considerazione quanto sopra, il Collegio Sindacale ritiene che il sistema
di controllo interno di Prima Industrie S.p.A. sia nel suo complesso adeguato.
8. Attività di vigilanza sul processo di revisione legale dei conti e
sull’indipendenza della società di revisione
La società di revisione legale PwC ha rilasciato, in data odierna, le relazioni ai sensi
dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010 e dell’art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014,
rispettivamente per il bilancio separato e per il bilancio consolidato al 31 dicembre
2021, redatti in conformità agli IFRS nonché ai provvedimenti emanati in attuazione
dell’art. 9 del D.Lgs n. 38/2005, così come descritti nelle Note illustrative al
Bilancio. Da tali relazioni risulta che il bilancio separato e il bilancio consolidato di
Prima Industrie S.p.A. forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione patrimoniale e finanziaria di Prima Industrie S.p.A. e del Gruppo Prima
Industrie al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa per
l’esercizio chiuso a tale data.
Il bilancio separato di Prima Industrie S.p.A. al 31 dicembre 2021 è stato predisposto
nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE)
2019/815.
Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021 è stato predisposto nel
formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità
alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.
La società di revisione legale ha rilasciato il proprio un giudizio di conformità alle
disposizioni del Regolamento ESEF, secondo quanto previsto dal principio di
revisione internazionale ISA Italia 700.
Con riferimento al bilancio separato e al bilancio consolidato, la società di revisione
13
legale ha dichiarato che la Relazione sulla gestione e la Relazione sul governo
societario e gli assetti proprietari, limitatamente alle informazioni indicate nell’art
123-bis, comma 4, del TUF, sono coerenti con il bilancio e sono redatte in conformità
alle norme di legge.
Inoltre, la società di revisione legale con riferimento alla dichiarazione di cui all’art.
14, c.2, lett e), del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n.39, circa l’eventuale identificazione di
errori significativi nella relazione sulla gestione, sulla base delle conoscenze e della
comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell’attività di
revisione, ha dichiarato di non avere nulla da riportare.
La società di revisione legale PwC ha rilasciato, infine, la Relazione Aggiuntiva per
il Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ai sensi dell’art. 11 del
Regolamento (UE) n.537/2014, i cui contenuti, per quanto concerne il bilancio cui
la presente relazione si riferisce, sono coerenti con quelli della summenzionata
società di revisione.
Il Collegio Sindacale ha preso atto dei contenuti della Relazione aggiuntiva emessa
dalla società di revisione senza rilievi o richiami di informativa. Tale relazione verrà
trasmessa, con le eventuali osservazioni del Collegio Sindacale, al Consiglio di
Amministrazione.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull’osservanza delle disposizioni stabilite dal D.lgs.
30 dicembre 2016, n. 254 in materia di comunicazione di informazioni di carattere
non finanziario e di informazioni sulla diversità. Al riguardo, verificata
l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Dichiarazione di
carattere non finanziario, la società di revisione PwC ha rilasciato, come precisato
nella relazione di revisione sopra menzionata, apposita relazione ai sensi dell’art. 3,
c. 10, del D.lgs. 30 dicembre 2016 n. 254 e dell’art. 5 del Regolamento di attuazione
Consob del 18 gennaio 2018, n. 20267.
Il Collegio Sindacale, come già precisato, ha tenuto riunioni periodiche con i
responsabili della società di revisione legale, anche ai sensi dell’art. 150, c.3, del TUF
e dell’art. 19, c.1, del D.lgs. n. 39/2010, nel corso delle quali non sono emersi fatti o
situazioni che debbano essere evidenziati nella presente Relazione.
Il Collegio Sindacale, alla luce anche degli approfondimenti effettuati e dei confronti
14
avuti con il revisore legale, ritiene che il processo di formazione del bilancio sia stato
nel suo complesso corretto e che i principi contabili siano stati applicati in maniera
corretta.
Nelle Note illustrative al bilancio separato della Società è riportato il prospetto dei
costi e dei corrispettivi di competenza dell’esercizio riconosciuti alla società di
revisione legale PwC e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell’art. 149 del
regolamento Emittenti, inclusi “gli altri servizi” forniti a Prima Industrie S.p.A..
Tenuto conto delle dichiarazioni di indipendenza rilasciate da PwC, più
precisamente della “Conferma annuale dell’indipendenza ai sensi dell’art. 6,
paragrafo 2), lettera a) del Regolamento Europeo n. 537/2014 e ai sensi del
paragrafo 17 del Principio di Revisione Internazionale (ISA Italia) 260”, e della
relazione di trasparenza pubblicata dalla stessa ai sensi dell’art. 13 del Regolamento
Europeo n. 537/2014, nonché degli incarichi conferiti alla stessa da Prima Industrie
S.p.A. e dalle società del Gruppo Prima Industrie, il Collegio Sindacale non ritiene
che esistano aspetti critici in materia di indipendenza del revisore.
9. Attività di verifica sul bilancio di esercizio
Il Collegio Sindacale ha svolto le verifiche sull’osservanza delle norme inerenti la
formazione del bilancio separato di Prima Industrie S.p.A. e del bilancio consolidato
di Gruppo al 31 dicembre 2021, e ha preso atto della dichiarazione degli organi
preposti per cui il bilancio separato e il bilancio consolidato sono stati redatti in
conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS e ai relativi principi
interpretativi e che la Società ha applicato in materia di schemi di bilancio e di
informativa societaria quanto stabilito dalla Consob.
Il Collegio Sindacale rileva che i bilanci consolidato e separato sono stati redatti nel
presupposto della continuità aziendale, in quanto gli amministratori hanno valutato
che eventuali criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie
obbligazioni nel prevedibile futuro ed in particolare nei prossimi dodici mesi
rappresentino rischi remoti e quindi sono state valutate come non significative.
Per quanto riguarda le tempistiche di predisposizione dei documenti che
15
compongono il bilancio, il Collegio Sindacale rileva che l’approvazione degli stessi è
avvenuta nel corso del Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2022 e
contestualmente trasmessi.
Il Collegio Sindacale ha, inoltre, prima della data di approvazione della
documentazione di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, acquisito
informazioni sul processo di impairment test, anche attraverso una riunione
congiunta con il Comitato Controllo Rischi a cui hanno preso parte il Dirigente
Preposto di Prima Industrie S.p.A. e la società di revisione legale, nonché sulle
tematiche evidenziate.
Alla luce anche degli approfondimenti effettuati e dei confronti avuti con il revisore,
il Collegio Sindacale ritiene che il procedimento di formazione del bilancio e di
presentazione all’Assemblea sia stato nel suo complesso corretto. Il Collegio
Sindacale rileva inoltre che non sono state dichiarate deroghe ai principi contabili
adottati.
Il Collegio dà inoltre atto di aver verificato la conformità della Dichiarazione
consolidata di carattere non finanziario alle disposizioni di legge del D.lgs. n.
254/2016 ivi incluse le modifiche apportate dall’art. 1, comma 1.073, della Legge n.
145/2018. Al riguardo, verificata l’approvazione da parte del Consiglio di
Amministrazione della Dichiarazione di carattere non finanziario, la società di
revisione PwC ha rilasciato in data odierna apposita relazione.
10. Modalità di concreta attuazione delle regole di governo
societario
Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale riferisce circa
l’adeguamento dell’assetto di corporate governance della Società in attuazione dei
codici di comportamento ai quali la Società ha dichiarato di attenersi.
Il Collegio Sindacale ha verificato che la relazione annuale sul governo societario è
stata redatta in conformità alle disposizioni contenute nell’art. 123-bis TUF, in
particolare è stato adempiuto l’obbligo di informare il mercato del proprio grado di
16
adesione al Codice di Autodisciplina ai sensi dell’art. 89-bis del Regolamento
Emittenti.
11. Pareri resi dal Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale, nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, ha
rilasciato, fra gli altri, i seguenti pareri:
- parere sulla nomina del nuovo Dirigente Preposto alla redazione dei
documenti contabili e societari;
- parere favorevole all’assegnazione dell’incarico alla PricewaterhouseCoopers
Zhong Tian LLP, Suzhou Branch, per lo svolgimento di procedure di revisione
concordate su società cinese.
All’esito dell’attività di vigilanza svolta nell’esercizio e innanzi illustrata, dalla quale
non sono emersi omissioni e fatti censurabili, il Collegio Sindacale non ha
osservazioni da riferire all’Assemblea degli Azionisti ai sensi dell’art. 153 TUF.
12. Conclusioni
Il Collegio Sindacale, alla luce di quanto esposto, in considerazione del controllo
legale dei conti eseguito dalla Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.,
per quanto di sua competenza, ritiene approvabili il bilancio d’esercizio chiuso al 31
dicembre 2021 della Prima Industrie S.p.A. nonché la proposta formulata dal
Consiglio di Amministrazione in ordine alla copertura della perdita dell’esercizio di
euro 3.622.760 attraverso l’utilizzo della Riserva Straordinaria e alla distribuzione
del dividendo di 0,40 euro per azione facendo ricorso all’utilizzo di riserve di utili
pregressi.
In conclusione del proprio mandato il Collegio Sindacale ringrazia per la fiducia
accordata.
Torino, 31 Marzo 2022
Per il Collegio Sindacale
(Dott. Franco Nada)
Presidente
1
GRUPPO PRIMA INDUSTRIE
***
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
SUL BILANCIO CONSOLIDATO
RELATIVO ALL’ESERCIZIO CHIUSO AL
31 dicembre 2021
Signori Azionisti della Prima Industrie S.p.A.,
il Consiglio di Amministrazione della Vostra società ha predisposto ed
approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, in conformità al D. Lgs. 9 aprile
1991 n. 127 ed ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. 28
febbraio 2005, n. 38, che ci è stato consegnato nella riunione consiliare del 14 Marzo
2022.
Il bilancio consolidato di gruppo è corredato dell’attestazione del Presidente e
del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e di cui all’art.
154-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58.
Il bilancio consolidato del Gruppo Prima Industrie, che viene messo a Vostra
disposizione, presenta un Risultato netto positivo di €uro 8.025.000 di cui attribuibile
agli azionisti della Capogruppo per €uro 7.798.000 e agli azionisti di minoranza per
€uro 227.000 ed è redatto secondo i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS).
Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021 è stato predisposto nel
formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle
disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.
La società di revisione legale ha rilasciato il proprio un giudizio di conformità alle
disposizioni del Regolamento ESEF, secondo quanto previsto dal principio di
revisione internazionale ISA Italia 700
Abbiamo svolto, nel corso dell’esercizio, l’attività di vigilanza prevista dalla
legge, e siamo stati puntualmente informati dal Consiglio di Amministrazione della
2
capogruppo sulle operazioni, anche di natura straordinaria, di maggior rilievo
economico, finanziario e patrimoniale effettuate nell'ambito del gruppo.
Abbiamo controllato che le operazioni deliberate e poste in essere fossero
conformi alla legge ed allo statuto sociale, non fossero in contrasto con le delibere
assembleari o in potenziale conflitto di interessi e fossero improntate a principi di
corretta amministrazione.
Abbiamo posto attenzione alle operazioni infragruppo effettuate nell’esercizio
rilevando la regolarità delle stesse.
Diamo atto che, prima dell'approvazione del progetto di bilancio, gli
Amministratori hanno approvato la procedura e le risultanze dei test di impairment
dai quali non sono emerse perdite di valore.
I controlli effettuati dalla PricewaterhouseCoopers S.p.A., incaricata della
revisione legale, hanno accertato che i valori espressi nel consolidato trovano riscontro
nelle risultanze contabili della Controllante, nei bilanci di esercizio delle Controllate e
nelle relative informazioni da queste formalmente comunicate.
A tali bilanci non si è quindi esteso il controllo del Collegio Sindacale, in conformità al
disposto dell’art. 41 n. 3 del D. Lgs. 9 aprile 1991 n. 127.
Vi facciamo presente che abbiamo provveduto ad acquisire dalla Società di
Revisione copia della relazione della società indipendente sul bilancio consolidato che
è stata emessa dalla stessa ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.
39 in data 30 marzo 2022, senza rilievi. La Società di Revisione nella propria
Relazione ha attestato la coerenza della Relazione sulla Gestione con il bilancio
consolidato della Prima Industrie S.p.A. e delle informazioni rese ai sensi dell’art. 123-
bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 nella Relazione sul governo societario e gli
assetti proprietari.
La determinazione dell’area di consolidamento, la scelta dei principi di
consolidamento delle partecipazioni e delle procedure adottate rispondono alle
prescrizioni degli IFRS. La struttura del bilancio consolidato è quindi da ritenersi
3
tecnicamente corretta e, nell’insieme, conforme alla specifica normativa.
Il bilancio consolidato è stato redatto nel presupposto della continuazione
dell’attività aziendale in quanto vi è la ragionevole aspettativa che il Gruppo Prima
Industrie continuerà la sua attività operativa in un futuro prevedibile.
Come per i precedenti esercizi, il Vostro Consiglio di Amministrazione ha
predisposto un’unica Relazione sulla Gestione nella quale sono state congiuntamente
fornite tutte le informazioni prescritte sia relativamente alla capogruppo sia
concernenti le singole società controllate.
Facciamo riferimento a tale relazione, che illustra in modo adeguato la
situazione economica, patrimoniale e finanziaria, l’andamento della gestione nel corso
del 2021, i principali rischi a cui l’attività è esposta e l’evoluzione prevedibile della
stessa nel corso del 2022 relativamente a tutte le Società oggetto di consolidamento.
L’esame da noi effettuato ne ha evidenziato la congruenza con il bilancio
consolidato del Gruppo.
Le note illustrative al bilancio consolidato evidenziano i criteri generali di
redazione del bilancio, nonché i criteri applicati nella valutazione delle singole voci.
Il bilancio consolidato presenta ai fini comparativi i dati corrispondenti
dell’esercizio precedente.
Sulla base della vigilanza svolta, il Collegio Sindacale concorda sul contenuto e
sulla forma del Bilancio Consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2021.
Torino, 31 Marzo 2022
Per il Collegio Sindacale
(Dott. Franco Nada)
Presidente
160
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